Apre una cava in un'area protetta, denunciato

Durante un servizio di controllo del territorio effettuato in località Monte Mutolo contrada “Pachina” di Canolo, i carabinieri della Stazione Parco di Gerace, hanno deferito in stato di libertà F.G., 69enne del posto.

L’uomo, già noto alla forze dell’ordine, è accusato di aver adibito a cava un terreno ubicato nel Parco nazionale d’Aspromonte.

Al momento del controllo dei militari, erano in corso scavi di materiale lapideo con l’utilizzo di un escavatore, successivamente posto sotto sequestro.

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Parco Aspromonte, i parlamentari del M5S: “Indecorosa la spartizione dell’Ente in barba alle incompatibilità”

"Non permetteremo che il Parco nazionale di Aspromonte si trasformi in un poltronificio, una sorta di bottino da spartire tra i soliti noti.” Questa la dichiarazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle Federica Dieni, Dalila Nesci e Paolo Parentela, a fronte dell’atto di denuncia da essi sottoscritto e depositato a Montecitorio sul “cumulo di cariche” ricadenti in capo a Francesco Cannizzaro, capogruppo della Casa delle Libertà in Regione Calabria. “Come troppo spesso accade in Calabria, anche l’Ente Parco d’Aspromonte, come altri enti pubblici è divenuto una specie di bottino da spartire per la classe politica locale, attraverso cui distribuire incarichi, in barba ad ogni giudizio di incompatibilità o opportunità, oltreché incanalare ingenti fondi pubblici. Abbiamo già portato avanti, alla Camera il caso di Francesco Malara, che è contemporaneamente revisore dei conti del Consiglio regionale, sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte e componente del consiglio direttivo del Parco d’Aspromonte. Ora abbiamo segnalato con un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente il caso di Francesco Cannizzaro, consigliere regionale, provinciale e anch’egli membro del Consiglio direttivo dello stesso Parco. Partito Democratico e centrodestra, solidalmente, si spartiscono i posti nel consiglio direttivo che di un ente può disporre di una dotazione finanziaria di circa 9 milioni di euro e che probabilmente ritengono essere il giardinetto di casa loro”. Continuano Dieni, Nesci e Parentela: “a questo sistema clientelare che ignora le regole e che opera senza il minimo pudore va messo un punto. Noi siamo determinati a smantellarlo, se ce ne sarà bisogno un pezzo per volta. E il sistema consociativo che regge la Calabria non dubiti: i cittadini stanno aprendo gli occhi. Il vento sta cambiando”.

 

Scoperto maneggio abusivo all’interno del Parco nazionale d’Aspromonte

I militari della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria, nell’ambito delle attività di controllo economico/finanziario del territorio, all’interno del Parco mazionale d’Aspromonte, in località Terre Rosse di Gambarie, hanno scoperto un maneggio completamente abusivo e privo delle previste autorizzazioni alla realizzazione. L’opera abusiva è stata costruita su un’area di elevato pregio paesaggistico ed ambientale, ricca di vegetazione e nei pressi delle strutture attrezzate utilizzate dalle decine di turisti che, giornalmente, si recano all’interno del parco per respirare aria pura e godere delle bellezze della natura. I finanzieri, dopo accurate indagini, sono riusciti ad individuare l’autore dell’abuso identificato in V.G. di 53 anni, nativo e residente a Reggio Calabria. L’opera abusiva è stata immediatamente sequestrata dalle Fiamme Gialle ed il responsabile denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria per violazione alla normativa che tutela i parchi e le aree protette nazionali. Su richiesta dei militari della Guardia di Finanza, sono intervenuti sul posto rappresentanti del Comune di Santo Stefano in Aspromonte e dell’Ente Parco nazionale d’Aspromonte che, preso atto dell’abuso, hanno avviato l’iter amministrativo di loro competenza per la demolizione dell’opera ed il ripristino dello stato dei luoghi.

 

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Arruzzolo (Ncd): Positiva la nomina del Consiglio direttivo del Parco nazionale

“L’avvenuta nomina del Consiglio direttivo dell’Ente Parco nazionale dell’Aspromonte rappresenta una buona notizia, politica e istituzionale. Su questo versante, c’è infatti un lavoro importante da avviare, con il coinvolgimento di tutti gli attori territoriali al fine di creare una sinergia che porti il Parco al centro di politiche di sviluppo non solo ambientali ma aprendo nuovi scenari di natura economica e turistica”. A dirlo è il capogruppo del Nuovo Centro Destra Giovanni Arruzzolo che aggiunge: “All’alto profilo delle scelte compiute nell’individuare i soggetti che sono chiamati a far parte del Consiglio, si aggiunge la mia personale soddisfazione per la nomina, in seno a quel consesso, dell’avvocato Giuseppe Idà, cui mi lega non solo una vicinanza personale e politica, ma anche un rapporto di stima autentica. Sono certo, considerata la sua grande esperienza politica, a dispetto della giovane età, che sarà all’altezza del compito delicato e oneroso. Si tratta di un’ottima scelta operata dal Ministero dell’Ambiente- continua Arruzzolo- e ricaduta su un giovane professionista che dedica costantemente tutto il suo impegno alla politica e alla programmazione per valorizzare il territorio”. Prosegue il capogruppo del Ncd: “Sappiano, fin da ora, Idà e tutti i componenti del Consiglio che non saranno lasciati soli nella fase di programmazione e di esecuzione dei loro progetti, visto che personalmente, e come gruppo, consideriamo l’Ente Parco una risorsa irrinunciabile per il rilancio della nostra regione. Non  mancheranno le occasioni per avere un confronto con i sindaci e tutti gli altri esponenti istituzionali che stanno lavorando affinché si produca un salto di qualità tangibile nella tutela e la salvaguardia ambientale dei territori compresi nella sezione aspromontana. Il tutto, chiaramente – conclude Arruzzolo- nell’interesse non solo dell’Aspromonte, ma di tutta la Calabria ed il suo straordinario patrimonio ambientale e di biodiversità”.

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