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Serie B la lotta per la promozione e le ambizioni della Reggina

Mai come quest'anno il campionato cadetto avrà poco da invidiare alla massima serie, nella stagione 2021/2022 la serie B risulta infatti essere piena di stelle, e non solo grazie a Buffon del Parma che le farà da testimone onorario, Glik, Sau e Lapadula saranno il terzetto d'oro del Benevento, Rodrigo Palacio la stella del Brescia, mentre Jeremy Menez cercherà di regalare ancora tanti sorrisi ai tifosi della Reggina. Ricordiamo che le 20 squadre presenti nella serie cadetta si giocheranno la promozione in Serie A, ed al termine del torneo solo 3 riusciranno ad approdare nel calcio dei “grandi”, regolamento che premierà le prime due classificate con una promozione diretta, mentre la terza sarà la vincente dei play-off tra le squadre che si piazzeranno tra il terzo e l'ottavo posto. La favorita tra le favorite è sicuramente  il Lecce di Marco Baroni, una formazione considerata in pole anche dagli appassionati di statistiche e pronostici, da coloro che analizzano attentamente le previsioni sugli eventi calcistici e il panorama delle scommesse sportive. La squadra pugliese fa della qualità e dell'esperienza i punti nevralgici delle proprie ambizioni, e punta ad essere la squadra di riferimento per la serie cadetta nella stagione 2021/2022, ovviamente a meno di clamorose smentite, che nel calcio possono sempre verificarsi.

Insieme al Lecce, tra le pretendenti al titolo, non possiamo non inserire il Brescia, altra corazzata della serie cadetta. L'esperienza di Buffon sicuramente regalerà tanti punti e tanto entusiasmo al Parma, e anche se la squadra emiliana risulta essere un mix fra giovani di belle speranze e giocatori esperti, il che un po' la allontana dalla vetta, riuscirà senz'altro a dare filo da torcere alle contendenti. Insieme alle “prime” della classe, è opportuno menzionare altre squadre importanti che quest'anno compongono la griglia del campionato cadetto, come il Benevento il Monza e il Cittadella, seguite a poca distanza dalle “scommesse” Pisa, Frosinone e Reggina, e vista la classifica attuale non possono essere considerate solo delle scommesse.

Proprio la Reggina nelle ultime settimane sta catturando l'attenzione mediatica grazie alla sua serie positiva, 4 vittorie nelle ultime 5 partite, tra cui l'ultima nel derby vinto contro il Cosenza, nell'anticipo della dodicesima giornata di Serie B. La squadra di Aglietti oltre a proporre un calcio gradevole nel suo sviluppo, può vantare la miglior difesa del campionato fino a questo momento, e anche se l'essere cauti è la filosofia societaria i tifosi si godono il momento, e nel calcio si sa, è bello sognare. Eppure l'inizio di stagione con l'addio di Marco Baroni con il quale si era raggiunta la salvezza nello scorso campionato di serie B poteva non essere dei migliori, invece va dato merito a Mister Aglietti che non solo si è dimostrato essere all'altezza del suo predecessore, ma è riuscito a migliorare la media punti della squadra calabrese, nelle prime dodici giornate la media dell'ex tecnico era di 1,58 a partita, mentre per il nuovo tecnico la media risulta essere di 1,83 punti per partita, poi ovviamente sarà da rivedere al termine della stagione, ma come recita il proverbio “chi ben comincia...”. Le ambizioni della società sono molte, le aspettative dei tifosi (che anche quest'anno regalano massicce presenze sugli spalti) anche l'umiltà e l'impegno come ripete anche Mister Aglietti, dovranno essere le peculiarità per arrivare fino in fondo.

Operazione "Sant'Agata Soccer": sequestrato il centro sportivo della Reggina Calcio

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza e gli agenti della Polizia Provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di tutti gli immobili e di un campo sportivo insistenti presso il centro sportivo Sant’Agata della Reggina calcio S.p.a. in alveo del torrente Sant’Agata compreso tra il prolungamento della pista aeroportuale ed il ponte delle Ferrovie dello Stato di Reggio Calabria – Metaponto. Il provvedimento è stato emesso dal Procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho e dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni, all’esito di una articolata attività di indagine condotta con l’ausilio di consulenti tecnici, che ha consentito di ricostruire le vicende amministrative legate alla realizzazione dell’impianto sportivo della Reggina Calcio. E’ stato infatti accertato, a detta degli inquirenti, che detto impianto sarebbe abusivo in quanto costruito in violazione delle norme di legge in materia urbanistica, edilizia ed ambientale. In particolare, a F.P. e R.G. entrambi di anni 66, in concorso tra di loro, si contestano numerosi reati sulla normativa edilizia, urbanistica ed ambientale, per la realizzazione dell’intera struttura sportiva in totale difformità e/o assenza dei permessi di costruire e delle varie autorizzazioni di legge.

