Bruno Vellone

Bruno Vellone

Ospedale di Serra, quattro medici in pensione: servizi sanitari a rischio

Potrebbe aggravarsi ulteriormente la situazione sanitaria dell’ospedale di Serra San Bruno.

All’orizzonte, infatti, è previsto il pensionamento di quattro medici e al momento non è dato sapere se l’Asp di Vibo Valentia ha messo in campo un piano per tamponare l’emergenza che ne scaturirà.

Secondo indiscrezioni dovrebbero pensionarsi due medici della medicina - lungodegenza, uno della chirurgia e uno del pronto soccorso.

La conseguenza è che se non si interviene immediatamente predisponendo un piano, assumendo o verificando la possibilità di trasferimenti di medici da altri nosocomi verso quello di Serra, c’è il concreto pericolo che i servizi sanitari potrebbero subire una sospensione.

Entrambi i piani di rientro, quello di Scopelliti e quello di Scura non hanno certo giovato all’ospedale di Serra che sembra aver imboccato il viale di un irrimediabile declino.

Ma com’era strutturato il nosocomio prima dei piani di rientro?

Il San Bruno era costituito dai reparti di: cardiologia (10 posti letto e 3 medici), chirurgia (14 posti letto e 5 medici),  medicina (20 posti letto e 5 medici). L’ostetricia, smantellata nel 2007, ha creato gravi disagi alle donne delle Serre costrette ad andare a partorire in strutture molto distanti da casa. La soppressione sarebbe stata determinata dal fatto che il reparto, pare non raggiungesse i numeri di parti necessari a giustificarne il mantenimento.

La radiologia era operativa h24 e contava 4 medici, oltre il rimanente personale sanitario.

C’era, inoltre, il reparto analisi che è rimasto invariato e il pronto soccorso che, come prima, continua a fare i salti mortali per garantire gli interventi tempestivi in caso di urgenza.

C’era e c’è il reparto dialisi.

Oggi il nosocomio cerca disperatamente di rispondere alle esigenze sanitarie di un territorio composto da circa 40mila persone e lo fa con un organico medico sottodimensionato con la conseguenza che l’offerta sanitaria è ben poca cosa rispetto a quella di cui necessita il comprensorio montano.

Ulteriori problemi sono legati alle sale operatorie ed all’unica ambulanza in dotazione al nosocomio.

La situazione, complessiva, non è, dunque, mutata con l’avvento del nuovo Commissario regionale alla sanità Scura che avrebbe in mente, si fa per dire, una “scure” che tagli definitivamente gli ospedali periferici.

Disastro sanità nel comprensorio delle Serre: le proteste degli utenti

Sempre maggiori i disservizi al Distretto sanitario di base di Serra San Bruno dove si assiste a continue lamentele da parte degli utenti. «Regna il caos – ci spiega un cittadino – non si capisce quando  vengono gli specialisti, quando sono in servizio perché mancano le indicazioni». Visite spescialistiche per le quali l'Asp spende diverse centinaia di migliaia di euro al mese. Ma non è l’unico problema rispetto ai numerosi che vengono denunciati dai cittadini del comprensorio montano. C’è un urgente bisogno dell’intervento del sindaco Luigi Tassone e del consigliere regionale nonché presidente della commissione sanità Michele Mirabello che pure avevano tenuto una riunione non più di 22 giorni addietro vista la continua inerzia del Direttore Generale Angela Caligiuri e del Direttore sanitario aziendale Michelangelo Miceli che a fronte di impegni presi non possono che riscontrarne i disimpegni. Insomma niente riunioni o passerelle ma fatti concreti, di questo c’è bisogno per la sanità nel Comprensorio delle Serre. Basti pensare che il servizio di neuropsichiatria infantile che avrebbe dovuto prendre il via a breve per seguire i bambini del comprensorio, era stato garantito, ma al momento non esiste nemmeno sulla carta. Le visite fisiatriche in notevole ritardo, a fronte delle numerose richieste (40) ne sono state effettuate soltanto alcune (2). Le patenti a singhiozzo nonostante gli articoli di giornale. Da ultimo è il caso emblematico delle vaccinazioni che sono state sospese senza che si sia riusciti a trovare una sistemazione alternativa ai locali del consultorio dove avvenivano e dove nei giorni scorsi c’è stato l’intervento di Nas che hanno verificato le caratteristiche igienico-sanitarie dei locali riscontrandone la precarietà.

