Vibo, la Cisal rivolge un encomio alle forze dell'ordine

La Cisal di Vibo Valentia nel corso dei lavori della sua segreteria provinciale di ieri sera ha preso atto dei positivi dati relativi agli eventi di sabato scorso a Roma e Milano e attraverso il suo segretario provinciale, Filippo Curtosi, ha fatto pervenire alle Forze dell’Ordine della provincia di Vibo Valentia il messaggio che il Segretario Generale, Franco Cavallaro ha rivolto loro nelle immediatezze della conclusione delle manifestazioni.

“ Lo Stato c’è – ha dichiarato il leader nazionale della Cisal Franco Cavallaro – e lo ha dimostrato sabato scorso, con l’ottima organizzazione messa in campo da polizia e forze armate in occasione della celebrazione del 60° anniversario dei Trattati di Roma e della concomitante visita pastorale del Santo Padre a Milano. Un’organizzazione che ha saputo garantire il pacifico svolgimento delle manifestazioni gestendo con estrema professionalità anche le componenti di dissenso che minacciavano il sereno svolgimento dei cortei sulla piazza romana.

La strategia preventiva attuata dai lavoratori, uomini e donne, dell’intero corpo delle forze armate e di tutte le unità operative – ha aggiunto -  che svolgono attività di servizio d’ordine si è dimostrata vincente e perfettamente rispondente allo straordinario progetto di coordinamento predisposto per l’occasione dal Ministero dell’Interno e realizzato con scrupolosa precisione dalle strutture delle forze di sicurezza.

 

La macchina dello Stato, oltre ad avere soddisfatto pienamente le aspettative dei cittadini italiani, ha così dato tangibile dimostrazione di efficienza ai rappresentanti dell’Unione europea convenuti nella Capitale.”

Sanità nel Vibonese, Curtosi (Cisal): "Quanto accade è figlio di menefreghismo e pressapochismo"

"Sarà difficile trovare qualcuno che possa smentire che fondamentalmente la cultura delle chiacchiere non ha mai giovato a questa città. Spesso, seppur talvolta  fondata, ha finito, poi, col relegare ogni speranza nell’abisso dei ricordi". Lo dichiara Filippo Curtosi, Segretario provinciale della Cisal in merito alle condizioni in cui versa la sanità locale. "L’ospedale 'G. Jazzolino' cade a pezzi ed è sempre emergenza sanità. Si abbia il coraggio, così come aspramente denunciato dal direttore dell’Unità operativa di Ortopedia e traumatologia dell’Asp, Michele Soriano, di assumersi ognuno le proprie responsabilità e di ammettere, per come l’opinione pubblica da tempo vuole, e giustamente pretende, piena confessione su un dato ineluttabile e che vuole questo territorio - è l'accusa mossa dal rappresentante sindacale - fino ad oggi soggiogato assurdamente dalla politica tra speranze, promesse e delusioni  anche nel delicatissimo settore della salute. E se l’ospedale di Vibo cade a pezzi, non sappiamo in quale 'normale' stato di salute potrebbero trovarsi anche le strutture periferiche di Tropea, Serra San Bruno, Nicotera e Pizzo che ospitano servizi vari. E’ evidente che quanto accade è il risultato della pratica della cultura del menefreghismo, del pressapochismo, dell’isolamento politico, in voga più che altrove da queste parti. Intanto non è escluso che il grido di allarme del presidio ospedaliero di Vibo Valentia sia destinato ad aprire una voragine sul complessivo stato di efficienza del sistema strutturale dell’Asp. E questo vuol dire che potrebbe diventare immediata la decisione di costituire una task force per avviare una tempestiva indagine conoscitiva dei servizi strutturali che insistono sul territorio. Di questo dovrebbe tener conto Angela Caligiuri, il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale che, nel dare fondo alle proprie riconosciute esperienze politiche (incarichi di partito, sindaco e altro), non può prescindere da quanto realmente accade, affidandosi soltanto alla redazione di un piano per tentare di superare le emergenze sanitarie.  Parafrasando  Matteo Renzi, indica in fine dicembre la data di realizzazione  del progetto con cui la sanità vibonese potrebbe imboccare la strada della 'normalità'. Anche la sua enunciazione ha fatto sorridere i sempre più scettici". "Un’impresa credibile solo sulla carta e straricca di ottimismi - secondo l'esponente della Cisal - perchè come del resto accaduto in passato, si ripete il solito clichè. Chi si è avvicendato alla guida della più scottante sedia degli uffici di Palazzo ex Inam ha presentato, sia pure con accorgimenti diversi, un proprio piano di fattibilità ma le risposte, purtroppo, e da come tristemente evidenziano i fatti, non hanno mai sortito gli effetti sperati.  Credo converrà dire che i vibonesi ne hanno piene le tasche di sempre nuove e rinnovate promesse. La classe politica regionale c’è ma sono i risultati della sua presenza su Vibo Valentia che non ci sono. Angela Caligiuri avrà pure chiesto a Mario Oliverio di attenzionare con maggior impegno e più sensibilità, rispetto al passatole criticità della sanità pubblica vibonese, ma è fuori di dubbio che nel redigere lo strumento di sviluppo delle attività non avrà fatto i conti con l’oste, ovvero con la Regione Calabria e, appunto, quelle che potranno essere le disponibilità anche del Commissario per l’emergenza sanitaria,  Massimo Scura, che della sanità vibonese conosce solo i report, ammesso che li abbia letti. D’altra parte Angela Caligiuri  cosa avrebbe dovuto fare se non inventarsi una strategia in grado di tentare di superare, soprattutto sul piano mediatico, le enormi difficoltà che stanno insorgendo in un ospedale, quale il 'G. Jazzolino', che da decenni tira a campare, con  toppe a destra e a sinistra, nella speranza che intervenga, miracolosamente, qualcosa di nuovo.  Ben comprendendo le obiettive difficoltà di immediato inserimento nel sistema ambientale e sanitario, Angela Caligiuri potrebbe conoscere presto e meglio il suo percorso se si affidasse anche ad una possibile rivisitazione delle funzioni, nel rispetto dei ruoli, di chi occupa un posto di non trascurabile responsabilità nel sistema sanitario vibonese.  Eliminando, ad esempio, la cultura delle raccomandazioni perché l’influenza della politica a Palazzo ex Inam è stata sempre preponderante. Se crede che bisogna rispondere al conseguimento degli obiettivi e non alla cultura della appartenenza sarà bene che cambi sistema e tutti gliene saranno grati, non solo il personale sanitario e amministrativo dell’ente ma anche ed essenzialmente, tutti i cittadini.  Ad iniziare dalla vergogna con cui sono state assegnate le indennità di posizione, vera e propria orgia di molti privilegiati che hanno creato puntualmente malcontenti e polemiche di ogni tipo. Ma è pur vero che di fronte al deliberato del direttore generale nessuno, o forse in pochi, hanno tentato di deplorare la scelta". Questo, come tanti altri,  sarà un vero e proprio banco di prova per Angela Caligiuri - conclude Curtosi . chiamata a non ripetere il copia e incolla col passato".

