Una barca a vela per portare clandestini in Calabria, arrestati due scafisti ucraini

Gli uomini del Reparto operativo aeronavale delle fiamme gialle di Vibo Valentia hanno intercettato e bloccato una barca a vela di 12 metri di lunghezza che aveva portato, clandestinamente, sulle coste calabresi alcuni immigrati.

A dare l'abbrivio alle operazioni, una segnalazione dei carabinieri che, in località Marinella di Isola di Capo Rizzuto, avevano fermato sei migranti, con gli abiti ancora bagnati, segno evidente che fossero appena sbarcati.

In un secondo momento, gli uomini della guardia di finanza e della polizia di Stato hanno individuato altri 19 stranieri, fra i quali una donna e due minori.

Sono, quindi, partite le indagini che hanno visto impegnati gli uomini del Reparto Operativo Aeronavale delle fiamme gialle di Vibo Valentia che hanno, tempestivamente, avviato le ricerche in mare inviando una vedetta velocissima.

Ad oltre 50 miglia al largo di Crotone, l’unità ha, quindi, individuato un’imbarcazione sospetta che è stata fermata, abbordata e scortata fino al porto della città pitagorica. A bordo dell'imbarcazione c'erano due persone di nazionalità ucraina.

Le successive indagini, eseguite dai finanzieri e dalla Squadra Mobile locale, hanno permesso di accertare come i due, fossero responsabili del trasporto illecito sulle coste italiane dei 25 migranti intercettati ore prima. Nei confronti di uno dei due pendeva, anche, un’ordinanza di arresto per reati simili.

La barca è stata sottoposta a sequestro.

Tutti gli stranieri intercettati hanno poi dichiarato di essere curdi e di essere partiti nella nottata fra il 23 ed il 24 luglio scorso da una città sulla costa della Turchia.

Sono in corso altri approfondimenti da parte delle fiamme gialle per cercare di risalire alle organizzazioni che, in cambio di cospicue somme di denaro agevolano, l'ingresso clandestino di persone straniere in Italia.

 

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