Vicenda Sacal, il Movimento sociale auspica sia fatta giustizia

Riceviamo e pubblichiamo

"Accade, non sempre ma a volte, che l’attualità costringa a modificare il previsto, e questo è successo in occasione dell’incontro settimanale che i militanti missini tengono. L’inchiesta sui vertici Sacal ha travalicato ogni problematica di ordine di politica interna e di carattere elettorale. I Militanti del MSI-Fiamma Tricolore hanno lungamente discusso di quanto accadeva in queste ore alla Sacal e, nel massimo rispetto del lavoro investigativo delle forze dell’ordine e della magistratura di cui si attendono gli esiti con fiducia, auspicano che sia fatta piena luce sui fatti e giustizia nei confronti delle persone coinvolte, da considerare certamente innocenti fino alla emissione dei verdetti. Altrettanto certo è che i magistrati dovranno tener conto di una reiterazione comportamentale, presente in alcuni soggetti indagati, che diventa segno di una probabile “colpevolezza”. E non ci riferiamo, almeno non solo, ai precedenti che oggi vengono sbandierati sugli organi di informazione, ma soprattutto a quei comportamenti del tutto affini e similari a quelli oggi rilevati in Sacal, che finora non hanno magari ispirato alcuna indagine investigativa, che hanno segnato profondamente i sentimenti e la pelle di tanti nostri giovani, deludendone le aspettative ed il senso di giustizia ed equità rispetto alle Istituzioni rappresentate da costoro. E diventa veramente puerile e tragicamente ridicolo, oltre che offensivo verso l’intelligenza dei Cittadini, il tentativo di rifarsi il look dimettendosi dall’incarico in Sacal, che sarebbe scaduto a fine mese, pretendendo di restare a rappresentare lo Stato in altri ambiti ed assisi istituzionali, come se niente fosse accaduto, mentre veramente a poco valgono i lamentosi comunicati di solidarietà basati su una arrogante autoassoluzione di politicanti servili ed asserviti. Invece qualcosa di molto grave è accaduto ed i militanti missini temono per le gravi conseguenze che i fatti illegali porteranno all’intero servizio trasportistico aereo, e non solo, calabrese, oggi interamente posto, anche positivamente,  sotto la gestione della Sacal.   

Tornati alle problematiche più ordinarie, ma sempre legate ai temi della trasparenza e della legalità, si è convenuto sulla necessità e l’urgenza di inoltrare all’Amministrazione Comunale una richiesta di accesso agli atti per capire i contorni esatti della problematica, già a suo tempo da noi denunciata pubblicamente, riguardante i compensi che la Città deve restituire alla aziende a titolo di oneri per i permessi concessi ai dipendenti membri del consiglio comunale. 

Si è infine brevemente discusso sul se e come il MSI-FT potrà essere presente alle prossime consultazioni elettorali amministrative a Catanzaro e nell’hinterland, ma il tutto è stato rimandato ad un apposito incontro già fissato per l’inizio della prossima settimana e dei cui esiti daremo tempestiva comunicazione. Nel corso dello stesso incontro si discuterà degli esiti sortiti dall’incontro dei quadri dirigenti del Sud Movimento, cui ha partecipato il Segretario Nazionale Carelli, tenutosi sabato scorso a Lamezia Terme".

Movimento sociale - Fiamma tricolore - Catanzaro

Eumenidi, Laura Ferrara (M5S): “Garanzia Giovani strumento per favorire clientele”

"Come poteva decollare e creare occupazione il Programma Garanzia Giovani in Calabria se a gestirlo come bacino clientelare erano per prime le società partecipate dalla stessa Regione Calabria".

È il commento dell'eurodeputata Laura Ferrara circa alcune intercettazioni emerse dall'inchiesta Eumenidi che coinvolge i vertici di Sacal.


"È paradossale - continua la Ferrara – l'irregolarità con la quale èstato gestito il programma, utilizzato da dirigenti pubblici e manager come strumento per favorire clientele. Da quanto si apprende dalle intercettazioni pubblicate in queste ore dalla stampa locale, le selezioni avvenivano esclusivamente fra parenti ed amici, senza alcun criterio di meritocrazia e competenza.
In pratica quei tirocini non si sarebbero mai potuti trasformare in risorse efficienti ed efficaci per la stessa Sacal, società gestore dell'aeroporto di Lamezia Terme e per il turismo in Calabria. Il modo scellerato con cui si continuano a gestire i fondi pubblici è uno schiaffo in faccia ai calabresi – conclude – non basta mettere a disposizione milioni di euro e farne propaganda elettorale, la governance regionale dovrebbe anche controllare come vengono impiegate queste risorse economiche, soprattutto se a beneficiarne sono società pubbliche o partecipate da Enti pubblici".

