Comunali di Serra, il centrosinistra all’attacco dell’ex maggioranza

Dopo l’annuncio delle dimissioni di sette consiglieri comunali che verranno protocollate domani mattina che sostenevano il primo cittadino Bruno Rosi e il conseguente scioglimento anticipato del civico consesso, il centrosinistra con la lista civica “La Serra rinasce” parte all’attacco con un comizio per rendere edotta la popolazione del «fallimento dell’amministrazione comunale e dell’alternativa» che il nuovo centrosinistra vuole rappresentare. «Abbiamo deciso di rinviare le “Primarie delle idee” – ha spiegato uno dei protagonisti della lista civica del centrosinistra Luigi Tassone – per scendere in piazza e dire basta al fallimento dell’amministrazione comunale. Certo, la campagna elettorale è piena di colpi di scena e loro stessi hanno deciso di porre fine a quella che passerà alla storia come la peggiore amministrazione comunale di sempre». Ma in piazza il centrosinistra ha deciso di scendere e chiedere il consenso ai cittadini «per riaccendere la fiducia e porci come alternativa a quest’amministrazione comunale. Siamo – ha proseguito Tassone – l’alternativa allo sfascio, al degrado e all’incompetenza. Ci siamo messi assieme senza pensare a chi possa essere il candidato a sindaco, ma ponendoci come fine quello di risollevare le sorti della nostra cittadina sottraendola al declino amministrativo di cui sono responsabili. Noi – ha concluso – confidiamo in una grande vittoria». «Hanno detto che nel calcio paga l'allenatore – ha detto Raffaele Pisani - ma qui si tratta di politica e in giunta non comanda l'allenatore, ma ci sono tutti. Anche quelli che si presentavano al comune a mezzogiorno e che hanno firmato quelle delibere scellerate che hanno portato Serra al disastro». Poi l’intervento di Valeria Giancotti che ha il sapore di una promessa: «Dopo avere vinto le elezioni renderemo il bilancio pubblico per rendervi conto di come hanno lasciato il comune». Secondo Walter Lagrotteria, la serata rappresenta «l'input alla rinascita della nostra cittadina. Una cittadinanza che si distingue in molti campi ma che ha dovuto assistere al degrado del proprio paese. Una difficoltà continua. Ora – ha tuonato - i serresi hanno assistito all'ultimo atto di quello che somiglia ad una sceneggiata, di amministratori che cercano di discolparsi dalle loro responsabilità mentre col sindaco si mette in campo "lo sparo alla quaglia". Sono tutti responsabili di questo scatafascio e se c'è stato difetto di comunicazione quello è stato tra di loro, un gruppo di avventurieri e navigatori a vista».

 

 

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