Battaglia di Forza Nuova: "Casa e lavoro agli italiani"

"Casa e lavoro agli italiani": è questo lo striscione che nella notte i militanti lametini di Forza  Nuova hanno affisso in due punti della città, uno nella zona ovest, in via Giacomo Matteotti, e l’altro, in quella est, su Corso Numistrano". Questo - si legge in una nota trasmessa dalla sezione cittadina del movimento politico -  per ribadire ai partiti nazionali di Governo che i diritti dei nostri connazionali, in fatto di assegnazione di alloggi popolari, lavoro ed altri benefit, vengono prima di tutti gli altri.  In Italia, infatti, in questo determinato periodo storico, il Governo Renzi insieme a tutti i partiti che lo sostengono e ad altri dell’opposizione (come il Movimento 5 Stelle e buona parte di Forza Italia) hanno deciso, in maniera pusillanime, il passaggio alla Camera della legge sullo 'Ius Soli' che, di fatto, regalerà la cittadinanza italiana ai figli degli extracomunitari che nasceranno sul nostro territorio". "Mentre in Italia le aziende chiudono, la disoccupazione si attesta sempre su percentuali altissime e la possibilità di trovare lavoro appare sempre più una chimera, le priorità per i nostri politici - afferma con decisione Forza Nuova - sono quelli di dare diritti ed assistenza a chi italiano non è".

 

Operazione "Tenaglia": un arresto della Polizia per detenzione di droga

Un uomo di 33 anni è stato tratto in arresto dalla Polizia sulla scorta  di quanto sancito da un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal Tribunale di Catanzaro. L'accusa mossa a suo carico è quella di concorso nella detenzione di ingente quantitativo di sostanza stupefacente. Il provvedimento è stato notificato presso la casa di reclusione di Como dove il 33enne si trova per altre vicende giudiziarie simili. Poco più di un anno fa, era finito in manette, insieme ad altri soggetti, originari della Calabria e della Puglia, nel contesto dell'inchiesta ribattezzata "Tenaglia" che permise di individuare e porre sotto sequestro 33 chilogrammi di di marijuana. Nell'occasione fu smascherata, secondo la ricostruzione degli inquirenti, una organizzazione di spacciatori che con la droga trasferita dall'Albania riempiva di droga il mercato degli stupefacenti di Lamezia Terme. Allora, l'arresto fu cancellato, ma la Corte di Cassazione ha successivamente stabilito la sussistenza delle ragioni alla base della cattura.

"Hanno cercato di rapire mia figlia", la denuncia di una mamma

"Attenzione ad un furgone bianco mi stava rubando mia figlia”. Questo l'allarme lanciato da una mamma tramite un post pubblicato nella pagina del gruppo Facebook “Mamme di Lamezia Terme”. Nel messaggio, la donna ha raccontato che “alcune persone", a bordo di "un furgone" le si sarebbero "avvicinate" per chiederle "un’informazione e, mentre stava rispondendo", dal mezzo sarebbe "scesa una ragazza che con rapidità" avrebbe "preso per mano la sua bambina" cercando di portarla via. Accortasi di quanto stava accadendo, la donna avrebbe "strappato la figlia dalle mani e loro" sarebbero "scappati”. L'episodio e' stato denunciato agli uomini del commisariato si PS di Lamezia Terme che hanno avviato le indagini per cercare di venire a capo dell'accaduto.

La Finanza sequestra 45000 prodotti insicuri: anche oggetti per la "Notte di Halloween"

Continua l’azione della Guardia di Finanza a contrasto della commercializzazione di prodotti illegali, potenzialmente pericolosi soprattutto per la salute e l’incolumità fisica dei consumatori finali. L’attività investigativa svolta dai finanzieri di Lamezia Terme ha permesso, questa volta, di individuare e sottoporre a controllo un negozio gestito da un imprenditore di nazionalità cinese, esercente il commercio, anche "all’ingrosso", di articoli di vario genere, provenienti, nella massima parte, dall’Oriente asiatico. I "baschi verdi", durante l’ispezione dell’esercizio commerciale, hanno subito individuato moltissimi prodotti che non rispettavano le prescrizioni previste dalle leggi italiane e dell’Unione Europea. Il controllo è stato esteso a tutti i locali della ditta, permettendo il rinvenimento e l’immediato sequestro amministrativo di oltre 45.000 articoli, per varie violazioni concernenti la mancanza di istruzioni in lingua italiana, delle indicazioni di provenienza e dei dati del soggetto importatore, di fondamentale importanza ai fini della effettiva tutela degli acquirenti. Tutti gli oggetti erano già posti in vendita ovvero pronti ad essere immessi in commercio. Tra i beni sequestrati erano presenti vari prodotti, destinati ai consumatori in occasione della imminente festa della notte di “Halloween” (tra gli altri lanterne, zucche, maschere, scheletri e costumi, tutti insicuri e potenzialmente pericolosi per la salute). L’imprenditore è stato sanzionato e segnalato alle autorità competenti . Se immessi sul mercato, il valore degli oggetti sequestrati si sarebbe attestato attorno ai 40.000 euro. “Non si può fare a meno di segnalare ai consumatori – riferisce la Guardia di Finanza - che l’acquisto e l’uso di prodotti contraffatti e/o non conformi, a fronte di un iniziale risparmio economico, può avere conseguenze anche molto gravi per la loro stessa salute. Basta infatti considerare, in proposito, che le sostanze di cui sono composti i prodotti contraffatti o non conformi sono sconosciute e prive di ogni controllo e test preventivo e successivo alla produzione. Detti prodotti illeciti potrebbero , quindi, non solo risultare qualitativamente molto inferiori rispetto alla soglia di regolarità prevista, ma addirittura fortemente nocivi per l’integrità e la sanità fisica di chi li adopera, specie se a contatto diretto della propria persona e soprattutto se non ancora completamente sviluppata, come per i ragazzi. L’operazione si inserisce in un più ampio dispositivo di contrasto alla commercializzazione di prodotti illegali predisposto e coordinato dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, che già da tempo sta dando positivi riscontri".

