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Casa Salute di Chiaravalle, l'assessore Foti: il Pd locale non ha diritto di parola

“Sulla Casa della Salute il Pd locale non è più credibile e, conseguentemente, non ha più diritto di parola”.

L'assessore comunale di Chiaravalle Centrale Claudio Foti attacca senza mezzi termini la sezione cittadina del Partito democratico e, in particolare, il suo uomo di punta: l'ex sindaco Pino Maida.

“Sentirsi dire da Maida che l'attuale maggioranza sta dormendo - scrive Foti - è davvero paradossale. Parla proprio chi, da leader delle amministrazioni comunali passate, si è visto soffiare sotto il naso un ospedale intero! Abbiamo registrato il suo silenzio per anni, anche quando governava il centrodestra del suo fido alleato Gregorio Tino, con cui regnava un tacito patto di non belligeranza oggi rinsaldato dalla comune sconfitta elettorale. Abbiamo sopportato i suoi sermoni retorici e vuoti in consiglio comunale, quando la nostra amministrazione ha iniziato a mettere mano seriamente alla problematica della Casa della Salute, dopo anni di totale abbandono del progetto. In aula, Maida si è persino opposto alle proposte arrivate dalla Regione che, a quanto mi risulta, è guidata da un presidente che fa capo al suo stesso partito. Adesso, ha il coraggio e la faccia tosta di addebitare a noi i ritardi che stanno rallentando la riconversione del nostro presidio ospedaliero! O vuole forse lasciare intendere che, se non sarà lui a parlare con il presidente, del progetto non se ne farà più nulla? In tal caso - conclude l'assessore Foti - sarebbe un'offesa per l'intelligenza dei cittadini e per la politica tutta. Siamo sicuri che se davvero c'è una sola persona che può sbloccare le procedure attualmente impantanate negli uffici di Germaneto, questa risponde al nome di Mario Oliverio. E in lui confidiamo. Tutto il resto è fumo, gettato negli occhi dei propri sodali, con l'obiettivo di nascondere gli errori del passato e le inefficienze del presente. E' Pino Maida che ha fallito e i risultati sono sotto gli occhi di tutti”.

Lamezia Terme: convegno sull'inclusione finanziaria per un'economia sostenibile in Calabria

Una ricerca sull’esclusione finanziaria, che vede la Calabria tra le regioni più colpite, con ben 3 province tra le 10 italiane con il più alto livello di esclusione creditizia.

Interverranno:

  • Don Giacomo Panizza, sacerdote bresciano fondatore “Comunità Progetto Sud”
  • Marina Galati,direttrice della “Comunità Progetto Sud”
  • Alessandro Messina, direttore generale di Banca Etica
  • Antonio Viscomi, vicepresidente della Regione Calabria.

L'incontro sarà moderato da Michele Gravina, responsabile di Banca Etica per il Mezzogiorno

Durante la visita incontreremo i soci e i clienti di Banca Etica nel territorio lametino e calabrese; visiteremo il comune di Soveria Mannelli, piccola realtà in cui Banca Etica ha investito finanziando imprese che coniugano tradizione e innovazione: dalla Rubbettino Editore, che fa cultura e salvaguardia dell’occupazione ed è diventata uno dei maggiori editori italiani di saggistica; la Sirianni, che produce arredi per scuole e comunità  che vengono esportati in tutto il mondo; il Lanificio Leo che è la più antica azienda tessile calabrese ed è anche uno dei casi più significativi di azienda-museo. L’incontro con le istituzioni locali e il vicepresidente della Regione Calabria servirà a confermare, rilanciandolo, l’impegno di Banca Etica per il sostegno sempre maggiore allo sviluppo dell’economia civile in Calabria e per la promozione di inclusione finanziaria delle comunità” spiega il direttore generale di Banca Etica, Alessandro Messina.


Durante la conferenza stampa del 12 luglio, lo stesso Messina illustrerà i risultati di una ricerca curata da Banca Etica sull’esclusione finanziaria in Italia da cui emerge che proprio in Calabria si registrano alcuni dei territori con la maggiore esclusione. Obiettivo dell’incontro è anche quello di individuare con le organizzazioni della società civile strumenti per favorire l’inclusione finanziaria come catalizzatore dello sviluppo sostenibile nella Regione.