La Pasqua senza resurrezione della Calabria

Mentre si approssima la S. Pasqua c'è da augurarsi che anche la nostra Regione risorga dai tanti "terremoti" e misfatti che in questa lunga Quaresima l'hanno colpita con o senza i riti abituali delle cosche apparenti o nascoste dal Pollino all' Aspromonte e atterrate si dice persino alla SACAL dell'aeroporto di S. Eufemia, da dove sinora pare fossero solo abituate a volare nel vecchio e nuovo Mondo.

Ma vien fatto di chiedersi se non sia curioso far tornare oggi sul palco le benevole Eumenidi di Eschilo per ricordare che "Parentele e amicizie", accomunate a "Clientele", e mischiate a "Garanzie giovani" sono il miraggio  delle "'ndrine" , lontane anni luce dal bene comune, dimenticando che per decenni sono state anch'esse il solido binario percorso dalla classe politica, che aspirava all'ascesa.

Nella cosiddetta "Prima Repubblica", chi non ricorda gli stuoli lunghissimi di clienti / elettori ed elettrici che si mettevano in fila per esser ricevuti da esponenti politici nelle loro sedi, in cerca di un lavoro dignitoso per vivere serenamente. 

C'erano (ed è bene ricordarlo) persino le famose quote "Cencelli" per partito destinate ai pubblici uffici  - come avvenne ad esempio per l'assunzione provvisoria del personale tecnico/amministrativo - quando si aprì l' Università della Calabria. 

Personale democristiano e socialista poi stabilizzato con apposita Legge nazionale, che non dimenticò mai il proprio lungimirante onorevole di turno, che - lo si sa - si portava dietro a Roma anche il portaborse, ovviamente retribuito dal pubblico erario.

Ora, si dice, siamo nella Seconda Repubblica, declamata dopo "Mani pulite". 

Una "vera" Repubblica: e che Repubblica! si dice in parte appestata di mafia, ma indubbiamente carente da veri ideali politici.

Parole...parole...parole che volano.

In questi giorni si lancia ( speriamo non solo urlando) "Calabria sicura ", un progetto che prevede 300 interventi per tutta la Regione destinati a case che crollano, strade che smottano come quelle delle Preserre e non solo , lavori che si spera non vengano poi rimandati sine die in attesa che Tar e Consiglio di Stato decidano eventuali ricorsi, ma anche un deciso rigore sullo sfruttamento degli stranieri soggetti ai caporali nella Piana. 

Ci si augura che  le Scuole chiuse a Locri, riaprano presto i battenti e seppur già infette di 'ndrangheta, siano davvero di pubblico esercizio,  per dar speranza a tanti giovani che certamente lo meritano, anche per non morire di solitudine per mancanza di amore, pur disponendo intorno di tanto così detto  "onore".

Ma chi non desidera anche che gli aerei possano continuare a decollare dagli scali calabresi per non lasciarci fuori dal mondo, in difetto altresì di altri mezzi di trasporto veloci ?

Buona Pasqua di resurrezione: un caro augurio a tutti i nostri lettori.

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Bova (Dp): "La vicenda Sacal suscita riprovazione e allarme sociale"

“Il quadro che sta emergendo dalla vicenda Sacal suscita riprovazione e grande allarme sociale. Mi auguro, da calabrese prima ancora che rappresentante delle Istituzioni, che gli indagati chiariscano la propria posizione perché le ricadute economiche, sociali e politiche di questa vicenda rischiano di essere enormi per la Calabria”.

E’ quanto afferma il presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta Arturo Bova che aggiunge: “La Sacal dovrebbe infatti gestire anche gli Aeroporti di Reggio Calabria e Crotone e un blocco alla sua attività causato da un’amministrazione straordinaria dovuta all’indagine, getterebbe nel caos il sistema aeroportuale calabrese. Le conseguenze sul sistema economico della nostra regione sarebbero gravissime. Nondimeno, auspico che la giustizia faccia il suo corso in maniera perentoria e puntuale. Ancora una volta le forze dell'ordine e l'Autorità giudiziaria hanno dimostrato di svolgere fino in fondo il loro dovere e a loro va il plauso di tutta la Calabria per lo spirito di abnegazione con cui operano, nonostante le solite e arcinote ristrettezze di uomini e risorse. Ancora una volta, purtroppo, assistiamo alla narrazione di un ‘sistema’ di diffusa corruzione che impone una riflessione più ampia che non può più essere rinviata né tantomeno lasciata al solo mondo giudiziario. La politica - sostiene Bova - ha il dovere di intervenire e non rimanere nel solito assordante silenzio. Se la vicenda Sacal dovesse essere confermata nella sua impostazione, significherebbe che, nonostante le tante inchieste che si sono susseguite negli ultimi mesi, il ruolo di controllo che è demandato alla politica sarebbe stato quantomeno omesso o, peggio ancora, sacrificato sul banco dei più biechi interessi personali. Si tratterebbe di una cosa a dir poco inaccettabile. Non penso, allora, solo alla già grave ipotesi di un coinvolgimento penale nella vicenda, sulla quale sarà la magistratura ad esprimersi, ma anche alla sopravvenuta mancanza di requisiti morali ed etici per ricoprire ruoli derivati dalla scelta dei cittadini. Per quanto mi riguarda, il limite che non può essere mai travalicato nel mondo politico-istituzionale, non è solo quello dell’illecito penale, ma ancor prima, è e deve essere quello del moralmente e dell'eticamente riprovevole. Nel mio ruolo di Presidente della Commissione contro la 'ndrangheta mi adopererò affinché tali valori ritornino ad essere l'unica fonte di ispirazione dell'agire politico del governo regionale di cui faccio parte”.

