Elezioni: "Il voto a M5S e Lega non è protesta. Sconfitti Renzi e Oliverio, perdenti Santelli e Occhiuto"

"La forte presa di posizione dei cittadini del Meridione, e della Calabria in particolare, a favore del Movimentismo 5 Stelle e, in parte, della Lega di Salvini non è un voto di protesta. Anzi. È quella esigenza di cambiamento, ormai non più domabile, che la gente vuole. Il voto di domenica dà ragione ad una Calabria diversa, che pretende giustamente la certezza del lavoro, una sanità sicura, una mobilità europea e una fiscalità leggera che inneschi sviluppo. Il Coraggio di Cambiare l’Italia, da sempre, fonda le sue radici proprio sulla rivendicazione di questi diritti e siamo fieri di aver avviato già da qualche anno questo percorso di partecipazione dal basso e di coinvolgimento dei cittadini nel cuore degli apparati istituzionali.

È questa l’analisi del voto tracciata dal presidente nazionale del CCI, Giuseppe Graziano, all’esito delle elezioni Politiche della scorsa domenica 4 marzo. 

Le elezioni – aggiunge Graziano - le hanno vinte i cittadini e le hanno perse i partiti tradizionali. Ha perso il Partito Democratico di Renzi e Oliverio a causa delle politiche di governo degli ultimi anni che hanno deluso la gente e non hanno sortito quell’atteso riscatto economico e produttivo che invece tutti si attendavamo, soprattutto i giovani. In un’analisi oggettiva del panorama Calabria ne esce sconfitta anche Forza Italia, dove a Cosenza, città emblema delle capacità amministrative del partito forzista calabrese, raggiunge il minimo storico del 17 percento; in un contesto locale dove amministra FI e in un contesto regionale dove il vento del Centro Destra ha comunque retto all’urto dello tzunami pentastellato. Abbiamo ascoltato reazioni stonate, di autoesaltazione, da parte di chi dice di aver vinto, pur avendo perso. Al contrario, credo che il Centro Destra – ribadisce Graziano – e soprattutto l’area berlusconiana debba fare un’analisi più lucida assumendosi le proprie responsabilità. Perché se il Centro Sinistra paga le sue scelte, Forza Italia paga il poco altruismo della sua classe dirigente, cosentina e regionale, rappresentata dal duo Santelli-Occhiuto. Dal momento che, a leggere bene i dati, emerge l’affermazione pallida di questi due candidati del proporzionale, entrambi di Cosenza, che entrano in Parlamento solo grazie ai risultati raggiunti da aree non propriamente interne al sistema forzista cosentino, come l’esperienza del Collegio uninominale Castrovillari-Paola e grazie alla forte affermazione di altri candidati di Forza Italia. Come il risultato raggiunto nel collegio uninominale camerale di Gioia Tauro, dove – evidenzia ancora - si è registrato il miglior risultato nazionale, dovuto alla presenza di  un candidato radicato sul territorio e sempre presente. Ne viene fuori, dunque, per Santelli e Occhiuto un’elezione forzata, cercata a tutti i costi, probabilmente a discapito di chi è più presente tra la gente.

Vince il civismo e – aggiunge il Presidente del CCI - vince il movimentismo dal basso: quello che Il Coraggio di Cambiare l’Italia predica da sempre e che è alla base del suo manifesto sociale e politico. Sono consapevole che il CCI può innescare una marcia in più al grande processo civile avviato nelle urne il 4 marzo, che è quello del cambiamento e del riformismo, certi di avere dalla nostra parte il sostegno dei cittadini contro un sistema politico-istituzionale italiano ormai passato e logoro. Ecco perché – conclude - nei prossimi giorni saremo nelle piazze e nei territori per proseguire, oggi con una maggiore determinazione, quel cammino di consapevolezza insieme ai cittadini che saranno protagonisti nelle prossime sfide elettorali che attendono principalmente la Calabria e che ci chiedono di ambire a ruoli di primissimo piano".

