"Sterpaglie e rifiuti lungo le strade del turismo", Lo Schiavo: "Ecco la Calabria che nessuno dovrebbe vedere"

«“Tutto il mondo dovrebbe vedere la Calabria”. Come non essere d’accordo con l’affermazione che il celeberrimo attore hollywoodiano Russell Crowe ha pronunciato in occasione della sua recente trasferta nella nostra regione. Ma al di là dell’efficace e veritiero slogan, che cosa la nostra regione offre davvero a chi viene per scoprirla dal mondo intero? Quale immagine di accoglienza danno le nostre principali mete turistiche che da qui a poco saranno prese d’assalto dai turisti?».

Lo afferma il consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, consigliere regionale e presidente del Gruppo misto – Liberamente progressisti in un comunicato stampa.

«Lungo le strade che conducono alle località più attrattive della costa vibonese, ad esempio, in quello che è di fatto il principale distretto turistico calabrese, a farla da padrone sono rifiuti e sterpaglie, manto stradale dissestato, condizioni di generale abbandono e trascuratezza. Ma non sono esentate dal fenomeno nemmeno rinomate località ricadenti in altre province. È dunque questa la Calabria che vogliamo che il mondo veda? È possibile accettare di arrivare così impreparati alla stagione estiva, senza aver programmato per tempo un benché minimo intervento di manutenzione e pulizia? Spero che gli Enti competenti, cominciando dalla Provincia di Vibo - magari chiedendo supporto della Regione e di enti funzionali come Calabria Verde - trovi il modo di intervenire al più presto e porre rimedio a questa situazione di estremo degrado, benché certamente ormai fuori tempo massimo. Prima di lanciare messaggi promozionali e investire ingenti risorse in campagna di dubbia utilità (ricordo la trovata del villaggio invernale alla stazione di Milano che ha prodotto risultati piuttosto deludenti), forse sarebbe più opportuno soffermarsi a riflettere sulle tante cose ancora da correggere e sugli interventi necessari a far sì che la realtà sia più aderente a quelle aspettative che certe operazioni di marketing - anche e soprattutto di marketing politico - lascerebbero intravedere. “Tutto il mondo dovrebbe vedere la Calabria”, è vero, ma nessuno dovrebbe vedere le buche, le erbacce e la spazzatura nelle strade che portano alle nostre località turistiche».

Turismo, Sgrò accusa: “Calabria fanalino di coda italiano, siamo ordinariamente ultimi”

L'ultimo ponte del 2 giugno ha rivelato un panorama del turismo nazionale in forte ripresa, con oltre il 78% delle camere disponibili prenotate e previsioni di 6,2 milioni di presenze, come riportato da Assoturismo. Tuttavia, non tutte le regioni italiane stanno beneficiando in modo equo di questa ripresa. Un caso emblematico è la Calabria “che risulta essere l'ultima regione in termini di attrazione turistica”. Giovanni Sgrò, noto imprenditore calabrese di Soverato, ha espresso così le sue preoccupazioni e critiche.

“Non si vede l'ombra di una pianificazione turistica. Siamo ordinariamente ultimi e questo non prelude a una buona stagione” dichiara Sgrò, evidenziando la mancanza di strategie adeguate per promuovere la regione come meta turistica. Secondo l'imprenditore, l'offerta turistica calabrese appare sempre “limitata ai soliti 25 giorni tra luglio e agosto, con il rischio di ripetere le difficoltà economiche del passato”.
Sgrò denuncia, inoltre, una gestione deficitaria dei voli aerei e dei costi: “Qua cosa si è proposto? È incredibile quello che sta accadendo”. Le sue critiche si estendono alla classe dirigente locale, accusata di “non essere in grado di intercettare i bisogni dei calabresi”.
“Questa è la certificazione del fallimento in atto” afferma Sgrò, denunciando l'uso inefficiente di risorse economiche in stand, fiere, sponsorizzazioni ed eventi vari. “I numeri sono imbarazzanti” continua l'imprenditore, riferendosi ai dati forniti da Assoturismo. Durante il ponte del 2 giugno, la Calabria registra una media del 56% di occupazione delle camere, molto al di sotto della media nazionale del 78%.
Mentre regioni come la Liguria e il Lazio sfoggiano tassi rispettivamente del 89%, e la Toscana e la Campania dell'88%, la Calabria resta fanalino di coda con numeri che testimoniano una difficoltà non più nascondibile.
Sgrò non risparmia nessuno: “Ultimi come sempre con numeri imbarazzanti sul ponte del 2 giugno, che poteva essere un perfetto weekend di mare, cibo, escursioni e visite nei parchi e musei ma che si è misurato su numeri imbarazzanti” afferma. Numeri che ci fanno capire che questa regione ha una classe dirigente che non ha capacità di intercettare i bisogni dei calabresi e tantomeno di chi questa regione doveva prendere d’assalto”.

