Gradimento dei sindaci: in Calabria sale Occhiuto, scende Falcomatà, Costa sopra il 50%

Come consuetudine, attesa o temuta a seconda della popolarità di ciascun sindaco, anche quest'anno è stata pubblicata la graduatoria, elaborata da Ipr Marketing per conto de Il Sole 24Ore, che indica quanto sono graditi i Primi Cittadini. Performance in chiaroscuro per quelli dei capoluoghi calabresi. Solo tre su cinque hanno convinto più della metà degli intervistati. Si tratta di Mario Occhiuto, Giuseppe Falcomatà ed Elio Costa. Un risultato apparentemente simile, ma diverso per come è maturato. Se, infatti, il sindaco di Cosenza ha conquistato l'1% dei consensi in più rispetto al 2014, raggiungendo il 55% totale, il capo dell'Esecutivo comunale della città dello Stretto è in caduta libero rispetto alla precedente rilevazione: un crollo che lo fa scendere dal 62 al 55%, al quarantunesimo posto come il collega bruzio. Elio Costa, sindaco di Vibo Valentia, invece, al vertice dell'Amministrazione Comunale dalle elezioni celebratesi nel 2015, si attesta al 52%, occupando così la posizione numero 63. Deludente l'esito per Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro da quasi quattro anni, non riesce ad andare oltre il posto 89 dell'elenco: per lui, arenatosi al 48%, il calo è pari al 2,6%. infine Peppino Vallone, Primo Cittadino di Crotone da quasi cinque anni, è piombato al centesimo posto: due i punti percentuali in meno in relazione al grado di soddisfazione, era al 44% nel 2014, si ferma al 42% nell'indagine resa nota stamane.

Catene e lucchetti al portone d'ingresso: la protesta del presidente della Provincia di Crotone

Il presidente della Provincia di Crotone, Peppino Vallone, che è anche sindaco della città pitagorica, ha apposto stamattina catene e lucchetti al portone d’entrata dell’Ente sfogando il suo rammarico verso,Governo centrale e Regione, rei, a suo dire, di aver lasciato a secco di risorse la Provincia.  “Il senso simbolico di oggi della chiusura del portone della sede – ha affermato Vallone - sta a significare il senso di solitudine nel quale gli enti locali sono chiamati a vivere. Questo non significa che non ci siano responsabilità se la situazione della Provincia è questa. Responsabilità politiche e amministrative che nessuno vuole nascondere. La Provincia di Crotone, insieme a poche altre province italiane, vive questo tipo di criticità. Poi c'è la certezza che tutte le Province, nel 2016 e 2017, se non interverranno fattori esterni, saranno costrette a chiedere in dissesto”. L’atto odierno vuole rappresentare, secondo Vallone, “la dimostrazione plastica che non ci sono le condizioni per fornire i servizi minimi essenziali, che la Provincia dovrebbe garantire e non ultimo gli stipendi ai dipendenti”.

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