 

Elezioni, i complimenti di Lembo (Mns - Reggio 70) a Tilde Minasi

Riceviamo e pubblichiamo

" Grazie alle logiche (o illogiche) di una legge elettorale, fatta per tutelare chi non avrebbe avuto speranze, Tilde Minasi nonostante lo strepitoso risultato non ha vinto quest'ultima tornata elettorale.

Oggi però ha ugualmente vinto la professionista, la mamma e donna Reggina. Oggi ha vinto un'idea, una fede, una speranza, una fiamma sempre viva. Oggi hanno vinto tutte quelle persone, che ci hanno creduto. Quella gente, che in questi anni, ha visto i propri diritti, soccombere sotto il peso dell'arroganza di una sinistra, attenta ai soli interessi di palazzo. Che dà del populista, a chiunque sia attento ai bisogni della gente. Oggi ha vinto la lungimiranza di Peppe Scopelliti, il suo essere leader, il suo carisma, la forza del suo gruppo. Oggi, proprio oggi abbiamo vinto tutti noi.

Ed in qualità di Presidente del Circolo Mns "Reggio 70" ed in rappresentanza di tutti gli iscritti, voglio comunque complimentarmi con la cara Tilde Minasi, per il suo impegno e il grande risultato numerico e di consensi raggiunto".

Giuseppe Lembo - Presidente circolo Mns "Reggio 70" 

Elezioni, Forza nuova: "Affermare che il Sud ha votato M5s perchè vuole sussidi senza lavorare è una offesa"

Riceviamo e pubblichiamo

"Non è mistero la nostra avversione per l'ipocrisia dei vertici 5 Stelle, per quella approssimazione "a-dottrinaria" che li rende innocui in senso rivoluzionario e con nessuna capacità di scardinare il sistema dalle fondamenta. Comunque, nonostante viviamo solo per la causa nazionalista e per il nostro personale identitarismo territoriale, vogliamo spezzare una lancia a favore dell'elettorato del Sud, linciato ed offeso per la sua scelta, sicuramente sbagliata, ma non dettata dalla voglia di assistenzialismo. Permetteteci di fare una valutazione all'esterno del nostro mondo politico che è stato ignorato dalla larga fascia degli elettori meridionali, seppur in Calabria abbiamo aumentato di poco i nostri voti storici (con punte, in zone dove abbiamo lavorato, del 3,6% come a Tropea), ed in parte della Sicilia e nel casertano (Casaluce) dove Fn ha fatto un boom che gli ha permesso di sorpassare il Pd, questo in un momento in cui Salvini ha cannibalizzato totalmente il consenso nazionalista.
Però dire che il Sud ha votato M5s perchè vuole sussidi senza lavorare è una offesa, non solo al  Mezzogiorno, ma alla intelligenza. Il Meridione ha sbagliato a non votare noi, forse colpa è dei media che ci hanno oscurato nelle istanze e demonizzato negli spazi concessi, ma detto ciò non poteva votare né Pd che ha distrutto l'Italia intera, né tantomeno una Lega che da sempre ha combattuto contro il Sud per gli interessi del Nord, tralasciando le offese che negli anni uomini e donne della Lega ci hanno "generosamente" concesso in abbondanza.
 
Il lavoro, adesso, sarà inserirsi in questa spaccatura che divide l'Italia come ai tempi del Risorgimento ed aumentare il consenso nazionalista, quello autentico, il nostro!".
 
Forza Nuova Calabria

 

Elezioni, tutti gli eletti in Calabria

Saranno dieci senatori e venti deputati a rappresentare la Calabria nel nuovo Parlamento.

In particolare, a Palazzo Madama siederanno: sei esponenti del Movimento 5 Stelle,  tre del centrodestra e uno del centrosinistra.

A Montecitorio, invece, i calabresi hanno mandato:  undici rappresentanti pentastellati, sei del centrodestra, tre del centrosinistra e uno di Liberi e Uguali.

