Rientro a scuola, “Per Serra insieme” critica l’amministrazione: “Improvvisazione e disorganizzazione, sottovalutati aspetti fondamentali”
Riceviamo e pubblichiamo
"Noi sottoscritti Sindaci della provincia di Vibo Valentia (in aggiunta ai già firmatari di Gerocarne e Maierato) condividiamo pienamente il documento di alcuni colleghi sindaci, pubblicato nei giorni scorsi, sulla necessità di aprire un grande confronto sui problemi della nostra regione in vista della scadenza elettorale per il rinnovo del Consiglio Regionale. In questo momento di grandi difficoltà economiche e sociali aggravate dalla pandemia, la Calabria ha bisogno di un impegno serio e responsabile per fronteggiare questa situazione evitando derive populiste e giustizialiste che invece di aiutare ad affrontare e risolvere i problemi finiscono per aggravarli. I calabresi sanno bene, perché lo hanno vissuto sulla propria pelle e lo hanno pagato a caro prezzo in termini di mancati interventi e soluzione dei loro problemi, che nessuno ci ha mai regalato niente. Anzi, coloro i quali si presentano come novelli messia del cambiamento non sono altro che la riproposizione di un nuovo inganno che la nostra terra non può e non deve accettare.
Sono troppe le ingiustizie, le angherie, le delusioni subite nel corso di decenni ad opera dei Governi centrali, di classi dirigenti disinvolte e di forze spregiudicate.
I Sindaci e gli Amministratori Locali che prima di ogni altro conoscono i problemi reali e le difficoltà che vivono le nostre comunità e che in modo particole in questa fase di pandemia sono stati costretti a fronteggiare in solitudine le drammatiche implicazioni che ha determinato, non sono più disponibili a subire scelte calate dall’alto ed operazioni verticistiche esterne alla Calabria in vista della prossima scadenza elettorale regionale; chiedono alle forze politiche di assumere atteggiamenti responsabili e rispettosi della dignità del popolo calabrese; chiedono alle forze sociali, dell’associazionismo, della cultura e delle professioni, di abbandonare la passività e scendere in campo per un confronto fecondo e costruttivo sui problemi che attanagliano la nostra realtà. Solo così si può definire un programma concreto e credibile, volto a dare le risposte giuste ed a costruire una prospettiva di lavoro e di crescita attraverso la quale le giovani generazioni possano essere aiutate a non abbandonare la Calabria.
Noi Sindaci e Amministratori della provincia che vive una condizione di più accentuata difficoltà, rivolgiamo un accorato invito a tutti i colleghi Sindaci ed Amministratori Locali della Calabria ad unirsi e stare in campo da protagonisti, per contribuire a costruire il riscatto ed un futuro di crescita della nostra terra. Siamo chiamati a farlo con la consapevolezza della responsabilità e del ruolo assegnatoci dalle nostre Comunità ma anche dalla dignità e l'orgoglio di non vedere mortificate le nostre intelligenze e le tante energie di cui dispone il popolo calabrese".
I sindaci di Briatico, Filandari, Joppolo, Limbadi, Mongiana, Parghelia, Ricadi, Rombiolo, San Calogero, Sant’Onofrio, Stefanaconi, Vallelonga, Vazzano.
Nei giorni scorsi, a San Procopio, i Carabinieri, hanno eseguito diversi controlli di polizia, nell’ambito di servizi volti al contrasto all’illecita detenzione di armi, munizioni e droga che, come da consolidata prassi in uso tra la criminalità operante nel reggino, vengono abitualmente occultati all’interno di fondi agricoli e abitazioni, per essere poi recuperati al momento del bisogno.
In particolare, i militari della locale Stazione e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di diverse perquisizioni effettuate in vari terreni e abitazioni del posto, hanno nel complesso rivenuto una pistola lanciarazzi calibro 22 con relativo munizionamento ed un fucile sovrapposto calibro 8, entrambi efficienti e pronti all’uso.
Le armi e le munizioni ritrovate, sono state sequestrate e custodite in attesa degli ulteriori accertamenti balistici volti a verificare se siano state utilizzate per la commissione di eventi criminosi.
I carabinieri della Tenenza di Isola di Capo Rizzuto (Kr) hanno dato esecuzione all’ordinanza di sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari, con quella della custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Crotone a carico di un 40enne del luogo.
Il provvedimento scaturisce dall’inosservanza della misura cautelare cui l’uomo era sottoposto e dalle denunce presentate dal congiunto per maltrattamenti.
Espletate le formalità di rito, il 40enne è stato tradotto presso la casa circondariale di Crotone.