Reggio, Caracciolo (Fi): "Il voto sul referendum una bocciatura per Falcomatà"

Riceviamo e pubblichiamo

"Significativo il voto di Reggio Calabria sul Referendum Costituzionale. Un voto che esprime altresì e senza dubbio una pesante bocciatura dell’Amministrazione Falcomatà.

Non sono bastati gli spot dall’ampio sapore elettorale per convincere i cittadini reggini. Non sono bastate le effimere passerelle in riva allo Stretto per esprimere un voto consapevole. Non è bastato l’intero mese di campagna referendaria marcata Pd.

I reggini hanno mostrato di aver necessità di un cambiamento. Ma quello vero che guarda alle istanze della gente e non si cela dietro inutili e sterili slide.

Quegli stessi reggini si sono accorti della stasi in cui versa Reggio, un immobilismo totale che imperversa nei settori dell’Amministrazione e che non rende giustizia ad una città che vuole riprendere un percorso di crescita e non vuole cadere nella trappola della mediocrità.

Una città al momento con una Giunta politicamente e pubblicamente sfiduciata dallo stesso Sindaco ormai più di un mese fa, che è stanca di attendere che le decisioni non siano volte al bene della collettività, bensì al bene di un partito.

E i risultati si vedono. Settori amministrativi senza guida e indirizzo politico, incapaci di tradurre le esigenze dei cittadini.

Perché si è atteso tanto? Quale diktat si sta ancora aspettando?

Reggio Calabria non merita questo. Se non si è in grado di governare la Città ci si dimetta al più presto perché Reggio non ha bisogno di chi svende gli interessi della città per il compimento di propri personali interessi".

Mary Caracciolo Consigliere Comunale – Forza Italia

 

Reggio Calabria: "la concessione del Teatro Cilea a Renzi è una violazione del Regolamento comunale"

Riceviamo e pubblichiamo

"Per un Si, a volte o forse spesso, ci si muove anche nell’illegalità. E’ la libido da consenso, è la paura di non farcela. Il Pd di Reggio ha scelto la via dell'infrazione, del mancato rispetto delle regole. La concessione del Teatro Cilea al segretario del Partito Democratico Matteo Renzi, domani a Reggio Calabria per un’iniziativa politica, rappresenta una chiara ed evidente violazione del Regolamento per la concessione in uso del teatro comunale “Francesco Cilea” e delle altre strutture comunali destinate ad attività teatrali e spettacolistiche.

In particolare l’articolo 3 del regolamento, disciplina le iniziative che possono trovare luogo nel maggiore polo culturale cittadino: “lo svolgimento di manifestazioni di spettacoli teatrali, di prosa, di varietà, musicali e di danza, le attività cinematografiche ed audiovisive, le mostre di pitture, scultura ed arti visive in genere, le manifestazioni di pubblico intrattenimento che abbiano un elevato interesse culturale, sociale e politico-istituzionale, purché prestigiose per la città”.

Non ci sembra, dunque, che tra queste si possa annoverare la disperata ricerca di Sì referendari del Partito Democratico e del suo segretario Nazionale Matteo Renzi.

E' importante sottolineare, inoltre, come il confine utilizzato dal Pd in questa circostanza sia sottilissimo: si vuole fare passare la presenza di Renzi a Reggio Calabria come visita Istituzionale del Presidente del Consiglio dei Ministri, ma così non è. Lo sanno tutti, anche i bambini.

Renzi domani sarà in città come segretario del Pd, per parlare di Referendum in piena campagna elettorale, a 360° e senza dubbio alcuno.

Mai in passato il centrodestra ha concesso per manifestazioni di partito, all’ex Premier Berlusconi, il Tempio della cultura cittadina.

Il Sindaco Falcomatà, invece, ritenendosi oltre legge, supera il regolamento comunale violandolo nelle sue forme più elementari Una scelta illegittima che testimonia come, troppo spesso, non basta un si: serve addirittura "svendere" i beni della città. Alla faccia dei reggini. “Dura Lex, sed Lex”, ma non per tutti!"

Daniele Romeo - Azione nazionale Reggio Calabria

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Azione nazionale: "L'armata Brancaleone di Oliverio ha fatto sì che i calabresi a Roma vengano considerati sudditi"

Riceviamo e pubblichiamo
 
"Solo venti giorni fa, è stato inaugurato il reparto di cardiochirurgia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria. Per l'occasione scese da Roma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, accolta dal gotha del Partito Democratico regionale e dal Governatore Oliverio.
C'era, tra i vassalli di questo governo di improvvisati "padri costituenti", anche il Sindaco di Reggio Calabria, il quale, nei giorni successivi, si è ben guardato dal far sentire la propria voce per denunciare che l'evento "storico" in realtà era una volgare messinscena. Ancora oggi, il Reparto di Cardiochirurgia esiste solo sulla carta e non è operativo.
Ed è di oggi la raggelante notizia del decesso di una persona di 37 anni, mentre veniva trasferita in elicottero, per seri problemi cardiaci, da Reggio Calabria a Catanzaro.
 
