"Euro 2016 sarà un cimitero", le ultime parole del terrorista che ha ucciso la coppia di poliziotti francesi

 

Alle 20,52 di ieri sera, prima di compiere l'azione terroristica che ha provocato la morte di una coppia di poliziotti, Larossi Abballa avrebbe postato su Facebook un video destinato a rivendicare il suo gesto. Il terrorista ucciso dalle teste di cuoio e riconosciuto dall'Isis come un proprio militante, ha lasciato un lungo messaggio in cui, dopo aver rivolto l'invito ad uccidere poliziotti, secondini, giornalisti e rapper, ha minacciato " l'Euro 2016 sarà un cimitero". Intanto, il  presidente francese, Francois Hollande ha assicurato: "La vigilanza verrà portata al livello massimo con mezzi supplementari".

Bruxelles: arrestato Salah Abdeslam, uno dei responsabili delle stragi di Parigi

Salah Abdeslam, il ricercato numero uno per le stragi compiute a Parigi il 13 novembre scorso, è stato arrestato a Bruxelles durante un'operazione anti-terrorismo condotta dalle forze speciali nel quartiere di Molenbeek. Nel corso del blitz, culminato in uno scontro a fuoco, il terrorista è stato ferito ad una gamba. Insieme a lui sarebbe stato catturato anche un complice.

 

Operazione anti Isis a Roma, tre arresti

I carabinieri del Ros hanno effettuato, a Roma, un'importante operazione contro il terrorismo di matrice islamica. Due le ordinanze per associazione con finalità di terrorismo, una è stata notificata in carcere al macedone di 41 anni Vulnet Maqelara, alias Carlito Brigande, mentre l'altra è stata disposta a carico di un 29enne tunisino, Firas Barhoumi, un foreign fighter che attualmente si troverebbe in Iraq. Un altro macedone, il ventiseienne Abdula Kurtishi, evaso da un carcere del Paese balcanico ed in contatto con Brigante, è stato arrestato la scorsa notte nella Capitale con l'accusa di evasione e possesso di documenti falsi. L'inchiesta e` partita lo scorso novembre in seguito all'arresto di Carlito Brigande, ricercato dall'autorità giudiziaria macedone per reati contro la persona ed il patrimonio. Nel corso della perquisizione presso il suo domicilio i carabinieri scoprirono alcune lettere scritte in arabo,  nonche` materiale fotografico che faceva sospettare una sua adesione al radicalismo islamico. A questo punto e` entrato in scena il Ros, reparto dell'Arma specializzato nelle indagini antiterrorismo, che ha trovato riscontri importanti. Tra le altre cose, i carabinieri hanno scoperto l'esistenza di una fitta corrispondenza via chat tra Brigande e Firas Barhoumi. Il macedone, radicalizzato da Barhoumi durante un periodo di detenzione comune, tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015, sarebbe stato in procinto di partire per medioriente per unirsi alle milizie del Isis. E Barhoumi, come emerge dalle conversazioni tra i due, si sarebbe offerto come volontario per compiere, sempre in Iraq, una missione suicida con un'autobomba contro gli "infedeli". "Prendo una macchina con l'esplosivo dentro per fare un'operazione contro i 'kuffar' (miscredenti)". E' questo uno dei messaggi vocali, in italiano, rintracciati dai carabinieri del Ros che il tunisino Firas Barhoumi, foreign fighter che si trovava in Iraq, manda al macedone Carlito Brigande, in Italia, in procinto per partire per il teatro di guerra iracheno dove si sarebbe unito - secondo l'accusa - ai terroristi dell'Isis.

 

"Preparava un attentato a Roma", 22enne somalo arrestato a Campobasso

Stava preparando un attentato a Roma, il 22enne arrestato, questa mattina, dalla Digos di Campobasso. Per il Procuratore del capoluogo molisano, l’uomo, un richiedente asilo di nazionalità somala, oltre ad inneggiare all’Isis, ad Al Qaeda e ad Al Shabab, inviata gli ospiti del centro di accoglienza in cui viveva a compiere azioni violente. Secondo gli inquirenti, il giovane imam avrebbe condotto una “intensa e veemente” opera di “ proselitismo contro l’Occidente”. Nel corso dei due mesi d’indagine, è stato acquisito materiale probatorio frutto d’intercettazioni ambientali che hanno portato gli investigatori a capire la reale portata della minaccia. In alcune delle intercettazioni, si sentirebbe il richiedente asilo invitare gli ospiti del centro a seguirlo, prima a Roma e poi in Siria per condurre la Guerra Santa. Nella stanza del 22enne, grazie ad una telecamera nascosta, gli agenti hanno registrato diversi video nei quali si vede il presunto estremista visionare clip di attentati. Nelle intercettazioni, inoltre, si sente il somalo ripetere: “La guerra ancora continua, Charlie Hebdo era solo il precedente di quello che sta succedendo adesso”; ”c'è una strada più semplice, quella di attrezzarsi e farsi saltare in aria, che è la via più semplice”. Inequivocabile, infine, il significato dell’invito rivolto ai suoi correligionari: “Cominciamo dalla stessa Italia, andiamo a Roma e cominciamo dalla stazione”.