Sgrò, quindi, a esprimere la sua profonda preoccupazione e richiama un cambio di rotta. Sottolinea la necessità di una maggiore attenzione alla gestione e promozione del turismo in Calabria, da parte delle istituzioni locali e degli organi di competenza.
La questione tocca un aspetto fondamentale: “Il turismo rappresenta infatti una risorsa economica di vitale importanza, capace di generare ricchezza e occupazione. Il fallimento in questo settore avrebbe conseguenze rilevanti non solo per l'economia locale, ma anche per l'immagine della regione a livello nazionale e internazionale”.

Sgrò conclude il suo intervento con una riflessione che suona come un monito: “Ci siamo gongolati in modo straordinario ma poi i numeri sono questi, ultimi come sempre”. Per l'imprenditore, è tempo di fare i conti con la realtà e di intraprendere un percorso di riforma che inverta la tendenza negativa: “La Calabria, con le sue bellezze naturalistiche e culturali, ha tutte le potenzialità per diventare una meta turistica di primo piano. Tuttavia, queste risorse devono essere valorizzate e promosse in modo efficace, attraverso una strategia di sviluppo turistico ben pianificata ed efficiente. L'ultima posizione nella classifica di Assoturismo non deve essere vista come una condanna, ma come uno stimolo per migliorare e rilanciare il turismo in Calabria”.

  • Published in Diorama

Turismo in Calabria, Lo Schiavo presenta la proposta di legge sui Marina resort

Una proposta di legge che, recependo quanto stabilito dall’art. 32 del decreto-legge 12 settembre 2014 n. 133, introduce una nuova tipologia di struttura ricettiva: i “Marina resort”, strutture organizzate per la sosta e il pernottamento di turisti all'interno delle proprie unità da diporto, ormeggiate nello specchio acqueo appositamente attrezzato come spazio ricettivo all'aria aperta.

È quanto prevede il testo della proposta di legge regionale in ambito turistico, depositata quest’oggi dal consigliere regionale Antonio Lo Schiavo, con la quale ci si prefigge l’obiettivo di rilanciare le imprese della filiera nautica e le località costiere calabresi dotate di approdi turistici.

«Il riconoscimento dei Marina resort come strutture turistico-ricettive nella legislazione regionale - spiega Lo Schiavo - consentirà a tali strutture di beneficiare dell’aliquota ridotta al 10 per cento per i servizi di accoglienza e messa a disposizione dello specchio acqueo in relazione all’affitto giornaliero e stagionale. Una norma, pertanto, utile in termini economici e di attrattività sia per i diportisti sia per le località interessate dai Marina resort. Negli ultimi decenni le attività diportistiche hanno assunto un peso sempre maggiore fino a diventare una delle componenti fondamentali dell’intero comparto turistico delle zone costiere dei Paesi del Mediterraneo. Con questa norma la Calabria si pone in linea con gli orientamenti tesi a sviluppare la filiera turistica della nautica da diporto».

Lo Schiavo aggiunge: «L’istituzione dei Marina resort contribuirà senza dubbio ad incrementare lo sviluppo economico ed occupazionale del diporto nautico, la valorizzazione turistica dei territori interessati e porrà le basi per la messa a regime di un sistema di servizi al diporto nautico. Ci si attende inoltre un “effetto indotto”, costituito dal miglioramento generale dell’offerta al diporto, considerate le ampie potenzialità di sviluppo che la portualità ha in Calabria ma che richiedono una valorizzazione che miri, oltre alla riqualificazione ed al potenziamento, anche alla creazione di nuove infrastrutture, allo sviluppo delle professionalità necessarie e ad una gestione manageriale adeguata. Il riconoscimento dei Marina resort come strutture ricettive rientra inoltre tra le azioni da intraprendere per creare un sistema basato sul connubio mare-terra, dove il porto diventa “porta di accesso al territorio” e, pertanto, elemento indispensabile ai fini dello sviluppo turistico della regione».

