Coronavirus, Simbario: il sindaco Romano blinda il paese. "Vietato entrare e uscire"

E’ un’ordinanza draconiana quella emessa quest’oggi dal sindaco di Simbario Ovidio Romano.

Sulla scia di quanto sta accadendo in molti comuni calabresi, al fine di contenere la diffusione del coronavirus, il primo cittadino simbariano ha deciso di disporre una serie di “misure urgenti e straordinarie”.

Si tratta di disposizioni con le quali il piccolo borgo delle Serre viene, di fatto, blindato nella speranza di renderlo impermeabile al contagio.

L’ordinanza, “con effetto immediato e fino alla cessazione dello stato di emergenza nazionale" impone "le seguenti misure”:

“ 1) Il divieto di spostamenti in entrata ed in uscita dal Comune di Simbario e all’interno dello stesso Comune per motivi diversi dal Dpcm dell’8 marzo 2020 ovvero comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio,

abitazione o residenza. In ogni caso sono vietati gli assembramenti con l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone. Situazioni di necessità riguardano l’acquisto di beni essenziali come ad esempio fare la spesa o recarsi in farmacia. Anche in questo caso si raccomanda di contingentare gli spostamenti (es. limitare al massimo le uscite e in ogni caso un solo componente per nucleo familiare)

2)La chiusura di tutte le attività commerciali nella giornata di domenica ad eccezione delle edicole che possono rimanere aperte fino alle ore 13:00 e le farmacie e le parafarmacie secondo orari e turni prestabiliti;

3)Il divieto assoluto di sostare sulle panchine di piazze, viali e luoghi pubblici;

4)Il divieto di circolazione all’interno del territorio comunale dei veicoli e dei pedoni dalle ore 22:00 alle ore 5:00 se non per comprovati motivi di cui al Dpcm dell’8 Marzo 2020 ovvero comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;

5) Gli animali d’affezione possono essere portati fuori da casa per le esigenze fisiologiche, ma nelle immediate adiacenze della propria abitazione e per il tempo strettamente necessario, mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone”.

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