Lavoro, Bruno Bossio (Pd): "Lsu e Lpu calabresi, per loro finalmente un conbtratto dignitoso"

"Il governo ha appena decretato nel provvedimento milleproroghe la norma che equipara i lavoratori di pubblica utilità (Lpu) calabresi ai lavoratori socialmente utili (Lsu)".

Ad affermarlo la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Con questo provvedimento gli Lsu e gli Lpu stabilizzati avranno un finalmente un contratto dignitoso coerente con il profilo di lavoratori dipendenti della pubblica amministrazione. In questa occasione si è registrata una prova di forte unità. Sono state dismesse le magliette di appartenenza politica e sono stati perseguiti, da tutti, solo gli interessi dei lavoratori. Dobbiamo ringraziare per questo risultato il ministro Orlando per il suo coerente impegno ad assumersi una diretta responsabilità e il presidente Occhiuto per la determinazione con cui ha seguito la vicenda non solo come presidente della Calabria  ma anche  come rappresentante di una forza politica della maggioranza parlamentare di governo.  Parimenti, va dato atto a tutti quelli che, dal sindacato ai parlamentari calabresi, ai consiglieri regionali e a Carlo Guccione, non hanno mai smesso di crederci".

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Rete unica, Bruno Bossio (Pd): "Bene ministro Giorgetti, accordo Tim-Cdp passo avanti per chiudere digital divide"

"Bene il ministro Giorgetti su rete unica. L'accordo CdP-Tim è la strada giusta per accelerare e chiudere rapidamente digital divide".
 
Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza bruno Bossio, che aggiunge: "Chiudere in fretta l'integrazione delle reti Tim e Open Fiber è una priorità strategica per il Paese. Non si può perdere altro tempo, mettendo a rischio le risorse del Recovery Fund. Altre soluzioni diverse dall’accordo raggiunto dal precedente Governo allungherebbero i tempi rischiando di moltiplicare i disagi di tanti cittadini che ancora nelle aree bianche non hanno nè fibra nè connessioni". 
 
"L’ho già detto ad agosto - prosegue la deputata dem - lo ripeto oggi: la Governance condivisa e la maggioranza pubblica nel board, il consolidamento e la tutela dei diritti patrimoniali al 51% rappresenta l'approccio più coerente perché si affronti il tema del digital divide e si eviti di danneggiare il sistema industriale del nostro Paese".

Lpu-Lsu Calabria, approvato Odg dei deputati Pd Bruno Bossio e Viscomi per agevolare le stabilizzazioni

"Continuiamo a seguire, sia sul piano normativo che finanziario, gli ultimi atti del complesso percorso di stabilizzazione degli Lpu ed Lsu calabresi all'interno degli enti di appartenenza".  
 
Ad affermarlo i deputati del Pd, Enza Bruno Bossio e Antonio Viscomi, che aggiungono: "E' stato, infatti, oggi approvato alla Camera un ordine del giorno a nostra firma all'interno del decreto Milleproroghe che sancisce alcuni aspetti cruciali, a partire dalla piena equiparazione tra Lpu ed Lsu nella destinazione delle risorse statali per l’assunzione a tempo indeterminato, stabilendo che per entrambe le figure di lavoratori si puó attingere ai finanziamenti statali del Fondo sociale per occupazione e formazione, così come per entrambe le figure sono destinate le risorse regionali".
 
"L'odg appena approvato, inoltre, chiede che le deroghe per le stabilizzazioni siano previste anche per le amministrazioni locali - spiegano i due parlamentari- che dovessero trovarsi in una condizione di dissesto economico, sancendo di fatto un prioritario diritto al lavoro per questo ampio bacino di precari calabresi. Seguiremo, passo dopo passo, questa vicenda che tocca il destino di migliaia di lavoratori e famiglie e, in questo quadro,  sosteniamo la richiesta - avanzata dalla Regione Calabria - di attivare un tavolo nazionale con i ministeri e i sindacati su questa vertenza come su quella dei tirocinanti. Ci dichiariamo, inoltre, fin da ora disponibili - affermano infine - a prendervi parte e a dare il nostro costruttivo contributo per una rapida e positiva soluzione, anche in considerazione del fatto che la proroga per le stabilizzazioni scade il 31 marzo".