Calabria i turisti enogastronomici sono 130mila

È pari al 6,8%, sul totale degli arrivi complessivi, la quota di chi sceglie una vacanza in Calabria con l’enogastronomia regionale quale principale motivazione, con un giro d’affari pari a oltre 42 milioni di euro. La tradizione enogastronomica tra i driver vincenti della reputazione turistica regionale secondo l’opinione del mercato.  Il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio al Vinitaly: «La domanda turistica della Calabria enogastronomica si dimostra sempre più in crescita. Il sistema Calabria ne prende sempre più coscienza».

Nel 2019 il turismo enogastronomico ha rappresentato la principale motivazione di viaggio in Calabria per il 6,8% dei turisti sul totale degli arrivi. Si stima che i turisti enogastronomici in Calabria siano quasi 130mila generando circa 465 mila presenze, con un giro d’affari (viaggio, alloggio e spesa) pari a oltre 42 milioni di euro. È quanto emerge da un’indagine realizzata da Demoskopika, i cui risultati sono stati presentati al Vinitaly nell’ambito di un convegno promosso dalla Regione Calabria.

La vacanza è sempre più improntata alla scoperta del territorio. Tra le attività più praticate nel corso della vacanza, - si legge nella nota dell’Istituto di ricerca - ben il 14,3% dei turisti che hanno dichiarato di soggiornare in Calabria partecipa alle degustazioni di prodotti enogastronomici locali e il 6,9% effettua acquisti di prodotti artigianali ed enogastronomici tipici del territorio della destinazione. Inoltre, il 5,3% dei turisti partecipa con interesse agli eventi enogastronomici durante il soggiorno.

«Il turismo enogastronomico in Calabria – dichiara il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio intervenendo al Vinitaly ad una iniziativa promossa dalla Regione Calabria – si sta affermando sempre più come prodotto trainante dell’offerta turistica regionale, sia a livello economico che culturale. Il sistema turistico regionale con la sua cultura gastronomica di tutto rilievo ne sta prendendo sempre più coscienza. La domanda turistica della Calabria enogastronomica si caratterizza per un andamento in continua crescita, al netto ovviamente della crisi innescata dall’emergenza pandemica.  Si sta verificando – precisa il presidente dell’istituto di ricerca – una trasformazione nel comportamento di consumo dell’enogastronomia, da bisogno primario a prima motivazione di viaggio. Sono sempre più frequenti le richieste di itinerari enogastronomici, di spostamenti, anche di breve soggiorno, per visite a cantine o aziende di produzione agricola, ma anche a laboratori di trasformazione che mantengono le tecniche tradizionali del luogo. Tramite le degustazioni dei prodotti locali – conclude Raffaele Rio - il consumatore/turista scopre il territorio, le sue eccellenze e tipicità che lo rendono oltre che appetibile, unico».

Rilevante il livello di appeal, infine, della "destinazione Calabria": circa 8 italiani su 10 – emerge dall’indagine di Demoskopika - che dichiarano di conoscerla, esprimono il loro interesse a visitarla. Altrettanto significativo anche l'indicatore della fidelizzazione. Il 93,9% degli italiani che si è recato in Calabria per una vacanza o per un viaggio, almeno una volta negli ultimi anni, ci ritornerebbe nuovamente. La tradizione enogastronomica, risulta tra i driver vincenti del livello di reputazione calabrese insieme al clima, al buon rapporto prezzo/qualità dell'offerta, alla risorsa mare. E, ancora, alla ricchezza naturalistica dei parchi e all’innata accoglienza dei calabresi.

 

Turismo in Sicilia: ottimi risultati per il 2022 ma si può fare ancora meglio

Articolo con contenuto sponsorizzato

 

La stagione turistica siciliana si prepara ad accogliere i turisti per l’estate 2022 e, per farlo, si guarda indietro allo scorso anno per valutare i risultati raggiunti e le migliori opportunità da cogliere.

