Bevacqua si appella al PD: “Sostenere Proposta di legge su Montagna Solidale”

Il consigliere regionale Domenico Bevacqua, presidente della Commissione Ambiente, ha inviato una lettera al segretario regionale del Pd  Magorno, al capogruppo in Consiglio regionale Sebi Romeo e al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio. Bevacqua informa di un suo Progetto di legge regionale, "Montagna Solidale", e ne annuncia la trasformazione in “Proposta di legge organica, innovativa e con un approccio culturale che segna una rottura con il passato, anche se formalmente non ancora presentata”. Bevacqua, a tal fine, chiede “ai massimi vertici del partito che tale proposta diventi patrimonio comune, quindi di assumerne la corresponsabilità in termini di sostegno politico e di corsia preferenziale durante l’iter di formazione legislativa, dalla Commissione preposta fino all’approvazione del Consiglio regionale”. Nella sua missiva, il presidente della IV Commissione afferma “che l’elaborazione della normativa è stata lunga e faticosa ed ha richiesto una serie di confronti a livello nazionale e regionale con esperti e tecnici del settore”. Bevacqua evidenzia i “tantissimi incontri avuti sul territorio con i sindaci, le forze sociali e sindacali e gli operatori del settore, al fine si trovare la massima condivisione e sostegno a tale proposta”. L’originaria idea dell’esponente del Pd è di  “mettere a sistema due grandi risorse: la forza lavoro giovanile e il patrimonio montano,  al fine di sviluppare sistemi di aggregazione,  in particolare quello cooperativistico, tra i giovani residenti nei comuni delle aree montane per contrastare lo spopolamento delle aree interne e prevenire i rischi di incendi e di dissesto del territorio”. “L’iniziativa – spiega ancora Bevacqua – nasce dall’esigenza di far fronte a grandi problematiche: la manutenzione, il recupero, la difesa e  la messa in sicurezza del patrimonio forestale e naturale, declinandoli con l’emergenza occupazionale provocata dalla crisi economica e dalla fragilità dei sistemi economico-sociali montani”. Nell’articolato sono previste anche  attività formative, per le quali si attingerà alle  misure del POR Calabria FSE 2014-2020. “In Calabria manca la formazione – prosegue il presidente della Commissione Ambiente – ed ecco perché  abbiamo previsto di  avviare una specifica scuola di formazione degli operai idraulici e forestali, tale da formare un bacino qualificato al quale  potranno attingere sia gli enti pubblici, sia i privati”. “Montagna solidale  è l’esempio concreto – ribadisce Bevacqua – di come sia possibile un altro impiego dei fondi comunitari. Un utilizzo diretto: risorse ai cittadini che fanno impresa con ricadute immediate sul territorio nel quale operano e hanno sede. Ed è anche il tentativo di costruire una rete sociale di sistema attraverso la quale poter mettere a regime risorse, adesso inattive, in grado di produrre reddito. Contiamo di impiegare 5.000 giovani disoccupati e di ridurre notevolmente i costi di intervento  per danni derivanti da dissesto e incendi. Investiamo dunque in prevenzione e impiego di forza lavoro giovanile, formata adeguatamente, capace e competente”. "Ho impiegato un anno per l’elaborazione di tale Proposta organica di legge e renderla forte politicamente e tecnicamente, coerente con le finalità dei Fondi comunitari  sui cui attingere i finanziamenti necessari. Ora sta a noi tutti tradurla in legge per dare una risposta, non solo  a quanti vivono in queste realtà, ma anche per rendere il nostro territorio più sicuro e attrattivo. Mi attendo, infine, da tutto il Pd – termina Bevacqua - una concreta adesione alla mia proposta di legge, in modo tale da trasformarla in strumento di sistema ai fini di un progetto di sviluppo della montagna calabrese compatibile sul piano ambientale ed economico”.

Giovani e boschi: presentato il progetto "Montagna solidale"

