Magno: “No al trasferimento del personale Asp da Soverato a Catanzaro”

“L’annunciato trasferimento del personale dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro da Soverato nel capoluogo di Regione non risponde a criteri di economicità e di efficienza”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno che, a seguito di un incontro avvenuto a Soverato con il sindaco Alecci, i sindacati ed i dipendenti Asp, annuncia l’imminente presentazione di un ordine del giorno in consiglio regionale.

“L’Azienda sanitaria – prosegue Magno – deve tenere nella dovuta considerazione le esigenze dell’intero territorio provinciale senza svilirne prerogative e funzioni. Bisogna considerare, inoltre, che i moderni modelli organizzativi e le nuove tecnologie informatiche non tendono all’accentramento ma al decentramento degli uffici e dei servizi. Al giorno d’oggi un arretramento rispetto a questa tendenza sarebbe incomprensibile”.

“Per tali ragioni – osserva Magno – reputo priva di giustificazioni plausibili la volontà dell’Azienda sanitaria di far rimanere solo cinque dei ventisette dipendenti a Soverato in un immobile situato in Piazza Casalinuovo, come risulta dalla nota del 14-09-2017 n. 88042, e trasferire il resto del personale nei locali ‘Mater Dei’ di Catanzaro. Nel capoluogo di Regione, tra l’altro, l’Asp di Catanzaro andrebbe incontro ad ingenti spese di fitto, non essendo i locali prescelti di sua proprietà. Condizione inaccettabile proprio in un periodo in cui si tagliano risorse e servizi nella sanità”.

“Non posso che recepire positivamente - sottolinea Magno - l’impegno dei sindacati volto ad andare incontro alle legittime esigenze dei lavoratori Asp che prestano da tanto tempo il loro servizio a Soverato ed accolgo favorevolmente la proposta avanzata dal sindaco di Soverato di mettere a disposizione i locali del Comune della città jonica per i nuovi uffici dell’azienda destinati ad accogliere tutti i ventisette dipendenti. Ciò avverrebbe, come affermato dallo stesso primo cittadino, ad un canone di locazione inferiore rispetto a quello che l’Asp di Catanzaro andrebbe a pagare per i locali situati in Piazza Casalinuovo, deputati, tra l’altro, ad ospitare solo cinque dei ventisette lavoratori”.

“Mi auguro – conclude Magno – che le esigenze del territorio Soveratese, dei dipendenti Asp e dei cittadini possano avere la priorità rispetto a scelte incomprensibili per la collettività”.

 

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Magno (Fi): “Berlusconi leader del centrodestra per vincere, programmare e governare”

“Da Fiuggi parte un segnale importante per il futuro del Paese: Forza Italia rilancia il suo ruolo di partito guida del centrodestra con Silvio Berlusconi incontrastato leader".

È quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno, al termine della manifestazione "L'Italia e l'Europa che vogliamo", organizzata a Fiuggi dal presidente del parlamento europeo Antonio Tajani.

“Come ha giustamente sottolineato l’on. Tajani - continua Magno - il centrodestra non ha bisogno di fare primarie, visto che ha in casa un autentico leader, Silvio Berlusconi, riconosciuto come tale dai cittadini e dagli elettori moderati. Non c’è migliore investitura, infatti, di quella popolare. L’entusiasmo e la capacità programmatica del presidente Silvio Berlusconi saranno decisive in vista delle prossime elezioni politiche. Forza Italia, ispirandosi ai principi del partito popolare europeo, ed il centrodestra dovranno riconquistare la guida del Paese per rilanciare l’economia, gli investimenti e, soprattutto, le politiche per l’occupazione. Il Mezzogiorno e la Calabria - prosegue Magno - sono stati abbandonati in questi anni dalla classe dirigente di centrosinistra che non è riuscita a eliminare, sia pur parzialmente, il deficit infrastrutturale e sociale con il Nord del Paese. In Calabria, in particolare, il governo nazionale e quello regionale, essendo dello stesso colore politico, invece di puntare su una sinergia istituzionale che avrebbe dovuto portare benessere e sviluppo, sono stati protagonisti di un arretramento sociale ed economico che non ha prodotto risultati tangibili per la nostra regione. E’ arrivato il momento di voltare pagina e cambiare il corso della storia. Con Forza Italia ed il centrodestra – conclude l'esponente forzista – è possibile invertire la tendenza in Italia e in Calabria e aprire nuove prospettive di confronto e dialogo all’interno dell’Unione europea”.

