Rintracciato il pensionato scomparso ieri nei boschi della Sila

E' stato ritrovato in buone condizioni dal Soccorso alpino della guardia di finanza, in collaborazione con la Stazione di Soccorso alpino Camigliatello del Soccorso alpino e speleologico Calabria, Francesco Spadafora, il 78enne di cui si erano perse le tracce ieri in località Lagarò, nel comune di Celico (Cs).

L’allarme era stato dato dalla moglie che, dopo averlo atteso invano in zona Montescuro, nei pressi di Camigliatello Silano, intorno alle 17.30 aveva allertato i carabinieri.

L'anziano, che si era allontanato per cercare legna, è stato localizzato a 12 chilometri dal punto in cui si trovava con la moglie.

 

 

Giro d’Italia, il Gal "Terre Vibonesi" presente alla partenza della quinta tappa

"È stato il territorio il vero vincitore della quinta tappa del 103° Giro d’Italia, la Mileto Camigliatello Silano, alla cui partenza il Gal non poteva mancare. La tappa, infatti, è stata una grande vetrina internazionale per Mileto, il Vibonese e la Calabria intera, mostrando al mondo, dal Poro alla Sila, le bellezze e le bontà uniche che la nostra regione offre. La manifestazione sportiva, difatti, è quella che più di tutte fa conoscere e apprezzare l’Italia, i suoi luoghi e, ovviamente, le varie peculiarità ed eccellenze che i territori custodiscono. Per questa ragione, nell’ottica di espletamento della nostra missione di valorizzazione e promozione di tutto ciò che è vibonese, abbiamo con forza e convinzione espresso la nostra ferma volontà di esserci. Pertanto, grazie alla sensibilità del sindaco, Salvatore Fortunato Giordano, che ha sposato appieno l’iniziativa architettata dal decano dei ciclisti della nostra provincia, Mimmo Bulzomì, e, successivamente, la nostra richiesta, il Gal “Terre Vibonesi” era presente con un proprio stand, essenziale ma ricco di materiale informativo e prodotti tipici, soprattutto il pecorino del Poro, da poco Dop, la ‘nduja di Spilinga, che ha reso un po’ più “piccante” la corsa, e la cipolla di Tropea, la dolce protagonista di tante ricette che, insieme alla regina degli insaccati calabresi, ha dato una tinta di rosso al tradizionale colore rosa del Giro. Uno stand semplice, elegante e ben fatto, e impreziosito dalla presenza del maestro orafo Gerardo Sacco, che non poteva non attirare l’attenzione, ed il gusto, dei tanti presenti, che si sono avvicinati attratti ed incuriositi da cotanta bontà, anche se, causa Covid, non abbiamo potuto far loro degustare il “sapore vibonese”. Un’occasione mirata e centrata, dunque, che dimostra come il Gal svolga in pieno il proprio ruolo, lavorando incessantemente per il territorio e portandolo là dove può essere ammirato ed apprezzato nella sua particolare bellezza e peculiare bontà".

E' quanto si legge in un comunicato stampa del Gal "Terre Vibonesi".

Ai domiciliari, ma con marijuana in casa: arrestato

I carabinieri della Stazione di Camigliatello Silano (Cs) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Cosenza su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di un 26enne di San Giovanni in Fiore (CS) accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

L’uomo, lo scorso 4 luglio, durante una perquisizione domiciliare, era stato tratto in arresto e posto ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in quanto era stato trovato in possesso di 450 grammi di marijuana e 0,3 grammi di eroina.

Nei giorni successivi, durante un ulteriore controllo, lo stesso 26enne, benché fosse sottoposto ai domiciliari, è stato trovato in possesso di 110 grammi di marijuana ed un bilancino di precisione e pertanto è stato nuovamente denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Infine, l’arrestato è stato tradotto nella casa circondariale di Cosenza.

Cocaina e marijuana in casa, coppia di 39enni in manette

I carabinieri della Stazione di Camigliatello Silano (Cs), con il supporto di un'unità cinofila dello Squadrone eliportato Cacciatori di Calabria, hanno tratto in arresto e posto ai domiciliari, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, un uomo ed una donna, entrambi 39enni, del luogo.

