I carabinieri fanno irruzione in un immobile ed arrestano un ricercato

I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno tratto in arresto C. B., 50enne,  pregiudicato, ricercato dal 4 dicembre scorso dopo essersi sottratto ad un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi – Ufficio esecuzioni penali, in quanto riconosciuto colpevole del reato di furto aggravato commesso a Gioia Tauro il 27 gennaio 2016.

L'uomo, che in passato era riuscito ad eludere le ricerche delle forze dell’ordine trovando idonee vie di fuga nelle campagne retrostanti all’abitato di contrada Ciambra di Gioia Tauro, con la complicità di alcune persone di etnia rom, è stato rintracciato e catturato nel corso di un’irruzione effettuata all’alba di ieri all’interno di un appartamento ubicato in quella contrada.

I militari, infatti, dopo aver circondato l’intero isolato dove ritenevano potesse dimorare il 50enne, sono riusciti ad entrare all’interno del palazzo solo dopo aver abbattuto, in rapida successione, alcune porte nei vari pianerottoli, artigianalmente realizzate allo scopo di inibire l’accesso alle forze dell'ordine. Una volta giunti al terzo piano hanno trovato il ricercato che, sorpreso della presenza dei militari e vistosi circondato, non ha opposto resistenza.

L’uomo, al momento della cattura, si trovava in compagnia della convivente, A. G., di anni 50.

La donna sottoposta agli arresti domiciliari, è stata deferita per il reato di procurata inosservanza di pena, per aver fornito ospitalità al convivente condannato e ricercato.

Al termine delle formalità di rito, C. B. è stato tradotto presso la casa circondariale di Reggio Calabria-Arghillà.

 

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Controlli dei carabinieri, un arresto e tre denunce

Un arresto, tre persone deferite, 75 controllate, 27 veicoli controlli ed elevate contravvenzioni per violazioni al Codice della strada per un importo complessivo di oltre 5 mila euro.

 È questo il bilancio dell’attività di controllo del territorio effettuata, negli ultimi giorni del 2017, dai carabinieri del Comando compagnia di Villa San Giovanni.

Nello specifico, i militari della Stazione di Scilla hanno arrestato, in esecuzione di un provvedimento d’ordine esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare, un 39enne di Scilla, giudicato responsabile del reato di ricettazione.

Inoltre, i carabinieri del Nucleo radiomobile hanno denunciato un 32enne di Scilla per porto illecito di oggetto atto ad offendere, poiché  durante un posto di controllo è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico.

Gli uomini dell’Arma della Stazione di Bagnara Calabra hanno denunciato un 57enne del posto, per il reato di attività di gestione di rifiuti speciali non autorizzata. In particolare, il denunciato è stato sorpreso mentre era intento a gettare da un ponte numerose cassette in polistirolo.

Infine, i militari della Stazione di Campo Calabro hanno denunciato un 44enne reggino per il reato di sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro. Durante un controllo, l’uomo è stato trovato al volante di un veicolo di sua proprietà, sottoposto a sequestro amministrativo nel 2011.

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Aggredisce i genitori, 26enne finisce in manette

Un 26enne è finito in manette con l'accusa di resistenza, lesioni e minacce aggravate.

Il giovane è stato arrestato dagli uomini delle volanti della Questura di Reggio Calabria, intervenuti in seguito ad una telefonata al 113, con la quale i genitori del 26enne hanno segnalato di essere stati aggrediti dal figlio, in preda ai fumi dell'alcol.

Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato l'abitazione completamente a soqquadro ed il padre e la madre dell'uomo con diverse escoriazioni agli arti inferiori e uno di loro con un'evidente ferita lacero contusa alla testa con copiosa perdita di sangue.

Alla vista dei poliziotti, l'uomo ha estratto una pistola, rivelatasi una fedele riproduzione di un revolver ma priva del tappo rosso, e dopo essere stato disarmato, si è scagliato contro gli agenti.

Una volta immobilizzato, il giovane è stato condotto nella camera di sicurezza della Questura, in attesa del rito direttissimo.