 

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Magno: “Politiche di sviluppo per gli aeroporti calabresi”

“Il sistema aeroportuale calabrese ha bisogno di interventi tempestivi e non più rinviabili. Il ministro Delrio, parlando oggi di Alitalia in audizione alla Camera, ha sostenuto che il Governo sta lavorando ‘per mettere in rete gli aeroporti della Calabria’. Colgo con moderato ottimismo questo annuncio anche in considerazione del fatto che, a stagione turistica iniziata, i danni per l’economia calabrese sono stati già prodotti. Basi pensare che l’aeroporto Sant’Anna di Crotone è chiuso da diversi mesi e nulla è stato fatto di concreto per una sua possibile riapertura”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno che aggiunge: “Mi auguro che le parole del ministro alle Infrastrutture si concretizzino in un intervento finanziario del Governo necessario per invertire la tendenza e dare nuova dignità agli scali calabresi che soffrono di chiare politiche infrastrutturali e di risorse adeguate. La Calabria ha già pagato a caro prezzo l’isolamento in cui è caduta, in modo particolare la fascia jonica, a causa di una politica miope e attendista del governo nazionale, supportata dalla complicità di quello regionale. Ad oggi non si intravedono fatti concreti ed il rischio è che tutto lo sforzo finanziario sia caricato su Sacal che quest’anno chiuderà il bilancio con una fortissima perdita da ripianare con il contributo dei soci pubblici e privati”.

“Il sistema aeroportuale calabrese - conclude - deve essere assolutamente rilanciato con un piano industriale e finanziario straordinario che ad oggi non esiste. Ai ritardi accumulati occorre rimediare con azioni concrete che permettano all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, a valenza strategica e di straordinaria rilevanza per il Mezzogiorno, e a quelli di Reggio Calabria e Crotone di favorire lo sviluppo economico e turistico nella nostra regione”.

Magno (Gruppo Misto) su Centro Protesi di Lamezia

 

“Chiedo al Sindaco Avv. Paolo Mascaro di convocare nel più breve tempo possibile un Consiglio Comunale aperto per far conoscere alla città il futuro del Centro Protesi Inail o Polo riabilitativo sanitario”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno (Misto) che in tempi recenti era già intervenuto nel merito della questione. “Appena mi sono insediato sui banchi del Consiglio regionale - osserva - ho sollecitato le istituzioni competenti e la Regione Calabria a fornire chiarimenti sul futuro del Centro Protesi Inail di Lamezia Terme. Numerosi, infatti, erano stati nel passato gli annunci non rispettati sulla sua apertura. Basti ricordare le ultime dichiarazioni del Presidente Oliverio che, in un incontro avvenuto a ottobre 2015 nei locali della Fondazione Mediterranea Terina, alla presenza del rappresentante dell’Inail Giovanni Soluri e di autorità istituzionali, aveva comunicato, entro un anno, l’apertura del Centro Protesi Inail di Lamezia. Circostanza che puntualmente è stata disattesa”.

“Oggi - continua Magno - apprendo che in un tavolo di confronto a Roma, convocato dalla Commissione Parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale, il direttore generale Inail, Giuseppe Lucibello, ha assicurato che ‘la filiale di Lamezia Terme del Centro protesi aprirà e le attività in essa svolte saranno quelle individuate originariamente’. Non posso che recepire favorevolmente quanto dichiarato dall’esponente dell’Inail e dal direttore generale dell’Asp di Catanzaro Giuseppe Perri il quale ha parlato di ‘interventi strutturali che saranno conclusi ad agosto 2017’, ma in virtù delle esperienze pregresse e per una maggiore chiarezza verso la città ed i cittadini, reputo che, dopo tante attese e promesse mancate, la convocazione di un Consiglio Comunale aperto ai parlamentari lametini, ai consiglieri regionali, all’Inail, all'Asp e al Presidente della Giunta Regionale sia doverosa e opportuna”.

“Dovranno, infatti, essere comunicati all’interno della massima assemblea cittadina, sia allo scopo di coinvolgere la città che per un’assunzione precisa di responsabilità, i tempi esatti in cui il Centro Protesi Inail sarà operativo e le funzioni che andrà ad assolvere e, precisamente, se l’officina protesica e il servizio di riabilitazione e degenza - conclude Magno - saranno destinati entrambi nei locali Inail dell'area industriale o si vorrà usufruire dei locali e servizi già esistenti all’interno dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, consentendo una riduzione dei costi e una migliore gestione del personale”.

 

 

Depurazione a Lamezia, Magno incontra il prefetto di Catanzaro: “Far pagare i lavoratori della Deca”

“L’impianto di depurazione di Lamezia Terme vive una situazione drammatica. Particolari criticità si manifestano sia dal punto di vista gestionale che per quanto riguarda il pagamento dei dipendenti”. Lo sostiene il consigliere regionale on. Mario Magno che aggiunge: “In questi giorni ho avuto un colloquio con il prefetto di Catanzaro dott.ssa Luisa Latella, la quale ha manifestato la disponibilità ad intervenire, ancora una volta, sollecitando le parti affinché ai lavoratori della Deca vengano corrisposte le spettanze arretrate”.

