Serra, Procopio e Tassone insistono: “È emergenza rifiuti, è chiara l’incapacità politico-amministrativa dell’Amministrazione comunale”

“Le notizie che leggiamo sulla stampa, riguardo ai controlli effettuati dai Carabinieri Forestali a seguito dello sversamento di percolato vicino ad un affluente del fiume Ancinale, testimoniano lo stato di emergenza del settore e confermano come sarebbe stato utile adottare scelte capaci di guardare al futuro. Invece, l’Amministrazione comunale ha preferito rimanere nella provvisorietà non avendo una visione e una strategia”.
I consiglieri comunali Antonio Procopio e Luigi Tassone insistono nel criticare l’Amministrazione comunale che, a loro avviso, “avrebbe dovuto dare seguito al progetto innovativo di raccolta e gestione dei rifiuti che hanno ereditato e realizzare una piattaforma” e chiedono “immediati correttivi”.
“In caso di dubbi – sottolineano gli esponenti di minoranza – avrebbero potuto rimodulare il progetto sugli aspetti secondari, ma hanno deciso di scompaginare un assetto che avrebbe funzionato e dato una grande spinta all’efficienza del sistema. Questa settimana- proseguono – era già saltata la raccolta dei rifiuti indifferenziati, adesso è stato comunicato che salterà anche la raccolta dell’organico. La sensazione è che, al di là delle problematiche regionali, ci sia uno stato di confusione locale che si aggiunge all’incapacità politico-amministrativa. Un mix che produce conseguenze nefaste per il turismo, oltre che in termini di disagi e danni d’immagine per la comunità. Forse la maggioranza si sta rendendo conto che per amministrare servono competenze, serietà ed impegno e non certo gli spettacoli da cabaret che abbiamo osservato sui palchi e sui social. Per il bene di Serra – concludono – invitiamo l’Amministrazione a ravvedersi rapidamente e a consentire l’esplicazione di un progetto che, con ogni probabilità, avrebbe evitato i problemi esplosi in questi giorni. Purtroppo, oggi i cittadini devono fare i conti con rifiuti sparsi per la città e con altri rifiuti che sono stati costretti a tenere in casa”.

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