Pesca tonno rosso: cresce la quota riservata ai pescatori calabresi

Accolte le osservazioni formulate dalla Regione: alle marinerie calabresi sarà riservata una quota maggiore nella pesca al tonno. La notizia è stata ufficializzata dal Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali in risposta alle istanze con cui, nelle settimane passate, l’assessore regionale alle politiche agroalimentari, Gianluca Gallo, insieme al suo omologo siciliano Edgardo Bandiera, aveva invitato il Ministro Teresa Bellanova a riconsiderare gli spazi concessi ai pescatori di Calabria e Sicilia, al fine di valorizzare la Pesca costiera artigianale ed incrementare almeno la quota da assegnare sul “Sistema della quota indivisa”.

“Il confronto avviato col Ministero – spiega Gallo – ha consentito di ottenere risultati importanti, racchiusi nei decreti direttoriale adottati il 26 ed il 28 Maggio. Per quanto riguarda in particolare la Calabria, in aderenza alle nostre istanze, è stato stabilito che della quota residua di circa 51 tonnellate di contingente indiviso poco meno di 20 siano riservate alle imbarcazioni iscritte negli uffici marittimi ricadenti nelle giurisdizioni di alcune Direzioni Marittime, tra le quali quella di Reggio Calabria”.

Altro obiettivo raggiunto, “l’assegnazione di altre 12 tonnellate alle imbarcazioni denominate “Feluche”, riconoscendo alle stesse l’importanza da sempre rivestita nell’area dello Stretto di Messina, grazie alla loro lunga storia”.

Conclude Gallo: “Essere riusciti a ritagliare maggior spazio all’interno della rigida cornice fissata dall’Unione Europea in fatto di stock ittici è un significativo passo in avanti a sostegno delle marinerie locali. Il nostro impegno proseguirà affinché, pur nello scenario dato, mediante bandi pubblici diventi possibile favorire l’ingresso di nuove imbarcazioni ed assicurare un ricambio che valga a vivificare il comparto ed a preservare una tradizione di pesca particolarmente selettiva e, soprattutto, ecosostenibile”.

Ferro e Varchi (Fdi) chiedono “Un’equa ripartizione delle quote di tonno rosso per Calabria e Sicilia”.

«Procedere ad un’equa ed equilibrata ripartizione delle quote di tonno rosso, per valorizzare la pesca costiera artigianale, mediante bandi pubblici che favoriscano l’ingresso di nuove imbarcazioni».

E’ quanto chiedono con una interrogazione al ministro delle Politiche agricole i deputati di Fratelli d’Italia Carolina Varchi e Wanda Ferro, richiamando quanto denunciato dagli assessori alla Pesca delle Regioni Calabria e Sicilia, secondo cui il sistema delle quote per la campagna del tonno rosso penalizza le marinerie locali, consentendo la pesca ad un numero ristretto di operatori, a causa di criteri che andrebbero immediatamente cambiati prima di condannare le imbarcazioni locali di pesca al fallimento. Gli assessori di Calabria e Sicilia hanno infatti inviato una nota congiunta al ministro Bellanova, per rimarcare come il provvedimento “continua ad assegnare le nuove quote disponibili ad imbarcazioni già in possesso di altre quote, impedendo di fatto l’accesso a nuove imprese”.

«Le marinerie locali, in particolare calabrese e siciliana – spiegano le deputate di Fratelli d’Italia -  vantano un’importante tradizione, ma essendo costituite prevalentemente da imbarcazioni di pesca costiera artigianale, non sono state in grado di accedere all’assegnazione delle quote, finendo con l’essere ulteriormente penalizzate da un sistema basato sui parametri delle dotazioni storiche, che avvantaggia chi è già presente nel settore, precludendo, di fatto, la possibilità di nuovi accessi». 

Per Carolina Varchi e Wanda Ferro «è necessario riequilibrare il sistema, invertendo la dannosa tendenza di assegnare l’aumento di quote a poche barche, penalizzando l’intero sistema delle marinerie locali, con risvolti significativi in tema di sviluppo, economia, turismo e valorizzazione delle tradizioni».

Varchi e Ferro hanno anche chiesto al ministro di incrementare immediatamente la quota da assegnare sul “Sistema della quota indivisa”, attraverso modifiche idonee a semplificare le misure di sbarco del prodotto nei porti designati.

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