Corruzione all'aeroporto di Lamezia, ai domiciliari presidente e direttore della Sacal

Corruzione, peculato, falso, abuso d’ufficio e varie forme di concussione, questi i reati che hanno dato l'abbrivio ad una complessa operazione condotta dai finanzieri del Gruppo di Lamezia Terme e dagli agenti della polizia di frontiera presso il locale aeroporto internazionale.

Gli arrestati sono Massimo Colosimo, presidente della Sacal, Pierluigi Mancuso, direttore generale, ed Ester Michienzi, responsabile Ufficio legale. Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari emesse dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Lamezia Terme, diretta da Salvatore Curcio.

I dettagli dell'operazione saranno resi noti nel corso di un’apposita conferenza stampa, in programma alle 11 di oggi presso l’ufficio del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme.

Disagi all’aeroporto di Lamezia: utenti bloccati, scatta la protesta

Sono rimasti bloccati dentro il parcheggio a pagamento dell’aeroporto di Lamezia Terme, gestito dalla Sacal, per più di un’ora perchè le due case automatiche erano fuori uso e presso la cassa con operatore non c’era nessuno. 

I passeggeri di una ventina di macchine hanno lamentato il “disservizio” poichè sono stati costretti a riprogrammare la propria giornata a causa del disagio subito. Più volte hanno provato a chiamare i numeri preposti a questo tipo di situazioni, ma senza alcun risultato. 

Risolutiva è stata, invece, la chiamata alla Polizia: il successivo arrivo dei manutentori ha consentito la regolarizzazione delle attività. 

Caso Sacal, l’Usb “con i lavoratori per il rispetto dei diritti”

Partecipata manifestazione dei dipendenti Sacal questa mattina davanti al Comune di Lamezia Terme. “I lavoratori – spiega al proposito l’Usb - hanno ritenuto di manifestare il proprio disagio poiché da tempo preoccupati per la piega che sta prendendo la vicenda della smembramento della Sacal, con la costituzione di una società parallela, i cui orizzonti sono a tutt’oggi indefiniti: sarà una società interamente controllata da Sacal? Si avrà una quota minoritaria del 40% ceduta a soggetti terzi? Oppure sarà addirittura a maggioranza privata? E i lavoratori, a tempo indeterminato o stagionali, in che modo saranno tutelati, visto che i primi accordi, raggiunti con le solite sigle complici, non chiariscono affatto questi dubbi, anzi. La manifestazione con la presenza di quasi tutti i lavoratori interessati – sottolinea il sindacato autorganizzato - fatta eccezione per coloro che erano in servizio questa mattina, ha visto una folta partecipazione dei delegati Ubs  che hanno sventolato con orgoglio la bandiera del sindacato. L’impatto della presenza di così tanti lavoratori ha avuto come effetto quello di portare il sindaco ad aprire le sale del consiglio comunale ai manifestanti in una sorta di assemblea aperta, nella quale i rappresentanti dei lavoratori hanno esposto le ragioni del sit-in di oggi. Giuseppe Benanti, dirigente regionale delle Usb Trasporto Aereo – viene precisato - ha chiesto chiaramente le immediate dimissioni dell’attuale CdA della Sacal ed ha manifestato la forte preoccupazione per le incognite di un futuro assolutamente incerto, così come prospettato dall’accordo sottoscritto solo da sigle minoritarie, accordo che manderebbe allo sbaraglio i dipendenti senza le giuste e dovute garanzie. Benanti ha comunque annunciato che, nel previsto incontro di mercoledì prossimo, richiesto ed ottenuto dall’Usb con il sindaco della città, saranno illustrati i dettagli della vicenda, specificando meglio tutte le questioni inerenti alla questione in argomento. La posizione del sindaco di Lamezia, che, trascurando alcuni passaggi importanti a causa dei quali si è arrivati a questa situazione, ha assicurato la difesa di tutti i posti di lavoro, stabili e precari, appare comunque importante in vista del Consiglio di Amministrazione del prossimo 23 marzo. Proprio in vista di quest’ultima riunione – conclude l’Usb - un’analoga richiesta di incontro come quella che si svolgerà mercoledì con il Comune di Lamezia, l’Usb Trasporto Aereo, l’ha lanciata anche al presidente della Provincia di Catanzaro, visto che, dopo il Comune di Lamezia, questa è il socio maggioritario”.

