Chiaravalle, gli studenti del Biotecnologico all’Università di Catanzaro

La prima esperienza in università per la classe 4B dell’indirizzo Biotecnologie Sanitarie dell’Istituto “Ferrari” di Chiaravalle: a conclusione del progetto “Super Science Me - Notte dei Ricercatori”, gli studenti, assieme ad altre scuole del catanzarese, hanno infatti preso parte alla case conference che si è tenuta nell’Auditorium dell’Università della Magna Graecia, alla presenza dei coordinatori del progetto, il prof. Daniele Torella e la prof.ssa Donatella Paolino, e dello stesso Rettore della “Magna Graecia”, il prof. Giambattista De Sarro.

Il progetto ha preso avvio lo scorso 2 marzo. In quell’occasione, il dott. Enrico Iaccino ha tenuto a scuola la lezione “Approcci non invasivi per il monitoraggio della progressione tumorale”. La lezione, relativa alla Missione europea di ricerca e innovazione sul Cancro, è stata svolta non solo con competenza e capacità divulgativa, ma anche con grandi capacità empatiche. Come afferma infatti la studentessa Ilaria Rauti “il dottor Iaccino ci ha permesso di vedere il cancro da una prospettiva ottimistica, come una sfida che grazie alla ricerca si può combattere e vincere. Nei giorni successivi, dal brainstorming con la nostra prof di chimica Aurora Calabretta, è nata l’idea di sviluppare un videogioco con Scratch che ci permettesse di fare divulgazione scientifica tra i nostri coetanei, per far capire loro, in modo anche ludico, quanto importante sia la ricerca, proprio come il dottor Iaccino lo ha fatto capire a noi!”.

Nei due mesi seguenti, quindi, i ragazzi hanno lavorato con entusiasmo ed umiltà, serietà e spirito di collaborazione per capire come rendere in modo semplice i concetti appresi e come programmare il gioco. A sostenerli e guidarli, con altrettanto entusiasmo, oltre al dott. Iaccino e alla prof.ssa Calabretta, anche il prof. Nicola Buccheri, docente di informatica, con il quale alcuni studenti della classe avevano frequentato il corso pomeridiano “CompuMind”, imparando le basi del linguaggio di programmazione di Scratch. Il risultato del duro ma allo stesso tempo divertente lavoro è un videogioco dal titolo “C’è in gioco la vita, sostieni la Ricerca!”, in cui un dottore e una scienziata collaborano assieme su due linee di ricerca: effettuare biopsie liquide per monitorare la crescita delle cellule tumorali eventualmente rimaste dormienti dopo la prima cura e trovare dei trattamenti specifici efficaci per distruggere la massa tumorale quando tali cellule tumorali dovessero ritornare attive. Argomenti difficili, ma che gli alunni hanno saputo egregiamente rendere fruibili. Nel videogioco, disegni, testi e voci sono originali.
Il dirigente scolastico dott. Fabio Guarna ha sottolineato come il progetto realizzi in pieno gli obiettivi della scuola, che mira a creare una completa continuità tra istruzione superiore e mondo accademico.

Anche i docenti sono molto soddisfatti del percorso fatto dai loro studenti che ieri hanno presentato con successo il videogioco durante la conferenza, dimostrandosi emozionati ma spigliati e competenti. Un momento di grande orgoglio, a conclusione del quale gli studenti hanno ringraziato i docenti per la loro dedizione e i docenti hanno elogiato gli studenti per l’impegno profuso. La conferenza è stata anche un’occasione di confronto con altri studenti e quindi un momento di crescita importante e significativo. La commissione ha scelto di premiare tutte le classi partecipanti con una targa e una motivazione specifica. Quella del Ferrari recita “Per creatività, impegno e dedizione”. Un inizio universitario col botto, quindi.

Il movimento "La Forza siamo Noi" scende in piazza (virtualmente) per la difesa del diritto allo studio in tempo di covid

