Coronavirus, Bruno Bossio ( Pd) chiede: " La riapertura in sicurezza anche per piccole imprese al Sud”

"Esprimo pieno sostegno alle rivendicazioni  di Confartigianato-Calabria che, attraverso una lettera appello rivolta ai parlamentari calabresi, chiede maggiore attenzione alle piccole imprese".
 
Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Il 4 maggio, 4 milioni e mezzo di lavoratori del nord, nelle zone di maggior contagio, potranno riprendere a lavorare e tirare un sospiro di sollievo per sé e per le loro famiglie.  Non si capisce  perché questa stessa libertà non è garantita ai lavoratori autonomi e alle piccole imprese del sud.
È ingiusto che le scelte indicate nel decreto della Presidenza del consiglio dei ministri autorizzino la apertura della cosiddetta fase 2 riproponendo il tema dello squilibrio tra Nord e Sud. 
La esplosione della emergenza Covid19 - prosegue la deputata- ha messo in evidenza le potenzialità dei territori meridionali e confermato che il rischio di una tremenda fase recessiva nazionale si può fronteggiare soprattutto se si investe sul Sud, inteso come una risorsa che può dare molto più delle aree storicamente forti alla crescita dell'intero Paese.
Il DPCM per il 4 maggio, invece, va nella direzione opposta e ripropone anche in questo contesto emergenziale lo storico dualismo. 
Non si comprende la ragione per cui, ad esempio, ai piccoli esercenti commerciali,agli artigiani, a partire dai barbieri e parrucchieri,bar e ristoratori tipici, operatori del wellness non è consentito riaprire le attività, ovviamente condizionate alle necessarie misure di sicurezza. 
Oltretutto, non può essere sottaciuto il fatto che nel Sud la qualità dell’aria e dell'acqua e del contesto ambientale  in generale, in questa emergenza hanno contribuito anch'essi a fare la differenza. Viene allora da chiedersi perché, se il Governo ha valutato di allentare il lockdown nonostante la mancanza di test e tamponi e la mancanza dell’app di contact tracing, ritenendo sufficienti le stringenti regole di sicurezza interpersonale e sanificazione dei luoghi, si è deciso al contempo di penalizzare il sud, dove il contagio è stato assai più contenuto". 
"Permanendo tale situazione al sud, però,si rischia che l'emergenza dovuta alla incapacità di garantire i livelli minimi di sopravvivenza per una parte grande della società potrà essere più devastante di quanto  non abbia potuto l’epidemia sanitaria. 
Non è azzardato affermare che di questo passo al sud si rischia di morire di povertà e non solo di Coronavirus. Pertanto, ritengo che vadano accolti appelli come quello di Confartigianato-Calabria e di tutti coloro che stanno giustamente protestando inascoltati, perché vogliono riaprire nella massima sicurezza e che avrebbero bisogno solo di un po’ di fiducia e di aiuti economici veri. Bisogna accompagnare la autorizzazione alla riapertura con sussidi volti a ridurre anche i costi richiesti dalla attivazione degli stessi interventi che dovranno garantire la sicurezza a fronte dell’allentamento del lockdown. È stato chiesto ai cittadini di limitare la propria libertà come mai accaduto prima e con grande senso di responsabilità e coraggio lo hanno fatto. Ora è il momento di dare a loro fiducia.
Ritengo che il riconoscimento che stamattina, il Presidente Conte, nel suo intervento alla Camera dei deputati, ha dato verso procedimenti differenziati per i diversi territori per la gestione di una efficace e responsabile gestione della nuova fase emergenziale possa essere di aiuto e non di impedimento ad operare in questa direzione.
Il tema non è quello di aprire tutto o di indurre al massimo le misure restrittive ma è quello di fissare le regole della messa in sicurezza e della riduzione del rischio a salvaguardia - afferma  infine la parlamentare- della salute dei cittadini e ovviamente rispettarle, con piena consapevolezza civica e attraverso la vigilanza della azione dello Stato".

