Mongiana, l'assessore regionale de Caprio ha presentanto “Rete Natura 2000”

«Siamo impegnati a difendere l'ecosistema e a costruire percorsi di mobilità ecosostenibili».

Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio de Caprio, durante la presentazione del progetto “Natura 2000”, che si è svolta stamattina, alla vigilia della Giornata mondiale dedicata alla biodiversità, nel museo delle “Reali ferriere borboniche” di Mongiana (Vv).

Sono intervenuti all’iniziativa il dirigente generale del dipartimento regionale all’Ambiente, Gianfranco Comito, il dirigente del settore Parchi e Aree naturali protette, Giovanni Aramini, che ha curato la pubblicazione dei volumi “Rete Natura 2000”.

Presenti anche rappresentanti delle università calabresi, dell'Arpacal, dell'associazionismo e dei Parchi naturali.

«Il resoconto della diversità biologica presente nelle monografie – ha evidenziato l’assessore De Caprio – ci restituisce per intera l'immagine di un territorio che, al suo interno, contiene tutto quanto è richiesto dalla domanda turistica ecocompatibile. Siamo impegnati a ridurre l'impatto antropico sui siti per consentire ai turisti di poter usufruire delle innumerevoli bellezze presenti in Calabria. Il nostro obiettivo - ha concluso - è quello di essere il grande polmone del Mediterraneo».

Il progetto, che si pone l’obiettivo di salvaguardare i giacimenti naturali calabresi, è finanziato dalla Comunità europea e si candida a essere uno dei più importanti, a livello comunitario, soprattutto in chiave di prevenzione. Comprende 847 punti georeferenziati, che saranno oggetto di continuo monitoraggio per verificarne le variazioni e le possibili cause di degrado.

La monografia “Rete Natura 2000” racconta, in due volumi, le specie di animali presenti sul territorio e le riserve naturalistiche.

I volumi, realizzati con il contributo degli atenei calabresi, descrivono gli habitat naturali presenti, le origini, l'insediamento delle specie animali e gli eventuali pericoli derivati dall'antropizzazione.

Biodiversità: a Mongiana la conferenza stampa dell'assessore all’Ambiente Sergio De Caprio

L’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, terrà una conferenza stampa domani, venerdì 21 maggio, alle ore 11, nel Museo delle reali ferriere borboniche, a Mongiana.

Durante l’incontro, che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Internazionale per la Biodiversità (sabato 22 maggio), verrà presentato il resoconto delle azioni della Regione nel campo della diversità biologica e sarà illustrato alla stampa il volume “Rete Natura 2000, biodiversità in Calabria” sullo stato di conservazione dei 184 siti Natura 2000 presenti in Calabria.

All’incontro parteciperanno anche il dirigente generale all’Ambiente, Gianfranco Comito, il dirigente di settore Giovanni Aramini e i rappresentanti delle Università calabresi Unical e Mediterranea, che hanno partecipato, assieme all’Arpacal, alla realizzazione del volume.

I carabinieri forestali di Mongiana portano la "Befana della biodiversità" ai piccoli pazienti dell'ospedale di Vibo Valentia

Il Reparto carabinieri biodiversità di Mongiana, parteciperà alla "Befana della biodiversità".

L'iniziativa, dedicata ai piccoli degenti degli ospedali pediatrici, è stata organizzata su scala nazionale dal Raggruppamento carabinieri biodiversità di Roma ed entrerà nel vivo il prossimo 6 gennaio.

In particolare, i militari in servizio nel borgo delle Ferriere consegneranno ai pazienti dell'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia, piccoli gadget creati da loro. Durante la manifestazione, nel corso della quale, ovviamente, si parlerà di natura ed ambiente, sarà proiettato un cartone animato dal titolo "Sem piccolo seme". Ci sarà anche un momento ludico, con il "gioco dell'albero", grazie al quale i piccoli potranno esplorare le problematiche inerenti l'uso improprio delle risorse ambientali.

All'iniziativa, coordinata dal Reparto carabinieri biodiversità di Mongiana, comandato dal tenente colonnello Angelo Daraio, prenderanno parte gli uomini del Reparto a Cavallo, guidati dal maresciallo maggiore Domenico Minichini.

Serra, scoperte sulla biodiversità regionale. Ma i vandali distruggono i dispositivi

Un gruppo di ricercatori del CREA-Sam, l'Istituto di ricerca in Selvicoltura in ambiente Mediterraneo, con sede a Rende, sta svolgendo un progetto di ricerca in ambito forestale in tutta la regione. Nei boschi della nostra Calabria si trova una straordinaria ricchezza, una biodiversità di cui si vuole studiare, proteggere e far conoscere l'importanza. Il progetto PON "Ambi.Tec.Fil.Legno" ha lo scopo di promuovere l'utilizzo sostenibile delle risorse forestali calabresi. A questo scopo, il dottor Stefano Scalercio e la sua equipe studiano la biodiversità e valutano la sostenibilità ambientale dell'utilizzo del bosco attraverso dei bioindicatori insospettabili, le farfalle notturne. Le ricerche in corso hanno già portato alla luce interessanti novità riguardanti la biodiversità regionale, molte delle quali scoperte nel territorio di Serra San Bruno.  Gli innovativi dispositivi di monitoraggio, chiamati trappole luminose, hanno però di recente attirato la curiosità degli abitanti del circondario, a causa delle vistose luci viola apparse nei boschi nel cuore della notte; così, qualche isolato individuo, dopo aver concluso che non si trattasse di apparizioni mistiche, come inizialmente ipotizzato, deve aver stabilito che 9 trappole luminose fossero troppe: si sarebbe venuto a sapere troppo sulle riservate farfalle e le fitte foreste che da secoli rendono la nostra terra naturalisticamente pregiata.  Così 5 trappole luminose sono state vandalizzate, depredate della componente elettrica, e rese inutilizzabili, il tutto a beneficio del nulla. I carabinieri, già allertati dopo un primo furto avvenuto ad agosto, si sono prontamente attivati e hanno dato supporto agli sfortunati ricercatori, che hanno inoltre reso noto l'accaduto alla segreteria comunale e alla Direzione del Parco Naturale Regionale delle Serre. Tuttavia le risorse sono limitate e tant'è, non c'è molto che si possa fare per acciuffare dei semplici vandali di conoscenza, fosse anche solo per distruggere le loro ambizioni da neobriganti allo sbaraglio. Tanto ormai il prezzo della conoscenza, le svariate centinaia di euro di materiale rubato o distrutto, è stato già pagato. Si può, allora, abbandonare il campo, lasciare questa terra in mano all'ignoranza di quei pochi individui e rinunciare a sapere, a far sapere che la Calabria è ricca di risorse naturali ancora sconosciute, che la Calabria è anche ricerca scientifica e tutela dell'ambiente ad alti livelli? Ci troviamo costretti a raccontare, che si sa, chi si fa gli affari suoi campa cent'anni.

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