Emergenza viabilità nel Reggino, Anastasi (IriC) lancia l'allarme: "Intere comunità condannate all'isolamento"

“Già in estate avevo segnalato quanto, in un momento storico difficilissimo come quello attuale, le condizioni della viabilità in alcune aree del Reggino rischiassero di compromettere ulteriormente un tessuto socio-economico già devastato. La forbice sociale continua ad allargarsi e intere comunità sembrano sempre più condannate all'isolamento. È ora che la Città Metropolitana faccia sentire la sua presenza anche nelle zone della provincia che finora sono state dimenticate”.

È quanto afferma il consigliere regionale Marcello Anastasi, capogruppo di “Io resto in Calabria”, che, dopo essersi rivolto all'Anas nei mesi scorsi, annuncia di aver scritto un'istanza corredata da ampia documentazione fotografica, al dirigente del settore viabilità della Città Metropolitana di Reggio.

“Ho posto all'attenzione dell'ente intermedio – prosegue Anastasi – la gravità delle condizioni in cui versano le strade provinciali che collegano le frazioni di Drosi, Marotta, Manduca e contrada Ficarella nel Comune di Rizziconi. La situazione disastrosa del manto stradale, costellato da vere e proprie voragini e interessato anche dalla caduta di alberi, causa frequentemente incidenti stradali e impedisce il regolare traffico. Si riscontrano inoltre – osserva il consigliere regionale- notevoli criticità nel raggiungere in tempi brevi le strutture sanitarie in caso di urgenza e altre difficoltà rendono difficile la circolazione delle auto e anche di mezzi agricoli. Sono dunque necessari interventi urgenti di bitumazione per scongiurare i gravi rischi e i continui disagi che incombono quotidianamente sulle popolazioni che vivono in questi luoghi. Segnalo inoltre altre urgenti opere da eseguire nella Piana di Gioia Tauro e in tutta la provincia reggina: la rete paramassi lungo il tratto Ponte Toscano-Santa Giorgia, sulla S.P. 54 Dism.; i lavori urgenti di massima di bitumazione e la realizzazione della segnaletica orizzontale sulla S.P.29 lungo il tratto Quadrivio Amato-Ferrandina; sulla S.P.33 tratto da  Gioia Tauro (S.S.111)-Cittanova tra il Quadrivio Russo e il Quadrivio Bombino; sulla S.P.5 tra l’Innesto SS.18 (Rosarno) e l’Innesto SS106 (M.na Gioiosa Jonica) nel tratto Melicucco-Polistena; sulla S.P. 55, nel tratto Mastrologo-San Fili della S.P.43; sulla S.P.55 tra il Ponte Metramo-Innesto S.P. Mastrologo-S.Fili (Ponte Sciarapotamo); sulla S.P. 46 tra l’innesto S.P. Melicucco-Rizziconi-Crocevia Nespolano-Innesto S.S.18 Eranova nel tratto Innesto  S.P. 37-Bivio Spartimento; tra Anoia Superiore e Anoia Inferiore-Melicucco-Ponte Vacale-Innesto S.P. Rizziconi-Drosi, nel tratto interessato Melicucco-Rizziconi della S.P.37”.
“Non è ammissibile – conclude Anastasi – che i cittadini della Piana di Gioia Tauro e anche quelli della Locride siano considerati figli di un dio minore. La Città Metropolitana, per quanto di sua competenza, deve far sì che anche in questi territori si percepisca la concreta presenza di un ente che finora si è dimostrato lontano dalle esigenze dei cittadini”.

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