L'Isis attacca la città di Kirkuk, i morti sono almeno 17

Sotto assedio a Mosul, i miliziani dello stato islamico, all’alba di oggi, hanno investito con un pesante attacco la città di Kirkuk, situata nella parte orientale dell’Iraq a 90 chilometri da Erbil ed a 170 da Mosul. Alcuni edifici governativi, posti di polizia ed una centrale elettrica sono stati assaltati dai terroristi. Lo schema seguito per condurre l’azione,  risponderebbe ad un ormai ben collaudato canovaccio che assegna ai kamikaze il ruolo di ariete ed ai cecchini il compito di colpire in maniera selettiva i militari intenti a chiudere le falle provocate nel dispositivo di sicurezza. Dei dieci uomini bomba entrati in azione, sei sarebbero stati uccisi prima di riuscire a colpire il bersaglio. Gli  islamisti hanno usato divise e auto della polizia per ingannare i controlli. I cecchini trincerati sui tetti di alcuni edifici in centro hanno ingaggiato una dura battaglia con le forze di sicurezza irachene. Non si conosce ancora il numero delle vittime, tuttavia, pare che almeno 17 civili, tra cui due cittadini iraniani, siano stati uccisi durante l’attacco ad una centrale elettrica. Nelle immagini trasmesse dalla Cnn e da tv locali si vedono diversi morti e feriti nelle strade. Attentati sono stati messi a segno anche in altre località nel nord dell'Iraq. Con gli attacchi di questa mattina, il Califfato si propone di alleggerire la pressione su Mosul, la principale roccaforte dello stato islamico in Iraq.

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