A Catanzaro “Idee, strategie e proposte per fare ancora impresa in Calabria”

“Idee, strategie e proposte per fare ancora impresa in Calabria”. È la “sfida” che lancia Confesercenti Catanzaro con l'incontro in programma il prossimo martedì 30 aprile alle ore 15 presso la sede di Via Lucrezia della Valle. Una iniziativa che avrà un incipit fondamentale: l'analisi del quadro economico regionale.

Tema che verrà argomentato dal prof. Vittorio Daniele, ordinario di Politica economica presso l'Università Magna Graecia.

I lavori verranno introdotti dal presidente di Confesercenti Catanzaro, Francesco Chirillo.

“Siamo fortemente preoccupati - anticipa Chirillo - perché il quadro attuale non appare certamente favorevole a noi imprenditori calabresi delle Pmi. A pagarne le spese, di riflesso, sono soprattutto i nostri giovani, considerando come, generalmente, tra coloro che hanno meno di 25 anni, più della metà non trova ancora occupazione e sceglie sempre più spesso la strada della nuova emigrazione. C’è poi un’altra lettura che ritengo di dover sottolineare: quella di una spaccatura tra diversi Sud, un Mezzogiorno che viaggia a più velocità. Anche in base alla mia personale esperienza, ma non solo, verifico che ci sono regioni del Sud in relativa crescita e regioni come la nostra con crescita bassa o, addirittura, con un Pil fermo o in calo. L'iniziativa di giorno 30 aprile vuole essere, appunto, un momento di riflessione e di approfondimento su questi punti critici nodali, ma anche e soprattutto di proposta. L'analisi ci deve portare a capire come e dove intervenire, nel brevissimo periodo. Perché il nostro obiettivo rimane quello di restare qui in Calabria e di investire con fiducia, caparbietà e impegno nella nostra terra”.

Cosenza, la Camera di Commercio offre un aiuto concreto alle imprese

In questo particolare momento di disaccordo nel Governo per quanto riguarda la reintroduzione dei voucher, si assiste anche a qualche misura davvero volta a tendere una mano alle aziende, che, soprattutto al sud, versano in condizioni di grandi difficoltà.

 Il panorama economico generale

 Su tutto il territorio, in quest’ultimo anno, sono state diverse le aziende che hanno dovuto chiudere i battenti. Il trend, possiamo affermarlo con dati Istat alla mano è negativo, vale a dire che sono state più le aziende che hanno chiuso rispetto a quelle che si sono registrate alla Camera di commercio.

 Un trend che però, per quanto riguarda la Calabria, non viene confermato, dato che quì sono più le nuove aziende rispetto a quelle chiuse. Ci si potrebbe illudere che questo dato sia assolutamente positivo, ma così non è, purtroppo. La spiegazione di questa tendenza sta nel fatto che il livello di disoccupazione, ancora alto nonostante le numerose rassicurazioni da parte del Governo, ha generato diverse “vie secondarie”.

 Chi non ha trovato lavoro, ma ha avuto comunque la caparbietà di cercare una fonte di guadagno ha percorso delle strade alternative. Per esempio basti pensare a quanti italiani hanno scelto di andare alla ricerca di un lavoro all’estero, abbandonando quindi la propria famiglia e il proprio paese. Ci sono poi disoccupati che, invece, hanno cercato di guadagnare qualcosa con dei lavori sul web. Si trovano diverse opportunità in questo ambito, da alcuni sondaggi a cui si deve rispondere per guadagnare qualche decina di euro,  fino al trading online che invece, su piattaforme come plus500 (vedi http://www.migliorcontocorrente.org/plus500.htm) consente di guadagnare cifre anche interessanti. Una terza via è quella di aprire una partita iva e provare a fare impresa, cosa non semplice dati i tempi, ma che per alcuni si è rivelata essere la soluzione vincente a uno stato di disoccupazione.

 Gli aiuti in concreto

 Le difficoltà per le piccole e medie imprese sono davvero tante e per dare una mano concreta, la Camera di Commercio di Cosenza ha approvato tre nuovi bandi che offrono un reale sostegno alle micro, piccole e medie imprese. Nello specifico quindi cosa accade? Vengono erogati contributi per le seguenti ipotesi:

  •  investimenti già effettuati e che possano essere rendicontati;
  •  riconoscimento di voucher per gli investimenti da realizzare successivamente e che saranno quindi rendicontati in un futuro.