Tutela dell’ambiente e salvaguardia del suolo, messa in sicurezza dei boschi e dei corsi d’acqua, interventi per la prevenzione dei dissesti e volti alla conservazione di beni artistici, storici e culturali ma anche importanti occasioni di lavoro e di crescita per i giovani dei territori montani. Sono solo alcuni esempi delle attività di valorizzazione e difesa del patrimonio delle aree montuose calabresi al centro della proposta "Montagna Solidale" presentata oggi a Lamezia Terme dal consigliere regionale Mimmo Bevacqua (PD), presidente della Commissione consiliare Assetto e utilizzazione del territorio. "Il progetto è ambizioso – ha sottolineato l’esponente politico illustrando la bozza della proposta di legge – perché è finalizzato a mettere a sistema due potenzialità della Regione che sino a oggi sono state considerate soltanto problemi ed emergenze e potrebbero, invece, trasformarsi, sin da subito, in due eccezionali occasioni di crescita e di sviluppo: la straordinaria risorsa umana costituita dai giovani che resistono sui territori e l’enorme patrimonio montagna/bosco". In sostanza, "Montagna Solidale" avrà una durata di cinque anni e conta sul coinvolgimento di circa 5000 giovani per quattro mesi in ciascun anno. "Si prevedono attività formative – ha spiegato Bevacqua – e poi l’utilizzazione dei giovani con benefici diretti attesi in materia di recupero e valorizzazione del patrimonio forestale pubblico e privato e di aree di particolare interesse ambientale soggette a pericoli di dissesto, nonché benefici indiretti derivanti dal mantenimento dei giovani nei loro territori e di rivitalizzazione economico-sociale e attivazione dei consumi nelle aree interessate. E si conta – ha aggiunto –  sulla nascita di cooperative e piccole imprese capaci poi di proseguire autonomamente un loro percorso”. Per quanto riguarda le risorse finanziarie si punta su specifiche misure di intervento previste dalle norme comunitarie ma anche sulle strategie indicate dal governo nazionale. Nel confronto diretto, svoltosi in una sala del Grand’Hotel Lamezia, sono intervenuti tra gli altri nella discussione: Basilio Santagata, sindaco di Castroregio e presidente del Gal Alto Jonio cosentino; Giuseppe Rizzo, sindaco di Cerzeto; Raffale Pirillo, sindaco di Mangone; Luigi Stasi, sindaco di Longobucco e Giovanni Cirillo in rappresentanza della Coldiretti-Calabria. Unanime l’adesione e il sostegno all’iniziativa, diversi i suggerimenti: dalla necessità di istituire un "tavolo tecnico" per far confrontare operativamente esperti, dirigenti degli enti locali, imprenditori e professionisti a quella di "far capire" la valenza del progetto con una campagna di informazione. "Sono estremamente soddisfatto delle presenze significative e qualificate e dei contributi dell’incontro odierno che segue quello di un mese fa a Cosenza – ha affermato Mimmo Bevacqua annunciando altri prossimi eventi – in quanto la proposta Montagna solidale è un ‘work in progress’, un progetto aperto. Consapevole che la tematica necessita di un sostegno diffuso e qualificato, ho inteso non formalizzare il testo legislativo per mantenerlo aperto ai contributi dei sindaci, dei Gal, delle associazioni professionali e di tutti i soggetti che in montagna lavorano e prestano la propria opera istituzionale o professionale".

 

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Rilanciato il progetto "Montagna solidale": coinvolgerebbe 4000 giovani calabresi

"Nell’ottica di mettere a sistema le potenzialità del territorio e trasformare le emergenze in fattori di crescita sostenibile ed ancora in un contesto in cui il Patto per la Calabria deve rinsaldare il tessuto economico, sociale e ambientale della nostra regione, la sfida, più che mai, è di investire nelle aree interne. Con un duplice vantaggio: contrastare l’evidente abbandono cui sono relegate da tempo e, soprattutto, incentivare quella presenza sul territorio che può fungere da presidio per garantirne una salvaguardia costante". Così il presidente della quarta Commissione consiliare "Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente", Domenico Bevacqua, rilancia il progetto  "Montagna solidale" sul quale si è soffermato anche ieri nel corso della lunga seduta di Consiglio regionale. “E’ intenzione farne un punto qualificante dell’agenda politica calabrese- asserisce Bevacqua-. Il progetto, da realizzare attraverso i Fondi europei e mediante il cofinanziamento nazionale, prevedendo di coinvolgere 4.000 giovani per il prossimo quinquennio, mira al contrasto dello spopolamento delle aree in questione, alla prevenzione di fenomeni erosivi e di dissesto del territorio e alla promozione di una politica attiva del lavoro indirizzata verso le fasce deboli. Va integrato con un sistema coordinato di interventi di difesa del suolo, mitigazione del dissesto idrogeologico e prevenzione del rischio idraulico e geomorfologico, che costituiscono uno dei più gravi problemi di assetto territoriale nella nostra regione e deve, pertanto, essere assunto come priorità nel Patto". Spirito e contenuti si sposano con l’impianto complessivo del Patto per la Calabria. Al riguardo, aggiunge Bevacqua. “E’ proprio così. Si tratta, infatti, di un progetto che non cala dall’alto le soluzioni, facendo invece leva sulle capacità e sulla voglia di mettersi in gioco dei cittadini e delle istituzioni calabresi. Ed allora  la scommessa è riuscire a mettere insieme iniziative innovative legate alle potenzialità dei territori per compiere quel salto in avanti quanto mai necessario per i calabresi per riconsegnare loro quel sorriso e quella legittima speranza nel futuro che, da tempo, ormai, non ritroviamo più nei loro sguardi. Ed in questo contesto – conclude Bevacqua- che ho rivolto al presidente della Giunta ed alla politica calabrese un appello affinchè tutto questo diventi elemento di discussione e di confronto con il governo nazionale".  

 

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