 

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Onorificenze al Quirinale, Bruno Bossio (Pd): "Premio a Parisi valorizza giovani calabresi che innovano in agricoltura "

"Un giovane agricoltore calabrese, il 28enne Enrico Parisi, e’ stato insignito dal Presidente Mattarella dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana “per il suo appassionato contributo alla promozione di pratiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.”E’ la testimonianza e  il riconoscimento di un cambio di paradigma ormai in atto in maniera strutturale che vede uno storico ritorno dei giovani in agricoltura".
 
Ad affermarlo  è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Un’agricoltura 4.0 dove all’esperienza si unisce la competenza, la capacità di innovare, la passione, il duro lavoro e la voglia di rischiare, sapendo anche approfittate degli investimenti europei e dell’aiuto delle associazioni di categoria. Proprio come ci insegna Enrico, non si tratta solo di coltivazione ma di una vera e propria trasformazione imprenditoriale e sociale della propria attività agricola con evidenti ricadute sull’innalzamento  della qualità della vita del territorio circostante. E’ cresciuto del 6% - prosegue la deputata  PD- il numero di giovani imprenditori insediati in agricoltura in Calabria nel 2020. Un dato in controtendenza rispetto a quanti tutti gli altri settori occupazionali. Ma non è solo questo. Oggi questo riconoscimento è anche un plauso ed un ringraziamento 
a questo generoso esercito di under40 che, in questi mesi durissimi, ha continuato a lavorare al fine di mantenere costanti le forniture alimentari primarie all’Italia e che ogni giorno si impegna con rinnovato entusiasmo e nonostante le difficoltà in un settore così strategico con l’approccio innovativo e sostenibile di una generazione che guarda con fiducia al futuro".

 

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Lpu/Lsu, Enza Bruno Bossio chiede l'intervento di Conte

"E' urgente e necessario un intervento immediato del presidente del Consiglio Conte e del Governo per ripristinare giustizia ed eguaglianza nella complessa vertenza dei lavoratori Lpu e Lsu della Calabria". 

Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Non possono esserci figli e figliastri generati dalla mancata approvazione della norma finalizzata alla compiuta e definitiva stabilizzazione dei lavoratori nelle amministrazioni di appartenenza. La legge di bilancio approvata alla Camera, e ora in discussione al Senato, stravolge il destino di molti di questi lavoratori non ancora stabilizzati, non consentendo la proroga di 3 mesi dei loro contratti a tempo determinato, fondamentale per mettere fine alla condizione di precari e di fatto condannandoli al "limbo" dei sussidi di Stato. Ciò che più è odioso è che si ripristina la figura di lavoratori in nero alle dipendenze della pubblica amministrazione. A questo fine condivido - prosegue la parlamentare - la lettera inviata dal senatore Ernesto Magorno al presidente Conte per sollecitare l'adozione di un decreto ad hoc del Governo che ripristini entro il 31 dicembre le condizioni necessarie a che tutti i lavoratori, a servizio di centinaia di Comuni calabresi, possano avere garantito il diritto al lavoro stabile . È fondamentale portare a compimento quella battaglia per i diritti e per il lavoro iniziata nel lontano 2013 e che nel tempo, grazie alle iniziative dei precedenti Governi di centrosinistra, ha prodotto importanti e significativi risultati, oggi messi a repentaglio in modo incomprensibile e soprattutto ingiusto".

