Dopo la delusione di ieri Bruno Bossio (PD) annuncia buone notizie per gli LSU-LPU

"Dopo la delusione di ieri posso dire, anche  nome di tutti i parlamentari calabresi del PD, che gli LSU-LPU della Calabria possono tirare un primo sospiro di sollievo". L'annuncio è dell'onorevole Enza Bruno Bossio, deputata del Partito Democratico. "Grazie alla determinazione del Presidente della Regione Mario Oliverio e dei parlamentari calabresi, d’intesa con i gruppi parlamentari del PD di Camera e Senato, è stata trovata una soluzione tecnica per reperire le risorse necessarie - rivela l'esponente del PD - al proseguimento del percorso di contrattualizzazione degli LSU-LPU della Calabria. E’ stato infatti presentato in Commissione Bilancio al Senato dal relatore Silvio Lai (PD) un emendamento al decreto “Giubileo” che autorizza la spesa di 50 milioni quale quota di compartecipazione dello Stato alle procedure di stabilizzazione dei lavoratori LSU-LPU della Calabria. La circostanza che a presentare l’emendamento sia il relatore di maggioranza del decreto rappresenta una garanzia per la sua approvazione nei tempi istituzionalmente previsti. Si tratta, però, solo in parte di una buona notizia: la nostra richiesta iniziale era infatti di 90 milioni e resta ancora aperta la questione dei forestali calabresi, per i quali non è stata autorizzata, almeno finora, la spesa di 30 milioni per come previsto dall'accordo triennale". "Per quanto ci riguarda, come parlamentari calabresi del PD continueremo a vigilare, insieme al Presidente Oliverio, fino a quando la norma per gli LSU-LPU non sarà definitivamente approvata e proseguiremo - assicura Enza Bruno Bossio - una battaglia in tutte le sedi per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori calabresi".

 

Indottrinamento mafioso, proposta di legge per “evitare altre tragedie come quella del piccolo Cocò”

“Nel corso del convegno tenutosi oggi presso il Senato della Repubblica sul tema ‘Indottrinamento mafioso e responsabilità genitoriale’ ho annunciato la presentazione di una importante proposta di legge che, attraverso la modifica dei artt. 387, 292 e 656 del c.p. introduce l’obbligo di avviso ai Tribunali per i minori in caso di arresto, fermo, custodia cautelare o esecuzione di pena per condanna definitiva disposti nei confronti di soggetti maggiorenni che abbiano figli di età inferiore ai diciotto anni” è quanto afferma la parlamentare Enza Bruno Bossio che spiega: “questa proposta di legge è il frutto delle audizioni svoltesi durante la visita della Commissione antimafia in Calabria lo scorso 26 e 27 ottobre. In quella occasione – precisa l’esponente del PD - riflettendo sulla tragedia del piccolo Cocò, assassinato a Cassano Ionio insieme al nonno in un agguato di mafia, è stato denunciato un grave vuoto normativo. Allo stato attuale, infatti, qualora uno dei due genitori di figli minori d’età sia detenuto, nessun obbligo di informazione è previsto all’autorità giudiziaria minorile e ciò impedisce alla stessa di poter intervenire tempestivamente a tutela di minori i quali si trovano a correre un duplice rischio: o essere allontanati dal contesto familiare in via d’urgenza dagli operatori dei servizi senza il vaglio della magistratura, oppure essere lasciati senza alcun intervento utile in contesti potenzialmente pregiudizievoli per la loro incolumità psico-fisica. Nello stesso tempo nessun obbligo è fissato ai servizi sociali dei comuni che sono chiamati a gestire i minori che si trovino in queste condizioni. Quanto è accaduto al piccolo Cocò – sottolinea Bruno Bossio - affidato al nonno affiliato ad una organizzazione criminale e che lo ha esposto al rischio che ne ha causato la morte, costituisce un caso emblematico. Quella morte probabilmente si sarebbe potuta evitare se il Tribunale dei minori fosse stato messo in condizione di intervenire. Questa proposta è il frutto dello straordinario lavoro di magistrati come il Presidente del Tribunale dei minori di Reggio Calabria dottor Roberto Di Bella e del dottor Giuseppe Creazzo che, quando era a Palmi, per primo adottò protocolli d’intesa che mettessero in comunicazione i vari uffici giudiziari di fronte a situazioni che vedevano la presenza di minori in contesti mafiosi. Anzi, la forza di questa proposta risiede proprio nell’introduzione di un nuovo metodo di lavoro in rete, che trova proprio nei protocolli d’intesa già adottati dal Tribunale dei minorenni di Reggio Calabria un modello da assumere a livello nazionale. La tutela dei minori che si trovano a vivere in contesti criminali e mafiosi, se questa proposta diventerà legge, potrà essere resa più efficace e, soprattutto – é la conclusione - consentirà di supportare i provvedimenti giudiziali con iniziative sinergiche da portare avanti insieme a diversi soggetti che, finora, hanno troppo spesso lavorato separatamente”.

