Legge urbanistica, i rilievi di Guccione: “Approccio pressappochista e mancanza di concertazione”

“Le numerose prese di posizione di imprenditori, Ance, Unindustria, ordini professionali, docenti, tecnici e di molti amministratori locali sulla recente approvazione da parte del consiglio regionale delle norme di modifica e integrazione alla legge regionale 16 aprile 2002 n.19 ‘Norme per la tutela governo ed uso del territorio – legge urbanistica della Calabria’, rappresentano, al di là delle buone intenzioni e degli annunci, un approccio pressappochista e una mancanza di concertazione e confronto su un tema fondamentale qual è quello dell’assetto del territorio e dello sviluppo urbanistico”. È quanto afferma il consigliere regionale Carlo Guccione per il quale “l’approvazione del provvedimento è stata segnata più da una sorta di ansia da prestazione che dalla reale volontà di avviare un processo riformatore capace di dare corpo ad un progetto di riqualificazione urbana a consumo zero del territorio con la realizzazione di interventi per la rigenerazione di aree urbane degradate, riuso e ri-funzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti coinvolgendo il terzo settore per l’inclusione sociale e la realizzazione di welfare metropolitano per come previsto dal governo nazionale nella legge di stabilità per le città capoluogo di provincia, stanziando per il 2016 oltre 500 milioni di euro. La politica e le istituzioni – aggiunge l’esponente del PD - non possono rimanere sorde rispetto alla coralità delle reazioni negative che ci sono state al varo di questo provvedimento legislativo. Ritengo quindi necessario che il gruppo del Partito democratico in consiglio regionale prenda una iniziativa forte nella direzione di avviare un confronto con tutti i soggetti e le organizzazione che hanno espresso dubbi, perplessità e proposte per sopperire a un deficit di confronto e per mettere in campo modifiche che vadano nella direzione di rendere più efficace e più aderente alle esigenze del territorio il provvedimento varato dal consiglio regionale. Se si fossero ascoltati i territori e i protagonisti dello sviluppo urbanistico – è la conclusione - si sarebbe potuta evitare questa battuta d’arresto su un tema importantissimo per la messa in sicurezza e la crescita del territorio calabrese”.

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"Oliverio deve correggere la nuova legge urbanistica regionale"

"La conferenza regionale dei sindaci e degli amministratori locali sulla nuova legge urbanistica regionale che si è tenuta oggi a Lamezia Terme, è certamente un fatto positivo ma non ha diradato le tante ombre che sono calate sul testo legislativo approvato il 28 dicembre dal Consiglio Regionale”. E’ quanto afferma il deputato del gruppo Ala Giuseppe Galati. "Partecipazione, concertazione, sussidarietà sono principi irrinunciabili a cui – aggiunge - non si può derogare, soprattutto quando si varano provvedimenti che interessano il governo del territorio. Gli ordini professionali, le associazioni di categoria, i sindaci e gli amministratori locali, hanno rivendicato, in queste settimane, il ruolo di attori protagonisti nella programmazione del territorio e delle sue risorse, evidenziando criticità e conseguenti implicazioni negative, di talune modifiche apportate". "Molte ombre, dicevamo, a partire da un enorme balzo indietro, un vero e proprio ritorno al passato, per tutti i piccoli Comuni (più di 200) dove – continua l’onorevole Galati -verrebbero ri-proposte, per mezzo di un Regolamento operativo, unico in Italia, le scelte localizzative e le strategie di sviluppo e di tutela del territorio tracciate da vecchi ed obsoleti PdF e PRG, senza ulteriori e necessari approfondimenti di carattere geologico, ambientale e di sicurezza; così come tutte le possibili implicazioni di fiscalità comunale (IMU, TASI, etc) che verrebbero d’improvviso a riverberarsi sui Comuni, in attesa dell’approvazione dei nuovi Piani Strutturali Comunali o la cosiddetta “certificazione” dei Quadri Conoscitivi dei piani comunali ad opera della Regione (come? con quali uomini? con quali professionalità e risorse? in che tempi? tutti interrogativi di cui non c’è risposta), che rischierebbe di incagliare gli sforzi di semplificazione burocratica che pur la nuova legge contiene. Tutti temi, questi, che insieme ad altri necessitano di maggiori approfondimenti e riflessioni". "Il presidente Oliverio, ha ricordato proprio all’inizio del suo intervento – sottolinea Galati - che una legge 'non è la Bibbia', e che le leggi possono essere migliorate e corrette. Non perda tempo, allora, il Presidente Oliverio, ed apra da subito un serrato confronto su questi temi, ed apporti in tempi rapidi tutti i correttivi che a gran voce gli Amministratori locali, i sindaci e gli operatori del settore gli chiedono". "Allo stesso modo, si parta da subito con un confronto come quello odierno anche sul QTR/P, che come affermato dallo stesso presidente Oliverio, rappresenta lo strumento operativo su cui delineare e definire concretamente le politiche di sviluppo regionale. Si portino all’attenzione ed al confronto, in un dibattito aperto ed inclusivo, le decine  e decine di osservazioni che ormai da quasi tre anni, sindaci, responsabili degli uffici tecnici, professionisti, associazioni di categoria, parti sociali, hanno prodotto sul Quadro Territoriale Regionale, con l’obiettivo – conclude l’onorevole Galati - di giungere davvero ad una nuova stagione nel governo del territorio, capace di creare occasioni di sviluppo della nostra amata regione, integrate ad obiettivi di tutela del territorio, del paesaggio e dell’ambiente, attraverso un quadro di regole chiare, certe e condivise".