Serra, Monumento ai Caduti in vistosa inclinazione

Il Monumento ai Caduti, celebre opera del secolo scorso della famiglia di scalpellini locali “Lomoro”, è inclinato. L’incuria degli ultimi anni unitamente al fatto che nessun intervento manutentivo ha provveduto a verificarne la stabilità ha fatto si che la situazione peggiorasse fino a diventare visibile chiaramente ad occhio nudo.  Il basamento in granito ha finito per piegarsi in avanti e cosi tutto il monumento e ogni volta che piove l'acqua filtra creando dei drenaggi che a lungo andare potrebbero minare la stabilità della struttura. Ma questo non è l’unico problema. Il soldato di bronzo che tiene in mano la “Vittoria” è anch’esso a rischio poiché i due chiodi in ferro che lo tengono saldamente agganciato alla struttura granitica sono fortemente deteriorati e scaricano ruggine rovinando  l’immagine dell’intero manufatto. Il chiodo che tiene fissato il soldato tramite al tallone sembrerebbe stare per cedere e testimone lo è la graniglia di granito che fuoriesce dal buco. Insomma tutta una serie di condizioni precarie che rendono il Monumento ai caduti in serio pericolo e per il quale è necessario un immediato intervento della Soprintendenza e del Comune onde evitare che la storia del monumento possa sfiorare minimamente quella della statua di Pizzoni.

Serra, monocolore al Comune. Walter Lagrotteria e Brunella Albano entrano nel Pd

Il vicesindaco di Serra San Bruno, Walter Lagrotteria e il consigliere Brunella Albano entrano nel Partito democratico. La conseguenza è che la maggioranza comunale che sostiene il sindaco, Luigi Tassone, risulta più omogenea e diventa monocolore.

L'annuncio è stato dato dagli stessi interessati presso la sede del circolo cittadino del Pd. A dare contezza del rafforzamento del partito renziano il segretario cittadino Paolo Reitano che ha sottolineato: «oggi è un momento molto importante perché all'interno della nostra compagine politica aderiscono due elementi significativi della maggioranza comunale. Tutto ciò dimostra come nel nostro partito – ha evidenziato - grazie al lavoro quotidiano aumentano le adesioni. Con questi ingressi possiamo affermare che la maggioranza comunale fa parte tutta del partito democratico».

Estato il sindaco Luigi Tassone a ringraziare l'onorevole Bruno Censore che, con la sua azione politica, ha reso possibile tali ingressi «per il lavoro svolto in tal senso e ringrazio Walter e Brunella per aver scelto il nostro partito». «Con entrambi abbiamo lavorato in questi mesi per portare avanti la azione amministrativa condotta in maniera seria. Abbiamo di fatto ridato vigore e dignità al nostro paese, e ieri siamo riusciti finalmente ad abbassare la tassa sui rifiuti de 15%. Siamo anche riusciti in pochi mesi a passare dal 0.8% della raccolta differenziata al 23%».

Il deputato del Partito democratico, Bruno Censore, ha poi voluto sottolineare il messaggio politico che sta alla base delle nuove adesioni: «Il segnale che vogliamo lanciare oggi è un segnale di un rafforzamento del Pd a Serra e di un rafforzamento dell'amministrazione comunale. Chi pensava – ha proseguito elogiando la compagine che governa la cittadina della Certosa -  che all'indomani della vittoria alle amministrative i giovani che andavano ad amministrare fossero solo ragazzini si sbagliava, in quanto hanno mostrato in questi mesi grandi capacità e intelligenza. Sono contento per Walter perché siamo amici di vecchia data e sono contento per Brunella Albano che ha subito mostrato grande passione e impegno nell'amministrare».

Brunella Albano dal canto suo ha subito sottolineato: « l'amministrazione comunale è monocolore e il nostro ingresso potrebbe essere sostanzialmente retrodatato a qualche hanno fa quando abbiamo deciso di appoggiare il governatore Oliverio e il consigliere regionale Mirabello. Per me il tesseramento al Pd vuole essere un punto di partenza. Ho scelto quindi di fare parte  di un partito serio e aperto a tutti».

Dulcis in fundo il vicesindaco Walter Lagrotteria che ha spiegato le ragioni di una adesione quasi annunciata «a conclusione di un percorso iniziato qualche tempo fa grazie al lavoro e alla lungimiranza dell'onorevole Censore. Dopo otto mesi di amministrazione abbiamo ottenuto risultati importanti ridando lustro alla nostra cittadina. Ho da sempre avuto un legame con i valori del centrosinistra». Per il vicesindaco di Serra il partito rappresenta «una famiglia, anche con punti di vista diversi, dove l'importante è trovare una sintesi delle diverse posizioni. A questo partito – ha quindi concluso -  non vi è una alternativa in ambito nazionale così come – preannunciando la presa di posizione per le prossime primarie per il segretario nazionale - non vi è alternativa a Renzi, il leader di cui l'Italia ha bisogno». Un auspicio, quello di Walter Lagrotteria, affinchè Renzi torni ad essere Presidente del Consiglio.

 

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