Parco delle Serre, gli ex tirocinanti chiedono un nuovo incontro in Prefettura

Gli ex tirocinanti del progetto “Natura e turismo”, che sono stati in servizio presso il Parco delle Serre, hanno inviato una missiva alla prefettura chiedendo un nuovo incontro per la risoluzione della vertenza. Di seguito il testo integrale della lettera:

“Gentilissimo dottor Raimondo,    

la presente per riportare alla Sua attenzione l’esasperata situazione degli ex Tirocinanti del Parco delle Serre, del progetto “Natura e Turismo” di Calabria Lavoro, che da oltre tre mesi, festività comprese, stanno manifestando asserragliati nell'edificio dell'Ente Parco. È dallo scorso giugno che non ricevono la retribuzione dovuta. Come ben ricorda, a seguito formali incontri avuti presso la Prefettura alla presenza e lodevole lavoro di S.E. prefetto Bruni, in data 14 e successivamente 18 dicembre scorso, data in cui l’onorevole Vincenzo Pasqua, consigliere regionale di maggioranza, ha formalmente assunto l’impegno di adoperarsi per la risoluzione della vertenza pendente, alla data odierna, nonostante l’ulteriore sollecito inoltrato in data 06/01/2016, non c’è stato alcun riscontro.  Considerato che nel frattempo S.E. prefetto Bruno è stato avvicendato dal dottor Casabona, si chiede un imminente incontro con i delegati dei sottoscritti tirocinanti ed i sindacati rappresentanti, richiamando i consiglieri regionale ad espressione territoriale delle tre Province coinvolte, per esporre al neo-insediato S.E. prefetto Casabona la complessa situazione in cui vertono i suddetti tirocinanti. Sicuri di un suo celere intervento, si inviano cordiali saluti”.

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Cambio di prefetto a Vibo: le considerazioni di Vincenzo Pasqua

“Al nuovo Prefetto di Vibo Valentia, dottor Carmelo Casabona, faccio i migliori auguri di buon lavoro e di buon 2016. Soprattutto in questo frangente difficile per il territorio vibonese e la Calabria, che vivono la crisi più grave dal dopoguerra, l’autorevole presenza del rappresentante del Governo - afferma il consigliere regionale del Gruppo ‘Oliverio Presidente’ Vincenzo Pasqua - ci sosterrà senz’altro nel fronteggiare le tante emergenze. Sapendo, inoltre, che il dottor Casabona ha maturato un’esperienza prestigiosa e che ben conosce la Calabria, essendo stato Questore a Reggio e prima ancora funzionario nella Squadra mobile a inizio anni '80, la sua presenza a Vibo costituirà un riferimento imprescindibile per i cittadini”. Aggiunge Pasqua: “Un ringraziamento particolare rivolgo al dottor Giovanni Bruno che lascia la Calabria per svolgere le funzioni di direttore centrale per le risorse umane presso il Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. In due anni e mezzo, grazie al suo forte senso delle istituzioni, il dottor Bruno ha saputo efficacemente rappresentare lo Stato in un territorio complesso come il Vibonese, dove la crisi economica e sociale ha mostrato non di rado i suoi lati più drammatici colpendo lavoratori e aziende e aumentando il disagio sociale. Personalità che come il dottor Bruno sanno coniugare le prerogative delicate del ruolo che ricoprono con uno spiccato senso umanitario e solidaristico, fanno onore alla Repubblica italiana e contribuiscono ad accrescere, e tutti sappiamo quanto ce ne sia bisogno, la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.

I tirocinanti del Parco delle Serre ringraziano il prefetto Bruno: “Da lui un’azione incisiva”

I tirocinanti del progetto "Natura e Turismo", che hanno svolto la loro attività presso l'Ente Parco naturale regionale delle Serre, “nella difficile situazione che stanno vivendo, hanno avuto modo di conoscere ed apprezzare le doti di mediazione del prefetto Giovanni Bruno che si è attivato per cercare di trovare una soluzione rispetto alla nostra vertenza coinvolgendo gli attori che possono avere un ruolo chiave nella vicenda. È stata – sottolineano questi lavoratori - un’azione incisiva che ha permesso di fare dei passi avanti e di approfondire anche dal punto di vista tecnico la problematica. Ringraziamo – affermano - pertanto il prefetto Bruno per l'attenzione che ci ha offerto, per l'ascolto che ci ha dato e per la sensibilità dimostrata. Salutiamo – concludono - l'arrivo del prefetto Carmelo Casabona che siamo sicuri saprà intervenire con la stessa pragmaticità e la stessa determinazione e al quale formuliamo i migliori auguri di buon lavoro".

