Redazione

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Minaccia una donna, 41enne arrestato per estorsione

I carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Reggio Calabria unitamente ai militari della Stazione di Cannavò hanno tratto in arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale, in accoglimento della richiesta formulata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, il 41enne Giorgio Logiudice.

L’uomo è accusato di tentata estorsione e lesioni personali aggravate dal metodo mafioso.

In particolare, lo scorso mese di luglio, il 41enne avrebbe aggredito una donna, che si sarebbe rifiutata di contattare il compagno, titolare di un esercizio commerciale in città.

Secondo l’accusa, Logiudice avrebbe voluto far contattare il commerciante per avere parte del denaro che questi doveva ad una terza persona.

Il rifiuto della donna avrebbe scatenato la reazione dell’arrestato.

L’accaduto è stato ricostruito, dai militari, grazie alle immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti nella zona dell’aggressione ed alle dichiarazioni rese da alcuni testimoni.

L’arrestato è stato ristretto presso la casa circondariale di Reggio Calabria - Panzera a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Mongiana s'illumina di storia

Si chiama “M’illumino di storia”, la serata, organizzata dal Comune di Mongiana, per valorizzare il territorio e riscoprire l’identità culturale calabrese,

La manifestazione, che prenderà il via alle 21,30 di martedì 8 Agosto, è stata organizzata in collaborazione con la locale Pro Loco,

L’iniziativa ha lo scopo di mettere in mostra, presentandoli sotto una “luce diversa”, il MuFAR (Museo Fabbrica d’Armi Reali Ferriere Borboniche) ed il sito della Reale Fonderia.

Sarà un viaggio nel tempo,  nel corso del quale sarà possibile farsi sedurre da luoghi le cui vestigia proiettano sul presente la storia di un intero territorio.

Per l’occasione saranno allestiti spazi espositivi, nei quali i visitatori potranno apprezzare le eccellenze enogastronomiche calabresi.

L’evento clou della serata sarà l’inaugurazione delle luci scenografiche delle Reali Fonderie Borboniche che, con i suoi 4500 mq di superficie, rappresentano il sito di archeologia industriale più esteso al mondo.

Quello di martedì sarà solo un assaggio, in attesa dell’inaugurazione prevista per settembre, i resti della fonderia saranno, infatti, visibili solo dall’esterno.

 Contestualmente all’accensione dell’illuminazione scenica delle Fonderie,  alle ore 21,30 sarà aperto il MuFAR (con ingresso ridotto a solo 1 euro), mentre, alle 22,30, nel corso della visita guidata al borgo sarà possibile scoprire curiosità, aneddoti e vicende storiche inedite.

Rubavano legna in un bosco, misura cautelare per due persone

I carabinieri forestali della Stazione di Rossano, Spezzano Sila e Corigliano hanno eseguito due misure cautelari con obbligo di presentazione alla p.g. al 45enne G.T ed al 30enne G.R., entrambi già noti alle forze dell’ordine.

Ai due, originari di Rossano, è stato contestato il reato di furto di legna aggravato e continuato in concorso.

L’ordinanza cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Castrovillari, Teresa Reggio su richiesta del pubblico ministero Angela Continisio.

In diverse occasioni, G.T. e G.R. sono stati immortalati nei video girati dalle telecamere dei militarti, mentre, in un bosco di proprietà della Regione Calabria ubicato in località “Patire – Campì” di Rossano, erano intenti a tagliare e caricare legna su furistrada.

La tecnica era piuttosto collaudata e consisteva nel taglio abusivo di uno o più alberi e nel successivo depezzamento sul posto. La legna veniva caricata su un fuoristrada e quindi trafugata.

Latitante da un anno sorpreso a coltivare marijuana

È stato arrestato all’alba di oggi il latitante Antonino Romeo, 37 anni, di Sinopoli.

L'uomo, che si era dato alla macchia da poco meno di un anno, è stato catturato, durante un blitz congiunto condotto da carabinieri e polizia, in contrada Zoccalì, a Sinopoli, mentre insieme ad un 20enne di Taurianova, Antonino Forgione, si prendeva cura di una piantagione di marijuana nascosta in un’area impervia.

La coltivazione, composta da un centinaio di piante di canapa indiana, avrebbe permesso di produrre circa sessanta chili di stupefacente, assicurando un guadagno quantificato in poco più di 100 mila euro.

Romeo era ricercato perchè raggiunto da uno dei nove fermi eseguiti nel settembre scorso dalla polizia - con le accuse, a vario titolo, di traffico di armi e stupefacenti, estorsione, ricettazione e furto, con l’aggravante dell’aver agevolato le cosche di ‘ndrangheta della piana di Gioia Tauro.

Un anno fa, inoltre, era stato sorpreso a Bagnara Calabra, insieme ad un complice, mentre si prendeva cura di un centinaio di piante di marijuana.

La Procura di Palmi ha disposto il carcere per entrambe gli arrestati.

Le accuse, questa volta, sono diproduzione, coltivazione e traffico di stupefacente in concorso. Forgione dovrà rispondere anche di favoreggiamento personale, avendo aiutato il 37enne a sottrarsi alle ricerche.

 

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