Coronavirus: corso ad hoc per gli educatori

L’argomento più dibattuto dell’estate? Senza dubbio la riapertura delle scuole! C’è chi sostiene che il rientro a scuola sarà la causa di un nuovo boom di contagi. Senza dubbio si corrono dei rischi, ma si rendono obbligatori se si vuole pian piano tornare alla normalità. Ovviamente, l’anno scolastico sarà molto differente da tutti gli altri, per i genitori, per i bambini e in particolare per professori, maestre e maestri, educatori: infatti, sono chiamati in prima linea al contenimento dell’epidemia del Coronavirus. Ogni giorno vengono a contatto diretto con tantissimi bambini e ragazzi, con età diversa, abitudini differenti, modalità di gestione differenti.

In questo anno di emergenza sanitaria, negli istituti che non sono stati chiusi e nelle classi non messe in quarantena, tutti i docenti stanno cercando di prendere i provvedimenti statali, regionali e comunali, ponendo tutte le loro attenzioni alla salute di loro stessi e degli alunni. Per questo, per insegnare oggi, non è più sufficiente la laurea in scienze della formazione, è necessario integrare le proprie conoscenze e competenze con dei corsi ad hoc, in grado di formare il personale docente sui comportamenti migliori da tenere per arginare il Covid e impedirne la diffusione in aula: una conoscenza necessaria che richiama alla propria responsabilità personale, condivisa con le famiglie degli studenti che vengono loro affidati.

Sono molte le regioni che hanno organizzato dei webinar formativi, ma anche l’Istituto superiore di Sanità ha messo a disposizione un corso FAD gratuito sulla tematica: la corretta informazione è utile alla presa di consapevolezza di tutti, per predisporre nelle diverse modalità il proprio percorso didattico durante l’anno scolastico. Per questo, in alcuni istituti è stato reso obbligatorio, in altri è caldamente consigliato, acquisire informazioni attraverso questi corsi e siti istituzionali al fine di svolgere al meglio il proprio lavoro, secondo le disposizioni diffuse.

Dopo la quarantena, sono molte le persone che hanno voluto cambiare vita, che vorrebbero migliorare la propria condizione lavorativa o semplicemente modificare il proprio ambito. Non è mai troppo tardi per farlo: se, infatti, la DAD vissuta insieme ai tuoi figli ti ha fatto sognare di poter diventare insegnante, o se i gap che si sono creati ti hanno fatto venire voglia di dare un tuo contributo all’universo della didattica, puoi sempre decidere di tornare a studiare. Se non hai tempo perchè hai una famiglia o un lavoro, puoi optare per una laurea telematica, ad oggi gli atenei online riconosciuti dal Miur, come Unicusano, sono tantissimi e abbracciano diverse facoltà. Quali sono i vantaggi di una laurea telematica? Sicuramente la flessibilità fa da capofila: potrai decidere di effettuare l’iscrizione al momento giusto per te ma non solo. La cosa migliore è, una volta iscritto, avrai accesso a una piattaforma online nella quale si trovano tutte le lezioni, potrai quindi seguirle quando sarai più comodo e ovunque ti trovi: la sera sul divano, durante la pausa pranzo oppure sul treno per raggiungere il posto di lavoro. Inoltre, non dovrai correre da un capo all’altro della città nella ricerca dei libri di testo, perché anche questi saranno sulla piattaforma online pronti per essere scaricati.

Emergenza coronavirus, infermieri in arrivo nelle scuole calabresi

Per rafforzare l'offerta sanitaria territoriale, a fronte della riapertura delle scuole e per fronteggiare l'emergenza epidemiologica conseguente alla diffusione del Covid-19, rafforzando il sistema di monitoraggio e sorveglianza della circolazione del virus, le Aziende sanitarie provinciali sono autorizzate ad assumere personale infermieristico, anche utilizzando forme di lavoro autonomo, ovvero di collaborazione coordinata e continuativa, fino alla concorrenza del contingente massimo di seguito definito, corrispondente al numero degli Istituti scolastici presenti nelle rispettive province:

Asp di Catanzaro 64; Asp di Crotone 37; Asp di Cosenza 135; Asp di Reggio Calabria 9; Asp di Vibo Valentia 32.

il personale infermieristico potrà essere reclutato con data di fine rapporto al 31 dicembre 2020, avvalendosi delle graduatorie vigenti, e adibito in numero non superiore ad una unità per ogni istituto scolastico.