Questa la ripartizione:

Movimento 5 Stelle

Uninominale

Margherita Corrado collegio Crotone-Corigliano

Nicola Morra Cosenza

Silvia Vono Catanzaro

Plurinominale

Nicola Morra 

Bianca Laura Granato

Giuseppe Auddino

Centrodestra

Uninominale

Marco Siclari collegio Reggio Calabria

Plurinominale

Giuseppe Mangialavori Forza Italia

Matteo Salvini Lega

Plurinominale

Ernesto Magorno Partito Democratico

CAMERA – eletti in Calabria 20

Movimento 5 Stelle 11

Centrodestra 6

Centrosinistra 2

Liberi e Uguali 1

Movimento 5 Stelle

Uninominale

Francesco Sapia Corigliano

Carmelo Misiti Castrovillari

Anna Laura Orrico Cosenza

Elisabetta Barbuto Crotone

Pino D’Ippolito Catanzaro

Federica Dieni Reggio Calabria

Plurinominale

Francesco Forciniti Calabria Nord

Elisa Scutellà Calabria Nord

Alessandro Melicchio Calabria Nord

Dalila Nescia Calabria Sud

Paolo Parentela Calabria Sud

Centrodestra

Wanda Ferro – Fratelli d’Italia – Vibo Valentia

Francesco Cannizzaro – Forza Italia – Gioia Tauro

Plurinominale

Roberto Occhiuto – Forza Italia – Calabria Nord

Jole Santelli – Forza Italia – Calabria Sud

Roberto Occhiuto (Maria Tripodi) – Forza Italia – Calabria Sud

Domenico Furgiuele – Lega – Calabria Sud

Plurinominale

Enza Bruno Bossio – Partito Democratico – Calabria Nord

Antonio Viscomi – Partito Democratico – Calabria Sud

Plurinominale

Nico Stumpo – Liberi e Uguali – Calabria Sud

 

Serra: storico risultato della Lega, Tassone e Grenci ringraziano gli elettori

Ottima performance, anche a Serra San Bruno, per la Lega, che sfiora le 200 preferenze e diventa la seconda forza politica della coalizione di centrodestra.

Il movimento di Matteo Salvini, sbarcato nel borgo della Certosa nel dicembre scorso, con la nomina di Nicola Tassone e Michele Grenci, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore per le Serre, è riuscito a conquistare un lusinghiero, quanto sorprendente, risultato.

In particolare, le 190 preferenze ricevute al Senato hanno proiettato i leghisti serresi alle spalle di Forza Italia.

 Grande la soddisfazione di Tassone e Grenci che, nel ringraziare gli elettori, hanno espresso un plauso all'indirizzo di militanti e sostenitori.

Raggiante il coordinatore Nicola Tassone, che ha definito "storico" il risultato raggiunto in appena tre mesi di lavoro.

"Desidero ringraziare tra gli altri - ha aggiunto Tassone - Michele Grenci ed il giovanissimo Giovanni Vellone, che hanno lavorato alacremente per far conoscere, anche a Serra San Bruno, le ragioni del nostro movimento. Il dato Serrese, in linea con quello regionale e nazionale, dimostra quanto le idee, la chiarezza e la difesa degli interessi degli italiani abbiano conquistato proseliti in ogni angolo del Paese. 'Prima gli italiani' - ha concluso Tassone - non è un semplice slogan da sventolare in campagna elettorale, ma il baluardo su cui poggia l'azione politica della Lega. Lontani dai giochi di potere e dalla ricerca di meschini tornaconti personali, continueremo, come sempre, a difendere le ragioni e gli interessi dei cittadini".

Serra, elezioni: crolla il Pd, risorge il centrodestra, cresce M5s

Gli elettori serresi rifilano un sonoro schiaffo al Pd e contribuiscono ad affossare i sogni di gloria di Bruno Censore.

Nel paese della Certosa, non può nulla, neppure, la monocolore amministrazione comunale che, schierata a ranghi compatti, non riesce a spingere il suo domius oltre la soglia dei 1372 voti.

