Redazione

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Coronavirus, nessun nuovo caso nelle province di Cz-Vv-Kr

Non ci sono tamponi positivi al coronavirus nelle tre province della Calabria centrale.

È quanto emerge dal bollettino (aggiornato alle ore 12) diffuso dall'azienda ospedaliera "Pugliese-Ciaccio" di Catanzaro.

In particolare, nelle ultime ore sono stati analizzati 193 tamponi, di cui: 180 provenienti dalla provincia di Catanzaro, 7 da quella di Crotone e 6 da quella di Vibo Valentia.

 

Armi e centinaia di munizioni in un casolare, indagano i carabinieri

I carabinieri della Stazione di Caulonia Marina (Rc) e dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria hanno individuato, in località Stefano di Caulonia, un casolare abbandonato utilizzato come deposito di armi e munizioni.

Al suo interno, i militari hanno rinvenuto alcuni bidoni in plastica, contenenti: un fucile calibro 12, una carabina ad aria compressa e poco meno di 800 cartucce di diverso calibro.

Dopo aver sequestrato il materiale rinvenuto, che sarà inviato al Ris di Messina per essere sottoposto agli accertamenti del caso, i carabinieri hanno avviato le indagini per cercare d'identificare il responsabile dell'occultamento.

 

Coronavirus, Tallini: " Imperdonabile il silenzio del Tg1 sui due pazienti lombardi guariti in Calabria "

"È davvero imperdonabile la mancanza di attenzione del Tg1 verso la Calabria. Nell’edizione di ieri sera, 19 aprile, è stato mandato in onda un servizio da Palermo per raccontare la storia di un paziente bergamasco ricoverato in quell’ospedale e guarito grazie alle cure dei sanitari siciliani".

È quanto si legge in una nota del presidente del Consiglio regionale della Calabria, Donenico Tallini.

"Non un cenno - aggiunge Tallini - né tantomeno un servizio per raccontare la bella pagina di sanità calabrese, con i due pazienti lombardi, uno di Bergamo e l’altro di Cremona, ricoverati nella terapia d’urgenza dell’ospedale 'Pugliese' di Catanzaro e guariti grazie all’assistenza medica e al calore umano degli operatori sanitari calabresi. Nulla da togliere ovviamente alla bella storia di Palermo, ma come è possibile che il Tg1 abbia trascurato una storia ancora più bella, quella di Catanzaro. Le dimissioni dei due pazienti lombardi hanno rappresentato un momento veramente commovente e intenso di questa battaglia che stiamo conducendo contro l’epidemia. Io credo che i medici, gli infermieri, gli operatori socio sanitari del 'Pugliese' meritassero questo riconoscimento da parte del Telegiornale principale del servizio pubblico. È stata una pagina bellissima non solo perché l’ospedale di Catanzaro ha salvato due vite, ma anche perché ha trasmesso un’immagine di solidarietà nazionale, di un sud spesso dimenticato che è però capace di grandi cose. Il ringraziamento dei due pazienti lombardi e il loro desiderio di tornare in Calabria per le vacanze resteranno scolpiti nella nostra memoria. La mia - conclude il comunucato- non è una protesta, ma solo un’amara considerazione che spero venga recepita dai vertici della Rai e dal direttore del Tg1 Giuseppe Carboni, al quale mi permetterò di fare pervenire questa dolente nota"

In casa con 50 piante di cannabis, arrestato

I carabinieri della Sezione radiomobile della Compagnia di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 47enne ritenuto responsabile di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica.

L’uomo, lo scorso 27 gennaio, era stato denunciato perché trovato in possesso di: 50 piante di canapa indiana, 1,2 kg di marijuana, 30 grammi di hashish e strumenti per la coltivazione.

Nel corso della perquisizione, il 47enne aveva sostenuto di coltivare cannabis sativa nel rispetto dei limiti di Thc determinati dalla legge.

Al contrario, l’esame cui sono state sottoposte le piante ha dimostrato una concentrazione di Thc di gran lunga superiore ai livelli consentiti.

Inoltre, la serra, allestita nell’appartamento dell’arrestato, era alimentata tramite un allaccio abusivo alla rete elettrica .

In virtù di quanto emerso, una volta espletate le formalità di rito, il 47enne è stato posto agli arresti domiciliari.

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