L’operazione è scattata alle prime luci dell’alba di sabato scorso, quando i militari, dopo aver cinturato l’abitazione dei due 39enni, hanno fatto irruzione sorprendendoli con lo stupefacente.

Durante l’incursione la donna ha cercato di gettare dalla finestra parte della droga tenuta in casa.

Tuttavia, lo stupefacente è stato recuperato dagli uomini dell'Arma che nella casa, insieme alla donna, hanno sorpreso il suo compagno mentre cercava di disfarsi di un involucro contenente marijuana.

Nel corso della perquisizione domiciliare eseguita con l'ausilio dell’unità cinofila dello Squadrone dei Cacciatori di Calabria, sono stati rinvenuti 125 grammi di cocaina, 450 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento. 

Inoltre, durante lo stesso servizio è stata eseguita un’ulteriore perquisizione domiciliare presso l’abitazione di un 21enne dove sono stati trovati 4 grammi di  marijuana ed un bilancino di precisione.

Il giovane è stato pertanto denunciato in stato di libertà.

 

 

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Successo per l'iniziativa le "Fiaccole della legalità"

“Accendiamo di speranza il nostro territorio” è lo slogan pensato dal Prefetto di Cosenza, Paola Galeone in occasione della manifestazione che si è svolta a Camigliatello Silano e che ha visto il coinvolgimento delle Rappresentative delle Forze Armate e di Polizia di Calabria e Sicilia insieme in una fiaccolata volta a rinsaldare ulteriormente i legami esistenti e l’unitarietà di intenti che caratterizzano gli appartenenti ai Corpi, nell’ambito di uno spirito di servizio e di una dedizione al bene comune.

All’evento, che ha visto il tricolore illuminare le piste da sci di Camigliatello, vissuto come festa di patriottismo e di unità hanno partecipato unitamente alle Forze Armate e di Polizia i Vigili del Fuoco, il Soccorso Alpino e speleologico della Calabria, la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, l’Arsac, il Parco Nazionale della Sila, la Federazione Italiana Sport Invernali, la Scuola Maestri di Sci Calabria e il 118 Cosenza, tutti insieme sugli sci per condividere sforzi e obiettivi in una terra tanto bella quanto difficile.

Lo spirito della manifestazione, tenutasi alla presenza del Prefetto Franco Gabrielli, Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e fortemente voluta dal Prefetto Galeone, è stato quello del voler riaffermare, ancora una volta, la vicinanza dello Stato ai cittadini portando le Forze Armate e le Forze di Polizia tra la gente e con la gente.

Patria, Orgoglio, Unità, Legalità sono stati, infatti, i sentimenti avvertiti dalle delle oltre mille persone presenti all’evento, che hanno vissuto un Camigliatello in festa prima e dopo la fiaccolata della Legalità, allietati anche dell’esecuzione di vari brani da parte della Fanfara del I Reggimento Bersaglieri di Cosenza.

Nelle dichiarazione ai numerosi giornalisti presenti il Prefetto Galeone ha, tra l’altro, detto “Oggi ha vinto lo Stato…l’iniziativa di oggi, unica in Calabria rappresenta senza dubbio un segnale fortemente simbolico di unità dello Stato in questa meravigliosa terra del Sud”. Il Prefetto Gabrielli, rispondendo al giornalista che ha posto al Capo della Polizia una domanda sul messaggio dell’evento, ha risposto:” il Sud deve credere più in se stesso, le battaglie si vincono insieme…”. 

Travolge un pedone e scappa, 21enne finisce in manette

Un nigeriano di 26 anni, ospite di un locale centro d’accoglienza straordinario, è rimasto vittima di un incidente stradale avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri a Camigliatello Silano (Cs).

Il giovane è stato travolto da un’auto pirata mentre passeggiava, in compagnia di alcuni connazionali, lungo il ciglio della strada.

Sul posto sono tempestivamente intervenuti i sanitari del 118, che hanno soccorso il ferito, trasportandolo al pronto soccorso dell’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza, dove è stato  ricoverato per una frattura scomposta di tibia e perone della gamba sinistra.