Riceviamo e pubblichiamo

Siamo scese in piazza virtualmente come avevamo annunciato, ma non lo abbiamo fatto da sole. La nostra protesta è stata preceduta da autorevoli interventi. Abbiamo avuto l’onore di ascoltare specialisti del settore del calibro del Dott. Davide Novara, fondatore e direttore del CPP (Centro Psicopedagogico per l'educazione e la gestione dei conflitti). Pedagogista e autore, dirige gli studi di consulenza pedagogica, nelle sedi CPP di Milano, Piacenza e Brescia, per sostenere i genitori nel loro ruolo educativo anche via Skype. Abbiamo sentito il professore associato di Economia pubblica presso l'Università Magna Grecia di Catanzaro Vincenzo Carrieri e anche una operatrice del settore Ludovica Staglianò, Laureata in sociologia, tecnico ERD disabili e specializzanda in operatore sociale sempre per la disabilità. Sociologo-educatore presso la scuola media di Chiaravalle (Corrado Alvaro) e ITIS Ferrari. Tutti con dati e studi alla mano fermi nel sostenere che le scuole vanno lasciate aperte in sicurezza. La chiusura prolungata delle scuole sta provocando non solo disagi significativi alle famiglie che hanno dovuto completamente riorganizzarsi, ma comincia a produrre notevoli alterazioni anche sulla vita dei ragazzi e dei bambini. In particolar modo sui più piccoli privati dell’Asilo Nido, ma specialmente della Scuola dell’Infanzia, istituzione educativa che struttura il primo importante momento di relazione sociale continuativa e organizzativa fra gli esseri umani e che crea quell’attaccamento sociale basilare per il resto dell’esistenza. La DAD non può essere una soluzione. Nella stanza virtuale Sarah Incamicia, ha moderato gli interventi delle tante mamme e padri collegati. Diritto all’istruzione. Questo quanto gridato a gran voce dal movimento nella giornata internazionale degli studenti. Una scuola che possa ripartire in sicurezza in una regione, la Calabria, dove un settore sanitario al collasso sta facendo pagare alle fasce più deboli il prezzo di questo virus. L’appello è alle istituzioni a tutti i livelli. Governo, Regione, Sindaci e a tutti gli attori coinvolti a partire dalle asp. Impegniamoci tutti per mettere in campo tutte le azioni per far tornare in sicurezza a scuola i nostri bambini il 30 Novembre, giorno del rientro dopo l’ordinanza regionale.  Propositive e aperte al confronto ma anche pronte a scendere nuovamente, questa volta fisicamente, in piazza se nulla dovesse cambiare. In collegamento con rappresentanti dell’associazione “Genitori in rete”, con i quali si sta già pensando di unire le forze. Scuole sicure e scuole aperte, le basi di un futuro possibile.

 

 

Componenti movimento

La Forza siamo Noi

Catanzaro, presentato il libro di Mario Caligiuri “Intelligence e magistratura”

Nell’ambito del Corso di perfezionamento in “Criminologia e Ricerca sociale” dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, è stato presentato il libro di Mario Caligiuri “Intelligence e magistratura. Dalla diffidenza reciproca alla collaborazione necessaria” (Rubbettino, 2017). L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’associazione forense “Diritto di difesa” e accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Catanzaro,. La manifestazione si è svolta presso la Sede di Sociologia dell’Unione “Magna Grecia” di Catanzaro ed è stata avviata dai saluti di Geremia Romano, Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’ateneo catanzarese e da Paolo Piccinini, segretario dell’associazione “Diritto di difesa”. “E’ un’iniziativa di cui siamo molto orgogliosi, anche perché il tema dell’intelligence – ha ricordato Romano – si collega con gli interessi delle scienze giuridiche e di quelle sociologiche che, insieme a quelle  economiche, rappresentano le tre anime del nostro Dipartimento”. Moderati da Luigi Mariano Guzzo, dottorando di ricerca in Diritto ecclesiastico, i lavori sono stati introdotti da Cleto Corposanto, direttore del Corso in “Criminologia e Ricerca sociale”, che ha ricordato il merito di Mario Caligiuri di “essersi adoperato da anni per  fare assumere all’intelligence la dignità di disciplina accademica”.

Ha svolto la prima relazione Francesco Iacopino, penalista del Foro di Catanzaro seguita da quella di Domenico Guarascio, Sostituto procuratore della Repubblica della DDA di Catanzaro. Per Iacopino, “è importante una riflessione collettiva sull’Intelligence, nella consapevolezza che Intelligence e magistratura hanno la loro precisa e distinta autonomia“. Bisogna superare – ha detto – un’impostazione ‘carcerocentrica’ in cui si ritiene erroneamente che maggiore sicurezza si possa assicurare solo con maggiore ricorso agli arresti”. Il procuratore Guarascio ha poi sottolineato che “pur essendo necessaria un’osmosi costruttiva tra Intelligence e magistratura, l’unica collaborazione che può verificarsi è quella culturale e formativa, avendo riguardo della diversa geometria dei poteri nella democrazia costituzionale”.

Nel tirare le somme conclusive dell’evento, Mario Caligiuri ha messo in evidenza che con questa iniziativa si “rafforzano ulteriormente i collegamenti tra le università calabresi”. “Per anni l’Intelligence – ha affermato – è stata vista come un luogo oscuro dello Stato. Rappresenta invece uno strumento necessario per la sicurezza della democrazia. Intelligence e magistratura sono ambiti distinti che possono però trovare forme di collaborazione per contrastare efficacemente le mafie e il terrorismo islamico, che rappresentano pericoli gravissimi per le democrazie.

