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Incidenti sulle strade calabresi, morti due motociclisti

Due motociclisti hanno perso la vita in altrettanti incidenti stradali avvenuti nel Cosentino.

Il primo si è verificato a Santa Maria del Cedro, dove, per cause in corso d'accertamento, uno scooter si è scontrato con una Fiat Punto.

Il centauro è stato soccorso e trasferito in elisoccorsoo all’ospedale di Cosenza, dove è deceduto.

Il secondo incidente ha interessato una moto ed un'auto che stavano percorrendo la statale 107 Silana Crotonese.

Anche in questo caso, l'impatto si è rivelato fatale per l'uomo alla guida dalla due ruote.

Concessi i domiciliari ai quattro giovani arrestati a Cittanova mentre coltivavano una vasta piantagione di canapa indiana

Il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Palmi, Dionisio Pantano, ha applicato la misura degli arresti domiciliari nei confronti di Giuseppe Startari, Paolo Monterosso, Carmelo Avati e Giuseppe Sicari, arrestati nei giorni scorsi a Cittanova dai Carabinieri della Compagnia di Taurianova mentre erano intenti a coltivare una piantagione composta da 3.200 piante di canapa indiana (Per leggere la notizia clicca qui).

La coltivazione, rinvenuta in località Querce di Cittanova, era alimentata con dei tubi di plastica collegati a delle cisterne ed aveva come originale dissuasore degli odori, delle carcasse di polli.

Il pubblico ministero Domenico Cappelleri aveva chiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere per il reato produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti aggravato dall’ingente quantità.

I difensori dei quattro giovani, l’avv. Antonino Napoli per Monterosso, Avati e Sicari, e gli avv.ti Michele Ceruso ed Annunziata Modafferi, per Startari, all’udienza di convalida tenuta presso il carcere di Reggio Calabria Arghillà, si sono opposti all’applicazione della massima misura cautelare, argomentando le loro ragioni, e richiedendo per i loro assistiti - in subordine - la misura degli arresti domiciliari.

Il gip accogliendo parzialmente le argomentazioni dei difensori ha disposto l’applicazione degli arresti domiciliari con l’installazione del braccialetto elettronico, disponendo che, in caso in cui il braccialetto non sia immediatamente reperibile, gli stessi venissero liberati e condotti presso i loro domicili ove attenderanno la disponibilità dello strumento elettronico.

Pertanto i quattro giovani nella giornata di ieri hanno lasciato il carcere di Arghillà alla volta delle loro abitazioni ove attenderanno la celebrazione del procedimento penale a loro carico.  

Ruba un'auto, arrestato dopo un rocambolesco inseguimento

Un 34enne, Giovanni Cananzi, originario di Nizza di Sicilia (Me), è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Locri, con l'accusa di furto aggravato, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale.

In particolare, i militari sono intervenuti in contrada Moschetta di Locri, dove era stato segnalato il furto di un'auto.

Giunti sul posto, gli uomini dell'Arma hanno notato la presenza di una vettura in una stradina poco distante.

 Nonostante l'alt intimato dai carabinieri, il conducente ha continuato la marcia. È iniziato, quindi, un breve inseguimento che si è concluso pochi metri più avanti, quando il guidatore si è immesso in un terreno incolto finendo la sua corsa contro una recinzione.

L’uomo, sceso dall’autovettura, ha tentato la fuga, ma è stato immediatamente bloccato e arrestato.

 

Sorpreso alla guida di un’auto dopo aver assunto stupefacenti, denunciato

I carabinieri dell’aliquota radiomobile della Compagnia di Cirò Marina, nel corso di un servizio di pattuglia svolto nel territorio di Strongoli, hanno rinvenuto un sacchetto contenente circa 3 grammi di “marijuana” durante un controllo su un'auto guidata da un 30enne di Pallagorio.

I successivi esami tossicologici effettuati presso l’ospedale di Crotone hanno permesso di scoprire che l'uomo aveva assunto stupefacenti.

Pertanto, dopo avergli ritirato la patente e sequestrato il veicolo, i militari hanno denunciato il 30enne, segnalandolo anche al prefetto.

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