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Fabrizia. “Crescere Insieme” replica a Minniti: “Palese nervosismo, efficaci denunce ad Anac e Procura”

"Dalla risposta fornita dal primo cittadino di Fabrizia ad una legittima lamentela circa i disagi che la mancanza di acqua ha provocando ai poveri cittadini fabriziesi, emerge lo stato confusionale e di forte nervosismo in cui lo stesso si trova. Lo stesso, infatti, non ha voluto fornire nessuna risposta concreta circa le criticità da anni denunciate da parte del movimento ‘Crescere Insieme’ che riguardano il servizio idrico, fornito a singhiozzo in tutto il periodo dell’anno e non solo in questo periodo a causa del ghiaccio come effettivamente è accaduto, e su tanti altri problemi quali la viabilità, la mancanza di discussione politica, di partecipazione ed il continuo emigrare di giovani". È quanto afferma in una nota il movimento civico "Crescere Insieme" che aggiunge: "il primo cittadino, con il solito linguaggio politichese che non ammalia più nessuno, non ha risposto circa l’uscita di scena del vicesindaco, il quale non solo si è dimesso dall’esecutivo comunale ma  anche da consigliere comunale. Deve avere il coraggio di dire cosa si cela dietro queste dimissioni, altrimenti taccia.

Questo - è l'ammonimento - deve dire e non limitarsi a definire ‘setta’ un libero movimento che non fa altro che esercitare il diritto costituzionale di espressione del pensiero, critica politica e partecipazione attiva alla vita della comunità.

Ma queste sono cose di cui il primo cittadino dimostra di non avere alcun rispetto abituato come è ad auto-incensarsi.

Ci rendiamo conto di essere scomodi e di avere attraverso una denuncia politica scomodato l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) e la Procura della Repubblica di Vibo Valentia le quali hanno azionato una procedura d’infrazione la prima ed un procedimento penale la seconda.

Se ne faccia una ragione il primo cittadino ed i suoi ormai pochissimo accoliti, queste sono le regole di una democrazia che prevede anche un controllo sulla legalità dell’operato degli amministratori.    

Noi come movimento civico continueremo la nostra strada senza farci intimidire dagli attacchi di gente arroccata al potere.

Confidiamo - è la conclusione - in una risposta delle autorità competenti sulle inquietanti vicende che necessitano di un risposta nel più breve tempo possibile".

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Isola ecologica di Serra, la Procura autorizza rimozione e smaltimento dei rifiuti

È andata a segno la richiesta, presentata dall’avvocato Antonio Carnovale, di accesso all’isola ecologica di Serra San Bruno al fine di prelevare i rifiuti differenziati presenti. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vibo Valentia ha infatti autorizzato il custode dell’area in sequestro (Roberto Camillen) alla rimozione e conseguente smaltimento di tutti i rifiuti presenti sull’area, secondo i criteri e con le modalità stabilite dalla legge vigente in materia di ordine a ciascuna tipologia di rifiuto, operazioni che verranno seguite e controllate dagli ufficiali di Polizia giudiziaria operanti, con facoltà di subdelega, i quali relazioneranno poi all’Autorità giudiziaria.

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