Secondo il Report pubblicato dall’Istat e ripreso dal Sole24Ore a proposito dei flussi turistici in tutto il Paese, nei primi nove mesi del 2021 le presenze in Sicilia sono aumentate del 27%, raggiungendo un picco nazionale rispetto alle altre mete più gettonate.

E cosi anche il flusso di traghetti Caronte Sicilia ha visto incrementare il numero di presenze giornaliere, motivo per cui la Regione si prepara alla nuova stagione cercando di buttarsi alle spalle i dati disastrosi del 2020.

Le amministrazioni sono già a lavoro per dare una svolta ai flussi turistici

Per equiparare i dati pre-pandemia c’è ancora molto lavoro da fare, soprattutto per garantire qualità del servizio e sicurezza a tutti i turisti in arrivo. Tuttavia non c’è molto di cui preoccuparsi perché la Regione e le amministrazioni locali hanno creato una rete di raccordo per la quale la sicurezza è la priorità di tutte le località turistiche.

Dopotutto basta confrontare i dati Istat con quelli di Eurostat rispetto all’Europa dove si stima che il numero di notti trascorse nelle strutture ricettive UE sia stato di circa 1,1 miliardi nei primi nove mesi del 2021, un valore sì superiore all’anno precedente ma non eguagliabile ai risultati pre-pandemia.

E così la regione Sicilia ha preso atto dei dati di afflusso turistico del 2021 per fondare le nuove strategie per la stagione calda di quest’anno. L’impegno non riguarderà solo le istituzioni ma coinvolgerà i cittadini siciliani in primo piano ai quali viene suggerito di collaborare al rispetto delle norme di sicurezza e di viaggiare internamente per supportare la regione nella sua più importante occasione di ripresa economica.

See Sicily e Casa Sanremo

Quanto alla promozione del turismo in Sicilia la Regione ha preso parte anche alla conferenza stampa di presentazione che ha portato nel salotto di Casa Sanremo la campagna di promozione See Sicily. Questa è stata fortemente voluta per valorizzare le eccellenze del territorio e i grandi progetti musicali in programma per l’estate 2022. Tra gli eventi irrinunciabili ci sarà il Festival Jazz di giugno e il Tributo a Bellini che si svolgerà nei mesi di agosto e settembre.

Al collegamento con Casa Sanremo è stato presente l’Assessore al Turismo, Sport e Spettacolo della regione Manlio Messina. La conferenza stampa è stata organizzata anche dal capo della Segreteria dell’Assessore Raoul Russo e dal Consulente Filippo Geraci.

L’incontro è stato l’occasione di lancio del gemellaggio tra la Regione Liguria e la Regione Sicilia curato anche dall’Assessore regionale al turismo ligure Gianni Berrino.

Questa e molte altre occasioni di lancio di See Sicily sono previste nei prossimi mesi a testimonianza del fatto che la Regione è pronta per superare i risultati pre-pandemia e offrire ai turisti che arriveranno la migliore vacanza possibile.

L’ampia scelta di spiagge, le bellezze naturalistiche e l’indiscusso patrimonio storico conservato dalla Sicilia faranno da speciale cornice per questo caldissimo 2022 che è appena iniziato.

Promozione turistica del Vibonese, la Provincia presenta un progetto al Mise

Punta alla “valorizzazione turistica delle risorse ambientali, paesaggistiche, storiche e culturali del territorio” il progetto pilota che la Provincia di Vibo Valentia ha presentato, nei giorni scorsi, al Ministero per lo Sviluppo economico (Mise). L’importo complessivo del progetto, elaborato dall’Ufficio provinciale di coordinamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, ammonta a 10 milioni di euro.

Molteplici i partners che affiancheranno la Provincia. Alla manifestazione di interesse promossa dal presidente, Salvatore Solano, hanno aderito tra gli altri: la Camera di Commercio, Assindustria, Confartigianato, il Gruppo di azione locale (Gal) Serre Vibonesi, il Consorzio gruppo azioni locali (CoGal) Monteporo Serre Vibonesi, il Parco delle Serre, Legambiente, l’ente Pro loco italiane e diversi Comuni.

