Redazione

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Soldi e prodotti dai commercianti abusivi, vigile urbano finisce in manette

Un ispettore capo della polizia locale di Rosarno, C.A., di 63 anni, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa d’induzione indebita a dare o promettere utilità.

In particolare, durante un servizio di controllo, i militari della locale Tenenza hanno notato il vigile urbano che, in uniforme e con l'auto di servizio, si aggirava per le vie del mercato riscuotendo da alcuni commercianti denaro contante, generi alimentari e altre merci.
  Insospettiti dall’atteggiamento anomalo dell’ispettore, gli uomini dell’Arma hanno deciso di predisporre un servizio d’osservazione in abiti civili.

Dopo aver documentato la presunta indebita riscossione di pagamenti, sia in denaro che sotto forma di prodotti, da parte di alcuni commercianti abusivi e non autorizzati, gli  uomini dell’Arma hanno  bloccato il vigile urbano mentre si accingeva a salire sull’auto di servizio.

Il successivo controllo ha permesso ai carabinieri di trovare nella disponibilità dell’uomo: 40 euro e diverse buste con prodotti ortofrutticoli e cosmetici.

Pertanto, il 63enne è stato arrestato in flagranza di reato e posto ai domiciliari.

Vibo: in bici con hashish e marijuana, 28enne finisce in manette

E’ stato sorpreso su una bicicletta elettrica con oltre 300 grammi di droga, tra hashish marijuana.

Per questo motivo, un ventottenne è stato arrestato a Vibo Valentia dai poliziotti della locale questura.

Dopo aver trovato lo stupefacente nello zaino dell’uomo, i poliziotti hanno deciso di perquisirne l’abitazione.

Nel corso del controllo, gli agenti hanno rinvenuto altri 20 grammi delle stesse sostanze, tre grinder per triturare l’erba, una bilancia elettronica ed alcuni ritagli di buste in plastica, presumibilmente utilizzati per il confezionamento delle dosi.

Pertanto, il ventottenne è stato tratto in arresto, mentre il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

Sorpreso su un furgone con 55 Kg di marijuana, arrestato

È stato sorpreso sulla statale 106, alla guida di un furgone che trasportava dieci sacchi di marijuana.

Per questo motivo, un catanese di 47 anni è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Corigliano.

In particolare, durante un normale servizio di controllo effettuato nei pressi di Villapiana (CS), i militari hanno fermato un furgone guidato da A.C.. 

Non convinti dalle affermazioni del 47enne, che ha detto di essere un muratote e di trasportare materiale edile in Sicilia, i carabinieri hanno effettuato una perquisizione.

Una volta spostato il materiale presente nel mezzo, gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto i sacchi, con all'interno 55 chili di marijuana.

Per i militari, lo stupefacente, una volta venduto, avrebbe fruttato oltre 300 mila euro.

A Reggio C. la presentazione del libro "Il calcio dell'Asino. Il calvario di un giornale ribelle"

‘’Il Calcio dell’ Asino. Il calvario di un giornale ribelle (1892-1925) e del suo direttore Giovanni de Nava (Giva)’’.

All’ incontro di mercoledì 25 settembre 2019, alle 17, neila villetta della Biblioteca Comunale ''Pietro de Nava'', via Tripepi 9, parteciperanno il sindaco della città, avv. Giuseppe Falcomatà, il relatore Pantaleone Sergi, storico del giornalismo e gli autori del libro, Ludovica de Nava e Pier Luigi Zanata. Questo saggio, il cui titolo è tratto da una trovata di Trilussa, al cui tavolo, nella saletta del Caffè Aragno di Roma, si trovavano abitualmente Gabriele Galantara, Guido Podrecca, fondatori del settimanale, e Giovanni de Nava, è uno scoop. Infatti fino ad oggi le pubblicazioni sull’ Asino, compresa l'antologia di Feltrinelli, non avevano dato il giusto rilievo al personaggio "Giva" e al suo ruolo nel giornale.

Il saggio è corredato di illustrazioni, alcune inedite (cartoni originali di Galantara) e di notizie che sono di un'attualità strepitosa (certe politiche opache del Vaticano...).

Gli autori hanno ricostruito meticolosamente le peripezie politico-amministrative dell'Asino e del suo direttore. Il titolo del settimanale riprende il motto di Francesco Domenico Guerrazzi come il popolo è l'asino: utile, paziente e... bastonato’’.

La rivista tratta la difesa e rivendicazione degli sfruttati e delle posizioni socialiste più aperte e si scaglia contro Giolitti, contro gli scandali politici di quegli anni, la corruzione, le brutalità poliziesche. Il giornale arrivò a conquistarsi un grosso numero di lettori e una tiratura molto elevata.

L'Asino inoltre attuò una controffensiva contro il clero e il Vaticano, che nei primi anni del 900 si stava organizzando anche politicamente. Nelle vignette venivano descritte la corruzione della Chiesa, l'atteggiamento aggressivo e superstizioso dei preti; il successo delle illustrazioni fra la popolazione portò ad un aumento ulteriore della tiratura.

Tuttavia, a causa delle campagne anticlericali, la rivista venne frequentemente sequestrata per "oltraggio al pudore". Il saggio è anche uno spaccato della vita culturale, ricca di fermenti e ideali, tra la fine dell’ Ottocento e i primi decenni del Novecento in Italia.

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