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Violenza sessuale su due alunni, arrestato ex insegnante

I carabinieri della Stazione di Santo Stefano in Aspromonte, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria ed emessa dal gip, hanno posto agli arresti domiciliari F. C., ex insegnante presso istituti di scuola secondaria di primo grado, in relazione ai reati di violenza sessuale continuata nei confronti di due ragazzi di origine romena i quali, all'epoca dei fatti non avevano compiuto i quattordici anni.

Gli episodi per i quali F. C. è indagato risalgono all'anno 2015, allorquando si occupava d'impartire lezioni di doposcuola presso la propria abitazione. In tale veste, avrebbe ricevuto, in diverse circostanze, due ragazzi bisognevoli di aiuto nel loro percorso di studi. L'uomo, in episodi distinti, avrebbe costretto i due minori mediante violenza e minaccia e abusando delle loro condizioni di inferiorità fisica e psichica a subire atti sessuali consistenti nel masturbarsi, nel farsi a sua volta masturbare e richiedere altre prestazioni di natura sessuale.

Il gip dunque, reputando congruo il quadro accusatorio e sussistenti le esigenze cautelari, ha accolto la richiesta formulata dalla Procura della Repubblica ponendo agli arresti domiciliari F. C..

 

Il Movimento 5 Stelle sveglia la Commissione sulle truffe ai danni dell'Unione

Riciclaggio, estorsioni, infiltrazioni della 'ndrangheta nelle opere pubbliche e distrazione di fondi europei destinati all'agricoltura in Calabria: 219 indagati e 116 arrestati per truffe ai danni dell'Unione Europea. Ma la Commissione Europea non ne sapeva nulla. E dire che il risultato dell'operazione 'Mandamento Jonico', condotta dai Ros di Reggio Calabria, è a dir poco pesante e che proprio per questo gli eurodeputati del Movimento 5 Stelle Laura Ferrara e Marco Valli si sono subito attivati presentando una interrogazione alla Commissione Europea.

Un documento con cui si chiedeva di far luce non solo sull'ammontare del denaro europeo coinvolto nel giro di truffe in Calabria, ma anche sui sistemi di controllo messi in atto dall'Unione sulla gestione dei fondi che elargisce. Lapidaria, e imbarazzante, la risposta di Phil Hogan a nome della Commissione Europea: "La Commissione non era a conoscenza dell'operazione 'Mandamento Jonico'; ha ora provveduto a trasmettere le informazioni pervenute all'Ufficio europeo per la lotta anti-frode (Olaf) affinché valuti se sia giustificato un suo intervento".

La sveglia ai palazzi di Bruxelles, quindi, è arrivata grazie all'interrogazione degli eurodeputati del Movimento 5 Stelle il cui obiettivo non era e non è solo capire cosa sia avvenuto in Calabria, ma anche chiarire quali tipi di controllo vengano messi in atto dall'Unione per tutelare i fondi pubblici, e dunque i soldi dei contribuenti europei, che vengono impiegati nello sviluppo e nel sostegno dei territori. Un problema centrale, soprattutto per il progresso e la crescita di alcune aree geografiche in particolare. Certo è che la lentezza di Bruxelles nell'affrontare la questione, oltre che semplicemente nel leggere i giornali per informarsi, non dimostra l'interesse che, specie in un momento di crisi economica come quello attuale, la cura dell'impiego dei fondi pubblici dovrebbe meritare.

Denis Nesci, Presidente Nazionale di U.Di.Con. sulla viabilità della provincia di Vibo (FOTO)

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa di Denis Nesci, Presidente Nazionale di U.Di.Con., relativamente ai 450km di strade inagibili presenti nella provincia di Vibo Valentia.

“Le segnalazioni dei nostri associati non si contano neanche più, la situazione delle strade della provincia di Vibo Valentia e degli istituti scolastici è indecorosa, per usare un eufemismo – dichiara il Presidente Nazionale U.Di.Con. Denis Nesci – la carenza di manutenzione evidenziata dalle foto dei cittadini, con particolare riferimento alle strade SP9 ed SP52, dove si contano più buche che tratti di strada sicuri e la preoccupazione per la riapertura della metà degli istituti scolastici vibonesi ci lascia esterrefatti”.

Sarebbero 450 i chilometri di strade inagibili ed a confermarlo arrivano diverse foto di molti cittadini preoccupati per la loro incolumità. Come se non bastasse, i riflettori si accendono sugli istituti scolastici, per il 50% inagibili e quelli che apriranno, non garantiscono né luce, né riscaldamento.

“Arrivati a questo punto pretendiamo di essere informati su quanto detto nelle riunioni passate e di partecipare ai futuri tavoli per capire la reale situazione, al fine di rintracciare la matassa individuandone le criticità – continua Nesci – la provincia vibonese si trova in un’impasse che grava sui cittadini in maniera consistente. Senza dimenticare che il problema poi, si ritorce su tutta la Calabria e sul settore turismo, che dopo tanti anni stava ritrovando percentuali positive, ma se questa è l’accoglienza siamo solo all’inizio di una nuova crisi e questo non possiamo davvero permetterlo. La combinazione tra gli eccessivi tagli del Governo e gli assurdi sperperi delle amministrazioni precedenti, oltre che l’assenza generale delle Istituzioni ha portato Vibo Valentia nel più totale abbandono, adesso serve immediatamente un intervento Nazionale, al fine di evitare una dovuta chiusura di scuole e strade che deve essere evitata ad ogni costo, naturalmente con la garanzia della massima sicurezza – conclude Nesci - agiremo con ulteriori azioni a tutela dei consumatori. A tal proposito ci riserviamo di presentare un esposto alla Magistratura per accertare eventuali responsabilità in ordine alla carenza di manutenzione di strade e scuole”. 

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Rintracciato e catturato un uomo su cui pendeva un mandato d'arresto europeo

Nel pomeriggio di ieri, 23 agosto, a Condofuri (Rc), su mandato della Direzione Centrale della Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia i Carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo (RC), con la collaborazione dei militari del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria, hanno rintracciato e tratto in arresto Lefter Daniel Adrian, 30enne di origini rumene, residente a Poggiomarino (Na) ma di fatto domiciliato a Condofuri (Rc), in esecuzione ad un mandato d’arresto europeo spiccato dalla Corte Distrettuale di Rosenheim (D), poiché ritenuto colpevole di rapine, commesse fra il mese di marzo e il mese di dicembre 2016, nei comuni tedeschi di Haar, Kirchheim Bei München, Bad Aibling, Bruckmühl, Rosenheim e Unterschleißheim.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale “Arghillà” di Reggio Calabria a disposizione della locale Corte D’Appello.

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