La Polizia sventa un furto in appartamento e recupera una autovettura rubata

Continua è l’attività di contrasto da parte della Polizia di Stato alla criminalità diffusa con il dispositivo straordinario di controllo del territorio.

Nella giornata di ieri sono state denunciate sei persone, una per evasione dagli arresti domiciliari, una per furto di energia elettrica, un pregiudicato trovato in possesso ingiustificato di aggetti atti ad offendere (mazza da baseball), una per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, un persona per disturbo della quiete pubblica ed un rumeno perché si rifiutava di declinare le proprie generalità.

Il dispositivo di controllo straordinario del territorio, rafforzato nelle ore serali, viene giornalmente modulato in base alle esigenze di prevenzione e repressione stabiliti in sede di tavolo tecnico presieduto dal Questore Dr. Luigi LIGUORI.

In particolare gli uomini della Squadra Volante della Questura di Cosenza nella tarda serata di ieri hanno fermato un serbo, con numerosissimi precedenti per furti in abitazione in diverse provincie italiane, che si aggirava in maniera furtiva nei pressi di alcune abitazioni nella zona di via Tommaso Arnone mentre tentava di introdursi in una di queste villette per effettuare un furto. Il serbo, all’esito del controllo,oltre a non riuscire a fornirne valide giustificazioni sulla presenza nella città di Cosenza, veniva trovato in possesso di una torcia edi diversi strumenti atti allo scasso. Il pregiudicato veniva accompagnato presso gli uffici della Squadra Volante per ulteriori accertamenti investigativi e deferito all’A.G. per il possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.

Sempre nella serata di ieri, si presentava nell’ufficio denunce della Questura di Cosenza, una ragazza per denunciare il furto della propria autovettura Ford Ka avvenuto pochi minuti prima nei pressi di via Montesanto. Prontamente la Sala Operativa allertava le pattuglie della Squadra Mobile e delle Volanti presenti sul territorio, che riuscivano a rinvenire l’auto rubata e riconsegnarla alla ragazza,mentre la stessa era ancora negli uffici della Questura per formalizzare la denuncia di furto. 

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La Polizia di Stato arresta un rumeno per stalking

Nell'ambito del piano straordinario di controllo del territorio disposto dal Questore Dr. Luigi LIGUORI, per la prevenzione e repressione dei reati di violenza di genere e a seguito delle numerose iniziative di sensibilizzazione della Questura di Cosenza, come il progetto “camper antiviolenza”, nella tarda serata di ieri personale della Squadra Volante ha tratto in arresto in flagranza di reato di Stalking, di cui all’art 612 bis, T. D. A. cl. 87.

L’arrestato nel mese di giugno 2016 era stato destinatario del provvedimento di ammonimento del Questore di Cosenza mentre nel decorso gennaio, a seguito di minacce e atti persecutori reiterati nel tempo, era stato sottoposto alla misura cautelare, emessa dal GIP presso il Tribunale di Cosenza, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla parte offesa. Numerosi e reiterati nel tempo sono stati gli atti persecutori posti in essere dall’arrestato nei confronti della vittima: danneggiamenti, minacce anche di morte, pedinamenti, appostamenti, quotidiani messaggi minatori, che hanno provocato nella donna un perdurante e grave stato di ansia e di paura per la propria incolumità tanto da costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita. Nell’ottobre del 2016 si era reso autore addirittura di un tentativo di speronamento dell’auto della vittima che aveva provocato uno spettacolare incidente su via Panebianco.

Nella tarda serata di ieri il personale della Squadra Volante della Questura di Cosenza ha arrestato il T.D.A. in flagranza di reato durante l’ennesimo atto persecutorio, impedendo che venisse portato a più gravi conseguenze per la vittima. In particolare la Sala Operativa, a seguito di una richiesta di soccorso, inviava le Volanti in Piazza Loreto in Cosenza. Gli equipaggi giunti immediatamente sul posto notavano la presenza di un giovane che alla vista degli Agenti di Polizia lasciava cadere in terra un cacciavite e tentava la fuga in direzione di via S. Giacomantonio. Gli agenti immediatamente bloccavano il giovane e nel contempo notavano una donna in evidente stato di agitazione che in lacrime indicava il suddetto giovane come il suo ex convivente, già gravato dal divieto di avvicinamento ai luoghi da lei frequentati.

La donna, tranquillizzata dagli agenti, ha raccontato che già dal primo pomeriggio l’uomo la stava pedinando e aveva inviato messaggi minatori a lei e alla propria madre. Dopo aver parcheggiato, in serata, la propria auto in piazza Loreto per recarsi in chiesa, la donna, all’uscita dalla stessa, aveva notato lo stalker appoggiato alla sua auto che presentava uno pneumatico sgonfio e terrorizzata, temendo per la propria incolumità, aveva chiamato il 113. Gli Agenti intervenuti hanno poi verificato che la causa dello pneumatico sgonfio era da ricondursi ad un evidente foro sul lato dello stesso.