I costi graveranno sulla contabilità separata, al pari di quelli relativi al personale già in servizio ed utilizzato in attività Covid-19.

“La scuola per noi è una priorità. Avere un infermiere professionista in ogni scuola – ha detto il Presidente Jole Santelli – è una garanzia del rispetto dei diritti di tutela alla salute ed allo studio. Una misura in grado di trasmettere maggiore sicurezza ai genitori che vedono preso in carico globalmente il proprio figlio, riducendo così l’assenteismo dovuto alla somministrazione delle terapie”. Sarà lo stesso infermiere ad attivare in caso di reale necessità il medico che assiste l’alunno, operando in team con il pediatra di libera scelta ed i Dipartimenti di prevenzione. Una figura – ha proseguito il Presidente Santelli - anello di congiunzione fra scuola, famiglia, pediatra o medico di medicina generale e Dipartimenti di Prevenzione, che potrà, eventualmente, effettuare anche il tampone a scuola, che sarà immediatamente processato dal laboratorio di riferimento”.

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Maestra positiva al coronavirus in un asilo calabrese, bambini sottoposti tampone

E’ prevista per le 15 di oggi l’esecuzione dei tamponi sui trenta bambini dell’asilo privato di Cosenza, dove una maestra è risultata positiva al coronavirus.

Le famiglie dei piccoli sono state convocate presso l’Unità speciale di continuità assistenziale di Serra Spiga, dove saranno effettuati gli esami.

Serra: rinviata l'apertura delle scuole per l’infanzia, elementare e media

E’ stata rinviata al prossimo lunedì (28 settembre) l’apertura delle scuole per l’infanzia, elementare e media presenti nel territorio comunale di Serra San Bruno.

A stabilirlo un’ordinanza pubblicata oggi dal neo sindaco Alfredo Barillari

Alla base della decisione, la comunicazione con la quale il dirigente dell’Istituto comprensivo “Azaria Tedeschi”, ha chiesto “il differimento del termine per l’inizio delle attività scolastiche alla data del 28/09/2020, al fine di permettere la completa pulizia di tutti gli ambienti e l’ottimale organizzazione degli spazi scolastici” che hanno ospitato i seggi elettorali.

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Gerocarne, accorpate seconda e terza media. Papillo contesta "la fredda legge dei numeri"

"Apprendo con profondo rammarico ed infinita tristezza la notizia che per il prossimo anno scolastico a Gerocarne saranno accorpate seconda e terza media. Una circostanza che invita a fare tante riflessioni, perché la fredda legge dei numeri non può e non deve avere un’applicazione automatica e generalizzata, soprattutto quando si tratta di realtà interne e già di per se marginalizzate. Non può e non deve perché realtà come Gerocarne sono già penalizzate dall’isolamento, da tante altre problematiche e da mille altri tagli di servizi che portano ad un sempre più massiccio abbandono degli stessi, perché non è più conveniente continuare a viverci. Non può e non deve perché così facendo si arriva alla desertificazione della periferia a vantaggio del centro, attorno a cui, però, si crea un deserto di territori spopolati. Non può e non deve perché i piccoli centri dell’entroterra sono già alle prese con tante di quelle problematiche che non se ne possono creare di ulteriori. Non può e non deve perché l’istruzione è un diritto fondamentale, alla base di quella formazione imprescindibile che porterà a creare le donne e gli uomini di domani. Non può e non deve perché poi non ci si può lamentare se le università italiane sono le meno frequentate d’Europa, con una discutibile formazione d’ingresso. Non può e non deve perché non è colpa dei piccoli comuni se ci sono sempre meno nascite ma di questa chiara ed evidente tendenza centralista che toglie sempre maggiore terreno sotto i piedi e li sottopone ad una lenta ma inesorabile eutanasia. Non può e non deve perché dappertutto lo stato ha investito milioni e milioni di euro per dare ai nostri bambini e ragazzi istituti sicuri e confortevoli, ed è una contraddizione enorme se poi si fa di tutto per chiudere plessi che sono fiore all’occhiello di tanti centri. Non potrebbe e non dovrebbe in questo preciso momento storico, quando a causa di una emergenza sanitaria planetaria viene chiesto a tutti di tenere comportamenti consoni alla situazione e di evitare assembramenti. Non può e non deve perché se anche i diritti fondamentali vengono meno diventa inutile ed avvilente continuare ad amministrare una qualsiasi realtà che vive attaccata all’ossigeno. In attesa che la bombola si esaurisca e che venga staccata definitivamente la spina".