 

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Decreto sanità Calabria, Bruno Bossio (Pd): “Piano straordinario per nuove assunzioni, bilanci aziendali certi per una rapida fuoriuscita dalla gestione commissariale"

"Mentre ancora il governo, purtroppo, ritarda nella scelta del nuovo commissario della sanità, l'impegno della Camera sul Decreto Calabria va avanti".
 
Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Esprimo piena soddisfazione per l'avvenuta approvazione di diversi emendamenti, di cui sono prima firmataria, relativi alla autorizzazione di un piano straordinario di assunzioni di personale medico, sanitario e socio-sanitario, alla obbligatorietà di porre fine al fatto che da anni alcune aziende non approvano i bilanci e al coinvolgimento anche delle organizzazioni sindacali nelle attività commissariali. Il lavoro in atto è certamente finalizzato a fronteggiare l'attuale emergenza, ma anche a determinare in tempi rapidi la fuoriuscita dalla gestione commissariale. Si sta migliorando - afferma  in ultimo- un decreto dunque che non è la mera proroga del commissariamento decennale che per anni ho combattuto ma un modo per uscirne al più presto".

 

 

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Coronavirus, Bruno Bossio ( Pd) chiede: " La riapertura in sicurezza anche per piccole imprese al Sud”

"Esprimo pieno sostegno alle rivendicazioni  di Confartigianato-Calabria che, attraverso una lettera appello rivolta ai parlamentari calabresi, chiede maggiore attenzione alle piccole imprese".
 
Ad affermarlo è la parlamentare del Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Il 4 maggio, 4 milioni e mezzo di lavoratori del nord, nelle zone di maggior contagio, potranno riprendere a lavorare e tirare un sospiro di sollievo per sé e per le loro famiglie.  Non si capisce  perché questa stessa libertà non è garantita ai lavoratori autonomi e alle piccole imprese del sud.
È ingiusto che le scelte indicate nel decreto della Presidenza del consiglio dei ministri autorizzino la apertura della cosiddetta fase 2 riproponendo il tema dello squilibrio tra Nord e Sud. 
La esplosione della emergenza Covid19 - prosegue la deputata- ha messo in evidenza le potenzialità dei territori meridionali e confermato che il rischio di una tremenda fase recessiva nazionale si può fronteggiare soprattutto se si investe sul Sud, inteso come una risorsa che può dare molto più delle aree storicamente forti alla crescita dell'intero Paese.
Il DPCM per il 4 maggio, invece, va nella direzione opposta e ripropone anche in questo contesto emergenziale lo storico dualismo. 
Non si comprende la ragione per cui, ad esempio, ai piccoli esercenti commerciali,agli artigiani, a partire dai barbieri e parrucchieri,bar e ristoratori tipici, operatori del wellness non è consentito riaprire le attività, ovviamente condizionate alle necessarie misure di sicurezza. 
Oltretutto, non può essere sottaciuto il fatto che nel Sud la qualità dell’aria e dell'acqua e del contesto ambientale  in generale, in questa emergenza hanno contribuito anch'essi a fare la differenza. Viene allora da chiedersi perché, se il Governo ha valutato di allentare il lockdown nonostante la mancanza di test e tamponi e la mancanza dell’app di contact tracing, ritenendo sufficienti le stringenti regole di sicurezza interpersonale e sanificazione dei luoghi, si è deciso al contempo di penalizzare il sud, dove il contagio è stato assai più contenuto". 
"Permanendo tale situazione al sud, però,si rischia che l'emergenza dovuta alla incapacità di garantire i livelli minimi di sopravvivenza per una parte grande della società potrà essere più devastante di quanto  non abbia potuto l’epidemia sanitaria. 
Non è azzardato affermare che di questo passo al sud si rischia di morire di povertà e non solo di Coronavirus. Pertanto, ritengo che vadano accolti appelli come quello di Confartigianato-Calabria e di tutti coloro che stanno giustamente protestando inascoltati, perché vogliono riaprire nella massima sicurezza e che avrebbero bisogno solo di un po’ di fiducia e di aiuti economici veri. Bisogna accompagnare la autorizzazione alla riapertura con sussidi volti a ridurre anche i costi richiesti dalla attivazione degli stessi interventi che dovranno garantire la sicurezza a fronte dell’allentamento del lockdown. È stato chiesto ai cittadini di limitare la propria libertà come mai accaduto prima e con grande senso di responsabilità e coraggio lo hanno fatto. Ora è il momento di dare a loro fiducia.
Ritengo che il riconoscimento che stamattina, il Presidente Conte, nel suo intervento alla Camera dei deputati, ha dato verso procedimenti differenziati per i diversi territori per la gestione di una efficace e responsabile gestione della nuova fase emergenziale possa essere di aiuto e non di impedimento ad operare in questa direzione.
Il tema non è quello di aprire tutto o di indurre al massimo le misure restrittive ma è quello di fissare le regole della messa in sicurezza e della riduzione del rischio a salvaguardia - afferma  infine la parlamentare- della salute dei cittadini e ovviamente rispettarle, con piena consapevolezza civica e attraverso la vigilanza della azione dello Stato".