Contestualmente, i militari dell’Arma hanno avviato le indagini per cercare di risalire all’identità del pirata della strada.

Dopo aver rinvenuto sul luogo dell’incidente uno specchietto retrovisore, i carabinieri hanno avviato le ricerche che, grazie ad alcune telecamere di videosorveglianza, hanno  permesso di dare un nome dal conducente del veicolo.

A fugare ogni dubbio, il fatto che l’auto individuata fosse priva di uno dei due specchietti retrovisori.

Il conducente del veicolo, un 21enne neopatentato di Camigliatello Silano, ha quindi confessato di essere l’autore dell’incidente.

Sottoposto ad accertamenti alcolemici e tossicologici, il giovane è risultato positivo sia all’alcol che ai cannabinoidi.

Il ragazzo è stato, pertanto, arrestato con l’accusa di lesioni personali stradali, fuga a seguito di sinistro stradale, omissione di soccorso e per aver causato l’incidente stradale sotto l’influenza di alcol e sostanze stupefacenti.

Dopo le formalità di rito, il 21enne è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione a disposizione della Procura della Repubblica di Cosenza.

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Maltrattrava e umiliava gli anziani genitori e la sorella disabile, 39enne allontanato da casa

Maltrattamenti in famiglia a danno degli anziani genitori ottantenni e della sorella invalida.

Queste le motivazioni che hanno portato all'allontanamento da casa di un cosentino di 39 anni.

L'ordinanza, emessa dal gip del tribunale della città Bruzia, è stata eseguito dai carabinieri di Camigliatello Silano.

Il provvedimento è stato disposto al termine delle indagini, avviate nel marzo scorso in seguito alla denuncia presentata da parte di alcuni familiari.

Nel corso delle loro attività investigative, i militari dell'Arma avrebbero raccolto una serie di riscontri circa le vessazioni, le umiliazioni e le privazioni che l'indagato avrebbe inflitto ai genitori ed alla sorella.

Tra l'altro, l'uomo si sarebbe costantemente disinteressato dei bisogni dei congiunti, dispondendo a suo solo favore delle risorse economiche del nucleo familiare.

Sfruttavano i rifugianti, 14 persone in manette

Operazione di contrasto allo sfruttamento degli immigrati ospiti dei centri di accoglienza da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Cosenza.

A partire dalle prime ore di oggi, i militari hanno eseguito 14 misure cautelari: 2 custodie cautelari in carcere, 4 arresti domiciliari, 8 obblighi di dimora.

Le 14 misure sono state emesse dal giudice per le indagini preliminari di Cosenza, Salvatore Carpino, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, abuso d'ufficio e tentata truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Cosenza, sono partite a settembre del 2016 sotto la direzione del Procuratore aggiunto Marisa Manzini e del sostituto procuratore Giuseppe Cava, con il coordinamento del Procuratore della Repubblica Mario Spagnuolo.

Gli elementi raccolti dai militari hanno permesso di accertare che gli immigrati, principalmente senegalesi, nigeriani e somali, venivano prelevati da due Centri di accoglienza straordinaria di Camigliatello Silano (Cosenza) e portati a lavorare come pastori o braccianti nei campi di patate e fragole dell'altopiano della Sila cosentina.

In particolare, il presidente e due responsabili della gestione di un centro di accoglienza risultano accusati, in concorso con i titolari di alcune aziende agricole, di aver illecitamente reclutato i rifugiati loro affidati.

I responsabili del centro di accoglienza dovranno rispondere anche della manipolazione dei fogli presenza degli ospiti della struttura, che venivano dati come presenti nel tentativo di ottenere i finanziamenti previsti dalla legge a sostegno della struttura di accoglienza.

Gli immigrati sfruttati sarebbero stati in tutto una trentina. Dalle indagini è emerso che ai lavoratori in nero veniva corrisposto un importo compreso tra i 15 e i 20 euro per giornata lavorativa.

Nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza è stato contestato per la prima volta il nuovo reato di "intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro".

 

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