 Verranno stanziati complessivamente 700 mila euro, di questi, 200 mila verranno divisi equamente per due precise categorie: per le imprese giovanili e per le pmi  femminili. I voucher, invece, potranno arrivare fino a 5 mila euro e per la copertura, fino al 50% delle spese sostenute o ancora da sostenere. E’ possibile richiedere il contributo presentando l’apposita domanda telematicamente fino all’ 1 Giugno.

 Una possibilità da non sottovalutare

 Si tratta quindi di una possibilità concreta che permette non solo di riavviare un’attività, ma di aiutare le piccole e medie imprese attualmente in sofferenza, in modo che proprio da queste possa partire un impulso di ripresa per l’economia calabrese.

 

Bandi Por 2014-2020: partono gli eventi per la presentazione dei nuovi avvisi per imprese

A partire dal prossimo 30 novembre inizieranno gli incontri promossi dalla Regione, d'intesa con il Partenariato istituzionale ed economico-sociale, per illustrare contenuti e opportunità dei 5 nuovi bandi destinati alle imprese calabresi e per rispondere alle richieste di chiarimento degli imprenditori.

Al centro degli eventi di presentazione l'articolato sistema di interventi dedicato al rafforzamento del sistema produttivo della Calabria: sostegno alla partecipazione al programma europeo Horizon 2020, acquisto di nuovi macchinari o ristrutturazione degli impianti, aumento dell'export, adozione di innovazioni tecnologiche e, infine, a favore delle imprese che producono sviluppo attraverso la ricerca.Questo il calendario degli appuntamenti in programma nelle 5 province calabresi: mercoledì 30 novembre ore 16, Sala Conferenze del Palazzo della Provincia, Reggio Calabria; giovedì 1 dicembre ore 9.30, Sistema Bibliotecario Vibonese, Vibo Valentia; giovedì 1 dicembre ore 16, Sala Provinciale Parco della Biodiversità, Catanzaro; venerdì 2 dicembre ore 9.30, Sede della Provincia, Crotone; venerdì 2 dicembre ore 16.00, Sala Quintieri del Teatro Rendano, Cosenza. Si rinnova così la formula del confronto con gli attori locali, già positivamente avviata, che affida ai dirigenti responsabili il compito di entrare nel merito dei bandi e di rispondere alle domande degli attori del sistema produttivo regionale.

Grazie alla completa digitalizzazione delle procedure per gli incentivi alle imprese le PMI potranno usufruire di una piattaforma online, appositamente dedicata, per la compilazione e l'inoltro delle domande. Nel dettaglio i 5 bandi riguardano: 

- Bando Horizon 2020, 1,2 milioni di euro rivolti alle PMI per il sostegno nella partecipazione alle call previste dal Programma Horizon 2020 per iniziative di qualificazione delle risorse umane, ricerca Partner di progetto, assistenza specialistica per il miglioramento delle proposte, elaborazione di analisi e studi. 

- Bando Macchinari e Impianti: 10 milioni di euro a sostegno di investimenti nelle imprese calabresi, con priorità alle aree di innovazione della S3, per favorire i processi di rafforzamento e ristrutturazione aziendale, introdurre innovazioni produttive, migliorare l'efficienza energetica e accrescere la competitività. 

- Bando Progetti R&S: 15 milioni di euro per la realizzazione di progetti di ricerca e sviluppo riferiti alle aree di innovazione della Smart Specialization (S3) della Regione Calabria, anche in collaborazione con enti di ricerca. 

- Bando internazionalizzazione: 3,5 milioni di euro per incrementare e qualificare la quota di esportazione dei prodotti e dei servizi delle PMI sui mercati esteri, favorendo l'apertura del sistema produttivo calabrese, attraverso il sostegno alle azioni di comunicazione e alla partecipazione ad eventi e alla promozione di incontri bilaterali e partnership con operatori esteri. 

- Bando ICT: 7 milioni di euro per promuovere l'adozione e l'utilizzazione, nelle PMI, di nuove tecnologie, innovazione nei processi e nell'erogazione di servizi al fine di incrementarne la produttività.

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