«Abbiamo avviato una serie di incontri, di confronti e di interlocuzioni con tutti i soggetti istituzionali, le organizzazioni e le varie associazioni presenti nella nostra realtà territoriale», - ha affermato il presidente Solano. «La logica con la quale ci stiamo muovendo e continueremo a muoverci - anche in considerazione delle opportunità che ci pone il Piano nazionale di ripresa e resilienza, collegato al programma europeo Next generation - è di natura inclusiva e partecipativa. Una “conventio ad includendum” e non ad “excludendum”, - ha sottolineato Solano - ai fini di un’azione sinergica, incisiva e armoniosa per la crescita e lo sviluppo del Vibonese».

La priorità strategica del progetto pilota è - come accennato - “la valorizzazione economica di attrattori naturali, culturali e turistici (quali ad esempio: torri costiere, parchi ed aree protette, aree mercatali e fieristiche, zone artigianali, siti di archeologia industriale) presenti nelle realtà comunali della provincia di Vibo Valentia”.

Il progetto prevede inoltre: “una fase di sostegno e di animazione territoriale per la nascita di nuove iniziative imprenditoriali nel settore del turismo; l’incentivo alla produzione e alla realizzazione di prodotti agroalimentari e delle filiere tipiche; il sostegno alla nascita di imprese di commercializzazione e promozione dei prodotti del territorio”.

Entrando nel particolare delle linee guida del progetto pilota presentato al Mise, «L’idea forza, condivisa dal partenariato di progetto, è lo sviluppo di una economia basata sulla creazione di una filiera digitale e produttiva, veloce e innovativa», - ha evidenziato l’architetto, Antonio Maida, responsabile tecnico dell’Ufficio di Coordinamento Pnrr della Provincia di Vibo. Caratterizzata, quindi, dalla cosiddetta filiera corta di prodotti e servizi - ha aggiunto Maida - sviluppati sulle specificità del territorio e strettamente corrispondenti alle identità legate alle peculiarità storico-rurali e geografiche. Ognuno dei soggetti coinvolti ha elaborato una scheda progettuale nell’ambito del tema individuato dal bando e gli uffici della Provincia hanno predisposto il progetto complessivo - ha spiegato l’architetto Maida - raggruppando gli interventi in relazione alle potenzialità di sviluppo economico dell’area interessata nonché alla creazione di nuove opportunità di lavoro».

  • Published in Politica

“Pronto estate 2021”, disponibile la guida dedicata alle vacanze in Calabria

Nata da un’idea di due giovani realtà, l’agenzia di comunicazione Pubblicom e la Meligrana editore, la rivista Pronto estate anche quest’anno è uscita per consolidare il marchio “turismo in Calabria” (focus Costa degli Dei) e riaffermare che la stessa è una destinazione turistica di primo piano, che deve necessariamente mostrarsi agli occhi dei tantissimi turisti (italiani e stranieri) come una realtà integrata, interconnessa e variegata, che può e deve offrire una moltitudine di servizi turistico-ricettivi e possibilità di svago nel segno del mare, del buon cibo e delle tradizioni.

Pronto Estate 2021 si riconferma un prodotto editoriale innovativo e completo, con un taglio pratico e veloce che prende per mano il turista alla scoperta della Costa degli Dei tutta (da Pizzo a Nicotera) e dell’entroterra (Serra San Bruno, Zungri, Soriano, Limbadi) con itinerari consigliati in alcune località calabresi e siciliane di punta come le Isole Eolie, Bagnara, Scilla, Reggio Calabria, Gambarie, Pentedattilo, Soverato, ecc.

Tante come ogni anno le sezioni: le mappe 3D, la “top 10” delle cose da fare, da mangiare, ecc., le spiagge “segrete”, le aziende da visitare, i prodotti enogastronomici da assaggiare e acquistare, gli sport e le attività per le famiglie. Nell’edizione 2021 – nonostante il calo dei turisti stranieri dovuto al Covid – sono state confermate le 5 lingue (italiano, tedesco, inglese, francese e russo) per dare comunque a tutti la possibilità di informarsi e godere a pieno il territorio e sono state inserite più pagine (124 anziché le 80 del 2020).

E poi, per celebrare l’ottima reputazione di Tropea, la regina della Costa degli Dei, quest’anno “Borgo dei Borghi 2021” e Bandiera Blu, una ricca sezione speciale (in 3 lingue: italiano, inglese e tedesco) dedicata alla “Perla del Tirreno”, con la sua storia, le mappe, i luoghi da visitare, le chiese, le sue feste e le sue tradizioni.