Attesa la pericolosità del soggetto gravato da numerosissimi precedenti penali e di polizia per associazione di tipo mafioso, furto, truffa, frode informatica, estorsione ,ricettazione e falsità ideologica, attese le modalità di commissione del reato, particolarmente gravi ed allarmanti, la reiterazione dello stesso che inducono a ritenete sussistente un concreto ed attuale pericolo per l’incolumità della donna ed alla luce di tutti gli elementi di reità raccolti, il T. D.A. veniva tratto in arresto per i reati di cui ex art 612 bis comma 2 c.p. (atti persecutori) e 635 comma 2 n.3 c.p.(danneggiamento aggravato).

Lo stesso dopo le formalità di rito veniva posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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Arresto terrorista islamico in Calabria, la Questura: “Ossessionato dalla lotta contro nemici di Allah”

Dopo il blitz antiterrorismo di ieri, che ha portato all'arresto del giovane marocchino Hamil Mehdi,  in precedenza respinto dalla Turchia per motivi di sicurezza pubblica, la Polizia di Stato, ha diffuso i video inerenti l'attività investigativa effettuata dagli uomini della Digos  nel corso di circa 7 mesi. Il tema dominante che scandisce le giornate e la vita del Mehdi, è costituito dalla consultazione sistematica e ripetuta in modo ossessivo di video di auto addestramento e che riproducono scenari di guerra nelle zone controllate dal  “Daesh.” Anche ieri, subito dopo l’arresto, appena giunto presso la Questura di Cosenza,  il giovane ha compiuto un gesto simbolico chiedendo  un posto dove potersi lavare le mani e di poter pregare. I connotati salienti della personalità del soggetto si rilevano anche dalla stringata dotazione al seguito per il viaggio che, secondo le sue intenzioni, doveva essere senza ritorno, erano un tappetino per la preghiera (Musallah), il pantalone di una mimetica di combattimento ed una rivista dei fratelli musulmani contenente i comportamenti da tenere da un buon musulmano secondo il corano. Nei filmati che ossessivamente giornalmente visionava Mehdi, si susseguono scene di auto addestramento sui quali campeggia l’immancabile a bandiera nera del califfato, nonchè decapitazioni, omicidi di massa con successive sepolture in fosse comuni attraverso l'impiego di una ruspa.  Particolarmente significative le immagini inerenti i preparativi del martirio di tale Abu Salem Addarawi il quale, comunica che il destino dei fratelli musulmani è quello della lotta armata e poi,  con espressione particolarmente efficace, si fa collegare da un fratello i fili di una cintura esplosiva  e, quando una voce fuori campo gli chiede se non gli faccia paura l'esplosivo, risponde che la cosa importante è quella di uccidere i nemici di Allah; mentre in una scena successiva lo stesso riferisce che: “sta legando le chiavi del paradiso con le sue mani”.

Cercano di rubare una Opel Corsa, denunciate tre persone

La Polizia di Stato, nell’ambito del piano straordinario di controllo del territorio predisposto in sede di tavolo tecnico ed in esecuzione delle direttive impartite dal questore di Cosenza Luigi Liguori, ha attenzionato particolarmente il fenomeno dei furti delle autovetture. Lo sforzo e l’impegno profuso nel controllo del territorio dall’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso pubblico – Sezione Volanti ha dato i suoi frutti. Nella tarda serata di ieri, all’esito di numerosi servizi e sulla scorta degli elementi di reità raccolti, personale della Squadra Volante, dopo un breve inseguimento ha bloccato 3 persone, di cui 2 con precedenti specifici, che poco prima avevano cercato di rubare un’autovettura di piccola cilindrata. Nello specifico, in via Popilia, personale delle Volanti, intervenuto in forza, anche sulla scorta della collaborazione di alcuni cittadini, è riuscito a sventare il furto di una Opel Corsa, che è stata successivamente consegnata al legittimo proprietario. I denunciati sono stati sorpresi alla guida di un’altra autovettura senza patente ed in possesso di arnesi atti allo scasso, tra i quali cacciaviti, chiavi di tipo inglese ed un’asta di metallo uncinata usata per aprire le portiere delle autovetture. Sulla base degli elementi raccolti i 3 sono stati accompagnati presso gli uffici della Questura e denunciati per tentato furto aggravato (uno di loro anche per guida senza patente in quanto revocata).

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