Cavallaro (Cisal): “Vibo perde Giovanni Bruno, il prefetto della speranza”

“Credo che la notizia del trasferimento a Roma del prefetto Giovanni Bruno abbia lasciato l’amaro in bocca non soltanto agli ‘addetti ai lavori’ ovvero a chi in un modo o nell’altro ha avuto rapporti in vario modo con il capo dell’Ufficio territoriale di Governo, ma anche a tantissimi altri cittadini vibonesi”. Lo afferma il segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro per il quale “chi lo ha conosciuto ha probabilmente avuto tutto il tempo per capire di che stoffa è fatto il dottor Giovanni Bruno, trovatosi, improvvisamente, nell’arco del suo impegno istituzionale a Vibo Valentia, a doversi occupare non solamente del suo esclusivo ruolo di prefetto. Credo che il suo non facile impegno di prefetto per il territorio di Vibo Valentia sia andato oltre ogni più rosea previsione e che questo aspetto più che positivo non sia sfuggito all’attenzione di tutta l’opinione pubblica con la quale è sorto anche un vero e ben coltivato rapporto d’amore. Proprio per questo motivo – sostiene il leader sindacale - lui confessa che la sua partenza lo rattrista così come non nasconde che il suo arrivo a Roma lo inorgoglisce per il delicato compito che andrà ad assumere nell’Amministrazione dell’Interno. A Vibo Valentia e dintorni il dottor Giovanni Bruno ha lavorato bene, con entusiasmo, alto senso del dovere ed eccellente rapporto con la popolazione che ha conosciuto in tutte le sue articolazioni avendo compiuto una ricognizione particolare proprio sulla scorta delle sue quotidiane visite sul territorio. Se dovessimo mettere insieme tutta la cronostoria  dei suoi interventi che si sono susseguiti da quando è stato alla guida dell’Ufficio territoriale di Governo – aggiunge Cavallaro - probabilmente ci accorgeremmo che, senza voler togliere nulla ai suoi pur valenti predecessori, la sua iniziativa si è sempre rivelata non solo la più eccellente ma sopratutto la più accorta, tempestiva e utile a superare i non pochi  momenti di difficile gestione vissuti da un territorio che da molti anni a questa parte deve fare i conti non soltanto con le difficoltà economiche, occupazionali e sociali ma soprattutto con quelle specificatamente  ambientali e dell’illegalità  che da tempo hanno preso il sopravvento nella vita di tutti i giorni.  È evidente che quando è andato ad insediarsi nella poltrona più prestigiosa ma anche scottante al quarto piano di Palazzo Rizzuto non pensava di dover essere coinvolto in un’attività quotidiana frenetica, ricca di ansia e preoccupazioni, densa di fatti e atteggiamenti che hanno minato la pace e la solidità  civica dell’hinterland Vibonese. Ne pensava di dover mettere mani, tutti i giorni, a mediare e far fruttare la sua intelligenza nel dirimere una infinita serie di controversie tra enti, lavoratori, cittadini e associazioni che hanno posto spesso in fibrillazione l’animo ed il cuore di ogni singolo cittadino.  Un’opera difficile – sottolinea il vertice della Cisal - di forte intensità e che ha messo a dura prova la sua forte fibra di uomo impegnato nelle più importanti  istituzioni. Si deve alla sua collaudata pazienza certosina, al suo savoir faire, al suo modo di essere se Vibo Valentia ha saputo fronteggiare e spesse volte superare momenti di forte tensione sociale. Ma è stata soprattutto la sua spiccata personalità, votata in maniera incredibile all’ascolto del cittadino, che gli ha permesso di aiutare questa provincia ad evitare che conflitti di varia natura sfociassero nel disordine, ma soprattutto nella disperazione che spesso ha travolto gli animi di lavoratori alle prese con una dura ma anche estenuante  lotta per la conservazione del posto di lavoro. Ne si può dimenticare che dall’attenzione del prefetto Giovanni Bruno sono passati tutti i fatti più incresciosi di questi ultimi anni e che hanno destato allarme, preoccupazione e disagi a non finire. Si deve, poi,  alla sua grande capacità professionale il ripristino di una normalità di vita cittadina che seppur ancora ricca di difficoltà per tanti lavoratori ha attenuato il loro senso di sconforto e delusione.  È stato sempre considerato come il ‘prefetto della speranza’c Sono state tantissime le aziende, molti i cittadini che in fasi di emergenza hanno trovato in lui un momento di conforto, pace e di speranza. Dalla sua parte la non comune ed eccellente forza e voglia di affrontare con coerenza, alto  spessore culturale e professionale, ogni tipo di difficoltà denunciata dal suo interlocutore. Ha lottato, fino a quando ha potuto per garantire il percorso più ideale di un’Amministrazione provinciale allo sbando per il suo dissesto economico. E fino ad oggi, con il nuovo Ente, ha continuato a garantire  il suo ruolo di ‘custode’ dell’osservanza  delle regole. Il prefetto Giovanni Bruno si è visto costretto, perché le grane non è andato mai a trovarsele, a sostituirsi, sostanzialmente, anche al potere civico. Non ha mai tralasciato di rendersi  più che utile anche al Comune, travolto non solo dal disastro economico ma anche dalla incapacità politico amministrativa di chi aveva chiesto all’elettore, deludendolo in pieno,  l’affidamento della gestione della cultura dei servizi. Ma quel che piace del prefetto Giovanni Bruno è che è stato un uomo d’impegno tra la gente e che ha amato ritrovarsi tra gli stessi cittadini anche nelle sue frequenti passeggiate distensive per la città. Lascia Vibo Valentia dopo aver dato tutto se stesso per aiutare questo territorio ad attenuare gli effetti di una  sofferenza che non merita per questo il dottor Giovanni Bruno si è meritato la gratitudine di una provincia che non dimenticherà facilmente il suo acume, la sua disponibilità, il suo modo di fare con la gente e tra la gente, la sua intelligenza, il suo sorriso sempre colmo di speranza.  È in arrivo il prefetto dottor Carmelo Casabona. originario di Caltanissetta, proviene da Sondrio. È una vecchia conoscenza calabrese avendo svolto nel 2009 la funzione di questore di Reggio Calabria, impegno che gli permise di guadagnarsi di lì a poco tempo i galloni di prefetto. È una scelta che, si dice, il ministro Angelino Alfano  abbia voluto fare – è la conclusione - per Vibo Valentia per continuarla a dotare di un prefetto di eccellente esperienza professionale”.