Da Pirlo alla polvere: ora la Reggina deve rinascere

Non c’è tempo per i rimpianti, per pensare a ciò che poteva essere e non è stato. Occorre ripartire da dove si può. La nuova squadra dello Stretto si chiamerà “A.S.D. AS REGGINA”, il marchio è stato registrato da Mimmo Praticò e da un gruppo di imprenditori locali. L’obiettivo è ora quello di iscriversi alla Serie D: serve il “visto” del Consiglio federale e 350mila euro. In caso di buona riuscita dell’operazione si potrà procedere con la costruzione della nuova rosa, diversamente si dovrà ripartire dal campionato di Eccellenza (in questo caso l’investimento iniziale sarebbe di 100mila euro). Quella maglia amaranto sulle spalle di Pirlo, Baronio, Kallon, Bonazzoli o Possanzini è un lontano ricordo, come quella vittoria contro l’Inter alla prima giornata della stagione 2000/2001 che fece saltare la panchina di Marcello Lippi. Adesso è un’altra storia. Bisogna ricominciare da zero, con forza di volontà, entusiasmo, pazienza e determinazione. E forse, un giorno, si potrà tornare ad esultare dopo un gol rifilato ai grandi del calcio.

Niente Lega Pro per la Reggina: la delusione della società

“Il comunicato ufficiale pubblicato dalla Figc tradisce lo spirito ed i contenuti dei colloqui avuti a Roma venerdì scorso con il Presidente federale su una ipotesi di riapertura dei termini di iscrizione al campionato di Lega Pro”. È quanto si legge sul sito della Reggina Calcio. “Pur non avendo avuto nel corso dell’incontro alcun tipo di garanzia formale – viene sottolineato - dai colloqui era emersa la prospettiva che, alla scadenza dei termini dei ripescaggi lunedì 27 luglio, la Figc potesse valutare positivamente in caso di carenza di organico come da format tutte le società che avevano fatto domanda di iscrizione, condizionata naturalmente alla presentazione della documentazione richiesta per l’iscrizione al campionato – fideiussione e pagamento del debito sportivo. Nonostante tutto l’impegno profuso dall’associazione temporanea di scopo, costituita da Mimmo Praticò, Fortunato Martino e Francesco Giuffrè, e quello manifestato da tanti sottoscrittori di azioni che hanno fatto pervenire le loro quote su un conto corrente indicato dall’ats – viene rilevato - la decisione della Federazione, del tutto inaspettata, oggi comporta il blocco dell’entusiasmo popolare nei confronti della Reggina ed oscura di fatto il calcio professionistico a Reggio Calabria. Tale decisione – è la conclusione - penalizza oltremodo una città e i suoi tifosi che per 30 anni hanno contribuito a dare lustro al calcio italiano ed una società che ha favorito la crescita di generazioni di atleti che, attraverso la formazione ricevuta al centro sportivo ‘Sant’Agata’, hanno anche dato un importante contributo ai più prestigiosi successi delle Nazionali”.

 

Tempo scaduto, cala il sipario sulla Reggina

La tardiva corsa contro il tempo ha avuto un epilogo triste ed amaro: la Reggina non è riuscita a presentare la documentazione necessaria all'iscrizione al campionato di Lega Pro. Le burrascose tempeste che negli anni successivi alla retrocessione dalla Serie A hanno reso accidentato il percorso della società amaranto si sono condensate in un'unica giornata, quella di oggi, che sarà ricordata dall'intera città per la conclusione traumatica di un'epoca. Inutile e beffardo aver concluso lo scorso campionato avendo la meglio sul Messina nel derby play out. Senza i soldi che servivano, tra spettanze arretrate e fideiussione su cui pure si è lavorato fino al fotofinish, la corsa termina qui. Immaginare quale sarà il futuro del calcio a Reggio Calabria è un mistero avvolto nella nebbia del pressappochismo e della superficialità con cui in tanti hanno assistito passivamente all'agonia di quello che, comunque, era un vanto fra i pochissimi che la città poteva agitare con legittimo orgoglio. 