 

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Evasione fiscale e truffa ai danni dello Stato: sequestrati beni a 4 imprenditori

La Guardia di Finanza ha eseguito sequestri preventivi di beni "per equivalente", disposti dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale, nei confronti di 4 imprenditori, tutti già indagati per reati tributari, segnatamente per aver evaso le imposte sui redditi e sull’Iva e, in un caso, per aver anche perpetrato una truffa aggravata ai danni dello Stato. Il sequestro, ad opera dei militari del Gruppo di Lamezia Terme, ha riguardato società operanti in vari settori, dalla ristorazione ai trasporti, i cui rappresentanti legali hanno omesso di presentare le dichiarazioni fiscali o versare le imposte dovute. Sono stati sequestrati valori per equivalente di quanto evaso o frodato e in particolare fondi economici, attività finanziarie, terreni, autoveicoli e quote sociali. L’attività istituzionale sopra descritta rientra in un più ampio disegno strategico/operativo della Guardia di Finanza, volto non soltanto a scoprire le violazioni fiscali, ma anche - in una prospettiva di maggiore concretezza ed effettività dell’azione delle Fiamme Gialle - ad assicurare il reale recupero di risorse erariali illecitamente sottratte allo Stato. In detta ottica, è possibile ricorrere, nei casi più gravi e con l’indispensabile avallo della magistratura, anche all’esecuzione di mirati sequestri penali di beni. Detti sequestri, peraltro, possono essere eseguiti non soltanto sui beni ottenuti mediante le condotte illecite penalmente rilevanti sotto l’aspetto tributario, ma anche - come nei casi sopra indicati - nella forma "per equivalente", ovvero cautelando beni di cui l’imprenditore abbia comunque la disponibilità - anche "di fatto" -, indipendentemente dall’essere i beni medesimi “frutti” diretti delle condotte illegali. I servizi della Guardia di Finanza catanzarese proseguono con costanza per evitare distorsioni del mercato e sleali concorrenze da parte di chi non rispetta le norme fiscali, potendo, non pagando le imposte, spuntare un prezzo più basso sul mercato dei propri prodotti, a tutto svantaggio di chi invece correttamente osserva le regole.

Donna rapinata per strada: un arresto dei Carabinieri

I Carabinieri hanno tratto in arresto un quarantunenne che deve rispondere dei reati di rapina e violazione della sorveglianza speciale. Secondo la ricostruzione dei militari delll'Arma della Compagnia di Lamezia Terme, si sarebbe reso responsabile dello scippo di un gioiello ad una donna che stava camminando. Ad inchiodarlo sono stati i racconti forniti da alcuni testimoni, nonché le riprese video di impianti di sorveglianza ubicati nella zona. 

Blitz interforze in un campo rom: trovati 300 chili di rame

Un blitz condotto congiuntamente da Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e Polizia Municipale ha permesso di di sequestrare trecento chilogrammi di rame scovati dalle forze dell'ordine all'interno dell'accampamento nomadi in contrada Scordovillo, a Lamezia Terme. Nel corso dell'operazione, caratterizzatasi anche per l'esecuzione di quaranta  perquisizioni, sono stati rinvenuti, inoltre, parecchie parti di automobili oggetto di furti e circa cento ruote di veicoli. Numerosi i soggetti nei cui confronti è stata formalizzata la denuncia per furto e ricettazione.

Processo "Perseo": il senatore calabrese Aiello assolto dal reato di voto di scambio

Assolto per non aver commesso il fatto: Giuseppe Perri, giudice per le udienze preliminari, al culmine del processo celebrato con rito abbreviato, ha emesso il verdetto nei confronti di Piero Aiello, senatore calabrese del Nuovo Centrodestra. Il capo d'imputazione a carico dell'ex assessore regionale era voto di scambio. A difendere le ragioni di Aiello è stato l'avvocato Nunzio Raimondi. Elio Romano, che ha rappresentato la pubblica accusa per conto della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, aveva richiesto che il senatore fosse condannato a tre anni di reclusione. La vicenda giudiziaria è nata dall'operazione "Perseo", condotta nel luglio di due anni addietro, che, secondo le ricostruzioni investigative, aveva smantellato i clan di Lamezia Terme e si era concretizzata con l'esecuzione di sessantacinque arresti. 

 

 

 

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