Disco verde in Commissione Ambiente alla Struttura tecnica di valutazione VAS-VIA-AIA-VI

La Commissione “Assetto ed utilizzazione del territorio – protezione dell’ambiente”, presieduta dal consigliere Domenico Bevacqua, nella seduta odierna ha approvato a maggioranza, con l’astensione del consigliere Vincenzo Pasqua, il Parere n. 10/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Modifica al Regolamento regionale di attuazione della l.r. 3 settembre 2012, n. 39, recante: «Istituzione della Struttura Tecnica di Valutazione VAS-VIA-AIA-VI.», pubblicata sul BUR n. 16 dell'1.9.2012, s.s. n. 2 dell'11.9.2012 e s.m.i. approvato con DGR n. 381/2013. Rettifica/integrazione e istituzione n. 2 Strutture Tecniche Straordinarie”. Il via libera è giunto dopo un confronto della Commissione con il dirigente generale e il dirigente di settore del dipartimento Ambiente, rispettivamente Domenico Pallaria e Salvatore Epifanio. L’articolato licenziato prevede l’istituzione di due strutture straordinarie di valutazione, aggiuntive e specialistiche accanto alla struttura ordinaria per smaltire l’arretrato delle pratiche giacenti di Vas (Valutazione ambientale strategica) e di VI (Valutazione di incidenza). Esaminato successivamente il Parere n. 11/10^ di iniziativa della Giunta regionale recante: “Approvazione aggiornamento delle linee guida per la rimodulazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti della Regione Calabria” sul quale, prima dell’approvazione, saranno auditi il prossimo 25 novembre i sindaci delle città capoluogo, l’Upi e le associazioni ambientali. Il testo - illustrato in Aula dall’assessore alla Tutela dell’Ambiente Antonietta Rizzo - contiene le nuove linee guida per il Piano dei Rifiuti che “puntano a favorire il più possibile la raccolta differenziata sulla base delle percentuali che l’Europa impone ed affinchè i rifiuti diventino risorsa”. Infine è stata illustrata da parte del proponente, il consigliere Giuseppe Giudiceandrea, la proposta di legge “Potenziamento dei servizi di emergenza nelle aree montane” che serve per come ha spiegato Giudiceandrea ad adeguare “la normativa regionale a quella nazionale. Al fine di migliorare e potenziare il sistema regionale di Protezione Civile per le emergenze di soccorso in aree montane, il testo normativo riconosce la funzione di pubblica utilità delle attività svolte dal Soccorso Alpino e Speleologico della Calabria”. A margine dei lavori, il presidente Domenico Bevacqua ha espresso “la sua soddisfazione per il tenore della seduta che si è svolta all’insegna del dialogo e del confronto costruttivo su temi strategici per il futuro della Calabria. È mia ferma intenzione – ha detto - coinvolgere le nostre comunità, chiedendo un loro significativo apporto e protagonismo attivo. Lo faremo attraverso un lavoro costante di ascolto sul territorio grazie alla proposta che ho illustrato oggi e che è stata condivisa all’unanimità dai colleghi della Commissione di sedute itineranti che toccheranno, da qui fino alla fine dell’anno, tre località già individuate: Crotone, Amantea e Casignana. La Commissione ha altresì approvato la mia proposta ai componenti dell’organismo di incentivare l’utilizzo dei sistemi informatici al fine di evitare l’inutile spreco di carta, abbracciando quella cultura del rispetto dell’ambiente che, come quarta Commissione, deve ispirare il nostro operato”.  Alla seduta hanno preso parte i consiglieri: Tallini, Nucera, Pasqua, Bova, Arruzzolo, Giudiceandrea e Sergio.

 

"La Regione è attenta ai bisogni della montagna calabrese"

"Ringrazio il presidente del Soccorso Alpino della Calabria, Luca Franzese, per il plauso che ha rivolto all’indomani della mia elezione a presidente della quarta Commissione consiliare. Ma soprattutto, mi sento di rassicurarlo sul fatto che le tante questioni aperte e le tante problematiche che riguardano la montagna calabrese avranno la massima attenzione da parte dell’organismo regionale che ho l’onore di presiedere". E’ quanto  afferma il presidente della quarta Commissione Domenico Bevacqua che aggiunge: "Accolgo, pertanto, le preoccupazioni e le sollecitazioni del presidente Franzese con quello spirito di confronto costruttivo che la politica e le Istituzioni non devono mai perdere di vista, operando per l’affermazione del bene comune e che mi avvicina a realtà, come quella del Soccorso Alpino, di fondamentale importanza nel rapporto con le esigenze ed emergenze del territorio e con la vita stessa dei cittadini. In questo contesto, la Commissione prenderà nella dovuta considerazione i provvedimenti di maggiore impatto sulla collettività, tra cui, la legge d’iniziativa del collega Giudiceandrea che prevede il potenziamento dei servizi di emergenza nelle aree montane e del Soccorso Alpino. Proposta che verrà inserita nell’agenda dei lavori partendo dell’audizione dei soggetti interessati, in modo da fornire una cornice normativa più completa  e rispondente ai bisogni attuali del territorio calabrese".

