Vaccino Covid, nel Vibonese avviata la somministrazione agli over 60 (Come prenotare)

Prosegue la campagna vaccinale anti-covid dell'Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.

In questi giorni sono in fase di completamento le vaccinazioni agli over 80 ed ai soggetti fragili mediante la somministrazione delle seconde dosi.

Il commissario straordinario dell’Asp, Maria Bernardi, su input del commissario ad acta, Guido Longo, ha disposto l’avvio della somministrazione dei vaccini anche per gli over 60.

Da oggi infatti, tutti gli over 60 potranno registrarsi sulla piattaforma online raggiungibile tramite il seguente link: http://prenotazioni.vaccinicovid.gov.it.

Agli over 60 sarà somministrato l’Astrazeneca (ora Vaxzevria) raccomandato dalle direttive ministeriali e ritenuto, dagli organismi scientifici, un vaccino sicuro.

Tuttavia, per i polipatologici rientranti all’interno della categoria degli over 60, la valutazione sul tipo di vaccino da somministrare spetterà al medico vaccinatore sulla base della documentazione sanitaria rilasciata da una struttura pubblica e che l’interessato dovrà esibire allo stesso.

“E’ una corsa contro il tempo – ha dichiarato il massimo responsabile della sanità vibonese Maria Bernardi- è’ necessario procedere celermente nella campagna vaccinale nella chiara consapevolezza che maggiore sarà il numero dei soggetti vaccinati minore sarà il rischio di diffusione del virus”.

Calabria, Covid: arrivato il team sanitario dell'Esercito che porterà i vaccini nelle aree interne

È arrivato in Calabria il team sanitario dell’Esercito che contribuirà alla campagna vaccinale anti-Covid a favore di over 80 e persone fragili. I militari opereranno nelle zone più remote della regione.

 Il presidente della Giunta regionale, Nino Spirlì – accompagnato dal generale Saverio Pirro, inviato dalla struttura commissariale nazionale e dal colonnello Alfonso Zizza, coordinatore dell’operazione Eos per la regione Calabria – stamattina ha incontrato, al centro vaccinale di Taurianova, l’ufficiale medico e i due sottufficiali infermieri che compongono il team inviato dal Comando operativo di vertice interforze della Difesa. Il team – la cui attività inizierà lunedì 19 aprile – opererà a domicilio, in coordinamento con le istituzioni sanitarie regionali e in stretta collaborazione con la Protezione civile locale.

 «Ringrazio il commissario Figliuolo per la disponibilità dimostrata nel voler rafforzare il dispositivo sanitario regionale. La campagna vaccinale calabrese – commenta il presidente Spirlì – migliora sensibilmente e, soprattutto, si conferma il gemellaggio con il ministero della Difesa e con l’Esercito. Un rapporto, questo, che dura ormai dal mese di novembre, da quando, dopo i primi contatti con il colonnello Zizza, è stato realizzato il grande ospedale militare a Cosenza, che oggi funge da centro di vaccinazione e che, probabilmente, nelle prossime settimane potrebbe recuperare ancora una volta la sua destinazione primaria».

 «Su mia richiesta – continua – il generale Figliuolo ha inviato un team mobile di vaccinatori per i Comuni di area interna. In questa prima settimana, opereranno per l’Asp di Reggio e, a seguire, per le altre province che ne avranno necessità e ne faranno richiesta. È un supporto importante perché i militari si occuperanno degli ultraottantenni e dei fragili».

 «Mi auguro – conclude Spirlì – che ci sia anche la collaborazione dei calabresi e che vengano superate tutte le resistenze sulle vaccinazioni. Ci sono giovani che lasciano le loro case e le loro famiglie per venire a operare in un territorio che ha bisogno di cure, dopo trent’anni di malaffare sanitario e dopo un commissariamento che non solo non ha prodotto alcun beneficio per questa terra, ma ha addirittura peggiorato le condizioni dei bilanci della sanità, impedendo l’assunzione di nuovi medici, infermieri e tecnici. Un sistema così indebolito ha bisogno dell’affiancamento dell’Esercito e del ministero della Difesa».

 

Vaccini, “Uniti per Serra” vuole chiarezza: “Troppe dosi a chi non ha priorità, mentre ci sono ultraottantenni che devono aspettare”

“È certamente importante avere un centro vaccinale a Serra, ma è anche necessario fare chiarezza su alcuni aspetti per evitare che l’ordine di priorità venga ingiustamente invertito”.
 