Il risultato arride, invece, alla coalizione di centrodestra che, senza padrini, incorona Wanda Ferro con 1547 preferenze.

Terza piazza per i 5 Stelle che, con Dalila Nesci, si fermano a quota 682.

Situazione analoga al Senato, dove a fare la parte del leone è stato il centrodestra che, con Pietro Aiello, ha collezionato 1515 preferenze.

Tracollo per il centrosinistra, che consegna ad Aquila Villella 884 consensi.

Buona la performance della grillina Silvia Vono, sostenuta da 679 elettori.

Per quanto riguarda i risultati delle singole forze politiche, nel centrodestra lo scettro del primo partito va a Forza Italia(1.106 voti alla Camera, 944 al Senato); a seguire la sorpesa rappesentanta dalla Lega. Con 190 preferenze al Senato (195 alla Camera), il movimento di Salvini diventa il secondo partito della coalizione, distanziando Fratelli d'Italia, che non va oltre i 118 voti.

Nel centrosinistra, il Pd ottiene 1086 preferenze alla Camere e 795 al Senato.

Risultato omogeneo per il Movimento 5 Stelle che ottiene la fiducia di 682 elettori alla Camera e 679 al Senato.

 

 

 

 

 

 

Elezioni, Wanda Ferro(Fdi): "La buona politica è quella capace di immaginare il futuro e di lottare tenacemente per realizzarlo"

Riceviamo e pubblichiamo

"Volge ormai al termine una campagna elettorale breve ma intensa, che mi ha portato ancora una volta a incontrare tanti calabresi. Ho incontrato calabresi che sulle mani hanno i segni del lavoro e sul cui volto leggi la stanchezza, la disillusione, l’angoscia per il futuro dei propri figli cresciuti con tanti sacrifici e ai quali spesso non sono riusciti ad offrire più che un lavoro precario, pochi euro di stipendio e neanche il sogno di una pensione dignitosa. Ho incontrato anche tanti giovani, e nei loro occhi ho visto il coraggio, la speranza, la voglia di non arrendersi ad un destino che sembra già scritto e che vuole portarli lontano da casa, per studiare, per trovare un lavoro, per realizzare il sogno di una famiglia. Affronto sempre con grande entusiasmo una campagna elettorale perché fuori dai giochi dei palazzi della politica, lontano dai calcoli, dai tradimenti, dai sotterfugi, dal potere per il potere, c’è la gente con i suoi bisogni reali, con le sue preoccupazioni, con le piccole grandi battaglie combattute ogni giorno per trovare un lavoro, per avere una casa, per portare avanti la propria azienda tra mille difficoltà, per dare sostegno ad un genitore o ad un figlio disabile, per affrontare la malattia di un congiunto. Ascoltare e dare risposta a questi bisogni è il vero senso della politica, della buona politica, che ho sempre inteso come servizio verso il cittadino. Ho fatto l’amministratrice per tanti anni, e se ho lasciato qualcosa di buono per il mio territorio credo di esserci riuscita perché non mi sono mai chiusa nel mio ruolo, ma ho sempre ascoltato le persone che hanno avuto qualcosa da dirmi, un suggerimento, una proposta, una critica, uno sfogo.  La buona politica è quella che è capace di comprendere i bisogni dei cittadini e inserirli in una visione più ampia, che sappia guardare al futuro e alla realizzazione del bene comune. La buona politica è quella capace di immaginare il futuro e di lottare tenacemente per realizzarlo.
 Dopo le belle esperienze amministrative, e quella meno felice in un Consiglio regionale ridotto a fare il rassegnato spettatore dei disastri provocati dal governo di centrosinistra, è la prima volta che sono candidata al Parlamento. E’ inutile parlare di buone intenzioni: siamo tutti stanchi della promesse e degli impegni non mantenuti.
Allora spero che quando i calabresi andranno alle urne possano guardare alla storia dei candidati, alla loro serietà, alla loro trasparenza, a ciò che hanno saputo realizzare per la nostra terra.