La ricerca è disponibile qui: http://www.bancaetica.it/blog/lesclusione-finanziaria-italia-uno-studio-banca-etica

Banca Etica è radicata in Calabria sin dalla sua nascita nel 1999 e da quasi 12 anni sono attive nella Regione due “banchiere ambulanti”, gestori delle relazioni sul territorio: Maria Antonietta Mazzei, consulente finanziaria per le province di Catanzaro, Cosenza e Crotone,  c/o Ass. Progetto Sud, Via dei Bizantini 97, Lamezia Terme, CZ, 88046; Simona Spagna, consulente finanziaria per le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia, c/o Centro servizi l'Acquario, Via Ciccarello 77, RC, 89132  

Oggi Banca Etica conta in Calabria:

  • oltre 500 soci e socie,
  • 10.000.000 € di raccolta di risparmio,
  • 16.000.000 € di impieghi a famiglie e imprese.

Dati che confermano, anche per la Calabria, l’unicità nel panorama bancario italiano di Banca Etica, che presta al Sud più di quanto raccoglie, in coerenza con la propria missione di finanza inclusiva, che non può prescindere da un’azione “redistributiva” degli intermediari creditizi.

Unical, lusinghiere valutazioni per il Corso di Alta formazione per Operatori legali in materia di protezione internazionale

La seconda edizione del Corso di Alta formazione per Operatori legali in materia di protezione internazionale, coordinato dai proff. Nicola Fiorita e Donatella Loprieno dell’Università della Calabria ed organizzato dalla Scuola superiore di Scienze delle Amministrazioni pubbliche (Unical), si concluderà con la discussione degli elaborati finali dei 22 corsisti ad Acquaformosa (sala Convegni, via Garibaldi 1).

“La scelta di Acquaformosa, così come la scelta per la seduta finale della prima edizione del corso a Riace lo scorso anno”, sottolineano i due docenti, “testimonia come le buone prassi e il modello di accoglienza integrata lì perseguiti da anni costituiscono per noi modelli da studiare e di cui essere orgogliosi. L’esempio di Mimmo Lucano a Riace, di Giovanni Manoccio ad Acquaformosa e le tante altre positive esperienze di accoglienza e integrazione in Calabria ci confermano che questa è la strada da percorrere. Dal canto nostro”, concludono Fiorita e Loprieno, “la soddisfazione per i risultati raggiunti e per lo straordinario spessore umano e scientifico dei corsisti e delle corsiste (molti già operano nell’ambito della tutela dei diritti dei migranti), ci sprona a lavorare già per la terza edizione del corso!”.

Comitato 14 luglio: Falcomatà continua ad oltraggiare i Martiri della Rivolta

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa da arte del comitato "14 Luglio" di Reggio Calabria.

Ancora una volta i cittadini si sostituiscono a Falcomatà, che ha riservato a stesso la delega sul decoro, arredo urbano di parchi e giardini, e all’assessore al verde, Muraca ed all’Avr, per non aver ascoltato l’appello di bonificare piazza Martiri della Rivolta per l’annuale ricorrenza del 14 luglio.

Molti aderenti a movimenti ed associazioni, quali Alleanza Calabrese, Centro Sudi Tradizione e partecipazione, Fiamma Tricolore, Movimento Nazionale per la Sovranità, NFP e Stanza 101, sabato scorso si sono ritrovati a piazza Martiri della Rivolta per sottrarre, ancora una volta, il luogo al degrado e per ridare dignità ai ricordi che una comunità mantiene, a distanza di 47 anni. Ricordi che appartengono a tutti noi e che servono a mantenere sempre vivo il sacrificio di uomini che hanno delimitato con il loro sangue il confine tra la politica ed i Reggini.

Dal numero di sacchi (cinquanta) raccolti durante la pulizia della piazza si evince il totale disinteresse dell’amministrazione sul sito, lasciato in balia della sporcizia e dell’incuria. Parafrasando Agatha Christie, “50 piccoli indiani”, nuovo racconto giallo dell’Avr, aspettano ancora di essere rimossi.

Oggi, anche piazza Martiri della Rivolta è pronta ad accogliere alcuni eventi che il Comitato ha programmato per 14 luglio.

Volevano deridere, calpestare ed uccidere ancora una volta i nostri Eroi. Ma non lo permetteremo mai! Continueremo ad essere sulle barricate per Reggio e per i Reggini.

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