Il gruppo “Uniti per Serra” riscontra “diverse criticità” nelle vaccinazioni che vengono effettuate nella struttura polisportiva di via San Brunone di Colonia ed invita “i rappresentanti istituzionali competenti a fornire informazioni puntuali”.
 
“Chiediamo al commissario dell’Asp di Vibo Valentia – sostengono i componenti della minoranza – di comunicare quante persone (ed in quale percentuale) che hanno ricevuto la dose del vaccino sono state classificate sotto la voce ‘altro’. Lo vogliamo sapere noi e lo vuole sapere la cittadinanza. Sono diverse infatti le segnalazioni che ci giungono da persone che hanno più di 80 anni o che sono appartenenti alle ‘categorie fragili’ che non sono state messe nelle condizioni di vaccinarsi, mentre altre persone, senza apparente motivazione, hanno avuto questa opportunità. Non sta in piedi la giustificazione secondo cui, per evitare di perdere dosi, si è fatto ricorso a persone ‘fuori lista’, perché potevano benissimo essere contattati anziani anziché giovani che, di fatto, sono stati privilegiati”.
 
Il gruppo di opposizione chiede inoltre al sindaco di predisporre “una migliore organizzazione delle fasi precedenti e seguenti la vaccinazione poiché diversi anziani sono stati costretti ad aspettare per diverso tempo. Poteva essere predisposto un servizio navetta – proseguono gli esponenti di ‘Uniti per Serra’ – ma nella giornata di sabato abbiamo osservato momenti caotici e azioni che esulano dalle competenze di chi impropriamente si è autoinserito nelle fasi operative. Ben venga il contributo spontaneo, purché sia effettuato nella massima correttezza e senza secondi fini”.
 
“Il nostro auspicio – concludono – è che nei prossimi giorni tutte le azioni vengano compiute in maniera più trasparente”.

Vaccino Covid: oltre 2 milioni di furbetti hanno saltato la fila

Draghi, con riferimento al vaccino Covid, si è chiesto: "Con che coscienza la gente salta la fila?". La domanda da porsi, però, dovrebbe essere un’altra: chi gli fa saltare la fila?

Dai dati sulla campagna vaccinale pubblicati sulla piattaforma del governo, emerge che i furbetti rappresentano la regola, non l’eccezione. Allo stato, infatti, ben 2.334.495 dosi sono state somministrate a persone classificate nella categoria ”Altro”, ovvero gente che non rientra in nessuna delle casistiche ritenute a rischio dal piano vaccinale.

Serra, Covid: pronto il centro vaccinale

"Serra San Bruno ha il suo centro vaccinale stabile".

Ad annunciarlo con un post su Facebook, il sindaco Alfredo Barillari.

Pertanto, da "domani, la campagna di vaccinazione si svolgerà presso il centro polisportivo su via San Brunone di Colonia".

Il primo cittadino serrese  ha ringraziato "la protezione civile regionale", la "sezione ProCiv di Mongiana", gli operai comunali" e l’Asp di Vibo Valentia".

Calabria, vaccino Covid: attivata la prenotazione per gli over 70

Sulla piattaforma di Poste italiane è attiva, da oggi, la prenotazione delle vaccinazioni anti-Covid per i soggetti con età superiore ai 70 anni. A comunicarlo è la Protezione civile regionale.

«Sulla base della disponibilità dei vaccini – spiega la Prociv –, nei prossimi giorni saranno ampliate le agende di prenotazione» per consentire agli over 70 di «prenotare la somministrazione presso i centri di vaccinazione attualmente attivi».

«Nei prossimi giorni – si specifica in un’altra nota –, sarà disponibile la piattaforma informatica, messa a punto dalla Protezione civile, con la quale raccogliere le istanze dei soggetti che forniscono assistenza a un soggetto non autosufficiente, con problematiche dovute a disabilità e/o invalidità. A seguito di tale registrazione, dopo le dovute verifiche del caso, il soggetto caregiver potrà effettuare la prenotazione della somministrazione sulla piattaforma di Poste italiane».