Sacal, l’Usb proclama lo stato di agitazione del personale

“Dopo la denuncia di Usb Lavoro Privato Calabria, che ha portato a conoscenza dell’opinione pubblica e della classe dirigente regionale, lo smembramento in atto della società aeroportuale, la dirigenza Sacal continua imperterrita nel suo percorso distruttivo di smembramento dell’azienda e di annullamento dei diritti e di riduzione dei salari dei dipendenti, malgrado molti esponenti del Cda e politici abbiano chiesto di volerci vedere chiaro, dal momento che il mandato dato al presidente non è in linea con quanto da lui effettivamente realizzato”. È quanto si legge in una nota del sindacato autorganizzato che dà la sua versione dei fatti: “nell'accordo sottoscritto, con la complicità di alcune OO.SS., Cisl e Uil, che ha visto il netto rifiuto delle altre,

A) non vi è traccia, qualora la nuova società dovesse fallire o essere in crisi, di alcuna tutela nei confronti dei lavoratori, con gli stessi lasciati al loro destino;

B) si precisa che ‘... nei confronti dei lavoratori stagionali la società handling si impegna a riconoscere entro 24 mesi dal trasferimento, il diritto di precedenza normato dalla legge anche nel caso di assunzioni a tempo indeterminato’, il che vuol dire che per due anni, se si dovessero fare assunzioni, la precedenza è di chi ha già lavorato in Sacal. E poi? L’accordo consente di assumere chi vogliono loro, seguendo criteri non specificati e chi ha lavorato con Sacal come stagionale per anni, si arrangi.

C) si specifica che ‘...la società di handling, manterrà gli accordi di secondo livello precedentemente sottoscritti da Sacal Spa, con l'impegno a ridiscuterli, non appena verrà costituita la nuova società attraverso la contrattazione di secondo livello’, il che  vuol dire che questi accordi di secondo livello potranno essere annullati successivamente, con la chiara intenzione di  produrre un peggioramento delle condizioni salariali dei dipendenti, aggirando quanto previsto dall’art.47 della legge 428/90, che stabilisce che : ‘... è tenuto ad applicare i trattamenti economici e normativi, previsti dai contratti collettivi anche aziendali vigenti alla data del trasferimento...’;

D) si stabilisce che verrà mantenuta ‘L’Afa regolata dall’ordine di servizio prot. n 1323 del 20.12.2013’ o ‘L’Indennità percepita al personale ex Alitalia rimarrà nella medesima voce di corpo del cedolino è congelata nella misura percepita all'atto del trasferimento’ col risultato di mantenere un trattamento economico di favore per alcuni dipendenti, mentre per altri con molta probabilità non verranno confermati i vecchi premi di produzione?

E) si afferma che: ‘... i lavoratori si sono dichiarati soddisfatti delle informazioni avute…’, significando che i lavoratori hanno approvato quanto proposto dalla dirigenza. Ma così non è, perché  alla riunione con Sacal, non erano presenti tutti i 126 dipendenti interessati, come spesso dichiarato, ma solo una minima parte”

“Ora – aggiunge l’Usb - a fronte di un attacco violento ai diritti dei lavoratori Sacal, assistiamo al solito balletto dei sindacati, in un continuo di accuse reciproche, che dopo essere stati latitanti in tutti questi anni e aver fatto fallire per ultimo le elezioni per le RLS, finiscono con il dimenticare la cosa più importante: i lavoratori ed i loro diritti. A questo punto, dopo le molteplici dichiarazioni stampa di politici e sindacalisti, non vorremmo che, avuto il proprio personale momento di notorietà, tutto ricada nel silenzio assordante del dimenticatoio, trascinando tutti i lavoratori, le loro famiglie e i loro diritti e da qui a breve, a perdere posti di lavoro e vedere diminuire le aspettative di vita delle nostre famiglie. Per questo motivo – è la conclusione - nell’attendere ancora il richiesto confronto con il sindaco della città di Lamezia Terme, nella sua qualità di azionista di maggioranza, la scrivente O.S. Usb Lavoro Privato Calabria, si vede costretta ad attivare le procedure di raffreddamento dei conflitti sindacali – legge 146/90 e ss.mm. 83/2000 e di ufficializzare lo stato di agitazione del personale”.

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