 

Vibo, approvati al Comune i contratti decentrati dal 2012 al 2015

La Delegazione trattante del Comune di Vibo Valentia (Parte pubblica, Sindacale ed Rsu) ha approvato i contratti decentrati 2012, 2013, 2014 e 2015. "Per gli oltre 200 dipendenti in organico a Palazzo 'Luigi Razza' - è scritto in una nota trasmessa dalla Segreteria provinciale della Cisal - si chiude nel migliore dei modi una importante vertenza che si trascinava da alcuni anni. L’accordo raggiunto rappresenta un notevole traguardo per la Giunta presieduta da Elio Costa che può vantarsi di essere stata tra le prime, in Italia, ad incassare questo significativo risultato". Per Antonello Nusdeo, componente Rsu della Cisal CSA: "Interpretando le legittime e annose attese dei dipendenti comunali nel corso della passata gestione amministrativa – ha dichiarato al termine della trattativa -  non avevamo mancato di manifestare la nostra più viva preoccupazione per i notevoli e assurdi  ritardi registrati. Tra l’altro, successivamente all’insediamento del nuovo esecutivo di Palazzo 'Luigi Razza' avevamo ribadito  il pieno dissenso proprio in materia di contrattazione decentrata per l’impostazione,  opinabile e penalizzante per i lavoratori dell’Ente, data alle bozze degli accordi del quadriennio in questione, su proposta dell’ex presidente della delegazione trattante.  Oggi a risultato acquisito bisogna dare atto, al neo  segretario generale e presidente della Commissione, Michele Fratino, di aver propiziato, in sintonia con le altre componenti della delegazione, ai cui lavori ha partecipato intensamente anche l’assessore al ramo Loredana De Marco, le condizioni propizie ed essere stato determinato e ragionevole nell’interloquire con sindacati ed Rsu nel corso della trattativa, al punto da  consentire il  percorso più motivato e spedito per definire, e nella maniera più utile per il personale dipendente, l’approvazione della  contrattazione decentrata per gli anni che vanno dal 2012 al 2015". "Questo può anche significare che per il personale  del Comune – ha concluso l’esponente della Rsu Cisal - col 2016 si apre un nuovo capitolo che ci vedrà personalmente impegnati anche nel CUG, il Comitato Unico di Garanzia, il cui funzionamento è stato di recente avviato, con appositi corsi di formazione professionale". La positività della trattativa è stata anche sottolineata dal segretario provinciale della Cisal,  Filippo Curtosi e dal responsabile dell’Ufficio Comunicazione,  Giuseppe Sarlo, che ha partecipato alle fasi conclusive della trattativa in sostituzione dello stesso Curtosi. "L’approvazione dei contratti decentrati del quadriennio 2012/2015 al Comune di Vibo Valentia – è stato cil commento -  spiega come si sia fatta strada in seno alla Commissione un nuovo e più avanzato sistema di discutere e superare  anche ostacoli di un certo rilievo. La sinergia d’intenti scaturita sulla base di un più efficace modo di creare gli effetti per un confronto più ragionato e in linea con una interessante politica della condivisione ha favorito lo sviluppo degli esiti positivi di una importante vertenza che è stata superata col più pieno coinvolgimento ed il massimo segno di responsabilità e disponibilità. Questo risultato è la dimostrazione che quando vi è sinergia d’intenti tra forze sindacali e governi locali si creano le sufficienti  condizioni per gettare le basi della crescita sociale anche in territori del Mezzogiorno d’Italia dove ogni cosa si gestisce con enormi difficoltà. L’auspicio della Cisal, è che si continui sulla intrapresa strada della collaborazione per esperire la tanto urgente e decantata riorganizzazione burocratica utile, se non indispensabile, a fornire concretamente servizi di qualità alla collettività". "L’esito della trattativa è stato apprezzato infine dal Segretario Generale della Cisal, Franco Cavallaro, che ha "sempre sostenuto la necessità elevare la metodologia di confronto per dare risposte concrete ed immediate alle reali esigenze del personale del Comune di Vibo Valentia nella consapevolezza che una maggiore e adeguata  funzione professionale avrebbe garantito il più pieno e responsabile apporto, aiutando l’Ente a superare i suoi disagi organizzativi ed economici".

