"Ornitottero”, il libro di Nazareno Loise sarà presentato alla libreria Ubik di Cosenza

È prevista per le 18,00 di giovedì prossimo (28 febbraio), presso la Libreria Ubik di Cosenza, la presentazione di una delle ultime novità edita da Ilfilorosso editore, ovvero “Ornitottero” del giovanissimo Nazareno Loise.

A dialogare con l’autore ci sarà Enzo Ferraro, direttore della collana di poesia I Grazianei, di cui il testo fa parte.

Interpreterà i testi Ugo Celestino, accompagnato dal violino di Francesca Paola Sirianni.

Il volume, ultimo della famiglia dei Grazianei, ha una copertina d’artista: l’opera, unica nel suo genere, si intitola “Nio in gabbia dorata” ed è dell’artista napoletano Antonio Conte.

“L’ornitottero – dice Enzo Ferraro nella prefazione al volume – è farfalla dai colori bellissimi. Ma per Nazareno è un pò l’antesignano del deltaplano (di leonardesca memoria): voler volare e non poter volare. Un tentativo (folle?) di far volare la bellezza. È l’uomo che va (o cerca di andare) contro la sua natura e poi si deve arrendere perché l’uomo mai – da solo e senza aiutini – potrà volare. La raccolta è, nei momenti alti, la storia drammatica e dinamica di questa resa. Resa non definitiva, però, perché verso la fine non mancano momenti di ripresa e di ecologica ripartenza”.

Nazareno Loise è nato a Cosenza nel 1996. Ha pubblicato, nel 2017, Nera semenza - Semi d’odio, d’amore e di follia, raccolta di racconti edita da Edizioni Efesto.

Questo è il suo primo lavoro poetico con cui ha vinto, ex aequo, il primo premio nella sezione “Raccolta poesia inedita in lingua italiana” della VII edizione del premio “F. Graziano”.

“Loise – dice sempre Enzo Ferraro – è della stirpe dei samurai. Sempre in giro con la sua daga che è la parola, ora vellutata, ora insolente, ora tremenda, ora irritosa/irritante. Parole (ecco il samurai!) sempre brandite con lealtà, amore, pietas, tragico fulgore. Sette poesie, in questo esordio poetico, con il “sette” non voluto e studiato, ma che però qualcosa nell’oscurità dell’essere pure significherà”.

 

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Premio Sila '49, Michele Mari chiude la rassegna dei libri finalisti della VI edizione

Continua a suscitare interesse e dibattito la rassegna dei libri finalisti del Premio Sila ’49. Lo scrittore Michele Mari ha animato, ieri pomeriggio, nella libreria Ubick di Cosenza, una folta platea di pubblico tra cui molti giovani che dimostrano di rispondere con presenza e spirito di partecipazione alle iniziative del Premio Sila.

Leggenda Privata (edizioni Einaudi, pag. 176 €18,50) è un libro fatto da tanti frammenti di vita: il rapporto con il padre, i luoghi di famiglia, gli aneddoti e le situazioni che hanno inciso sulla sua formazione umana e letteraria. Una storia raccontata con una lingua alta - "calligrafica", come la chiama Mari - perché era questo l'unico modo per scrivere il suo libro ultimativo con cui l'autore si offre metaforicamente ai suoi lettori, si espone e si compromette.

Incalzato e pungolato dalle domande dello studioso e critico del cinema Ugo G. Caruso, Michele Mari ha offerto al numeroso pubblico presente il racconto della sua infanzia e dell’adolescenza segnata da un difficile rapporto con i genitori e soprattutto con la figura paterna. “Avere scritto questo libro – ha detto lo scrittore – è stato come aprire una finestra su una serie di episodi costruiti intorno a reticenze, silenzi e sentimenti repressi. E come se mi fossi dato la possibilità di liberarmi da un peso”.

Con questo evento si è chiusa la presentazione della Decina dei titoli in concorso per la sesta edizione del Premio Sila ’49. Il prossimo appuntamento previsto per la fine di ottobre sarà la conferenza stampa di presentazione dei cinque libri finalisti durante la quale verrà svelato il nome della personalità a cui sarà assegnato il premio Sila alla carriera.

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Muse Ioniche, venerdi' alla Ubik

Appuntamento venerdì ' 17 aprile alla libreria Ubik di Catanzaro dove, alle 18,30, sara' presentato "Muse Ioniche. Poeti e prosatori in greco e in latino". Il volume, scritto da Ulderico Nistico', offre l'occasione di leggere, in testo e traduzione, Stesicoro, Ibico,  Alessi, Nosside, Leonida, Livio Andronico, Ennio Accio,  Pacuvio, Orazio, Cassiodoro e Gioacchino da Fiore.

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