 Spero che i calabresi dicano no a chi in questi anni ha tentato ancora di tenerli sotto il giogo del bisogno e della precarietà, e si riapproprino del diritto di scegliere liberamente i propri rappresentanti, pensando alla loro qualità e ai loro meriti. E’ un dovere nei confronti della terra in cui viviamo e in cui dobbiamo costruire un futuro per i nostri giovani. 
 Chiedo il voto per Fratelli d’Italia perché insieme a Giorgia Meloni vogliamo un movimento popolare libero, forte, in sintonia con l’anima della nazione, capace di entrare in empatia con la gente e soprattutto con le fasce più deboli, ma anche con chi ha voglia di costruire un’Italia del futuro, fondata sul merito, sulla capacità, sulla responsabilità. Ho accanto a me gente che si è sempre schierata dalla parte dell’onestà, della verità, contro il consociativismo, contro i privilegi e la corruzione, ma anche contro la doppia morale di chi predica onestà e pratica l’imbroglio alla prima occasione.

 Noi vogliamo riaffermare il valore delle persone e la meritocrazia. Vogliamo lottare per il lavoro e la sua dignità, costruire opportunità per i giovani trasformando in valore le identità e le eccellenze dei nostri territori, rendendo l’impresa facile, non oppressa dalla burocrazia e dalla voracità del fisco.  Puntando anche su quella risorsa di cui l’Italia è ricca, il nostro patrimonio culturale unico al mondo. E’ ciò che i cinesi non potranno mai copiarci.

 Fermandosi a guardare il golfo di Squillace ricco di storia, le rocca mozzafiato di Tropea, le spiagge bianche della Costa degli Dei, i boschi selvaggi e affascinanti delle Serre, è come se a parlarti fosse il cuore della Calabria, uno spirito antico e potente che chiede disperatamente di lasciar sprigionare la propria forza, incatenata per tanti anni dalle scelte di chi si è accontentato dei piccoli obiettivi, spesso del proprio tornaconto personale, anziché lavorare per costruire un futuro di crescita e prosperità per l’intera comunità.

 Non è vero che con la cultura non si mangia, per il nostro paese e anche per la nostra Calabria: i nostri beni storici e archeologici, la bellezza unica dell’arte e del paesaggio devono essere i nostri giacimenti petroliferi, devono restare un patrimonio pubblico sulla cui valorizzazione si possono coinvolgere tantissimi giovani professionisti e sviluppare competenze.
 Dobbiamo trasformare le nostre risorse in lavoro, in lavoro stabile, perché se i giovani calabresi continueranno ad andar via non ci sarà futuro per questa terra, per la sua identità, per le sue tradizioni. Dobbiamo dare ai nostri giovani solide basi per creare una famiglia e fare figli, e Fratelli d’Italia ha al centro del proprio programma una vera e propria rivoluzione del welfare che mette il nucleo familiare al centro dello stato sociale e punta a realizzare un imponente piano di incentivo alla natalità.  Oggi le giovani coppie non hanno alcun sostegno: pochi incentivi e sgravi fiscali, asili nido insufficienti, servizi scolastici troppo costosi, nessuna tutela delle donne precarie e nessuna agevolazione per l’accesso alla casa.  Noi vogliamo garantire ai giovani il diritto al futuro: asilo nido gratuito per tutti; istituzione del “reddito bimbo”, ovvero un sostegno diretto di 400 euro mensili per i primi sei anni di vita di ogni bambino; introduzione del quoziente familiare in ambito fiscale; deducibilità del costo del lavoro domestico; eliminazione dell’IVA sui prodotti dell’infanzia.
 Infine dico ai calabresi che la nostra battaglia è quella di riportare etica e legalità nella vita politica. E’ di pochi giorni fa l’appello dei vescovi calabresi che hanno messo in guardia i cittadini “dal devastante pericolo del voto di scambio”, e le cronache di ogni giorno ci ricordano quanto la politica nella nostra regione sia permeabile alle ingerenze della criminalità organizzata.

