Vendita in spiaggia senza licenza: 6 ambulanti sanzionati nel Vibonese

Nel corso di un servizio, effettuato nell’ambito del piano di controllo denominato “Estate sicura”,  finalizzato alla prevenzione e repressione del commercio abusivo, i carabinieri delle Stazioni di Tropea, Zungri, Nicotera Marina e Joppolo hanno sottoposto a controllo 23 ambulanti, sei dei quali (cinque marocchini ed un senegalese) sono stati sorpresi a vendere abusivamente accessori per il mare in località “Roccette”, a Zambrone e sulle spiagge di Marina dell’Isola e di Marina del Convento, a Tropea.

Dopo aver sequestrato la merce in loro possesso, i militari hanno elevato nei confronti dei sei venditori sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 31 mila euro.

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Cadavere rinvenuto nel vibonese, indagano i carabinieri

Il cadavere di un uomo è stato trovato in un' auto, nella zona marina di Zambrone. Al momento del ritrovamento, la vittima si trovava in una pozza di sangue ed aveva in pugno una pistola.

Alla luce dei primi indizi, gli investigatori sembrano propendere per l'ipotesi di suicidio. 

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tropea e della locale Stazione ed i sanitari del 118 che hanno preso atto del decesso.

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Intimidazione nel vibonese, benzina e accendino davanti ad una struttura turistica

Una bottiglia piena di liquido infiammabile, con accanto un accendino. Un chiaro messaggio intimidatorio, quello ritrovato nel pomeriggio di ieri, davanti al cancello del villaggio turistico "Sciabache" di Zambrone.

La struttura è di proprietà del 48enne Gaetano Macrì, attuale presidente dell'Ance di Vibo Valentia.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Tropea che, dopo aver visionato le immagini di alcuni impianti di videosorveglianza presenti in zona, hanno iniziato le ricerche per cercare di risalire all'identità degli autori del gesto.

 

Fine settimana d'intensa attività per i Carabinieri della zona tirrenica vibonese

Nel corso di questo fine settimana i Carabinieri della Compagnia di Tropea hanno attuato un vasto servizio di controllo del territorio nell’ambito delle giurisdizioni dei comuni di competenza.

Al termine di esso, a Zambrone, i militari della Stazione Carabinieri di Zungri, con la collaborazione dei militari della Stazione Carabinieri di San Calogero, hanno tratto in arresto, V.D. 26enne del luogo, poiché resosi responsabile del reato di detenzione di droga, ai fini di spaccio. I militari lo trovavano in possesso, all’interno di un esercizio commerciale di sua proprietà, di diversi grammi di sostanza stupefacenti tipo cocaina e marijuana, già confezionata in dosi e pronta per essere immessa sul mercato dello spaccio.

Limbadi, i militari della locale Stazione Carabinieri hanno deferito in stato di libertà M.G., 76enne pluripregiudicato del luogo, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S. in quanto, senza giustificarne il motivo, aveva omesso di presentarsi negli Uffici della locale Stazione Carabinieri per l’apposizione della firma di controllo. Gli stessi militari hanno deferito un altro pregiudicato del luogo, A.S. 51enne, responsabile di invasione di terreni, danneggiamento e introduzione di animali nel fondo altrui. Gli operanti lo hanno sorpreso mentre introduceva il proprio bestiame in un terreno agricolo senza alcuna autorizzazione da parte dei proprietari, danneggiando inoltre alcune culture e alberi da frutta.

A Joppolo, i Carabinieri hanno rimesso in stato di libertà due coniugi responsabili d'appropriamento indebito aggravato dalla violenza. In particolare i militari hanno accertato che i due, senza alcuna autorizzazione da parte del proprietario, si erano letteralmente appropriati di un appezzamento terriero.

I Carabinieri di Spilinga, a Ricadi, hanno deferito, a loro volta, un albergatore che, senza licenza, aveva dato inizio abusivamente ad una attività ricettiva.

Nel corso dello stesso servizio sono state inoltre effettuate inoltre numerose perquisizioni domiciliari, personali e su autovetture. Contestualmente sono stati svolti numerosi controlli con l’etilometro lungo la fascia costiera ed elevate diverse sanzioni per violazioni al codice della strada.

I carabinieri di Tropea intensificano i controlli del territorio

Proseguono le attività di controllo del territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Tropea che, al fine di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica, anche in virtù dell’approssimarsi della stagione estiva e dell’arrivo di migliaia di turisti provenienti da ogni dove, stanno concentrando le loro forze sui centri di Tropea, Ricadi e Zambrone.

Oltre ai componenti della locale Compagnia, nei giorni scorsi, sono stati impiegati i militari della Compagnia di intervento operativo (C.I.O.) del XIV° Battaglione carabinieri “Calabria”.

In particolare, gli uomini dell’Arma hanno sottoposto a controllo oltre 150 persone e 100 veicoli.

Nel corso delle attività, i militari hanno elevato numerose sanzioni per violazioni al Codice della strada, soprattutto per eccesso di velocità e uso del telefono durante la guida.