 

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All'università Magna Graecia di Catanzaro si è discusso di Farmacovigilanza in Calabria

Esperti a confronto alla Magna Graecia sul tema “La Farmacovigilanza in Calabria: dalla formazione-informazione all’interno del Servizio sanitario nazionale alla prevenzione delle reazioni avverse: un investimento che può darci benefici”. Il convegno scientifico, organizzato dal Magnifico Rettore Giovambattista De Sarro, si è tenuto nei giorni 6 e 7 dicembre e ha visto la partecipazione di numerosi docenti ed esperti.

Dopo i saluti di De Sarro e l'introduzione di Nicola Perrotti, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, ha aperto i lavori Steven Nisticò che ha focalizzato l'intervento sulla immunopatogenesi della psoriasi e i nuovi target terapeutici. Subito dopo il Direttore della Scuola di Specializzazione di Patologia Clinica, Elio Gulletta, ha sottolineato l’importanza del monitoraggio delle citochine in pazienti con psoriasi. Ugo Bottoni, Ordinario di Dermatologia, ha poi evidenziato gli studi sul Etanercept e le molecole anti TNF-alfa. L’argomento è stato ripreso da Giancarlo Valenti, dermatologo presso l’Azienda Ospedaliera Pugliese-Ciaccio, che ha parlato delle molecole anti-TNF-alfa Adalimumab nella psoriasi e nella idrosadenite suppurativa. In seguito, Emilio Russo, Aggregato di Farmacologia, ha illustrato il ruolo dei farmaci biologici e biosimilari nella psoriasi e i dati ottenuti tramite la farmacovigilanza.

Il ruolo del farmaco Ustekinumab è stato invece oggetto della relazione di Domenico D’amico, dermatologo, mentre il suo collega Stefano Dastoli si è particolarmente soffermato sull’importanza del Secukinumab, un anticorpo monoclonale umano, nuovo target selettivo sull’interleuchina 17A.

A terminare la prima sessione sono stati Ettore Provenzano, con una relazione sull’Ixekizumab, e Pietro Morrone che ha parlato degli inibitori delle PDE4, nuovi targets intracellulari.

Nell’ambito del convegno, di particolare rilievo è stata la lettura magistrale sulla ricerca clinica in Italia nello scenario internazionale di Carlo Tomino, coordinatore della Ricerca clinica presso l’IRCCS San Raffaele di Roma.

Con la seconda sessione è intervenuto Filippo Urso, dell'Azienda Ospedaliera di Cosenza, che ha sottolineato il punto di vista del farmacista ospedaliero rispetto alla psoriasi, mentre Brunella Piro, dirigente farmacista dell’Asp cosentina e responsabile dell'Ufficio aziendale di Farmacovigilanza, ha invece posto l’attenzione sul ruolo del farmacista territoriale.

La terza sessione del convegno è proseguita con l’intervento di Rosa D. Grembiale che ha posto l’accento sulla artrite psoriasica e la necessità di un intervento precoce. A seguire la lettura magistrale sullo sviluppo di biomarcatori nell’artrite psoriasica di Marco Matucci Cerinic, Ordinario di Reumatologia all’Università di Firenze.

La quarta e ultima sessione del 6 dicembre è stata introdotta da A. Vallone con una relazione sulla gestione dei pazienti psoriasici HIV sieropositivi. Successivamente la prevenzione delle riacutizzazioni delle forme tubercolari e i problemi internistici della psoriasi complicata sono stati trattati rispettivamente da Massimo Calderazzo e Gerardo Mancuso.

È poi intervenuto Benedetto Caroleo, dirigente dell'U.O. Malattie Infettive dell'Azienda Mater Domini, che ha relazionato sulla prevenzione delle epatiti da farmaci biologici. Al termine della prima giornata dei lavori Ugo Bottoni ha illustrato i dati ottenuti dall’analisi FTR della saliva in pazienti affetti da psoriasi. Le diverse relazioni sono state approfondite in una tavola rotonda sulla qualità della vita dei malati di psoriasi, sui benefici e sui costi dei farmaci biologici.

Giorno 7 dicembre si è svolta un’unica sessione che ha avuto come tematica centrale il melanoma, malattia che insieme alla psoriasi rappresenta una delle patologie dermatologiche con maggiore incidenza nella popolazione. Tale momento scientifico è stato moderato da Rosario Sacco, Ordinario di Chirugia. I lavori sono stati aperti da Bottoni che ha ampiamente trattato gli aspetti clinici dermoscopici e di microscopia confocale del melanoma.