Pronto estate 2021 come ogni anno cerca di “fare sistema”; uno strumento che attiva una “rete” costituita da sponsor, privati e pubblici, sostenitori, collaboratori, associazioni ed enti che tramite Pronto estate creano valore perché contribuiscono alla diffusione della guida e dunque ad ampliare la visibilità in tutti i suoi aspetti del territorio.

Forte è l’attenzione dedicata all’integrazione tra guida cartacea, web e social network consapevoli della forte relazione che esiste tra off line e on line per una condivisione in tempo reale della vacanza 2021. Integrazione che avviene quotidianamente con l’invio di foto e notizie sui social da parte della redazione ma anche dei lettori stessi e visitatori in genere. Questi i canali social Pronto Estate attivi:

Facebook: www.facebook.com/prontoestate

Twitter: www.twitter.com/prontoestate

YouTube:www.youtube.com/prontoestate

Pinterest: www.pinterest.com/prontoestate

Instagram: www.instagram.com/prontoestate

E poi il sito/blog www.prontoestate.it in cui si può sfogliare on line la guida gratuitamente (sul proprio pc, smartphone o tablet) e trovare nello stesso tempo informazioni aggiuntive e aggiornate in tempo reale su eventi e manifestazioni oltre che una ricca sezione su attività e strutture (cibo, servizi e ricettività) con offerte e promozioni molto interessanti.

La redazione di Pronto Estate invita tutti, turisti e calabresi, a seguire, commentare e condividere immagini, esperienze e informazioni su itinerari, eventi e sulle iniziative culturali utilizzando sempre l’hashtag  #CalabriaTravelExperience e #ProntoEstate. Sarà così possibile costruire una vacanza condivisa in tempo reale con tutti gli altri utenti con i momenti più belli dell’estate 2021.

È possibile reperire la guida in cartaceo presso tutti gli sponsor e sostenitori, presso le edicole, tabaccai, lidi o nei numerosi bazar della zona al costo di un euro.

Tassone diserterà la seduta della VI Commissione: “La maggioranza cerca di sanare i vizi di un fallimentare Piano di un promozione turistica”

Il vicepresidente della VI Commissione Luigi Tassone non parteciperà alla seduta dell’organismo consiliare, prevista per giovedì, ritenendo di “non dover avallare la sanatoria di vizi procedurali connessi al Piano di promozione turistica”.

“Il Piano esecutivo annuale d’immagine e promozione turistica 2020 – spiega Tassone – già modificato ed integrato, è giunto in Commissione il 28 settembre scorso, ma in quell’occasione il rilascio del parere è stato rinviato vista la necessità di ulteriori integrazioni. Poi, non ci sono state più notizie. Il Piano 2020 riappare adesso, a fine marzo 2021. Va precisato che il Piano annuale va trasmesso entro il 30 settembre dell’anno precedente al periodo cui si riferisce, mentre il Piano 2020 giunge in aula ad annualità ormai conclusa e con circa i 2/3 delle attività programmate non realizzate e non avviate. Dunque, un fallimento. Va inoltre rilevato che il Piano andrebbe prima corredato del parere della Commissione e poi approvato dalla Giunta. Invece, in questo caso, il procedimento è stato invertito con la delibera di Giunta che ha preceduto la decisione della Commissione”.

Dopo questa premessa tecnica, Tassone passa all’aspetto politico e sostiene che “secondo quanto condiviso con i consiglieri del Gruppo del Partito democratico, non prenderò parte alla Commissione in quanto considero doveroso non prestarmi ad operazioni poco chiare e poco convincenti che sanno di forzatura. Voglio, al contrario, andare fino in fondo per far emergere tutte le storture di un Piano che non contiene il rapporto di monitoraggio - previsto dalla normativa regionale vigente quale documento di accompagnamento al piano annuale al fine di evidenziare le attività realizzate e quelle in corso di realizzazione - e che sembrerebbe voler sanare procedure relative a discutibili e dispendiose campagne pubblicitarie che, forse, sono state gradite dalle tasche di qualche noto produttore ma che non hanno portato benefici ai calabresi”.

Subscribe to this RSS feed