 

Fabrizia, Cisal propone un nuovo "Patto Sociale" per lo sviluppo del lavoro agricolo

I sempre più complessi problemi inerenti soprattutto l’occupazione,  la sicurezza  sul posto di lavoro e del rispetto dei  diritti degli stessi lavoratori sono stati al centro di un incontro che la segreteria provinciale della  Cisal di Vibo Valentia ha promosso ed organizzato con un’adeguata rappresentanza dei lavoratori agricoli di Fabrizia e dintorni, assunti con la misura 122 del Psr dei Fondi comunitari.  Presentato da Franco Fazio, consigliere comunale di Fabrizia e consigliere nazionale Fnsla Cisal,  l’incontro, svoltosi in contrada "Faggio del Re", si è sviluppato, in particolare, su una serie di considerazioni che hanno riguardato l’attivazione dello stesso  progetto 122 del Psr della Regione Calabria sui fondi comunitari che, collegato al progetto idrogeologico dell’Azienda "Calabria Verde" ha permesso un finanziamento  di 160 milioni di euro. Fazio nel suo intervento ha, tra l’altro, spiegato quali sono modalità e requisiti sui diritti dei lavoratori agricoli sulla disoccupazione,  sugli assegni, l’ integrazione,  le malattie e gli infortuni, ottenendo il pieno consenso dei presenti.   E’ seguita  l’attenta relazione del segretario provinciale, Filippo Curtosi, che si è soffermato sulla necessità di attivare un nuovo sistema nella ricerca di nuovi finanziamenti per assicurare un continuo lavoro ad una realtà, come quella del territorio di Fabrizia, che merita una più concreta ed incisiva attenzione da parte del governo regionale che deve dimostrare di credere di più nelle spinte che partono  dal comune montano. Per Curtosi diventa irrinunciabile l’opportunità di attivare una sorta di patto sociale invitando l’Amministrazione comunale e tutte le sigle sindacali a fare fronte unito per superare le gravi difficoltà economiche in cui si dibatte da sempre la popolazione del luogo. "Bisogna smetterla con le divisioni interne e promuovere una nuova cultura di base per dare legittimo sfogo alle attese dei tantissimi giovani che dimostrano già da tempo di saper svolgere con professionalità, impegno e sacrificio le difficoltà del settore e che riguardano appunto un territorio che va curato e difeso dalle calamità atmosferiche e nello stesso tempo rifinito in quelli che sono i suoi più adeguati riferimenti naturalistici".   L’invito  di Filippo Curtosi  è stato, infine,  quello di coinvolgere tutte le parti interessate a conseguire un progetto di condivisione sociale che diventi un nuovo piano per il lavoro e per la sicurezza dai fenomeni di dissesto idrogeologico  di tutte le aree interne. "La realtà di Fabrizia e dintorni ha tutte le carte in regola per conoscere nuovi riscontri positivi per le attese dei lavoratori agricoli ed in questa direzione – ha concluso il segretario provinciale del sindacato – vanno spese tutte le sinergie possibili per far sì che i fondi europei trovino sempre più nuovi spazi nell’impegno occupazionale e produttivo di una parte della Calabria che mira ad offrire  un più intenso respiro  di natura economica a chi opera in un sistema che rappresenta anche una  possibile carta vincente per  una nuova svolta nella regione".      

 

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