 Noi vogliamo una politica che abbia in sé gli anticorpi, che sappia tenere lontano chi costruisce il proprio consenso in maniera clientelare o non trasparente.
 Inutile raccontare ancora una volta come il centrosinistra ha condotto la propria campagna elettorale: finanziamenti ad orologeria da parte della Regione ai Comuni per la depurazione, decreti della legge 24 già firmati per i compari e mostrati in bozza ad altri sindaci, utilizzo della sanità come fabbrica di consenso, enti pubblici come il Parco delle Serre utilizzati come uffici di collocamento.

Nessuno è esente da errori, ma chi conosce il territorio, conosce le storie delle persone, non ha bisogno del certificato del casellario giudiziario per decidere. L’etica della politica non è solo il rifiuto delle connivenze con la criminalità, ma è anche un comportamento improntato alla coerenza, alla chiarezza, alla serietà, al rispetto degli impegni assunti e alla capacità di assumersi le responsabilità delle scelte. Allora chiedo a voi calabresi di essere protagonisti di una rivoluzione della responsabilità e della libertà. La nostra terra avrà futuro se ciascuno di noi farà la propria parte nel proprio quotidiano, ma soprattutto se ciascuno di noi, nel momento di fare una scelta, saprà guardare al bene comune e non al proprio interesse. Siate liberi di scegliere, anche contro chi vi promette un lavoro, dopo avervelo tolto, o contro chi vi aiuta nello sblocco di una pratica ferma per ragioni inspiegabili. Siate liberi di scegliere, perché come ha avuto modo di ricordare il procuratore Gratteri, nessuno nella cabina elettorale vi punta la pistola alla testa.
Nel chiedere ancora la vostra fiducia penso alle parole di Evita Peron, care a Giorgia Meloni: “Mi ricordo di aver detto, in uno di quegli impeti di reazione: “Un giorno o l’altro le cose cambieranno…” e non so se quella frase fosse una preghiera, una minaccia, o le due cose insieme”.

Wanda Ferro, candidata alla Camera per Fratelli d'Italia

Elezioni, Silvia Vono (5 Stelle): l'entusiasmo dei cittadini è la nostra forza

“L'entusiasmo dei cittadini calabresi è la nostra forza”.

Silvia Vono, candidata del Movimento 5 Stelle al Senato nel collegio uninominale Catanzaro/Vibo, testimonia sul suo profilo Facebook “l'onda positiva delle piazze” rispetto alla proposta politica dei pentastellati.

Tantissime le tappe del suo tour elettorale. Da Jacurso a Filadelfia, da Pizzo a San Nicola da Crissa, da Cortale a Simeri Crichi, da Lamezia a Catanzaro, da Vibo a Soverato. “In ogni città, in ogni comune stiamo affrontando specifiche questioni legate ai bisogni dei territori” argomenta Silvia Vono. Economia, artigianato, lavoro, infrastrutture, sanità, scuola: sono solo alcuni dei temi caratterizzanti in un mese intensissimo di campagna elettorale, culminato con le due serate “speciali” di Cosenza e Locri, sul palco dei comizi con Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista.

Un nuovo appuntamento è in programma oggi pomeriggio alle ore 16 a Palermiti e un secondo domani, domenica 25 febbraio, a Chiaravalle Centrale. L'iniziativa pubblica di domani si svolgerà alle ore 11 nei locali del ristorante “La Puccia”, in via Luca. Silvia Vono e Dalila Nesci (candidata alla Camera) incontreranno i simpatizzanti e gli attivisti delle Preserre, nel corso di un incontro che ha anche una finalità di carattere sociale.

La mattinata, infatti, si concluderà con un aperipranzo solidale a offerta libera il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza in favore di una associazione di volontariato particolarmente attiva e impegnata sul territorio. 

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