Redazione

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Donna aggredita e abusata dall'ex convivente, scatta la misura cautelare

I carabinieri della Stazione di Cosenza Principale hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nel comune di Cosenza e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, emessa dal gip su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 34enne di nazionalità romena, residente nel capoluogo bruzio.

L’attività investigativa dell’Arma è stata orientata ad approfondire gli elementi emersi in sede di denuncia, sporta nei giorni scorsi, nel corso della quale una donna si è presentata in caserma, con il volto tumefatto e il labbro sanguinante, per segnalare che l’ex compagno si ubriacava tutti i giorni, aggredendola fisicamente e costringendola a subire quotidianamente umiliazioni e vessazioni di ogni genere.

Stremata dalle violenze subite, la vittima, nel mese di novembre 2019, aveva lasciato il convivente e trovato ospitalità in una struttura d'accoglienza di Cosenza.

In virtù di quanto emerso dalla denuncia della vittima è stata emessa la misura cautelare per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali ed atti persecutori in "quanto l’aggressore, con condotte abituali, sviluppatesi nel tempo e realizzate sempre in condizione di ubriachezza, ha maltrattato e vessato l'ex convivente insultandola e minacciandola, percuotendola quotidianamente, dandole anche pugni in bocca, sottomettendola dal punto di vista fisico e psicologico con comportamenti maniacali e violenti, minacciandola di morte, umiliandola e vessandola, in modo da costringerla ad interrompere la loro relazione e convivenza".

 

Raggiunto da un'ordine di cattura, viene arrestato su un treno in Calabria

Nell’ambito dei controlli predisposti dal Compartimento della polizia ferroviaria di Reggio Calabria, gli agenti della polfer di Villa San Giovanni hanno arrestato un cittadino italiano di 58 anni gravato dal provvedimento restrittivo degli arresti domiciliari emesso dalla Corte d'Appello di Catania per il reato di atti persecutori.

L’uomo è stato fermato e controllato a bordo del treno Ic 724 in partenza da Villa San Giovanni e diretto a Napoli.

Condotto negli uffici di polizia, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato presso il proprio domicilio dove dovrà scontare la pena residua di 2 anni e 8 mesi. 

Serra, Pro loco:"Dall'ex amministrazione comunale solo promesse da marinaio"

Riceviamo e pubblichiamo

"Avremmo preferito non essere di nuovo qua, a scrivere di torti ricevuti, perché crediamo che la gente sia stanca di leggere di continue diatribe: come sarebbe bello scrivere di giovialità e buoni rapporti di vicinato ... e invece, siamo costretti a denunciare l'ennesimo torto subito.Inoltriamo richiesta di patrocinio per la ormai nota Festa del Fungo a gennaio 2019, per la quale è nota la sua ripercussione positiva sull’economia del paese. Nonostante numerosissimi solleciti per avere risposta in merito, dettati dalla necessità di doverci adoperare, veniamo convocati a fine agosto 2019. Nella sala Giunta, dinnanzi al Sindaco, ci presentammo in numerosi e dopo aver avuto l'autorizzazione a procedere, venimmo rassicurati sulla ricezione di un contributo per la festa pari ad un minimo di euro 700. “Passata le festa gabbatu lu Santu”; difatti, a causa del protrarsi del silenzio da parte dell'Amministrazione comunale (unica nota, raccapricciante, fatta attaccandoci indegnamente), in data 20 dicembre 2019, inoltravamo tramite pec, richiesta di liquidazione con annessa relazione della Festa. Oggi siamo venuti a conoscenza che questo contributo non ci potrà essere riconosciuto non avendo gli ex amministratori lasciato alcuna traccia. Tale atteggiamento che assume i contorni di discriminazione e denigrazione nei confronti della nostra associazione evidenzia come, a strumentalizzarci – in negativo –, siano stati proprio loro in questi anni soprattutto se a ciò, si aggiunge ad esempio la multa recapitataci nei primi giorni di luglio 2019 per aver affisso dei manifesti senza autorizzazione. Giusta la multa che, infatti, abbiamo provveduto tempestivamente a pagare, non giusto però il metro di giudizio utilizzato in casi analoghi (siamo disposti a darne prova). Ma ricordiamo l'intimazione un anno fa ad abbandonare entro 6 giorni i locali per l'imminente apertura di una biblioteca ancora oggi neppure concepita; la richiesta di fondi in nome e per conto nostro; contributi che si spacciano per importanti ma che, in realtà, bastavano appena per le numerose manifestazioni fatte (siamo disposti a discutere contributo per contributo); le promesse da marinaio fatte e sulle quali, erroneamente, facevamo investimenti che siamo poi stati costretti a pagare da soli; l'esclusione o l'appropriazione di manifestazioni originariamente nostre; i musi lunghi per aver preferito promuovere il territorio e non creare vetrine personali; problemi sull'apertura di un ufficio turistico; ecc. ecc. ecc.. I soliti “due pesi e due misure” ! La nostra associazione è stata, per troppo tempo, infangata con il solo scopo di essere sminuita da chi, forse, avrebbe voluto usarci a proprio uso e consumo. Sicuramente non ci fermeremo qua perché dopo aver lavorato sodo, solo ed esclusivamente per Serra, non meritiamo di dover pagare di tasca ciò che ancora resta da pagare. Rimaniamo in attesa di un appuntamento con il Commissario Prefettizio, nella speranza che possa trovare insieme a noi una soluzione".

Direttivo Pro loco Serra San Bruno. 

Sperona un'auto della polizia stradale, autotrasportatore finisce in manette

I poliziotti della Squadra mobile di Vibo Valentia hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Francesco Anzani, autotrasportatore catanese di 46 anni, che la sera dell’8 febbraio scorso, in seguito ad un controllo effettuato da una pattuglia della polizia stradale vibonese, si era reso responsabile del reato di false attestazioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Il tutto ha avuto inizio quando gli agenti della stradale hanno fermato il tir guidato da Anzani,  nei pressi dell’area di parcheggio di Pizzo Ovest.

Durante il controllo, l'autotrasportatore avrebbe fornito, per due volte, generalità diverse.

Invitato a seguire la pattuglia in ufficio, il 46enne, giunto ad un restringimento di carreggiata, avrebbe affiancato e speronando la vettura con all’interno gli agenti, fino a portarla fuori strada.

L'uomo si è quindi allontanato, ma è stato ben presto rintracciato ed inseguito da altre pattuglie allertate dai colleghi speronati poco prima.

L'inseguimento si è quindi concluso nel Comune di Locri, dove l’autotrasportatore è stato bloccato e arrestato dagli agenti dei Commissariati di Polistena e Siderno e della polizia Stradale.

Nella giornata di ieri, il gip presso il Tribunale di Vibo Valentia, a fronte della dichiarazione d'incompetenza del Tribunale di Locri, ha emesso una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere, immediatamente notificata all’uomo, già ristretto nella casa circondariale di Vibo Valentia.

Sono tuttora in corso le indagini per verificare il motivo della fuga di Anzani, posto che la minuziosa perquisizione condotta sul suo autoarticolato ha dato esito negativo.

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