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Sequestro depuratore di Brancaleone, Laura Ferrara (M5s) interroga la Commissione europea

«Nei giorni scorsi il depuratore di Brancaleone è stato posto sotto sequestro, l'ennesimo caso in cui all'erogazione di finanziamenti pubblici per lavori di adeguamento del sistema di depurazione segue un'inchiesta della Procura della Repubblica anziché la messa a regime dell'impianto stesso».

L'eurodeputata Laura Ferrara, appresa la notizia al sequestro preventivo del depuratore comunale in località Pantano e delle stazioni di sollevamento poste a servizio dell’impianto fognario, interroga la Commissione europea.

«I militari del Gruppo Carabinieri Forestale di Reggio Calabria in seguito ad un attività di accertamento e controllo del sistema delle reti fognarie e dei sollevamenti delle acque reflue ne accertavano lo stato di totale abbandono – scrive la Ferrara -. L'impianto di depurazione di Brancaleone ha beneficiato, a partire dagli anni 2000, di diversi finanziamenti europei nonché di un finanziamento di circa 700.000 euro a valere sul POR Calabria 2007/2013 (Programma POI 2011) per la messa in esercizio del depuratore, realizzazione e messa in funzione impianti di sollevamento ed ottimizzazione di tutto il sistema fognario. Opere evidentemente mai realizzate. Chiedo alla Commissione europea di fare chiarezza sull'uso dei vari finanziamenti destinati alle opere su questo impianto. Inoltre visti i significativi sversamenti di liquami fognari non depurati in più aree dell’abitato di Brancaleone, e sul relativo arenile, con evidente deturpamento delle spiagge e delle coste marine così come accertato dalle indagini, chiedo se e come la Commissione intende garantire in tale area l'elevato livello di protezione della salute umana e dell'ambiente ai sensi dell'articolo 191 del TFUE».

Giro di vite in materia alimentare, controlli del Nas e dei Carabinieri nel Vibonese

I carabinieri della Stazione di Pizzo e del Nas di Catanzaro hanno controllato un ristorante della città napitina accertando che gli alimenti conservati all’interno dei congelatori, per complessivi 43 chili, erano privi di etichettatura e di ogni altra indicazione di provenienza e chiusi in buste di plastica non identificate.

Al proprietario è stata, quindi, comminata una sanzione pecuniaria di 1.500 euro.

Ulteriori accertamenti sono stati effettuati sulla licenza, che risultava essere stagionale per la conduzione di locali tipo “Pub”, consistente dunque nella somministrazione di cibi e bevande, ma non nella manipolazione.

Pertanto al proprietario è stato intimato di adeguare la licenza entro il termine di 30 giorni.

Ulteriori controlli sono stati eseguiti dai carabinieri della Stazione di Cessaniti che, in collaborazione con i forestali di Vibo Valentia, hanno ispezionato un’azienda agricola specializzata nella produzione e vendita di funghi.

Durante l'attività, i militari hanno constatato il mancato aggiornamento del controllo giornaliero delle schede registro “Haccp” che risultava fermo al 18 dicembre 2017.

Il proprietario dell'attività è stato, quindi, sanzionato con una multa di 2 mila euro.

Infine, i Carabinieri della Stazione di Sant’Onofrio e del Nas di Catanzaro hanno controllato un panificio, elevando una sanzione amministrativa pari a mille euro, con temporanea sospensione dell’attività di produzione, poiché ritenuta priva di requisiti sanitari.    

 

Lamezia: blitz dei carabinieri nel campo Rom di Scordovillo, eseguite 39 misure cautelari

A partire dalle prime ore di questa mattina, al campo Rom di Scordovillo di Lamezia Terme, oltre 200 militari del locale Comando gruppo carabinieri hanno dato esecuzione a 39 misure cautelari, di cui 5 in carcere, emesse dal Tribunale lametino, nei confronti di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di gravi reati in materia ambientale, nonché di delitti contro il patrimonio.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso della conferenza stampa in programma per le 10,30 di oggi, presso la Procura della Repubblica di Lamezia Terme. 

 

La Calabria porta a “Fico Eataly World” la merenda di una volta

Le merende dei nonni tornano protagoniste della contemporaneità grazie alle degustazioni offerte allo stand organizzato dalla Presidenza della Regione Calabria – Settore Internazionalizzazione – in collaborazione con l’Arsac, grazie gli eventi dedicati alla promozione delle eccellenze agroalimentari calabresi.

Il fine settimana appena trascorso è stato, infatti, dedicato al tema “La merenda di una volta”.

Protagonisti degli assaggi sono stati i pani tradizionali calabresi fatti in casa.

Il “Pane di Cuti”, nelle tipologie bianco ed integrale, prodotti a Rogliano (CS), il “Pane di Cerchiara”, dalla tipica pezzatura di 3-4 chili, il “Pane di Tessano”, dalla caratteristica crosta chiara, il “Pane di Cutro (KR)” ottenuto dal grano duro coltivato nella zona del Marchesato, il “Pane di Mangone” prodotto con la tradizionale “levatina”, il lievito naturale, e il “Pane di Bisignano” lavorato nella tipica “maiddra” (madia). È stato possibile assaporarli in abbinamento a preparazioni tipiche della dieta mediterranea a base di Pomodoro di Belmonte, Cipolla Rossa di Tropea Igp, peperoncino calabrese, tonno e olii calabresi Evo che si fregiano dei prestigiosi marchi comunitari Dop (Denominazione di origine protetta) e Igp (Indicazione geografica protetta).

Nei giorni scorsi, invece, le degustazioni sono state dedicate al bergamotto di Reggio Calabria Dop con succhi, liquori e preparazioni ottenute dal tradizionale agrume calabrese.

Nel corso del cooking show “La cucina racconta la Calabria”, poi, gli chef dell’Arsac Luigi Barberio e Vittorio Secreti hanno preparano le eccellenze calabresi trasferendo ai presenti ricette, segreti e curiosità.

Cinque le sessioni di cucina andate in scena nelle sale “Maestrale” e “Scirocco” di Fico. Start con "Calabria Mediterraneo da gustare" con menù composto da maccheroni, baccalà, broccoletti e scorzette di bergamotto con in abbinamento un vino Nerello rosato di Calabria.

A seguire "Dalla Sila alla Magna Grecia" con riso di Sibari e Caciocavallo Silano Dop aromatizzato con bergamotto e rosmarino.

In abbinamento è stato degustato un vino Greco bianco di Calabria. Durante “Sapori di Calabria al profumo di bergamotto", invece, sono state preparate pappardelle salvia e bergamotto, con mousse di ricotta calabrese e in abbinamento un Pecorello bianco di Calabria.

La sessione “L’oro Verde di Calabria e la cucina contadina” prevedeva, poi, lagane e ceci al profumo di bergamotto con in abbinamento il vino bianco Guarnaccia del Pollino.

“In dolce compagnia del bergamotto”, infine, ha visto un menu strutturato con: tortino di patata della Sila con bergamotto caramellato, abbinato al vino Cirò rosato ottenuto da Gaglioppo.

Ricette, storie, luoghi, tradizioni ed emozioni, infine, sono state raccontate dai divulgatori dell’Arsac Saverio Urso e Domenico Turiano

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