Vicenda Granillo: il Comune tende la mano alla Reggina

Le chiacchiere stanno a zero e con esse anche le polemiche che nella giornata di mercoledì si sono alzate vorticosamente, senza appigli giustificativi, in merito al caso della licenza d'uso dello stadio Granillo. Dalle parti di Palazzo San Giorgio nessuno si è scomposto, armato della consapevolezza che una soluzione in grado di tutelare gli interessi della città e quelli della Reggina sarebbe stata individuata ed offerta alla società di via delle Industrie. Gli incontri e le riunioni che si sono susseguite hanno avuto tutte, come prerequisito, la volontà di non arrecare alcun danno alle tasche dei cittadini ed al destino del club amaranto. L'impegno profuso dai componenti della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, unitamente a quello messo in campo dalla dirigente del settore Ambiente e Sport Carmela Stracuzza (cui è demandata la produzione pratica degli atti), ha individuato una via d'uscita capace di salvaguardare il rispetto delle norme e della legalità, come imposto dal primo cittadino, e le legittime aspirazioni di una tifoseria passionale come quella della Reggina. L'esecutivo comunale ha stilato, infatti, un atto di indirizzo il cui oggetto è costituito dalla sottoscrizione di un piano di rientro da parte del presidente Lillo Foti. E sarà il n. 1 amaranto a dover trovare l’accordo sulla tempistica di versamento dei 200mila euro dovuti con la dirigente Stracuzza. Nella conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell’operazione il vicesindaco Saverio Anghelone ha precisato che “la Reggina è patrimonio della città” e che “non sarà certo l'amministrazione Falcomatà ad allontanare la Reggina dalla città". “Il rispetto delle regole – ha sostenuto l’assessore al Bilancio Armando Neri – è la stella polare della nostra azione amministrativa. Non ci sono e non ci saranno mai cittadini di Serie A e Serie B. Massima disponibilità nei confronti della Reggina, ma sempre nel rispetto delle regole, soprattutto in un momento in cui la città è soggetta ai sacrifici imposti dal Piano di riequilibrio stilato dai Commissari. La delibera di indirizzo – ha aggiunto - si fonda sul recupero delle somme dovute. Non saremo noi ad impedire l'iscrizione della Reggina al campionato e per questo abbiamo approvato questa delibera d'indirizzo con cui diamo mandato alla dirigente affinchè firmi l'atto che ha carattere gestionale". In conclusione - a dimostrazione dell'affetto dell'amministrazione che opera a Palazzo San Giorgio verso la città - Anghelone ha ricordato che sabato avrà luogo un match, grazie anche al patrocinio del Comune, con protagonista la storica Reggina del 1988 guidata da Nevio Scala.

 

Reggina, ricoverato Lillo Foti

Accertamenti clinici questa mattina per il presidente della Reggina Lillo Foti. Il massimo rappresentante della società è stato sottoposto, agli ospedali Riuniti di Reggio Calabria, al trattamento necessario per tamponare un'emorragia intestinale. Il presidente Foti, al fine di monitorare la situazione, è in atto sottoposto a ulteriori indagini all'esito dei quali sarà dimesso.

Reggina Calcio, Nicolò: "Le Istituzioni facciano la loro parte"

"Non possiamo permettere  che la ‘Reggina Calcio’, squadra che ha dato lustro alla nostra città e all’intera regione, subisca una gravissima mortificazione, la più grande della storia del calcio italiano, per la rigida applicazione di norme regolamentari discutibili che vanno assolutamente riviste”. Lo afferma il capogruppo di Forza Itali in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. “La durissima sanzione comminata dal Tribunale federale nazionale che ha accolto in toto la richiesta del procuratore Palazzi, condanna irreparabilmente alla retrocessione ‘gli amaranto’ i quali speravano ancora di accedere ai play out. Una pesantissima umiliazione per la Reggina che proprio l’anno scorso aveva celebrato l’importante traguardo dei cento anni di storia. Ritengo indispensabile – sostiene Nicolò - sensibilizzare la Lega Pro e la Figc affinchè si riscrivano le norme sulle penalizzazioni. Disciplina che, dispiegando i suoi effetti in corso di campionato, compromette la serenità e la motivazione in campo incidendo negativamente sulla resa dei giocatori e falsando gli esiti delle competizioni. Da qui, la necessità di rivisitare norme che in generale producono effetti devastanti sia per ragioni di merito che per motivi di metodo. Dovrà essere modificata, da un lato, la disciplina che ha finito col far coincidere l’illecito sportivo con fattispecie censurabili solo dal punto di vista amministrativo e fiscale. Dall’altro, le questioni afferenti la gestione amministrativa e burocratica dovranno essere affrontate non in corso d’opera ma alla fine di ogni torneo, consentendo alle società di difendersi serenamente. Tralasciando eventuali colpe e presunte responsabilità, ritengo doveroso che le Istituzioni del territorio, già presenti, intervengano ulteriormente a sostegno della Reggina in un momento di grave difficoltà. La Reggina è un patrimonio da non disperdere. In tempi brevi – conclude l’esponente azzurro - mi farò promotore, coinvolgendo il sindaco Falcomata’ e il presidente della Provincia Raffa, di ogni valida iniziativa a supporto di una causa delicata e degna della massima attenzione”.                               

 

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