Taglio delle risorse al Sud, la presa di posizione di Bruno Bossio (Pd)

"La  presa di posizione del ministro Peppe Provenzano interpreta pienamente il senso della denuncia e della preoccupazione che abbiamo espresso come deputati meridionali del Pd".
 
Ad affermarlo è la parlamentare Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Non può essere elusa, però, una assunzione di responsabilità da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso una smentita ufficiale del documento con il quale, il Dipartimento programmazione e coordinamento della Politica Economica propone la sospensione della clausola che destina al Sud il 34% della spesa ordinaria e la rimodulazione del riparto del Fondo di Sviluppo e Coesione. Questa sarebbe una scelta grave, di rottura politica, sociale ed istituzionale".
 
"Il carattere di rottura - prosegue la deputata - non sarebbe segnato solo dall'inevitabile aumento del gap tra Nord e Sud ma sopratutto dal limite di un uso delle risorse orientato più verso l'assistenza e meno finalizzato verso una produttività degli investimenti. Già nel luglio 2019, come parlamentari Pd eletti nella regione meridionale, con una interrogazione al Governo, primo firmatario l’on. Francesco Boccia, abbiamo evidenziato che negli ultimi dieci anni la quota di risorse ordinarie in conto capitale destinata al sud sia stata in media intorno al 26%, ben 8 punti percentuali in meno sulla base del parametro della popolazione residente nei territori meridionali. Nel decennio 2008/18, dunque, sono stati sottratti al mezzogiorno ben 40 miliardi. E oggi, invece di recuperare il gap, si vuole mettere in discussione la destinazione al Sud dell’80% del fondo di sviluppo e coesione  puntando ad una redistribuzione che dovrebbe elevare la quota da destinare al Nord senza alcuna ragionevole motivazione".
 
"È grave che ora si possa utilizzare la drammatica emergenza coronavirus - afferma ancora la deputata Bruno Bossio - per continuare a perpetrare un modello di sviluppo che tanto male ha fatto al nostro Paese. Non vi è alcun dubbio che, se confermata nella azione governativa, questa scelta costituisce tema di verifica per la stessa tenuta politica della maggioranza di governo. In quel caso andrebbe, prima di tutto, motivato il cambiamento di rotta del Presidente del Consiglio, che nel novembre 2019, testualmente affermava: “Intendiamo dare attuazione alla nota “Quota 34%.”! Non è secondario, poi, chiedersi se in questa vicenda la deputazione meridionale del M5s, maggiore partner di governo, spenderà il peso della sua rappresentanza parlamentare, che forse per la dimensione numerica non ha precedenti nella storia repubblicana, neanche al raffronto dei tempi di maggiore forza del partito della Democrazia cristiana, a sostegno dello sviluppo del Sud o sarà subalterna alle lobbies che rappresentano gli interessi della economia settentrionale?".
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