Se provassero un minimo di vergogna, tutti i protagonisti e comprimari di quella volgarissima sceneggiata registratasi in piena campagna referendaria a favore del SI, dovrebbero avvertire almeno una sola volta nella loro insignificante esistenza il buon gusto di immediatamente abbandonare le cariche pubbliche ricoperte, per consegnarsi ad un resipiscente esercizio autocritico imposto dalla grave ed incolmabile distanza che li separa dai problemi quotidiani vissuti dai calabresi.
Tutto questo, però, non accadrà!
Apprestiamoci, quindi, anche qui in Calabria, a salutare il possibile conferimento ad Oliverio dello stesso "premio" che Renzi ha già promesso come illecito corrispettivo al governatore della Campania De Luca, cioè la probabile nomina a commissario per la Sanità.
L'armata Brancaleone di Oliverio ha fatto sì che i calabresi a Roma vengano solo considerati dei sudditi e non c'è da stupirsi che al Governo Renzi interessi solo che qui venga votato il SI al referendum, non che ai cittadini reggini e calabresi sia assicurata tutela del loro diritto costituzionale alla salute.
E il giovane Sindaco ereditario?
La sua distrazione rispetto alle gravi emergenze della città di Reggio Calabria è evidente ed assoluta: a lui #bastaunSI per incrementare il processo migratorio che imperversa in riva allo Stretto.
 E la sua destinazione sarà Palazzo Madama".
 
Azione nazionale - Reggio Calabria
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Referendum: successo per la manifestazione "Io voto No" organizzata da Fratelli d'Italia a Reggio Calabria

Grandissima partecipazione, alla conferenza organizzata a Reggio Calabria, da Fratelli d'Italia per ribadire tutte le ragioni del "NO" al referendum. Partecipazione quantomeno singolare da registrare in questi tempi, in un'epoca d'abulia sociale e politica per molti versi giustificata, ma assolutamente controproducente. Forse, la misura della pazienza ha superato il colmo per più di cinquecento cittadini, che si sono riversati nel pomeriggio di ieri nella sala di Palazzo Alvaro, accogliendo l'invito dei militanti del Movimento di Giorgia Meloni.

Gli onori di casa sono stati fatti dal portavoce cittadino Andrea Guarna,  subito dopo a relazionare sugli aspetti tecnici della riforma è stato il giovane avvocato Francesco Meduri seguito da Pasquale Oronzio segretario provinciale di Gioventù nazionale. Poi è stata la volta di Franco Quattrone, storico avvocato della destra reggina che ha rievocato la battaglia dei reggini per difendere Reggio capoluogo.

 Il fervente patriottismo del portavoce provinciale Nello Scuderi ha acceso la sala ricordando i valori della patria e degli italiani che hanno combattuto e tuttora combattono per servirla.  Mentre  Ernesto Rapani portavoce regionale, ha ricordato i fallimenti di un governo regionale che ha paralizzato ogni azione di sviluppo della nostra terra.

Particolarmente apprezzato l'intervento di Massimo Ripepi per il quale “ Mai come oggi la nostra Italia subisce i diktat di un sistema sovranazionale che vuole ridurne al minimo la sovranità. Di tale fattura è questo tentativo di riforma distorta, proposta dal Pinocchio di Firenze  Matteo Renzi bugiardo fin dai suoi esordi agli scout ed oggi operatore politico  al servizio dei potenti di questo mondo il quale - ha aggiunge Ripepi - non si è fatto scrupoli a consegnare alla  Merkel ed ai poteri forti un'Italia ridotta a zerbino."

E secondo Riepi, questo tentativo di modifica della costituzione, camuffata con false proposte di risparmio e semplificazione, mina invece la democrazia sostituendo ad essa un'oligarchia sempre più ristretta serrata nelle stanze del potere. "Diciamo NO al totale controllo delle banche e dei potentati economici sulla nostra Italia, già parzialmente schiava di queste logiche. Logiche di cui l'Europa è diventato il pretesto e un tramite peggiorando la già difficile situazione: fosse per noi usciremmo subito".

