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Chiaravalle C.le, Casa della Salute: imminente la firma della nuova convenzione con la Regione Calabria

Dichiarazione del sindaco di Chiaravalle Centrale, Domenico Donato:

Entra nella settimana decisiva il progetto di riconversione dell'ex presidio ospedaliero di Chiaravalle Centrale in “Casa della Salute”. Si respira un rinnovato clima di fiducia, dunque, dopo gli immotivati ritardi burocratici degli ultimi mesi che avevano sollevato dubbi, malumori e perplessità non solo nell'opinione pubblica ma anche nell'ambiente medico e tra gli amministratori comunali locali.

Oggi si apprende da fonti più che autorevoli che c'è la ferma intenzione da parte della Regione Calabria di chiudere velocemente, nell'arco dei prossimi giorni, la pratica relativa alla nuova convenzione da stipulare con l'Asp di Catanzaro. Un adempimento indispensabile, propedeutico alla demolizione e alla ricostruzione dell'immobile che dovrà ospitare sale e servizi più moderni ed efficienti. Il vecchio “San Bagio” non esisterà più, anche per problematiche di adeguamento antisismico, e verrà sostituito da una struttura completamente rinnovata e funzionale agli scopi prefissi.

L'idea generale è quella di connotare un nuovo sistema di cure primarie, più prossimo alle persone e alle comunità, che peraltro non si andrà ad esaurire negli ambulatori medici. La Casa della Salute diventerà lo snodo di una rete polifunzionale mirata al soddisfacimento dei bisogni emergenti di salute della popolazione.

Da parte dell'amministrazione comunale di Chiaravalle Centrale c'è piena fiducia nei confronti del presidente Mario Oliverio che ha più volte dimostrato di credere nel progetto, manifestando la volontà di accelerarne i tempi di attuazione.

Ospedale Soverato e Casa Salute Chiaravalle, Oliverio: “Fermare i tentativi di ridimensionamento”

Il presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato una delegazione dei 40 sindaci del territorio soveratese sul “grave problema relativo al tentativo di ridimensionamento”, previsto dalla struttura del Commissario per il rientro nella sanità, degli ospedali di Chiaravalle e di Soverato, con particolare riferimento ai reparti di Ginecologia ed Ostetricia, ai Laboratori di analisi e di ecografia. I vari sindaci, guidati dal presidente dell'Anci piccoli Comuni Michele Drosi, hanno rappresentato l'esigenza che i due nosocomi restino attivi per far fronte ai bisogni di un'estesa popolazione che va da Soverato a Riace fino ai Comuni dell'entroterra ed ai centri montanti delle Serre. Il presidente Oliverio, nel concludere l'incontro, ha sottolineato che vi è una condizione difficile per quanto riguarda il sistema sanitario in Calabria. "Siamo al sesto anno di commissariamento. In questi anni – ha affermato Oliverio - le condizioni, non solo non sono migliorate, ma sono anche peggiorate. Io avrei voluto costruire con il Commissario un percorso positivo, ma mi è stato impossibile farlo. Anche i primari dell'ospedale ‘Pugliese-Ciaccio’, nei giorni scorsi, mi hanno rappresentato il loro dissenso rispetto alle posizioni ed alle decisioni assunte dal Commissario". Entrando nel merito della questione sollecitata dai sindaci, Oliverio ha detto che l'Asp di Catanzaro dovrà inserire, nell'atto aziendale, il Punto nascite di Soverato. "Credo che per una realtà come Soverato, che rappresenta un vasto comprensorio turistico dove, nel periodo estivo, si moltiplicano per cinque le presenze dell'intero circondario e dove gravita una grande presenza di immigrati, non può essere negata questa nostra richiesta". Per quanto riguarda tutte le altre istanze, il governatore ha ribadito che “occorre potenziare i punti diagnostici, proprio per deospitalizzare, qualificando i servizi di base nelle strutture ospedaliere già presenti sul territorio”. Riferendosi, poi, alla "Casa della salute" di Chiaravalle, ha ringraziato il sindaco per la disponibilità data del terreno dove poterla costruire ed in questa direzione, "la nostra vicinanza – ha detto - è totale perchè possa essere realizzata nel più breve tempo possibile".

Riconversione ospedale “San Biagio”, Tino: “Conferma della bontà del progetto”

“Si dà attuazione ad un progetto vincente, partito con la stipula della convenzione a fine 2013, quando a capo del governo regionale vi era il presidente Giuseppe Scopelliti e alla guida dell’Asp Gerardo Mancuso”. L’ex sindaco di Chiaravalle Centrale Gregorio Tino esprime apprezzamento per la conclusione della prima fase del processo di riconversione dell’ex ospedale “San Biagio” in Casa della Salute.  L’apertura di questa nuova tipologia di struttura è stata sempre considerata come un mezzo positivo per continuare a garantire la tutela della salute nelle Preserre catanzaresi dall’ex primo cittadino, che, tenuto conto del particolare momento storico, ritiene l’operazione lungimirante e proiettata verso un modello efficiente di Sanità. Da un punto di vista tecnico, prende ora avvio l’iter amministrativo che permetterà allo studio tecnico aggiudicatario della gara di formulare la progettazione definitiva e lo studio di vulnerabilità sismica, propedeutici all’aggiudicazione dei lavori. La spesa complessiva ammonta a 8.100.000 euro, di cui 4.849.627,20 euro per opere civili e impiantistiche, 145.488,82 euro per oneri di sicurezza e 3.104.883,98 euro per attrezzature elettromedicali ed altre spese di carattere generale. 

  • Published in Cronaca
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