 

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D'Agostino: "Avviata una nuova stagione di sviluppo urbanistico regionale"

"Siamo all’avvio di una nuova stagione di sviluppo urbanistico per la nostra regione. La questione riguarda l’azione di governo del territorio, nel segno  dell'innovazione, della qualità, della semplificazione, della sostenibilità, dei tempi certi e della pianificazione ragionata. Tutti indirizzi abbracciati dal nuovo quadro normativo sull'urbanistica approvato lo scorso dicembre dal Consiglio regionale della Calabria”. Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio regionale Francesco D'Agostino a margine della conferenza dei sindaci e degli amministratori locali di questa mattina a Lamezia Terme. “La presenza massiccia dei sindaci calabresi all’appuntamento odierno - ha proseguito D'Agostino - ha sottolineato l’importanza del tema trattato. Il lavoro svolto dal presidente Mario Oliverio, dall'assessore Franco Rossi e dal dipartimento Urbanistica è stato importante, e lo condivido. È stato incardinato un nuovo percorso di governo territoriale aprendo alle nuove legislazioni nazionale ed europea, alle potenzialità dei territori  e alle esigenze di cambiamento di cui ha bisogno la Calabria. Non ultime, quelle del Porto di Gioia Tauro e dell’istituenda Città metropolitana di Reggio. Adeguare gli strumenti a disposizione di chi amministra significa semplificare le procedure, preparando il terreno, tra l’altro, per la nuova programmazione europea”. Per D'Agostino: “le scelte fatte nel settore urbanistico vanno sostenute perché mirate alla crescita virtuosa della regione. E il nuovo Qtr, in dirittura di arrivo, darà seguito a questo impegno in modo strategico. Ma bene ha fatto anche il presidente Mario Oliverio ad aprire ad una fase di confronto sul nuovo dettato normativo. Penso all’esigenza di discutere, ad esempio, delle ricadute di questa legge sulla gestione delle aree di insediamento produttivo, che è tema sensibile per i Comuni. Il cambiamento - ha concluso il vicepresidente del Consiglio regionale - è anzitutto un fatto culturale che deve vedere tutti coinvolti, a partire dai professionisti di settore e dai sindaci, fermo restando il bisogno di ridare linfa e strumenti utili al processo di cambiamento della Calabria”.

 

 

 

 

 

 

 

Legge urbanistica, Oliverio convoca la Conferenza dei sindaci e degli amministratori locali

