Coronavirus, Calabria: parziale "zona rossa" a Palmi

Parziale "zona rossa" a Palmi, dove, in seguito al rientro da Bologna di due persone risultate positive, si sono registrati otto casi di coronavirus.

Per cercare di circoscrivere il focolaio, la Regione ha emanato un'ordinanza che, come riportato sul profilo Facebook del Comune reggino: " prevede la limitazione agli spostamenti nella zona della Tonnara per un breve periodo, dalle 00.00 di domani, lunedì 22, e fino alle 14.00 di venerdì 26, salvo revoca anticipata qualora ce ne fossero le condizioni". 

"Nel corso della concertazione con la Regione Calabria e tutte le autorità competenti - si legge nel post - siamo riusciti a scongiurare una chiusura della città e una chiusura prolungata dell'area costiera. Quattro giorni dunque, per tutelare sia la salute sia la stagione estiva, oltre che per essere certi di ripartire in totale sicurezza. Questo tempo servirà inoltre per effettuare una capillare campagna di screening, nel corso della quale saranno effettuati tutti i tamponi necessari, che ci consentirà di avere un'effettiva contezza della situazione".

La "misura" conclude il post "mira a conciliare i diversi interessi in gioco, perché da un lato tutela la salute con uno screening che ci consentirà di avere a breve un quadro reale della situazione, mentre dall'altro costituisce un sacrificio di qualche giorno che ci permetterà poi di ripartire e vivere al meglio e in totale sicurezza tutto per il resto della stagione estiva appena iniziata".

In piena zona rossa i carabinieri consegnano i computer a casa degli studenti

Nell'ambito delle iniziative a sostegno delle fasce più deboli della popolazione, alle prese con le difficoltà determinate dalla diffusione del coronavirus, i carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno consegnato alcuni personal computer per la formazione a distanza, a quattro alunni dell'Istituto “Ezio Aletti” della sede distaccata d'Oriolo (Cs).

L'esigenza di una consegna che non violasse le prescrizioni volte a limitare i casi di contagio in piena zona rossa, era stata segnalata dalle dirigenti scolastiche Marilena Viggiano e Maria Pia Colotta, le quali, non sapendo come recapitare i dispositivi agli studenti, si sono rivolte ai militari della locale Stazione, che, dopo aver prelevato i Pc presso la sede dell'istituto, li hanno consegnati a casa dei destinatari.

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Coronavirus, Tassone: "Serra si avvia a diventare zona rossa"

“Nella mattinata odierna, mi sono interfacciato nuovamente con il commissario prefettizio del Comune di Serra San Bruno, che ringrazio per il lavoro che sta svolgendo, e con i vertici dell’Asp di Vibo Valentia, ai quali ho chiesto che di valutare seriamente di dichiarare Serra San Bruno Zona rossa”.

Il consigliere regionale ed ex sindaco della città della Certosa Luigi Tassone fornisce notizie sugli sviluppi della situazione creatasi a seguito del primo caso di Coronavirus e fa sapere che “a breve si procederà con la sanificazione del Pronto soccorso, dell’Astanteria e dell’Area Dialisi, momentaneamente chiusi”.

“Presumibilmente - conclude Tassone - nelle prossime ore Serra diventerà Zona rossa”.

Italia zona rossa, divieti estesi a tutta la Penisola. Scuole chiuse fino al 3 aprile

" I numeri ci dicono che stiamo avendo una crescita importante delle persone in terapia intensiva e purtroppo delle persone decedute. Le nostre abitudini vanno cambiate ora: dobbiamo rinunciare tutti a qualcosa per il bene dell'Italia. Lo dobbiamo fare subito e ci riusciremo solo se tutti collaboreremo e ci adatteremo a queste norme più stringenti".

È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante una conferenza stampa tenuta questa sera a Palazzo Chigi.  

"Sto per firmare - ha aggiunto il premier - un provvedimento che possiamo sintetizzare con l'espressione 'io resto a casa'". 

Pertanto, tutti gli spostamenti saranno vietati, se non per comprovate necessità, in tutta Italia 

"Non c'è ragione - ha proseguito Conte - per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo". 

Il provvedimento, che prevede anche la prosecuzione della chiusura delle scuole e lo stop al campionato di Serie A, sarà valido fino al tre aprile.

Coronavirus: sono 2.100 i calabresi rientrati dalla zona rossa

Sono 2.100 i calabresi che, nelle ultime ventiquattr’ore, hanno denunciato il loro arrivo in Calabria dalla Lombardia o dalle 14 province comprese nella zona rossa.

A rivelarlo, a margine di una riunione tenuta, nella sede della Regione, con le Asp e le Ao sull'emergenza coronavirus, il dirigente generale del Dipartimento regionale Tutela della salute, Antonio Belcastro.

«Queste persone - ha detto Belcastro - si sono auto-censite, e noi abbiamo già inviato queste schede di censimento ai cinque Dipartimenti di prevenzione delle Asp e ai sindaci dei vari Comuni perché venga attivata la sorveglianza attiva come dice l’ordinanza del presidente e quindi la quarantena obbligatoria. Non ci sono grossi problemi finora, dalla lettura delle schede - ha aggiunto il dg - sono tutti asintomatici, ma la disposizione va rispettata e chi la infrange va incontro a sanzioni. Il nostro motto infatti è 'contieni e distanzia'».

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