Sono state eseguite, inoltre, diverse perquisizioni veicolari, alcune delle quali hanno portato al sequestro di sostanza stupefacente.

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Intimidazione nel Vibonese: testa mozzata di capretto davanti studio di vice sindaco

Una testa mozzata di capretto è stata lasciata all'esterno davanti all'ingresso dello studio di geometra di un amministratore pubblico del Vibonese. Destinatario del macabro avvertimento, oggetto di formale denuncia da parte della stessa vittima, il 39enne Domenico Muggeri,vice sindaco di Zambrone. I Carabinieri della Compagnia di Tropea stanno indagando sulla vicenda. "Sconcerto per quanto accaduto" è stato espresso dal sindaco della cittadina turistica, Corrado L'Andolina. "È un segnale preoccupante, ma che va contrastato con i mezzi che la legalità ci mette a disposizione. A Domenico Muggeri e alla sua famiglia - è l'assicurazione del Primo Cittadino - la massima vicinanza del Comune, a tutti i livelli".

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Rischio terremoto: solo pochi comuni del vibonese hanno un piano d'emergenza, ecco quali

In Italia le sciagure legate alle calamità naturali non sono mai mancate. La fragilità del territorio, nel corso dei secoli, ha determinato catastrofi di tutti i tipi. Negli ultimi anni, poi, la regolarità con si sono succeduti alluvioni e terremoti è stata quasi imbarazzante. Al fine di cercare di prevenire e fronteggiare al meglio le emergenze, con la legge 100 del 2012, è stato “riordinato” l’intero settore della protezione civile. La nuova normativa ha coinvolto direttamente i comuni, obbligandoli a dotarsi di piani d’emergenza finalizzati a gestire la prevenzione dei rischi e le operazioni in caso di calamità. Come evidenziato dal sito della Protezione civile nazionale: “Il piano d’emergenza recepisce il programma di previsione e prevenzione, ed è lo strumento che consente alle autorità di predisporre e coordinare gli interventi di soccorso a tutela della popolazione e dei beni in un’area a rischio. Ha l’obiettivo di garantire con ogni mezzo il mantenimento del livello di vita  “civile” messo in crisi da una situazione che comporta gravi disagi fisici e psicologici”. Si tratta, quindi, di un documento imprescindibile la cui importanza è ritornata di stretta attualità in seguito al recente terremoto che ha colpito l’Italia centrale. Un documento che, molto probabilmente, superata la contingenza, tornerà a rappresentare una delle tante inadempienze italiche. A dispetto della norma che ne imponeva ai comuni l'approvazione entro 90 giorni dall'entrata in vigore della legge, in molti casi, i piani d’emergenza non sono mai stati redatti. Tra le regioni più inadempienti, neppure a dirlo, figura la Calabria. A certificarlo in maniera inequivocabile, l’elenco pubblicato sul sito della Protezione civile nazionale dal quale si evince che, dei 409 comuni calabresi, soltanto 219, ovvero il 54% del totale, si sono dotati di un piano. L’elenco, aggiornato al 18 settembre 2015 sulla scorta dei dai forniti dalle Regioni, evidenzia la responsabile negligenza di molti amministratori locali che, incuranti del fatto che i loro territori siano classificati ad alto rischio, non hanno provveduto ad approvare alcun piano. Nel poco esaltante contesto generale, spicca la provincia di Vibo Valentia, il cui territorio è classificato in zona sismica 1, ovvero la più pericolosa. Qualora ci fosse una calamità, infatti, dei 50 comuni che compongono l’area vibonese, soltanto in 4 (5, ove si consideri che, pur non figurando nell’elenco redatto dalla protezione civile, il comune di Dasà ha proceduto all’approvazione del piano il 25 settembre 2012), sarebbero nelle condizioni di mettere in atto le misure contenute nel piano d’emergenza. Gli unici comuni virtuosi, sono Fabrizia, Polia, Serra San Bruno e Zambrone, gli altri, con tutta evidenza, più che ai piani d’emergenza, preferiscono  affidarsi al buon dio ed alla sorte.

'Ndrangheta, scovato e catturato a Zambrone il latitante Salvatore Tripodi

Nella mattinata odierna i Carabinieri della Compagnia di Tropea hanno tratto in arresto Salvatore Tripodi, 44 anni, considerato elemento apicale dell’omonima consorteria mafiosa operante nella frazione Marina del Capoluogo. Tripodi, latitante dal 31 Marzo in quanto sottrattosi alla cattura poiché colpito da ordinanza di custodia cautelare emessa dalla DDA di Catanzaro per il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso, detenzione abusiva di armi e omicidio, è stato localizzato all’interno di un’abitazione di Zambrone. Gli uomini della Compagnia di Tropea e della stazione di Zungri hanno trovato in casa e tratto in arresto anche Francesco Leonardo Moscato, 22 anni, fratello dell’attuale collaboratore di giustizia Raffaele Moscato e Francesco Muggeri, 64 anni, in qualità di padrone di casa, entrambi accusati di aver favorito la latitanza di Tripodi.

 

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