Dopo l'approvazione della nuova legge urbanistica da parte del Consiglio regionale che introduce norme fortemente innovative nella pianificazione e nel governo del territorio con l'obiettivo di tendere a consumo di suolo zero, di salvaguardare i terreni agricoli, di realizzare uno spostamento di investimenti pubblici e privati verso il recupero e la riqualificazione urbana, il presidente della Regione Mario Oliverio, d'intesa con l'assessore all'Urbanistica Franco Rossi ha deciso di convocare la Conferenza dei sindaci e degli amministratori locali della Calabria per venerdì 15 Gennaio 2016 presso l'agroalimentare di Lamezia Terme. La nuova conferenza dei sindaci (la terza in questo primo anno dopo quella sulla programmazione dei fondi UE 2007/2013 e 2014/2020 e quella sulle nuove linee guida per i rifiuti) verterà sul tema: “Nuova legge urbanistica: si volta pagina nel governo del territorio. Il ruolo dei comuni per la difesa del suolo e lo sviluppo sostenibile”. Oltre agli amministratori locali, saranno presenti le università calabresi, gli ordini professionali, le forze sociali. "Il territorio – ha affermato il governatore - è la prima risorsa da cui partire per ogni ipotesi di sviluppo. In quella che noi perseguiamo, il territorio è una risorsa da valorizzare e, per questo, merita rispetto e cura. Per lungo tempo il territorio è stato violentato, maltrattato, saccheggiato. Le conseguenze sono disastrose in termini di maggiore esposizione al rischio di dissesto idrogeologico, dequalificazione urbana e, in molti casi, deturpazione delle bellezze naturali. A prevalere è stata una logica meramente quantitativa che ha finito col determinare volumetrie che, in molti casi, in quasi tutte le realtà urbane ha prodotto una svalutazione dello stesso patrimonio immobiliare. È necessario – ha puntualizzato Oliverio -  invertire rapidamente rotta. Bisogna investire sulla qualità, sul recupero e la riqualificazione urbana. Gli strumenti di pianificazione urbanistica, in coerenza con il quadro territoriale regionale di coordinamento che sarà definitivamente approvato dal Consiglio regionale entro la fine di gennaio, dovranno determinare una radicale svolta nel governo del territorio e nell'uso del suolo”. “In questa direzione – ha concluso - è necessario un vero e proprio salto di qualità nell'azione di governo della Regione e degli enti locali, ma anche del sistema delle imprese, delle forze sociali e dei cittadini. In questa opera di ricostruzione e valorizzazione del territorio è necessaria, quindi, una larga mobilitazione di energie capaci di alimentare la cultura che serve alla crescita della Calabria”.

"La nuova Legge Urbanistica regionale prevede uso controllato e messa in sicurezza dei territori"

"Esprimo viva soddisfazione per l’approvazione della legge in materia urbanistica licenziata ieri dal Consiglio regionale". E’ quanto afferma in una dichiarazione il presidente della Commissione "Ambiente e Territorio", Mimmo Bevacqua all’indomani della deliberazione assunta dall’Assemblea regionale. "Con tale provvedimento - ha evidenziato Bevacqua, sottolineando i punti qualificanti - restituiamo al territorio calabrese la dignità e la valenza che merita. Consumo di suolo vicino allo zero, valutazione delle risorse territoriali, compatibilità ambientale e pianificazione degli interventi, in relazione alle peculiarità dei territori e in sintonia con la vocazione degli stessi, rappresentano gli elementi di svolta che consentiranno alla nostra Regione di invertire l’abitudine consolidata di autorizzare sempre nuove costruzioni a fronte di piani di riqualificazione e riutilizzo di suolo e manufatti". "La nuova legge che evita la decadenza dei Piani regolatori vigenti - evidenzia l’esponente Pd - introduce, attraverso una serie di norme mirate e oculate, l’uso controllato del suolo e la messa in sicurezza dei territori. Circostanze queste che riallineano la Calabria alla normativa nazionale ed europea, non solo in materia urbanistica, ma anche paesaggistica. Le semplificazioni burocratiche che in essa sono contenute, forniranno ai Comuni uno strumento normativo di indubbia valenza programmatica che consentirà agli stessi di dotarsi del solo regolamento operativo, redatto, naturalmente, secondo il principio di conservazione del suolo, nei casi di sviluppo del territorio entro i 5000 abitanti".  Bevacqua ha infine sottolineato "il lavoro intenso e proficuo svolto dalla Commissione, che seppure in tempi strettissimi - il provvedimento è stato licenziato dalla Giunta l’11 dicembre - ha saputo svolgere fino in fondo il suo ruolo, proponendo una serie di modifiche interamente accolte dall’Aula, a dimostrazione dello spirito costruttivo in seno alla Commissione ‘Ambiente’, condiviso anche con l’Esecutivo e che ha consentito, seppure in parte, di migliorare il testo originariamente proposto. Di questo voglio dare pubblicamente atto ai colleghi della Commissione e anche all’assessore Rossi, che ringrazio per aver accolto favorevolmente le modifiche proposte dall’Organismo consiliare da me presieduto, avendo così reso politicamente ed istituzionalmente più forte il provvedimento licenziato dal Consiglio regionale".