“A determinare questa condizione, alquanto critica, è la situazione finanziaria del Corap (ex consorzio industriale)- prosegue Magno - che è giunta, ormai, al collasso. L’Ente regionale, che è proprietario dell’impianto di depurazione, non è in grado di pagare alla Deca, la società che gestisce la piattaforma depurativa di Lamezia, il servizio di depurazione”. “Tra pignoramenti ricevuti da Equitalia e mancata regolarizzazione della propria posizione al Durc, la situazione nella quale versa il Corap – prosegue il consigliere regionale - non è certo incoraggiante in quanto si trova nelle condizioni di non poter neanche ricevere i fondi necessari dai Comuni”.

“Sarebbe opportuno - sottolinea Magno - che i Comuni che insistono sulla piattaforma depurativa di Lamezia Terme effettuino i pagamenti del servizio di depurazione direttamente alla Deca, bypassando, così, il Corap attraverso una modifica della convenzione già esistente”. “Si interromperebbe, così, quel flusso finanziario che oggi prevede dapprima il pagamento dei Comuni al Corap e successivamente di quest’ultimo alla Deca. Un percorso che spesso si inceppa determinando sia problemi ambientali che riguardano il corretto funzionamento della piattaforma depurativa che di natura sociale, mortificando i lavoratori e le loro famiglie costretti a vivere senza i loro legittimi stipendi”.

“Mi auguro, inoltre, che le legge sul sistema idrico integrato, appena approvata in Consiglio Regionale, anche grazie all’importante contributo del gruppo misto ed ai miei emendamenti migliorativi, possa garantire a breve - conclude Magno - una gestione efficiente del ciclo integrato delle acque, segnando una netta discontinuità rispetto alle negligenze del recente passato. L’organizzazione e l'individuazione di un nuovo soggetto che assicuri un corretto governo del ciclo integrato delle acque è esigenza non più rinviabile ed in tale direzione i comuni devono diventare protagonisti delle scelte e della gestione conseguente”.

 

Mario Magno (Gruppo Misto) su sovraffollamento carceri e nuova casa circondariale a Lamezia Terme

Riaprire la casa circondariale di Lamezia Terme e costruire un nuovo istituto penitenziario nella città della piana”. E’ quanto chiede il consigliere regionale Mario Magno in un ordine del giorno presentato a palazzo Campanella con il quale "impegna il Presidente Oliverio e la Giunta regionale a sollecitare il Governo a provvedere alla riapertura della Casa Circondariale di Lamezia Terme e fare inserire nel Piano Nazionale degli Istituti Penitenziari la realizzazione di un nuovo carcere nel predetto Comune.

Inoltre - fa sapere Magno - della problematica, ho investito, per un’eventuale collaborazione istituzionale, i parlamentari calabresi, trasmettendo agli stessi l’ordine del giorno presentato. Di fronte all’annoso problema del sovraffollamento degli istituti penitenziari calabresi, la soppressione del carcere di Lamezia Terme - sottolinea il consigliere - è stata una decisione priva di alcun fondamento logico anche in considerazione del fatto che la criminalità organizzata è particolarmente presente nel territorio della città della piana ostacolandone lo sviluppo sociale ed economico. Oggi la casa circondariale di Lamezia Terme, di proprietà del Ministero della Giustizia, risulta colpevolmente inutilizzata”.

“L’atavico problema del sovraffollamento delle carceri determina, inoltre, la necessità di affrontare l’emergenza puntando alla costruzione di nuove strutture e, quindi, sarebbe opportuno inserire nel Piano Nazionale degli Istituti Penitenziari – prosegue Magno - la realizzazione di una nuova casa circondariale nel Comune di Lamezia Terme sia per la sua posizione baricentrica al servizio della Regione, dotata tra l’altro di importanti servizi infrastrutturali, che per la necessità di tutelare un territorio dove la criminalità organizzata è particolarmente invasiva”.

“Il problema dei detenuti in esubero nelle carceri calabresi è reale. Basti pensare che su dodici istituti penitenziari presenti sul territorio regionale ben sette, oltre il cinquanta per cento, risultano sovraffollati”. “Inoltre occorre ricordare - aggiunge l’esponente politico - che la tendenza del sovraffollamento delle carceri, dopo un rallentamento avvenuto 2014, è risultata in netta ripresa nel periodo compreso tra dicembre 2015 e dicembre 2016. In base a dati aggiornati a dicembre 2016 i detenuti coinvolti nel sovraffollamento, cioè quelli che sono ristretti nelle carceri calabresi, sono 1.637, costituendo il 60,58% del totale dei detenuti presenti che ammontano a 2702 unità. A questo quadro allarmante si aggiunge la cronica carenza del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che va necessariamente incrementato in quanto – osserva l'esponente politico - risulta inferiore rispetto alla pianta organica e determina rilevanti problemi nella gestione delle case circondariali”.