In seguito, Manfredi Greco del Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica, ha illustrato gli aspetti della chirurgia plastica del melanoma, mentre Piersandro Tagliaferri, Ordinario di Oncologia Medica, ha trattato le caratteristiche oncologiche del melanoma. Alcuni aspetti di elettrochemioterapia della stessa patologia, sono stati poi approfonditi da Maria Renne.

I lavori si sono conclusi con un intervento di Marco Rossi, Ricercatore in oncologia, e una tavola rotonda alla quale hanno partecipato diversi specialisti.

Non solo nostalgia, ma idee e valori: la Dc secondo Francesco Squillace

Un po' di nostalgia della Prima Repubblica sarà pure venuta tra chi ha ascoltato l'appassionata presentazione del libro di Francesco Squillace “Democrazia Cristiana, da Murri a Martinazzoli. Nell’idealismo del Ppi di Sturzo, nel pragmatismo di De Gasperi e nella terza fase di Moro” (De Luca Editori d’Arte).

Affollatissima l'aula dell'Università Magra Graecia di Catanzaro che ha ospitato l'evento. E tanti gli spunti di riflessione, emersi nel corso degli interventi: il prof. Alberto Scerbo, monsignor Raffaele Facciolo, l'onorevole Rosario Chiriano, l'ex sindaco Marcello Furriolo. Intelligentemente moderati dalla dottoressa Caterina Menichini, i relatori, da diversi punti di vista, hanno toccato il nucleo centrale dell'opera: a prescindere dai giudizi di merito, la presenza della Dc nel panorama politico italiano ha indubbiamente segnato la storia recente del nostro Paese e, molto probabilmente, di quella eredità di idee e valori oggi si avverte una straordinaria mancanza.

Un'assenza “fisica”, nel senso che oggi manca quello spazio di confronto e di sintesi che portò l'Italia fuori dalle secche del dopoguerra, ma anche “umana”, perché l'acutezza di quegli uomini, che si fecero interpreti di complesse vicende parlamentari e di governo, non sembra eguagliabile dagli epigoni che adesso reggono il timone della nave.  Lo ha detto chiaramente lo stesso autore, avvocato di lungo corso e figura di riferimento della Democrazia Cristiana calabrese per molti lustri, oltre che saggio interprete della storia nazionale, nelle sue vicende passate e presenti.

Particolarmente significativo il dibattito finale che ha visto Francesco Squillace confrontarsi con gli studenti del Liceo Scientifico di Chiaravalle Centrale, arrivati a Catanzaro insieme alla dirigente scolastica, Elisabetta Zaccone, e alle docenti Lorena Gullà e Giuseppina Lo Prete. Altrettanto ricco il parterre delle autorità, con rappresentanze di tutti i partiti politici.

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Wanda Ferro su scuole di specializzazioni UMG: "Il governatore Oliverio deve fare le barricate per difenderle"

Riceviamo e pubblichiamo una dichiarazione del consigliere regionale Wanda Ferro (Gruppo Misto), riguardo il rischio di perdere le Scuole di Specializzazione Medica dell'Univesità Magna Graecia di Catanzaro.

Il governatore Oliverio deve fare le barricate contro il governo per difendere l’attività delle Scuole di Specializzazione medica dell’Ateneo catanzarese -Così esordisce il consigliere Ferro-.  Non è accettabile che, nel silenzio più assoluto della Regione, agli studenti calabresi venga sottratta la possibilità di specializzarsi nella loro università.  Le scuole a rischio -continua la Ferro-  riguardano specialità importanti come la Cardiochirurgia, l’Ortopedia e la Microbiologia Clinica, settori della sanità in cui è forte la carenza di figure professionali e che, quindi, offrono concrete opportunità lavorative per i giovani professionisti. Paradossale soprattutto il caso della cardiochirurgia: a fronte delle tre realtà presenti in Calabria, ci si troverà costretti a reclutare fuori regione gli specialisti necessari al loro funzionamento.

Auspico che l’Università e la Regione intervengano, ciascuna per le proprie competenze, per intervenire sulle criticità che hanno inciso sul giudizio dell’Osservatorio, ma occorre soprattutto che dalla Cittadella parta un intervento deciso sul governo, e in particolare sui ministeri dell’Università e della Salute, affinché venga scongiurata la chiusura delle Scuole di specializzazione e i giovani medici calabresi non vengano quindi  privati della possibilità di proseguire il proprio percorso formativo e lavorativo nella propria terra”.