Lo stesso scenario nazionale, sarebbe stato ricalcato, secondo il consigliere di FdI, anche a livello della politica locale :"Falcomatà  è a sua volta totalmente sottomesso alle logiche del PD e del suo capo Renzi. Logiche che stanno condannando la città di Reggio a perdere, nel silenzio complice degli Amministratori, le sue risorse principali.  L'Areoporto è prossimo alla chiusura, il porto di Reggio, progettato per diventare prezioso attracco turistico, sta per essere declassato definitivamente a scalo merci in pieno centro, con lo smog che ne consegue. Mentre il porto di Gioia Tauro è in ginocchio" -  Ripepi ha poi caggiunto "ciò a cui punta il nostro sindaco, è ottenere la propria poltrona in Senato, ed in caso di vittoria del SI, verrebbe felicemente catapultato in Parlamento.  Poco importa, a Falcomatà, se il prezzo da pagare per il personale successo, è il sacrificio di Reggio e dei suoi bisogni. Tuttavia -ha concluso - queste premesse non devono indurci a perdere la speranza, ma a lottare innalzando i nostri valori. Essi costituiscono la base ed il propulsore inestinguibile dei nostri programmi d'azione. Con l'aiuto di Dio, nell'inferno generale, scateneremo il paradiso".

Nino Spirli capo dipartimento regionale cultura e identità, ha infine aperto gli interventi di tutti i capi dipartimento provinciali del Movimento che, partendo dalle ragioni del "NO", hanno illustrano le proposte che il Fratelli d'Italia ha elaborato per il rilancio di Reggio Calabria.

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Reggio C.: CasaPound ripulisce il Parco archeologico della tomba ellenistica di via Tripepi

Questa mattina i militanti di CasaPound Reggio Calabria hanno ripulito il Parco Archeologico della Tomba Ellenistica di Via Demetrio Tripepi. “Dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da parte dei cittadini siamo intervenuti per sopperire alla situazione d’incuria e degrado in cui versa il sito archeologico”. È quanto dichiara il responsabile di CasaPound Reggio Calabria, Federico Romeo. "Con questa nostra iniziativa – spiega - si ha un duplice obiettivo: ridare uno spazio aggregativo ai residenti del quartiere di Tremulini, ma anche far sapere ai cittadini tutti che in quel parco è presente una tomba di età ellenistica risalente al II secolo a.C., inserita nell’itinerario turistico-monumentale della città, in totale abbandono. Al nostro arrivo sul posto – prosegue – abbiamo rinvenuto bottiglie di vetro, cumuli di spazzatura, erbacce e materiale vario. Per non parlare degli atti vandalici compiuti da persone che indiscutibilmente odiano la propria città. È incredibile – continua romeo – come nonostante l’interesse storico del parco l’amministrazione non provveda a risanare uno dei pochi polmoni verdi del centro città. Ricordiamo all’Amministrazione Falcomatà che il Consiglio non è un posto dove passare del tempo, ma un luogo dove trovare la migliore soluzione ai problemi dei cittadini, i quali pagano le tasse per vivere in un ambiente sano e non in una discarica, e che la politica si fa per le strade parlando con la gente, e non solo su Facebook. Per sopperire all’incapacità dei “soliti noti” CasaPound annuncia la nascita del progetto: ‘Riprendiamoci i nostri quartieri’. “Da oggi i cittadini potranno contattarci all’indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per segnalare zone abbandonate e problemi riscontrati all’interno dei propri quartieri. Uno strumento, a parer nostro, molto importante per sopperire ai continui silenzi di questa Amministrazione, e farci carico delle problematiche riscontrate da chi vive e ama il proprio territorio. Invitiamo i cittadini – conclude Romeo – a prendere parte alle nostre attività per restituire alla nostra città il decoro e la dignità che da troppo tempo le è stata strappata”.
 

Laganà - Tripodo (Gd): "Falcomatà, coraggioso ed intraprendente"

 "Coraggioso ed intraprendente". Sono questi gli aggettivi utilizzati da Francesco Laganà e Katya Tripodo del coordinamento provinciale dei Giovani Democratici di Reggio Calabria, per definire il Sindaco Falcomatà in merito alla posizione assunta sulla questione delle interdittive antimafia e sulle conseguenze che le stesse hanno sul territorio. Nella nota vergata dai due esponenti dei Giovani Democratici si legge: “ se da un lato sosteniamo con forza l’azione di legalità della magistratura inquirente è evidente che fa bene il nostro Sindaco ad interfacciarsi con il livello nazionale del governo affinchè si individuino soluzioni condivise che non facciano pagare ai lavoratori dipendenti colpe di altri;  il Consiglio Comunale aperto annunciato da Giuseppe Falcomatà  sarà un primo step di ragionamento per discutere con le parti sociali soluzioni condivise a difesa della nostra città ma anche in sostegno ed a tutela di chi agisce e lavora seguendo i dettami della legalità e della trasparenza”. I Giovani Democratici di Reggio Calabria afferma Laganà sostengono con forza l’azione di risanamento istituzionale morale e politico intrapreso dall’amministrazione Falcomatà e dal gruppo consiliare del Partito Democratico  che oggi sempre di più risultano essere  esempio di buon governo su tutto il territorio nazionale.

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