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'Ndrangheta, latitante calabrese arrestato nel salernitano

All’alba di oggi, in località Campagna (SA), lungo la S.S. 91, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Salerno e della Compagnia di Eboli, con il supporto aereo del 7° Nucleo Elicotteri di Pontecagnano Faiano (SA), hanno arrestato  Domenico Pepè di 62 anni, originario di Rosarno (RC).

Nel corso dell'operazione un altro rosarnese di 48anni, P.G., è stato denunciato per favoreggiamento.

Al primo è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Riesame in data 30.11.2017, a seguito di rigetto di ricorso da parte della Corte di Cassazione avverso una precedente ordinanza del 23.07.2016 dello stesso Tribunale, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia – poiché indagato per “associazione finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti”. Il secondo, invece, è stato denunciato per il del reato di “favoreggiamento personale” per aver agevolato la fuga di Pepè’.

Quest’ultimo è stato localizzato dai militari in un agriturismo della zona, dove si era presentato con documenti falsi.

L' uomo si era reso irreperibile dal novembre scorso, quando era stato emesso il provvedimento restrittivo, scaturito da una complessa indagine condotta originariamente dai Carabinieri del ROS e del Nucleo Investigativo di Reggio Calabria, tesa a contrastare un traffico di ingenti quantitativi di cocaina, approvvigionata nella Repubblica Dominicana e in Perù da parte del clan della ‘ndrangheta riconducibile alla famiglia “Pesce” di Rosarno.

In particolare, il Pepè avrebbe ricoperto il ruolo di organizzatore e finanziatore del traffico ed avrebbe avuto direttamente i contatti con i fornitori esteri.

Dopo l'arresto, il 62enne è stato tradotto presso la casa circondariale di Salerno a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

 

 

 

Uomo di 33 anni arrestato per evasione

I carabinieri del Nucleo radiomobile di Reggio Calabria hanno arrestato in flagranza del reato d'evasione Darlin Sanchez Carrasco, 33enne, sottoposto agli arresti domiciliari per una rapina effettuata nel 2016.

In particolare, i militari dell’Arma, durante un servizio di controllo del territorio hanno sorpreso il 33enne fuori dalla propria abitazione, con in mano un sacchetto della spesa, in palese violazione degli obblighi imposti dalla misura cautelare.

L' uomo è stato, pertanto, dichiarato in stato d’arresto e posto ai domiciliari, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.

 

 

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Viola le prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale, 55enne arrestato nel vibonese

I carabinieri della Stazione di Tropea hanno tratto in arresto il 55enne Antonio La Rosa.

Pur essendo sottoposto al regime della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, l’uomo è stato sorpreso in una piazza prossima alla biblioteca cittadina, dove era intento a colloquiare con un uomo noto alle forze dell’ordine.

Avendo violato le prescrizioni imposte dalla misura restrittiva cui era sottoposto, per il 55enne è scattato l’arresto. Al termine delle formalità di rito La Rosa è stato posto ai domiciliari.

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Topo d'auto sorpreso a scassinare una vettura, arrestato

Un 51enne è finito in manette a Cosenza, perché sorpreso a rubare un'auto parcheggiata in una via del centro.

A bloccare l'uomo, sono stati gli agenti delle volanti in servizio nella città Bruzia. Durante la perquisizione cui è stato sottoposto, il presunto topo d'auto è stato trovato in possesso di attrezzi impiegati per forzare le portiere della automobili.

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Sorpreso a rubare gasolio, 36enne denunciato a Vibo Marina

I carabinieri della Stazione di Vibo Marina hanno denunciato un pregiudicato 36enne del luogo, per tentato furto aggravato.

Nel corso di un controllo scaturito in seguito ad alcune segnalazioni di strani movimenti notturni nella zona in cui è attivo un cantiere, i militari hanno notato in prossimità di un escavatore, un uomo con in mano un telefono cellulare.

Una volta intervenuti, gli uomini dell'Arma hanno sorpreso il 36enne, con attorno 5 taniche di plastica vuote, mentre tentava di rubare il gasolio contenuto nel serbatoio del mezzo.

Accompagnato in caserma, l'uomo ha ammesso le proprie responsabilità. 

 

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