E' quanto scrive in una nota il sindaco di Gerocarne, Vitaliano Papillo.

Calabria: 5,3 milioni di euro per i dispositivi informatici destinati agli studenti

Dalla Regione Calabria un sostegno agli studenti in situazioni di disagio socio-economico o con disabilità per l’acquisto o il noleggio di attrezzature informatiche e servizi di connettività.

Con un impegno complessivo di oltre 5,3 milioni di euro, a valere sul POR Calabria FSE 2014-2020, la Regione ha attivato una misura straordinaria ed urgente di sostegno alle scuole primarie e secondarie di I e di II grado statali del territorio calabrese per garantire il diritto allo studio agli studenti in particolari situazioni di disagio socio-economico e sprovvisti degli strumenti necessari per partecipare alle attività di didattica a distanza.

“Abbiamo pensato a questo intervento – ha dichiarato l’assessore all’Istruzione della Regione Calabria Sandra Savaglio - come ad una misura in grado di offrire alle famiglie un sostegno concreto per l’acquisto di dispositivi necessari alla didattica a distanza e di assicurare, così, il diritto allo studio e la parità di accesso all’istruzione di tutti gli studenti calabresi.

Tra le numerose trasformazioni imposte dall’emergenza connessa al Covid il ricorso alle strumentazioni digitali e alla connettività si è rivelata l’unica strada per dare continuità alle attività scolastiche. Un cambiamento che ha rischiato però di estromettere dal sistema di istruzione, così come confermano i dati Istat, numerosi ragazzi e ragazze calabresi, sprovvisti della necessaria strumentazione, che non hanno potuto, inoltre, accedere alle risorse messe a disposizione dal MIUR poiché insufficienti per coprire l’intero fabbisogno.

Ci siamo, dunque, attivati facendo ricorso alle risorse del Fondo Sociale europeo con la riprogrammazione dell’Asse 12 del POR Calabria 2014-2020, per dare una risposta concreta alle tante famiglie in difficoltà e impedire che l’istruzione, sebbene in una situazione di assoluta straordinarietà, possa essere negata anche ad un solo alunno calabrese. Anche se l’anno scolastico è in chiusura siamo convinti che un l’impegno della Regione Calabria in questa direzione rappresenti un investimento di lungo termine, che abbia una portata che va oltre l’emergenza, perché la scuola non tornerà quella di prima, neanche a settembre e, probabilmente, siamo all'alba di un nuovo corso della didattica anche in presenza.

Il Covid, inoltre, ha evidenziato delle disparità pre-esistenti che devono essere comunque affrontate. Il sapere e la conoscenza sono un bene primario a cui tutti devono avere parità di accesso e il superamento del divario tecnologico e digitale è una delle principali sfide che vogliamo rilanciare per promuovere la crescita della Calabria”.

L’intervento consiste nell’erogazione di un contributo per l’acquisto o il noleggio da parte degli istituti scolastici di attrezzature informatiche e strumenti informatici (PC, tablet e relativi accessori, compresi software e gli ausili e/o sussidi didattici) e di traffico dati internet, indispensabili per lo svolgimento della didattica a distanza; di ulteriore strumentazione necessaria (come ad esempio software di sintesi vocale, ausili alla didattica, device adattati ecc.) per gli alunni e studenti disabili, per i soggetti affetti da disturbi dell’apprendimento e/o in possesso di diagnosi ai sensi della Legge 170/2010 e per alunni con BES, al fine di garantire a ciascuno pari opportunità di accesso all’attività didattica a distanza.

La misura si realizza mediante Accordo Quadro tra la Regione Calabria e il Ministero dell'Istruzione (MI) - Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria (USR), che contiene specifiche linee di indirizzo vincolanti per gli istituti scolastici beneficiari. Per dare attuazione alle azioni dell’Accordo, infatti, ciascun istituto scolastico beneficiario della misura sottoscriverà apposita Convenzione con il Dipartimento regionale istruzione e attività culturali nella quale saranno disciplinati in dettaglio le modalità di erogazione e di rendicontazione delle risorse finanziarie.

Le famiglie potranno inviare Manifestazione di interesse agli istituti di appartenenza, attraverso apposito modello di richiesta, per l’assegnazione in comodato d’uso gratuito della strumentazione necessaria alla didattica a distanza.