Sanità, Bruno Bossio ammette: "Il vero fallimento è il piano di rientro"

“Credo che il metodo di lavoro che abbiamo adottato con l’iniziativa di oggi sia buono. Oggi è tutto il PD sia a livello nazionale che regionale ad assumersi la responsabilità del governo della sanità in Calabria”. È quanto ha affermato la parlamentare Enza Bruno Bossio durante il convegno “La salute è un diritto fondamentale” svoltosi a Catanzaro. “Bisogna smetterla di pensare che in Calabria ci siano due poteri contrapposti, quella dei commissari e quello della politica. La verità – ha sottolineato l’esponente democratica - è che, ieri come oggi, il vero fallimento è il piano di rientro. Un piano di rientro che non ha chiuso gli ospedali per efficientare i servizi ma li ha solo soppressi e, per di più, senza produrre alcun risparmio. Il piano di rientro va dunque cambiato profondamente, perché lì è il vulnus. Questi commissari – ha aggiunto - non vanno bene perché agiscono in perfetta continuità con la precedente gestione. Urge un nuovo modello di servizio sanitario che valorizzi le grandi professionalità esistenti e oggi sottoutilizzate o, addirittura, mortificate. Un obiettivo di efficienza – ha concluso Bruno Bossio -  che potrà essere raggiunto anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie che oggi rappresentano una grande opportunità per migliorare i servizi e ridurre i costi, in un nuovo rapporto territorio e rete ospedaliera”.

Ammortizzatori sociali in deroga, in arrivo 41,8 milioni per i percettori calabresi

“La firma da parte dei ministri Poletti e Padoan, del decreto interministeriale che assegna alla Calabria 41,8 milioni di euro per il finanziamento delle prestazioni degli ammortizzatori sociali in deroga è il giusto riconoscimento all’azione intrapresa, sin dal momento del suo insediamento dal presidente della giunta regionale Mario Oliverio, alle iniziative condotte dai parlamentari e dalle organizzazioni sindacali”. È quanto afferma la deputata Enza Bruno Bossio, la quale sostiene che “con la firma di oggi sarà possibile pagare le spettanze arretrate dei percettori di ammortizzatori sociali calabresi ferme da oltre due anni e dare una risposta ad una situazione di grave disagio sociale. E’ un risultato importante – aggiunge - ma non ci fermiamo qui: come parlamentari del PD insieme alla giunta regionale calabrese siamo impegnati per dare le necessarie risposte alle altre emergenze sociali della nostra regione, a partire dal finanziamento per garantire il proseguimento del percorso di contrattualizzazione degli ex Lsu/Lpu calabresi avviato nel dicembre del 2013”.

RC auto, Bruno Bossio: “Non più penalizzati i calabresi sulle tariffe”

"Per i contraenti residenti nelle regioni con costo medio del premio, calcolato sulla base dell’anno precedente, superiore alla media nazionale, che non abbiano effettuato sinistri con responsabilità esclusiva o concorrente per un periodo pari ad almeno cinque anni e che abbiano installato il dispositivo di cui all’articolo 132 – ter, comma 1, lettera b), del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, introdotto dall’articolo 3, comma 1, della presente legge, l’IVASS stabilisce una percentuale di sconto minima tale da commisurare la tariffa loro applicata a quella media applicabile ad un assicurato, con le medesime caratteristiche oggettive e collocato nella medesima classe di merito, residente nelle regioni con un costo medio del premio inferiore alla media nazionale, riferito allo stesso periodo”. E’ questo il testo approvato, l’altro ieri, in sede di esame del DDL “Concorrenza” dell’emendamento al Codice delle assicurazioni. Secondo quanto afferma la deputata Enza Bruno Bossio, “per le tariffe dell’assicurazione obbligatoria ‘RC auto’, il luogo di residenza non sarà più motivo di penalizzazione. Soprattutto i residenti in Calabria e nei territori meridionali – spiega l’esponente del Pd - cesseranno di pagare tariffe più alte. Chi non fa incidenti e installa la scatola nera pagherà una tariffa assicurativa inferiore alla media italiana. Si afferma così il principio dell’equità e si supera la penalizzazione rivolta ai cittadini che, se pur virtuosi, dovevano scontare la colpa di essere residenti nei territori meridionali. Oggi, infatti, un cittadino residente in Calabria, anche se virtuoso, paga una tariffa tre volte superiore a quella vigente nel Veneto. Con l’approvazione di questo emendamento – aggiunge l’onorevole Bruno Bossio - non ci saranno più cittadini di serie A e di serie B. L’entrata in vigore di questa norma è il coronamento di una battaglia che, numerosi parlamentari meridionali abbiamo condotto per lunghi mesi, sin dalla presentazione di uno specifico disegno di legge sulla materia. Non è superfluo, inoltre, sottolineare – conclude - che la norma approvata rende più efficace anche la lotta contro le condotte fraudolente ed i falsi sinistri”.

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