Passaggio di testimone alla prefettura di Vibo: le considerazioni di Salerno

“Il lavoro del prefetto Giovanni Bruno, che ha lasciato la sede vibonese per svolgere le funzioni di direttore centrale per le risorse umane presso il dipartimento Vigili del fuoco, del Soccorso e della Protezione civile, si è rivelato prezioso per tutto il territorio provinciale in quanto è stata sempre prestata la giusta attenzione alle tematiche occupazionali e dell’ordine pubblico”. È quanto afferma il consigliere regionale Nazzareno Salerno, secondo il quale “gli interventi sono stati sempre puntuali ed incisivi ed hanno consentito di agire con determinazione in situazioni difficili. Non meno importante è stato il ruolo di mediazione nelle diverse vertenze, svolto con equilibrio e lungimiranza, che ha esaltato le capacità di comprendere contesti e scenari in evoluzione. Al prefetto Bruno per il nuovo incarico e al prefetto Carmelo Casabona – conclude Salerno - che assumerà la guida dell’Ufficio territoriale del Governo di Vibo Valentia vanno i più sinceri auguri di buon lavoro”.

È Carmelo Casabona il nuovo prefetto di Vibo Valentia

Cambio della guardia al vertice dell’Ufficio territoriale del Governo di Vibo Valentia: il nuovo prefetto è Carmelo Casabona, che lascia la sede di Sondrio, mentre Giovanni Bruno va a svolgere le funzioni di Direttore centrale per le risorse umane presso il Dipartimento dei Vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. La decisione è stata adottata nel corso del Consiglio dei ministri di ieri sera, su proposta del ministro dell’Interno Angelino Alfano.

 

Tirocinanti Parco delle Serre, il prefetto dispone un incontro con i dirigenti regionali

L’attività di mediazione posta in essere dal prefetto Giovanni Bruno si fa più intensa e mira ad individuare una possibile soluzione per i tirocinanti del progetto “Natura e turismo”. Nell’incontro a cui hanno preso parte i consiglieri regionali Nazzareno Salerno e Vincenzo Pasqua (assenti Michele Mirabello e Giuseppe Mangialavori), il dirigente del Parco delle Serre Francesco Pititto ed una delegazione dei lavoratori assistiti dallo Slai Cobas, è stata operata un’analisi a 360 gradi della situazione, non tralasciando né dettagli né opportunità. La guida dell’Ufficio territoriale del governo ha avuto modo di rendersi direttamente conto della questione, comprendendo lo stato d’animo di chi ha prestato con impegno la propria attività per la riqualificazione territoriale nella speranza di poter continuare a contribuire alla crescita di un’area dalle vaste potenzialità. Quindi ha deciso di andare al dunque: a breve ci sarà un nuovo vertice con i dirigenti dei dipartimenti regionali Ambiente, Agricoltura e Lavoro. In tal modo, potranno essere sviscerati tutti gli aspetti tecnici per cercare la via più giusta per dare risposte concrete.

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Vertenza Parco delle Serre: delegazione ricevuta dal Prefetto

Posti di lavoro messi a serio rischio e cinque mensilità arretrate non ancora corrisposte. Sono questi i due elementi cardine posti all'attenzione del Prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, che stamane ha ricevuto una delegazione formata da due rappresentanti sindacali Slai Cobas e da altrettanti tirocinanti del progetto "Natura e Turismo", svolto presso il Parco Naturale Regionale delle Serre. Il segretario provinciale dell'organizzazione sindacale, Bruno Pisani, al termine dell'incontro, ha rivelato che il Prefetto, al quale è stata illustrata l'attività produttiva realizzata nel corso dell'anno in cui si è dipanato il corso, si è detto disponibile a mettere attorno ad un tavolo i consiglieri regionali del territorio, coinvolgendo anche quelli delle province di Catanzaro e Reggio Calabria, aree anch'esse rientranti nel perimetro del Parco. L'ambizione, coltivata dai lavoratori, è quella di ottenere un rapporto contrattuale stabile. Pisani ha, altresì, annunciato che l'occupazione della sede del Parco proseguirà ad oltranza e, anzi, ha anticipato che saranno attuate altre azioni eclatanti in caso di mancata soluzione positiva della vertenza. 

 

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