Uova di Pasqua ai bambini dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza

Non solo controlli per garantire la sicurezza dei cittadini ed il rispetto delle prescrizioni finalizzate al contenimento dei contagi da coronavirus. I carabinieri del Comando provinciale di Cosenza in questi giorni, con diverse iniziative, hanno voluto manifestare con gesti concreti la loro vicinanza ai cittadini che vivono situazioni di difficoltà.

Ed è così che oggi tanti comandanti di Stazione del territorio provinciale, nell’ambito dell’iniziativa denominata “Ti regaliamo un sorriso #andràtuttobene”, hanno consegnato personalmente trecento di uova di Pasqua ai più piccoli, con il solo intento di regalare loro un sorriso anche in questo periodo di emergenza.  

 Un piccolo gesto di altruismo che mette in risalto il grande cuore degli uomini e delle donne dell’Arma, che ancora una volta, anche nei momenti di emergenza, dimostrano un forte senso di prossimità nei confronti dei cittadini, soprattutto di quelli più deboli, donando uova di Pasqua ai bambini delle case famiglia e di quei nuclei familiari maggiormente colpiti dell’attuale crisi economica, individuati con l’aiuto delle associazioni di volontariato, della Croce rossa e delle parrocchie.

Tra i tanti bomuni nei quali si è svolta l’iniziativa, anche quello di Bocchigliero, dove dal 24 marzo scorso è in vigore un’ordinanza regionale che ne dispone la chiusura a seguito della particolare diffusione del contagio.

Proprio nel centro silano, i carabinieri della locale Stazione hanno voluto regalare un uovo di Pasqua a tutti i 20 bambini del luogo, quale tangibile segno del legame tra l’Arma e la popolazione, ricevendo in cambio genuine attestazioni di affetto e stima.

Il comandante provinciale dei carabinieri di Cosenza, colonnello Piero Sutera, nel rimarcare il significato simbolico dell’iniziativa, ha sottolineato: “Abbiamo ritenuto che potesse essere una bellissima sorpresa per tanti bambini con disabilità o che vivono in contesti familiari maggiormente a rischio a causa della fragilità economica. Un gesto semplice, compiuto con il cuore dai carabinieri del Comando provinciale di Cosenza. In un momento così difficile per tutti, credo che sia nostro preciso dovere essere presenti: i carabinieri sono e saranno sempre presenti non solo per combattere sulle strade della nostra provincia, con coraggio, un nemico invisibile, ma anche e soprattutto per infondere sicurezza e fiducia alle più giovani generazioni, per portare, con il sorriso e con un simbolico abbraccio, la nostra vicinanza ed il nostro affetto alla popolazione. Noi facciamo e faremo sempre la nostra parte e sono sicuro che, con il responsabile contributo di ogni cittadino, riusciremo tutti insieme a rialzarci”.

Quindi, ancora una volta, l’appello rivolto ai cittadini è quello di continuare a “restare a casa” per contribuire a contenere la diffusione del virus ed abbassare la curva dei contagi, al fine di poter rendere questo momento di emergenza solo un triste ricordo.      

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Dai carabinieri uova di Pasqua per i bambini poveri

I carabinieri della Stazione di Petilia Policastro (Kr) hanno donato trenta uova di pasqua alla locale Caritas, al fine di distribuirle ai bambini bisognosi.

La donazione è avvenuta presso gli uffici del Comando stazione, alla presenza di Antonio Floccari ed Erminia Minnelli, rispettivamente presidente e socia dell’associazione “Il buon Samaritano” di Petilia Policastro che, insieme alla Caritas, si occupa del sostentamento delle famiglie petiline meno abbienti.

Floccari ha ringraziato l’Arma locale per la vicinanza che, con questo gesto, ha voluto dimostrare in questo particolare momento di difficoltà ed ha assicurato che le uova donate saranno distribuite a 24 bambini di età compresa tra i 2 e i 10 anni; auspicando che, ad emergenza sanitaria terminata, tutti i bambini e i genitori possano personalmente ringraziare i carabinieri per il nobile gesto.