 

Proposta di legge per i piccoli Comuni calabresi: 6.000mila euro per ogni nascita

Mal collegati con i principali centri urbani, colpiti dal dissesto idrogeologico, impossibilitati ad offrire occasioni professionali per i propri giovani. I piccoli Comuni della Calabria sono ormai oggetto di un esodo che pare condurli alla scomparsa. Eppure non rappresentano un qualcosa di marginale: i Comuni con una popolazione fino a 4mila abitanti sono 300 (su 409), occupano il 61% del territorio regionale, contano complessivamente oltre 546mila residenti. A loro ha pensato con una molto (troppo?) ambiziosa proposta di legge – recante appunto “Misure per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli comuni della Calabria - il consigliere regionale Domenico Bevacqua. Tra le azioni previste troviamo un “Bonus bebè” consistente in un contributo una tantum fino a 6mila euro a fronte di un Isee in corso di validità non superiore a 25mila euro; un contributo straordinario, fino ad un massimo di 40mila euro, per i centri che applicano agevolazioni ai residenti per le imposte comunali sugli immobili destinati ad attività economiche; le agevolazioni sui tributi per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili destinati ad attività economica; la realizzazione dei Centri sanitari zonali attrezzati per il pronto soccorso e la rianimazione; l’acquisto di autoveicoli utilizzabili per il trasporto degli alunni per i piccoli Comuni nel cui territorio non sono presenti istituti scolastici dell’obbligo; la riduzione dell’Irap per le aziende che investono in queste aree; i contributi per la promozione dei prodotti agro-alimentari tradizionali e la definizione di un piano annuale di progetti pilota per interventi di miglioramento della gestione forestale, della forestazione e della riforestazione. Costo dell’operazione? 15 milioni e 900mila euro. Sembrerebbe fanta-politica o fanta-amministrazione e, invece, il presidente della I Commissione regionale Franco Sergio ha inserito la proposta all’ordine del giorno per la seduta di venerdì 30 ottobre. In caso di disco verde, dopo le audizioni, la proposta passerà all’esame del parlamentino calabrese. Nel giro di qualche settimana, si potrà scoprire se si tratta di qualcosa di reale o del solito gioco delle tre carte, dove a perdere sono sempre i più deboli.

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Modifiche allo Statuto regionale, la soddisfazione di Bevacqua

“Dobbiamo avere il coraggio di guardare allo Statuto con uno spirito quasi rivoluzionario, trasformando tale strumento in una piattaforma normativa la cui unica finalità consiste nell’offrire ai cittadini una regione più snella ed efficace, volta a programmare e indirizzare, non solo a gestire”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, esprimendo piena soddisfazione per l’approvazione delle variazioni dello Statuto regionale in seconda lettura, avvenute nel corso della riunione odierna di Consiglio. “Il traguardo che dobbiamo porci – ha aggiunto l’esponente del Pd -  deve essere ambizioso, sapendo cogliere a livello nazionale e locale le spinte di cambiamento in atto che ci devono portare a guardare, con celerità e determinazione, ad un nuovo regionalismo ed a tutto ciò che questo può e deve implicare”. Bevacqua auspica una riforma complessiva della Carta regionale che abbia in animo non solo “l’eliminazione del consigliere supplente e del limite agli assessori esterni, e l’introduzione della figura del consigliere delegato che sono aggiustamenti in corso d’opera, utili ma non risolutivi. La nuova strada da imboccare con convinzione è quella di un regionalismo maturo, che significa nuove e diverse competenze e, soprattutto, piena responsabilità nel caso di cattiva gestione”. E sull’elaborazione della nuova Carta regionale, Bevacqua lancia “l'idea di una consultazione pubblica, magari on-line, aperta e inclusiva, che coinvolga anche le scuole superiori, per chiedere ad ogni cittadino calabrese di contribuire a far nascere la regione che vorrebbe. Una sorta di raccolta di buone idee – conclude l’esponente del Pd – attraverso la quale accorciare anche la distanza, talvolta pesante, tra le nuove generazioni, la politica e le istituzioni”.

 

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