 

Il Consiglio Regionale ha approvato la Legge Urbanistica della Calabria

"Esprimo grande compiacimento per l’approvazione in Consiglio regionale della legge urbanistica regionale e soprattutto degli emendamenti di integrazione e modifica alla Legge Urbanistica della Calabria, accolti favorevolmente sia dall’assessore al ramo, Rossi che dal relatore del provvedimento, Bevacqua". E’ quanto afferma il capogruppo di "Oliverio Presidente", Orlandino Greco  che sottolinea come "l’intervento normativo nasca dall’esigenza di fronteggiare la carenza da parte dei Comuni di dotarsi dei nuovi Piani Strutturali Comunali all’approssimarsi della decadenza dei vecchi Piani Regolatori Generali della Calabria. Una carenza che, lasciando ancora scoperti interi territori di molti Comuni della Calabria di previsioni urbanistiche, determina l’insorgere di problematiche in tema di diritti giuridici, tassazioni vanificate sul regime dei suoli e sulle difficoltà del governo del territorio da parte degli Enti preposti, nonché del consequenziale abusivismo per assenza di pianificazione. Tutto questo suggerisce di conservare l’operatività di standard e parametri di strumenti i quali, ancorché datati, garantiranno comunque le politiche e le iniziative di sviluppo locali, regionali, nazionali ed europee in atto, consentendo, altresì, alla collettività di intraprendere e tutelare le proprie risorse patrimoniali, nelle more della formazione, adozione ed approvazione dei PSC/PSA da parte dei Comuni". "La decadenza di tutte le previsioni edificatorie contenute negli strumenti urbanistici generali - sostiene Greco - comporterebbe, infatti, un conseguente minore introito erariale per gli Enti locali con una inevitabile compromissione dei bilanci previsionali e delle liquidità finanziarie. Non meno grave sarebbe l’insorgenza di contenziosi politici e civili tra i cittadini e la P.A., con l’impoverimento dei patrimoni immobiliari delle famiglie, a causa della drastica inibizione dell’edificabilità dei suoli. Da qui, l’opportunità di rimodulare la preesistente dotazione urbanistica dei PRG senza nessun incremento del dimensionamento di superficie di terreno (cioè senza invadere territori agricoli che meritano di essere preservati). Intervento, quest’ultimo, politicamente corretto sia dal punto di vista sociale che ambientale, in quanto - afferma il capogruppo di ‘Oliverio Presidente’ - risulta il più aderente possibile al principio di ‘risparmio di suolo’, definito ‘Pianificazione a consumo di suolo zero, obiettivo oggi perseguito, in generale, in tutta Europa e, in particolare, da questa Amministrazione regionale. In tal modo, si realizza concretamente la tutela del patrimonio agricolo e boschivo, di cui finalmente oggi si comprende il valore culturale ed identitario riferibile ad un territorio e alla sua popolazione. E’ stato inoltre importante - prosegue Greco - l’aver ripristinato il nucleo di Valutazione urbanistico-territoriale per il sicuro apporto di qualità tecnica ed istituzionale alle scelte pianificatorie della Regione e degli Enti Locali. Il proposto art. 2, prevede poi che il settore Urbanistica possa esprimere pareri sul rapporto ambientale Preliminare e sulla procedura VAS, per i quali, peraltro, è certo che non possieda la diretta competenza, in quanto propria del Settore Ambiente.  Per queste ragioni - sottolinea il consigliere - è stato fondamentale l’aver inserito all’interno della legge l’obbligatorietà che i Piani Strutturali Comunali debbano indicare la giusta perimetrazione di area Demaniale Marittima a cui assoggettare il PCS, indicando norme specifiche e direttive per la redazione puntuale dello stesso. La modifica dell’art. 23 della legge regionale 16 aprile 2002, n° 19 nasce dall’esigenza di attribuire al Piano Operativo Temporale un ruolo ed una funzione di concreta attuazione delle previsioni del Piano Strutturale Comunale. Il POT - secondo Greco - deve diventare strumento preferenziale per l’attuazione del PSC, perché attraverso di esso può essere stabilita una coordinata ed equilibrata programmazione urbanistica dei territori comunali finalizzata alla redazione del disegno di città, di un territorio, nell’arco dei 5 anni di mandato di un’amministrazione. Subordinare, invece, la redazione del POT ad eventuali e minimi interventi privati, significa sottrarre ad una pianificazione urbanistica l’impulso della richiesta che, invece, regola le dinamiche di mercato. In sostanza, il contenuto tecnico del POT dovrà fornire le indicazioni necessarie perché la successiva progettazione urbanistica alla scala della pianificazione attuativa offra le massime garanzie di una realizzazione di qualità e di fattibilità delle trasformazioni previste. Infine - conclude Orlandino Greco - diviene consequenziale ed in linea con il principio di ‘pianificazione a consumo di suolo zero’ la restrizione del termine proposto per i Comuni di dotarsi di PSC/PSA, da ventiquattro mesi a dodici mesi per addivenire all’adozione degli strumenti urbanistici generali".

 

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