“Mi auguro che il presidente Oliverio e la Giunta – conclude MarioMagno – si attivino tempestivamente: la tutela della dignità dei detenuti e i problemi relativi alla sicurezza e al sovraffollamento delle carceri esigono una pronta risposta da parte delle istituzioni. Un incremento nel numero del personale della Polizia Penitenziaria, l’utilizzo dell’attuale casa circondariale di Lamezia Terme e la costruzione di un nuovo istituto penitenziario nella stessa città soddisfano questa esigenza”.

 

 

 

ll L’Ufficio Stampa

 

Fondazione Terina, Magno: "Bisogna pagare le mensilità arretrate"

“Provvedere al pagamento di quattro mensilità arretrate ai lavoratori della Fondazione Mediterranea Terina. Occorre dire basta ad una situazione insostenibile che, ormai, si ripete da diverso tempo”.

E’ quanto chiede il consigliere regionale Mario Magno, in un ordine del giorno che impegna il Presidente Oliverio, il Vice Presidente della Giunta e l’intero esecutivo regionale.

“La Regione Calabria, a seguito delle proteste dei 41 dipendenti della Fondazione, avvenute nello scorso autunno, per il mancato pagamento delle spettanze arretrate, ha deciso – aggiunge Magno - di stanziare un milione e trecentomila euro per il personale, ma i lavoratori, fino a questo momento, non hanno percepito quattro mensilità che dovrebbero, invece, trovare  copertura dalla proposta approvata in bilancio”. Inoltre il consigliere regionale chiede “di rispettare la legge di riforma 24/2013, puntualmente disattesa. La stessa prevede, infatti, il trasferimento di parte dei lavoratori presso altri enti o agenzie regionali, circostanza fino ad oggi non avvenuta – sottolinea l’On. Magno -  nonostante la Regione avesse assicurato il suo pieno impegno in tale direzione”. “L’Ente in house regionale - aggiunge - si presenta come una delle strutture più all’avanguardia della Regione e del Mezzogiorno con 40 ettari di aree esterne, 40 mila metri quadrati di superficie coperta, in cui sono collocati laboratori di ricerca e rappresenta la più grande area convegni presente sul territorio. Un polo d’eccellenza dedicato all’integrazione tra il sistema della ricerca e della conoscenza, attraverso un network di relazioni con le Università italiane e straniere ed il mondo delle imprese. Peccato che le alte tecnologie esistenti nei laboratori della Fondazione, costate decine di milioni di euro, siano in stato di abbandono in quanto la Regione non le utilizza come dovrebbe”

“Occorre necessariamente - conclude Magno – trovare una soluzione definitiva alle problematiche dell’Ente che sia rispettosa dei diritti e della dignità dei lavoratori”.

Nuovo Cda di Sacal, la soddisfazione di Mario Magno

“Sono particolarmente soddisfatto per la nomina del nuovo consiglio d’amministrazione della Sacal, la società che gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno che aggiunge: “particolarmente apprezzate sono le scelte del sindaco Paolo Mascaro che a rappresentare il Comune di Lamezia Terme ha designato l’ing. Manlio Guadagnolo, professionista nel campo dei trasporti marittimi e dell’aviazione civile, del Vice Presidente della Provincia Marziale Battaglia e dei soci privati che hanno, invece, indicato l’imprenditore lametino Renato Caruso e la figlia Adele in seno al cda Sacal”.


“Ritengo - osserva l’on Magno - che l’eventuale incarico a Presidente della Sacal al Prefetto dott. Arturo De Felice rappresenti garanzia di legalità e trasparenza nella gestione della società. Il prefetto De Felice, infatti, lametino acquisito in quanto per diverso tempo alla guida del Commissariato di Lamezia Terme e successivamente Questore di Catanzaro, può incarnare autorevolmente quello spirito di servizio necessario nel rivestire una carica così importante, avendolo ampiamente dimostrato nel corso della sua lusinghiera carriera professionale, in un momento difficile per la Sacal Spa, che si accinge a gestire anche gli altri due aeroporti calabresi”.


“A tutti loro – conclude – va il mio personale augurio di buon lavoro  e la mia piena disponibilità di collaborazione istituzionale per superare questo momento difficile e per affrontare le nuove sfide future”.  

 

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