Calabria: maltrattamenti ai danni di anziani e disabili, arrestate due persone

 

Questa mattina le Fiamme Gialle della Compagnia Guardia di Finanza di Crotone hanno dato esecuzione ad un’altra Ordinanza per i maltrattamenti che sarebbero stati commessi nella casa famiglia denominata “San Francesco e Santa Maria” gestita dall’associazione “Opus onlus”. Il provvedimento, emesso dal Gip  Michele Ciociola, prevede la misura dell’arresto domiciliare nei confronti di due persone, nonché il divieto di dimora nella provincia di Crotone nei confronti di un’altra. Le persone interessate dal provvedimento sono  coinvolti a vario titolo nella gestione e amministrazione della struttura assistenziale. Le  indagini coordinate dal sostituto procuratore  Gaetano Bono hanno consentito di accertare ulteriori responsabilità per atti lesivi dell’integrità fisica e morale nei confronti di alcuni ospiti della struttura di ricovero. Secondo l’accusa, gli ospiti del centro avrebbero subito percosse, umiliazioni e vessazioni di natura psicologica.  Le misure cautelari disposte si aggiungono, quindi, ai tre arresti, eseguiti  alcuni giorni fa nei confronti della responsabile della struttura e di due operatori, nonché al sequestro della struttura stessa. Uno dei destinatari della misura degli arresti domiciliari risulta, allo stato, irreperibile.

Maltrattamenti agli ospiti di una struttura di ricovero: scatta la custodia cautelare

La Guardia di Finanza ha eseguito 3 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di soggetti a vario titolo responsabili per il reato di maltrattamenti; uno di essi anche del reato di sequestro di persona. Sono tutti soggetti con vari titoli di responsabilità nell’ambito della gestione dell’associazione “Opus Onlus”, che gestisce la casa famiglia denominata “San Francesco e Santa Maria”. L’attività, coordinata dal Sostituto Procuratore Ivan Barlafante, ha permesso di acclarare che i gestori della struttura di ricovero, non predisponevano nei confronti dei degenti un’assistenza medica ed infermieristica adeguata; inoltre, gli stessi davano disposizione ai dipendenti affinché fossero somministrate ai degenti razioni vitto assolutamente insufficienti sia dal punto di vista qualitativo che dal punto di vista quantitativo. Le indagini hanno altresì permesso, anche attraverso l’ausilio di captazione audio/video, di costatare che due degli indagati ponevano in essere atti lesivi dell’integrità fisica e morale nei confronti di alcuni ospiti della struttura di ricovero: percosse fisiche; umiliazioni e vessazioni di natura psicologica. Tali comportamenti sono risultati palesemente lesivi della dignità, del decoro, della libertà e dell’integrità fisica e morale delle persone assistite ed a loro affidate anche con scopi protettivi. La struttura di ricovero è stata sottoposta a sequestro preventivo e affidata in giudiziale custodia ad un funzionario dell’Asp di Crotone.

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