L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una scossa di terremoto di magnitudo 2.4 (profondità 74.5 km) al largo delle coste vibonesi. L’evento sismico non è stato distintamente percepito dalla popolazione. Da evidenziare che nelle ultime settimane la frequenza delle scosse di terremoto sul territorio calabrese è diminuita.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 (profondità 7.6 km), con epicentro Polistena, è stato registrato nel tardo pomeriggio dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’evento sismico, a causa dell’intensità e della relativa bassa profondità, è stato distintamente percepito dalla popolazione. Al momento, non si ha notizia di particolari danni a persone o cose. Successivamente, una nuova scossa di assestamento è stata rilevata a breve distanza (magnitudo 1.6; profondità 8.2; epicentro Melicucco).
L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato in mattinata una scossa di terremoto al largo delle coste vibonesi. L’evento sismico, di magnitudo 2.1 (profondità 68.7 km), non è stato distintamente avvertito dalla popolazione. Si tratta dell’ennesimo fenomeno verificatosi nelle ultime settimane nella medesima porzione del mar Tirreno.
L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha rilevato una scossa di terremoto di magnitudo 1.8 (profondità 15.2 km) con epicentro San Giovanni in Fiore. L’evento sismico, percepito distintamente dalla popolazione, non ha comunque provocato danni a persone o cose.
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia nel Tirreno meridionale. Il sisma rilevato, nella tarda serata di ieri, ha avuto epicentro in mare aperto a 384 Km di profondità e non è stato avvertito dalla popolazione sulla terraferma. L'evento desta preoccupazione poichè è avvenuto, a 150 Km dalla costa calabrese, nell'area in cui sorge il vulcano sommerso Marsili, del cui possibile risveglio di parla da tempo. Il Marsili è un vulcano di grandi dimensioni scoperto negli anni venti del XX secolo e battezzato in onore dello scienziato italiano Luigi Ferdinando Marsili. Con i suoi 70 km di lunghezza e 30 km di larghezza (pari a 2100 chilometri quadrati di superficie) il Marsili rappresenta uno dei vulcani più estesi d'Europa. Il monte si eleva per circa 3 mila metri dal fondo marino, raggiungendo con la sommità la quota di circa 450 metri al di sotto della superficie del mar Tirreno.
L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato, alle prime luci dell’alba, una forte scossa di terremoto (magnitudo 3.7, profondità 184 km) al largo delle coste vibonesi. Si tratta dell’ennesimo evento sismico che si verifica nel mar Tirreno. Il ripetersi di questo tipo di fenomeni è studiato con grande attenzione dagli esperti del settore.
L’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato, in nottata, una scossa di terremoto di magnitudo 2.7 (profondità 171.6 km) al largo delle coste vibonesi. Sono diversi i fenomeni verificatisi nell’ultima settimana nella medesima porzione di mar Tirreno. L’evento, a causa della profondità e dell’orario, non è stato distintamente percepito dalla popolazione.
Diventano sempre più frequenti le scosse di terremoto rilevate dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia al largo delle coste vibonesi. Durante la notte, è stato infatti registrato un nuovo movimento tellurico di magnitudo 2.6 (profondità 9.0 km). L’evento, considerata anche l’ora (3.59), non è stato distintamente percepito dalla popolazione.