Controlli anti Isis, 10 arresti in Belgio

Sono dieci le persone arrestate a Bruxelles dalle autorità belga, nell'ambito di una vasta operazione finalizzata ad individuare i componenti di una rete di reclutamento dell'Isis. La notizia e` stata diffusa in una nota diramata dall'ufficio del procuratore federale. Tra i quattro quartieri nei quali sono stati effettuati i controlli, anche Molenbeek, il quartiere dove si sarebbero insediati numerosi estremisti. Durante le incursioni la polizia ha sequestrato materiale informatico e telefoni cellulari, che ora sono al vaglio degli inquirenti. L'azione di polizia, si legge nella nota, ha aiutato "a stabilire il fatto che diverse persone sono probabilmente andate in Siria per unirsi allo Stato islamico".

Isis: preparavano attentato a Berlino, 3 algerini arrestati in Germania

Tre persone di origine algerina sono state arrestate, oggi in Germania, con l'accusa di pianificare un attentato a Berlino. Gli arresti sono stati eseguiti nell'ambito di una vasta operazione antiterrorismo condotta dalla polizia. A darne notizia, le autorità tedesche secondo le quali i tre presunti terroristi avrebbero voluto colpire il Checkpoint Charlie. Per il giornale Bild, invece, obiettivo dell'attacco avrebbe dovuto essere l'Alexanderplatz. Uno degli arrestati era ospite in un centro per rifugiati di Attendorn, non lontano da Colonia. L'arresto è scattato su mandato delle autorità algerine. L'uomo è accusato di aver combattuto in Siria e di essere affiliato allo Stato Islamico. La mente dell'attività terroristica sarebbe un gruppo di dirigenti dell'Isis che attualmente opera in Siria. Si tratterebbe delle stesse persone che hanno ideato anche gli attentati dello scorso novembre a Parigi.

Arresto terrorista islamico in Calabria, la Questura: “Ossessionato dalla lotta contro nemici di Allah”

Dopo il blitz antiterrorismo di ieri, che ha portato all'arresto del giovane marocchino Hamil Mehdi,  in precedenza respinto dalla Turchia per motivi di sicurezza pubblica, la Polizia di Stato, ha diffuso i video inerenti l'attività investigativa effettuata dagli uomini della Digos  nel corso di circa 7 mesi. Il tema dominante che scandisce le giornate e la vita del Mehdi, è costituito dalla consultazione sistematica e ripetuta in modo ossessivo di video di auto addestramento e che riproducono scenari di guerra nelle zone controllate dal  “Daesh.” Anche ieri, subito dopo l’arresto, appena giunto presso la Questura di Cosenza,  il giovane ha compiuto un gesto simbolico chiedendo  un posto dove potersi lavare le mani e di poter pregare. I connotati salienti della personalità del soggetto si rilevano anche dalla stringata dotazione al seguito per il viaggio che, secondo le sue intenzioni, doveva essere senza ritorno, erano un tappetino per la preghiera (Musallah), il pantalone di una mimetica di combattimento ed una rivista dei fratelli musulmani contenente i comportamenti da tenere da un buon musulmano secondo il corano. Nei filmati che ossessivamente giornalmente visionava Mehdi, si susseguono scene di auto addestramento sui quali campeggia l’immancabile a bandiera nera del califfato, nonchè decapitazioni, omicidi di massa con successive sepolture in fosse comuni attraverso l'impiego di una ruspa.  Particolarmente significative le immagini inerenti i preparativi del martirio di tale Abu Salem Addarawi il quale, comunica che il destino dei fratelli musulmani è quello della lotta armata e poi,  con espressione particolarmente efficace, si fa collegare da un fratello i fili di una cintura esplosiva  e, quando una voce fuori campo gli chiede se non gli faccia paura l'esplosivo, risponde che la cosa importante è quella di uccidere i nemici di Allah; mentre in una scena successiva lo stesso riferisce che: “sta legando le chiavi del paradiso con le sue mani”.

"L'Isis sta programmando attacchi su larga scala in Europa"

"L'Isis sta programmando attacchi su larga scala in Europa". E' quanto ha sostenuto, nel corso di una conferenza stampa tenuta a margine di una riunione dei ministri dell'Interno dell'Unione europea, il direttore di Europol Rob Wainwright. "Sappiamo - ha affermato - che ( i terroristi) hanno una forte capacità di mettere a segno attentati su larga scala". Pertanto "tutti i Paesi Ue lavorano per prevenire". I timori sono stati messi nero su bianco in un rapporto Europol, pubblicato oggi, nel quale si legge:"Ci sono tutte le ragioni per aspettarsi che l'Isis, o terroristi che si ispirano all'Isis o un altro gruppo terroristico ispirato da motivi religiosi, possa condurre di nuovo un attacco in Europa, in particolare in Francia, con lo scopo di provocare morti di massa tra la popolazione civile".

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