Migliaia di uova pasquali pericolose sequestrate in Calabria

Durante un controllo in diversi negozi di Cosenza, i finanzieri del locale Comando provinciale hanno sequestrato oltre centomila uova pasquali decorative, risultate carenti dei contenuti informativi e pericolose per i consumatori. I primi esercizi commerciali sottoposti a controllo sono stati quelli che nel periodo festivo avevano registrato, più di altri, un anomalo incremento di clienti pronti ad effettuare acquisti di articoli a tema da destinare alla decorazione degli ambienti domestici. Gli accertamenti hanno permesso di scoprire prodotti non a norma, prevalentemente importati dalla Repubblica Popolare Cinese, quali uova decorative, giocattoli e gadget richiamanti i simboli della Pasqua, posti in vendita in violazione delle prescrizioni indicate dal Codice del consumo. Parte dei prodotti pasquali si trovava esposta per la vendita con altra merce regolarmente detenuta, mentre la maggior parte era occultata in magazzini o locali ricavati negli stessi negozi, ed era pronta per far fronte alle ulteriori richieste dei clienti. Gli articoli sequestrati erano privi delle indicazioni riguardanti il paese d’origine, delle istruzioni ed avvertenze per l’uso e recavano etichette non contenti le informazioni obbligatorie. Particolarmente pericolosi per la salute degli acquirenti, soprattutto per quelli più giovani, i giocattoli pasquali privi delle necessarie informazione sulla fabbricazione e realizzati con materiali non conformi agli standard qualitativi previsti dalla normativa nazionale e comunitaria. Dopo aver sottoposto a sequestro il materiale, i militari hanno segnalato all'autorità giudiziaria i titolari di due punti vendita.

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Calabria, sequestrate oltre 4 milioni e mezzo di uova di Pasqua pericolose

I finanzieri del comando Provinciale della Guardia di Finanza di Cosenza, nel corso di mirati interventi finalizzati a contrastare la vendita di prodotti nocivi, predisposti in occasione delle festività pasquali, hanno sequestrato oltre quattro milioni e mezzo di uova pasquali decorative, destinate alla libera vendita, carenti dei contenuti informativi e pericolosi per i consumatori.

L’operazione “Pasqua Protetta” ha permesso d’ individuare diverse imprese che, nel periodo precedente a quello pasquale, si erano rifornite di ingenti quantitativi di articoli a tema “sospetti”.

I primi controlli sono stati svolti a carico di società che avevano messo in vendita prodotti pasquali realizzati nei paesi orientali e privi delle necessarie certificazioni sulla sicurezza.

Risalendo la filiera distributiva, ulteriori controlli sono stati effettuati nei confronti delle aziende all’ingrosso venditrici degli stessi prodotti pericolosi. Nel corso delle ispezioni i finanzieri hanno, quindi, individuato milioni di articoli, principalmente uova pasquali, decorazioni rappresentanti i simboli pasquali, giocattoli e gadget, che erano stati posti in vendita in violazione delle prescrizioni indicate dal Codice del consumo.

Particolarmente pericolosi per la salute degli acquirenti, soprattutto per quelli più giovani, i giocattoli pasquali funzionanti elettricamente connotati da estrema fragilità a causa della scarsa qualità del materiale utilizzato per la costruzione degli stessi.

Gli articoli sottoposti a sequestro sono risultati privi delle indicazioni riguardanti il paese d’origine, con etichette non contenti le informazioni considerate obbligatorie dalla normativa, sia nazionale che comunitaria e sprovvisti delle istruzioni ed avvertenze per l’uso e dei requisiti di sicurezza.

A conclusione dell’operazione, sono stati posti sotto sequestro oltre quattro milioni e mezzo tra uova decorative ed altri gadget pasquali. I legali rappresentanti di sei società sono stati segnalati alle Autorità competenti per l’accertamento delle conseguenti violazioni e la confisca dei beni.

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