«L’avvio delle prenotazioni per gli over 70 e l’imminente attivazione della piattaforma per le istanze dei caregiver – spiega il presidente della Giunta, Nino Spirlì – miglioreranno sensibilmente la nostra campagna vaccinale. La somministrazione delle dosi sul territorio regionale sarà più tempestiva, razionale ed efficace. Non senza grandi sforzi, la Calabria sta recuperando il tempo perduto con l’obiettivo di assicurare l’inoculazione del siero anti-Covid al maggior numero possibile di cittadini».

Vaccino Covid a over 70, persone fragili e polipatologiche: accordo tra Asp di Vibo ed i medici di famigli e di continuità assistenziale

Questa mattina, nella sede della direzione generale dell’Azienda sanitaria di Vibo Valentia è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra il commissario straordinario dell’Asp, Maria Bernardi ed il segretario orovinciale della Fimmg, Nazzareno Brissa per la vaccinazione anti Covid-19 agli anziani over 70, ai fragili e/o polipatologici.

Il protocollo d’intesa, che fa seguito alle indicazioni della Regione Calabria che definisce le modalità per il coinvolgimento dei medici di medicina generale nella campagna vaccinale anti Covid, prevede la possibilità per i medici di famiglia e i medici di continuità assistenziale, di scegliere se effettuare la vaccinazione presso il proprio studio o presso altro Presidio temporaneo messo a disposizione dall’Asp.
Nella prima e nella seconda ipotesi l’approvvigionamento delle dosi di vaccino, unitamente alla fornitura dei dispositivi di protezione individuale, dei farmaci e delle attrezzature di emergenza avverrà in base alla tipologia dei soggetti da vaccinare ovvero fragili e/o polipatologici.

I medici di famiglia e/o di continuità assistenziale, che saranno coadiuvati da un infermiere dell’Asp, potranno aderire alla campagna vaccinale solo se sono stati vaccinati, almeno con la prima dose, per virus Sars- Cov-2.

Una volta ricevuta la comunicazione della disponibilità delle dosi da parte dell’Asp, sarà predisposto il calendario delle sedute vaccinali a cura dei medici di famiglia e di continuità assistenziale, sia per la prima che per la seconda somministrazione.

Vaccini Covid, Di Natale: "In Calabria vaccinati over 60 senza prenotazione”

"La gestione della campagna vaccinale diviene, giorno dopo giorno sempre più grottesca e paradossale e, mio malgrado, sono nuovamente costretto ad intervenire nel rispetto del ruolo istituzionale che ricopro, denunciando defezioni generate da scelte senza senso”.

Lo afferma, in una nota, il segretario-questore dell'assemblea regionale della Calabria, Graziano Di Natale, che prosegue: "Apprendo dagli addetti ai lavori e da autorevoli agenzia di stampa che in Calabria, sebbene non siano state completate le operazioni di inoculazione per gli ultraottantenni, nelle festività di Pasqua, si è scelto di vaccinare gli over sessanta, come accaduto a Vibo. Addirittura -pungola il Consigliere regionale di opposizione- sembrerebbe che solo sabato infatti l’Asp avrebbe deciso di vaccinare, senza prenotazione, la fascia di età compresa tra i 60 e i 79 anni. Trovo questa scelta priva di ogni costrutto logico".

Il vicepresidente della commissione regionale contro la 'ndrangheta, dopo un confronto telefonico con gli addetti ai lavori, denuncia zone d'ombra nella campagna di vaccinazione: "Come se non destasse già abbastanza dubbi -continua Di Natale- che in una regione tra le ultime in Italia per percentuale di vaccinati, vengano immunizzate migliaia di persone sotto la voce 'Altro', adesso ecco le fiale per ultrasessantenni mentre altri attendono la prima dose, come per esempio migliaia di operatori scolastici".

L'esponente politico manifesta tutta la propria incredulità: "Dispiace dover prendere atto di vicende simili che mortificano una regione intera. Ben venga la somministrazione dei vaccini ma questa deve avvenire sulla base dei criteri ministeriali stabiliti e del buon senso. Chiedo alla giunta regionale se era a conoscenza di quanto accaduto. Voglio ricordare -conclude - che ho richiesto la convocazione della Commissione regionale di vigilanza al fine di comprendere alcune dinamiche nella gestione dei vaccini in Calabria. Auspico risposte. Il silenzio lede l'immagine di una regione che ha bisogno di tornare a sperare. Dal mio canto mi oppongo a questo modo di fare. Sono estraneo a questa gestione della res publica".

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