L'internazionalizzazione delle imprese, incontro formativo all'Umg di Catanzaro

L'internazionalizzazione è una scelta obbligata per le aziende calabresi. Lo hanno ribadito, di fronte a una platea di studenti dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, gli imprenditori Daniele Rossi (Guglielmo Spa) e Antonio Ranieri (Ranieri International).
Un interessante incontro formativo e informativo promosso dall'associazione BeGov, in collaborazione con Cantieri d'Imprese.
Dopo il saluto di Ilaria Pagliaro, responsabile BeGov per l'Umg di Catanzaro, ha introdotto i lavori il giornalista Francesco Pungitore, promotore del progetto culturale “Calabria Vera”, analizzando la “retorica” e i luoghi comuni che, troppo spesso, distorcono l'idea del fare impresa nella nostra regione.
Daniele Rossi ha sviluppato la sua relazione raccontando la propria esperienza di internazionalizzazione, nella vendita del caffè, sui mercati cinesi e coreani. Ha, inoltre, consigliato ai futuri laureandi di viaggiare, studiare le lingue straniere, aprirsi alla globalizzazione che impone regole ferree e stringenti a chiunque voglia impegnarsi nel mondo del lavoro da protagonista.
Antonio Ranieri ha ricordato la storia della sua azienda, nata a Soverato come una piccola officina artigianale e, oggi, diventata una grande realtà di successo che occupa 75 addetti ed esporta barche, natanti e gommoni in tutto il mondo, tenendo, però, sempre fede al proprio radicamento calabrese.
Per Cantieri d'Imprese è intervenuto il project manager Salvatore Modaffari, il quale ha indirizzato il suo discorso sulle opportunità di sostegno alle start-up, ribadendo un concetto chiave: non si fa impresa perché c'è un finanziamento dedicato, ma si fa perché c'è un'idea.
Ha concluso il presidente di BeGov, Valerio Oliveto, sollecitando una riflessione finale sulle prospettive di lavoro per i giovani calabresi e concentrando la propria attenzione sul ruolo del marketing e dello sviluppo del brand per ottenere risultati migliori in campo economico.
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E' La ricerca scientifica il punto di forza dell'università Magna Græcia di Catanzaro

“E’ nella ricerca scientifica il grande futuro di Catanzaro. Gli straordinari risultati conseguiti dall’UMG, guidata impareggiabilmente dal rettore Aldo Quattrone, sono la base per costruire nei prossimi anni un grande progetto che faccia della nostra città uno dei centri di eccellenza della ricerca italiana e internazionale. Abbiamo davanti un’autostrada e spetta a noi sapere cogliere queste irripetibili opportunità per creare sviluppo, ricchezza e occupazione per i nostri giovani". Lo ha detto il sindaco Sergio Abramo evidenziando che "nella sanità, nel farmaceutico, nell’agroalimentare, nelle scienze nutrizionistiche, nelle scienze giuridiche, possiamo avviare programmi di ricerca innovativi, impegnandovi i nostri migliori talenti. E accanto alla ricerca dobbiamo perseguire l’obiettivo di fare nascere laboratori di produzione di case farmaceutiche, allargando ulteriormente le opportunità occupazionali. Il mio sogno è quello di avere a Catanzaro la “valle della ricerca” medico-scientifica. Allargando l’orizzonte, dobbiamo, da subito, aprire un tavolo di confronto istituzionale con la Regione per utilizzare al meglio l’asse 1 dei fondi europei 2014-2020 destinati alla ricerca scientifica e all’innovazione. Ci sono milioni di euro da spendere bene per incentivare la ricerca scientifica e l’innovazione delle piccole e medie imprese. Risorse che potrebbero aprire prospettive occupazionali per migliaia di giovani. Catanzaro può e deve essere alla guida di questo processo”.

Il sindaco Sergio Abramo non ha nascosto il suo entusiasmo per i risultati ottenuti dall’Università UmG nel rapporto di valutazione sulla qualità della ricerca scientifica negli atenei italiani. UmG si è classificata al primo posto nel sud, ottenendo anche una premialità di 4 milioni di euro. “Bisogna dare atto al rettore Quattrone di avere fatto fare uno straordinario salto di qualità all’UmG che oggi si colloca tra le migliori università meridionali. Sento il dovere di ringraziarlo, così come voglio fare i complimenti ai professori Alcaro, Puija, Fresta, Indolfi e Scerbo per il prestigioso riconoscimento venuto dal Ministero per i loro programmi di ricerca. La nostra è l’unica università calabrese a crescere. E questa la risposta più bella a coloro che parlano di città spenta”.

 

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