A Pizzo l’educazione fisica si fa in piscina: partito il progetto di scuola e Comune

«Quanti sono gli istituti scolastici che possono annoverare tra le proprie attività sportive il nuoto? Ebbene, a Pizzo si può, con grande gioia dei ragazzi e soddisfazione delle loro famiglie».

Così l’assessore comunale all’Istruzione, Giorgia Andolfi, commenta il recente avvio, per il secondo anno, del progetto che coinvolge l’Associazione italiana salvamento Genova Acsi, l’Istituto onnicomprensivo e l’amministrazione Callipo.

L’iniziativa consente alle classi V della scuola elementare e tutte le classi della scuola media di partecipare a corsi di nuoto organizzati nella piscina comunale del Nautico. Un risultato ottenuto grazie anche all’impegno del vice sindaco, Maria Pascale, che ha predisposto il necessario servizio di trasporto, per consentire il collegamento tra l’impianto e i diversi plessi.

«Non si tratta di un progetto extrascolastico – spiega l’assessore -, ma di una vera e propria attività didattica che viene svolta in orario di scuola secondo un calendario settimanale preciso. Un modo efficace per ampliare l’offerta formativa, aumentare la competitività dell’Omnicomprensivo nel panorama provinciale e dare ai ragazzi un’opportunità unica, quella di avvicinarsi a una disciplina sportiva tra le più complete e consigliate per i suoi effetti benefici. Senza contare che in una città di mare, qual è Pizzo, tutto assume un significato più identitario».

Andolfi ha poi ringraziato l’assessore Pascale, «per l’impegno profuso nell’assicurare la piena fruibilità della struttura in orario scolastico».

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Pizzo, 500 mila euro per la scuola media: giovedì l'avvio dei lavori

Lavori di ammodernamento e messa in sicurezza per quasi mezzo milione di euro. È quanto si appresta a realizzare il Comune di Pizzo nella scuola media Antonio Anile, dove giovedì inizierà l’intervento.

A darne notizia è l’assessore ai Lavori pubblici, Maria Pascale, che illustra tempistiche e motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a non posticipare l’avvio della riqualificazione.

«Abbiamo deciso di procedere subito – spiega – considerato che si tratta di lavori che innalzano gli standard di sicurezza di un edificio scolastico e quindi, avendo completato l’iter burocratico per l’assegnazione alla ditta aggiudicataria, riteniamo di dover cogliere l’opportunità di avviare l’intervento senza indugi. I disagi per gli studenti saranno limitati, perché si procederà a tappe, interessando a fasi alterne le due diverse ali dell’edificio. Si comincerà dall’area più popolata della scuola».

Per fare ciò, le classi delle sezioni A, B e C – quelle che affacciano su via Nazionale - saranno dislocate nel corpo dell’immobile che insiste su via Marcello Salomone. Per i prossimi due giorni, mercoledì 16 e giovedì 17 ottobre, la scuola resterà chiusa per consentire al personale scolastico e agli operai di trasferire le classi.

«D’accordo con il preside - continua Pascale -, procederemo all’allestimento delle aule provvisorie per permettere l’apertura del cantiere nella parte della scuola interessata dal primo intervento, che durerà circa tre settimane».

I fondi a disposizione ammontano a 492mila euro, attinti dall’Amministrazione Callipo da due diverse linee di finanziamento: il Patto per lo sviluppo della Calabria, siglato dalla Regione e la presidenza del Consiglio dei ministri il 30 aprile 2106, e il Fondo europeo di sviluppo e coesione (che in passato era denominato Fas) per il periodo 2014-2020.

Il progetto, elaborato in sinergia con la dirigenza scolastica dell'Istituto omnicomprensivo di Pizzo, è finalizzato soprattutto a un complessivo miglioramento degli standard di sicurezza. Si va da interventi su porte e infissi, all'ammodernamento degli impianti anti incendio, dalla sostituzione delle infrastrutture di rete, come quella elettrica, all'adeguamento dei servizi igienici. Non mancheranno, inoltre, lavori strutturali per migliorare ulteriormente la staticità dell'edificio, nonché per migliorare la distribuzione degli spazi interni con la realizzazione di nuove disposizioni logistiche. Infine, saranno rifatte e sistemate anche tutte le aree esterne.

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